CITAZIONE
La lettura di Gittin 56a-b mi ha lasciato di stucco. Giustamente facciamo le pulci ai testi cristiani, che dire però di racconti come questo? Chi ha ragione e rispetto a cosa? E' Giuseppe Flavio che ha scritto quello che ha voluto e hanno ragione il NT da un lato e il Talmud dall'altro?
Io credo che le pulci bisogna farle a tutti i testi storico-letterari, Talmud e Giuseppe Flavio compreso. Naturalmente, un ebreo è più portato a credere al Talmud che a Giuseppe Flavio. Ma anche il Talmud non racconta il punto di vista degli sconfitti, bensì della corrente farisea che si è evoluta nel rabbinismo.
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Ma le differenze si percepiscono soprattutto notando come il Talmud racconti la storia come se esistessero solo i farisei, Giuseppe Flavio come se esistessero solo gli zeloti e i Romani, il Nuovo Testamento come se esistesse solo Gesù e i suoi seguaci e tutti pensassero a lui.
Giuseppe Flavio parla anche dei farisei, ma siccome il suo obbiettivo era presentare i sicari e gli zeloti quale flagello del conflitto e poiché la
Guerra Giudaica contempla sopratutto le cause e gli eventi della guerra, i farisei sono estraniati dal contesto. Guarda caso, in Antichità Giudaiche, scritta quando Giuseppe non aveva più quel sostegno morale e forse, finanziario, della dinastia Flavia, i Farisei ricorrono molto più di frequente. Evidentemente, negli anni '90, ovvero mentre i Farisei emergevano quale corrente sopravvissuta e organizzata, Giuseppe decide di dedicargli più spazio.