Studi sul Cristianesimo Primitivo

L'episodio di Simone di Cirene è una interpolazione?

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Hard-Rain
view post Posted on 26/3/2008, 00:03 by: Hard-Rain     +1   -1




Sì, Teodoro intende sul testo riguardante il Cireneo così come tramandato dai sinottici. Praticamente vuol dire che se anche avessi trovato che ogni parola ricorre solo in questo passaggio e non altrove, comunque non si potrebbe tanto facilmente concludere che è una interpolazione data la sua brevità. D'altra parte quello è, non si può tanto aggirare la questione se lo si vuole studiare. L'analisi, comuque, dà l'esito opposto e cioè che tutte le parole ricorrono e sono ben documentate per tutti e tre gli autori a parte quel verbo particolare di Marco che comunque ha un preciso significato tecnico-giuridico e d'altra parte è solo qui che Marco in tutto il suo vangelo ha esigenza di parlare di una cosa simile, obbligare un cittadino comune (non romano, uno del posto) a fare un servizio, da parte di soldati romani. Comunque pur nella sua brevità ha dato delle indicazioni interessanti perchè emerge chiaramente che abbiamo relativamente molto in comune tra Mt e Mc e tra Mc e Lc, meno tra Mt e Lc. Pur in così poche parole vi sono differenze anche importanti come la citazione di Alessandro e Rufo in Marco. Questo rende impossibile come ho scritto che vi sia stato un unico testo inserito nei tre brani: per forza, sono diversi! Già questa teoria cade. Allora bisognerebbe sostenere che sono state preparate tre versioni diverse fatte apposta. Nel costruirle chiunque lo abbia fatto avrebbe appunto rispettato il lessico caratteristico di tutti e tre gli autori separatamente. Possibile che non si sia mai tradito, il falsario? Neppure una volta? Confronta ad es. con Mc. 16:19-20, una nota interpolazione: quella coppia di versetti è terribile! In realtà nel caso del Cireneo non abbiamo un singolo brano. Moltiplicatelo pure per tre. Come ho anche scritto, questo va confrontato con interpolazioni note in letteratura o comunque attorno alle quali vi è un certo consensus (cioè molti concordano nel ritenerle interpolazioni). E' altamente imporbabile che si sia interpolato il testo tra il 180 e prima di Origene in quel modo, con tre testi ritoccati ad arte per farli sembrare veritieri e rispettando la propagazione sinottica da Marco in giù. E poi, fatto il lavoro, il "falsario" ipotetico si sarebbe dimenticato di Giovanni nel quale l'episodio non compare. Ma come detto io non credo affatto alla teoria dell'interpolazione. Per i motivi extra testuali che ho citato. Vedi anche la tradizione manoscritta. L'analisi testuale è una prova ulteriore "di rito". Un "incidente probatorio"... Nemmeno con quella vi sono appigli.
 
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27 replies since 21/3/2008, 18:51   1445 views
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