Hard-Rain |
|
| CITAZIONE Quando abbiamo a che fare con i testi locali, in particolare cesariense e occidentale L'unico testo occidentale dell'insieme di codici singoli e famiglie che leggono "Gesù Barabba" è la vetus syra, no? Ma questa era presumibilmente dedicata a un pubblico palestinese. Può darsi che sia stata ricavata da codici in greco a carattere occidentale ma è una traduzione, non una ricopiatura meccanica. Forse hanno aggiunto "Gesù" perchè appunto in quell'ambiente regionale era una voce che circolava. Anche il fatto che Origene è uno di quelli che parla di questa cosa e nota i codici già nel III secolo... Non mi pare secondario conoscendo il personaggio e le zone in cui visse. Formalmente poi questa cosa del Gesù Barabba Origene la tira fuori ben dopo il soggiorno a Cesarea. Sarà casuale, oppure lì potrebbe aver preso contatto con codici e cultura locale su questa cosa. La tradizione occidentale per eccellenza è Tertulliano che guarda caso cita il passaggio di Mt. 27:17 ma ignora il Gesù o lo tace. E' il Bezae Cantabrigensis che non cita il Gesù. Sono le versioni della vetus latina, che non citano appunto questa cosa. In conclusione: la regionalità per me ha un peso. Ovviamente l'elemento della "regionalità" è messa un po' in crisi dal vangelo degli ebrei/nazareni citato da Girolamo, per questo ci sto lavorando sopra! Grazie a tutti per avermi aiutato in questi ragionamenti! Edited by Hard-Rain - 29/1/2008, 09:17
|
| |