CITAZIONE (Hermeticka418 @ 30/8/2009, 23:01)
Questo punto, tratto dall'apocalisse del più gnostico tra gli apostoli "canonici", Cristo sostiene di essere la lucente stella del mattino... chi è la stella del mattino? La stella del mattino, in contesto astrologico, è il pianeta Venere il cui rettore altro non è che Lucifero... dunque Cristo è Lucifero? stando a questa frase si! Ovviamente Lucifero non va inteso qui come "satana" ma bensì come il portatore della luce della verità del Dio segreto... Ecco che Cristo non è più quel personaggio sceso sulla terra per "spiegarci", ma bensì per illuminarci (notare la differenza tra i vangeli gnostici, tra i quali ci metto quello di Giovanni, e quelli canonici... nei primi vi sono brevi frasi, dei "detti", nei secondi invece vi è una lunga spiegazione), perché la salvezza si raggiunge solo tramite la scienza... Salvezza dunque da chi? da quello che è il peggior nemico della luce, il Dio delle tenebre (demiurgo), che ha plasmato il mondo staccandoci dalla nostra radice pleromatica e facendoci precipitare nell'illusione
Quando pensi all'apocalisse non pensare tanto alla gnosi platonica del II secolo (quella contro sui si scagliava S.Ireneo: demiurgo / eoni ec), ma alla più antica gnosi di matrice ebraica che si trova in tutta la letteratura apocalittica.
Nella letteratura apocalittica (ad esempio il libro di Enoch), dopo l'ascesa/sogno/visione del cielo (ovvero l'esperienza mistica), il protagonista entra nel cielo e a lui è data la "conoscenza" (gnosi), normalmente espressa tramite viaggi nello spazio volando guidato da arcangeli, o da visioni nel tempo (tra cui anche gli eventi futuri): pensa a tutti i voli che fa Enoch a nord, a sud, a vedere gli astri (leggere Enoch sembra sfogliare un opuscolo di un'agenzia viaggi) ecc.
E questa frase dell'Apocalisse ribadisce che le visioni dei capitoli precedenti sono in sostanza la "gnosi" (conoscenza iniziatica) inviata (tramite angeli, secondo le regole del genere letterario) ai "
fratelli profeti" (Ap 22:9) che ne sono degni
CITAZIONE (Hermeticka418 @ 30/8/2009, 23:01)
"Io Gesù ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io son la radice e la progenie di Davide, LA LUCENTE STELLA DEL MATTINO."
Mi permetto di citare la traduzione di E. Lupieri (Apocalisse, Ed Valla/Mondadori, pag 99):
Io sono la radice e la discendenza di Davide, la stella che risplende sin dal primo mattinoDi fatto mentre nell'apocalittica giudaica chi invia gli angeli a dare la "gnosi" è Dio in persona, qui per Giovanni il soggetto inviante è Gesù! E Gesù è identificato da 4 attributi
- Giovanni usa il termine Gesù e non Cristo per indicare la sua umanità
- "radice di Davide": è evidente che qui Giovanni vuole indicare che Gesù è pre-esistente rispetto Davide
- "progenie di Davide: titolo messianico
- "stella che risplende fin dal mattino": il riferimento è alla pre-esistenza di Cristo, alla sua opera nella creazione.
Questa conclusione è da legarsi (secondo il metodo di lettura semitico) all'inizio dell'Apocalisse, dove si dice che Cristo è "
il principio della creazione di Dio" (3:14) e dove Cristo promette "
a colui che conserva sino alla fine le mie opere...gli darò la stella del primo mattino" (2:28).
Solo alla fine dell'opera, nei versetti su citati, si capisce che la stella del mattino, la luce del gnosi, null'altro è che Cristo stesso !!
Per questo messaggio (la vera gnosi/conoscenza, ottenuta tramite esperienze mistiche, null'altro è che Cristo stesso) l'Apocalisse è di fatto la negazione dall'interno dello gnosticismo.