Studi sul Cristianesimo Primitivo

Un atto irresponsabile.

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Negev
view post Posted on 5/9/2008, 18:30 by: Negev     +1   -1
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אריאל פינטור

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Io lo trovo assurdo in ogni caso. Perché vai a fare il ginecologo in una struttura pubblica, se non sei disposto a fornire un servizio essenziale a cui lo stato ti vincola e che la tua professione richiede?

Rainboy, capisco la tua posizione da laico, però le cose non stanno proprio così
Senza scadere (da parte mia) in frasi fatte o stupidi e melensi sentimentalismi e poesie varie sul valore della vita e premesso che conosco benissimo il dramma che vive una povera donna che deve sottostare ad un evento così traumatico eìsia fisicamente che psichicamente e spiritualmente, cerco di mettermi dalla parte di chi un giornoi della sua vita, decisdde di fare il ginecologo. Questo avviene generalmente tra i 24 e i 26 anni, età molto giovane con scarsa esperienza della vita e ancor meno della professione e dei problemi ad essa legati (nel bene e nel male).
Quindi non possiamo dire che "uno fa il ginecologo e poi si tira indietro ecc..."
Questo ragazzo che sceglie la ginecologia è uno che l'ha scelta per motivazioni diverse che fare l'abortista (pratica orribile anche per coloro che la praticano in struttura pubblica e legalmente: ovvio che non fa piacere a nessuno). A parte i furfanti che della medicina hanno fatto mercato e per i quali il opaziente non conta nulla, mettiamoci nei panni di chi un giorno, da specialista, avendo desiderato curare la gente, operare i tumori dell'utero e, perdonatemi il luogo comune, "dare la vita", si ritrova invesce ad essere prorio letteralmente e fisicamenbte colui che la toglie. Conosco molti onesti colleghi che praticano gli aborti in ospedale, quando sono spontanei, terapeutici, in caso di gravi rischi della madre a portare avanti la gravidanza o nel caso di serie malformazioni congenite del feto, ma si rifiutano ad esempio di prqaticarlo ad una donna benestante, sana di corpoo e di mente, con un marito con il quale vive d'amore e d'accordo e che ha semplicemente avuto "un incidente di percorso" o la giovane donna che abortisce perché per motii di carriera non ha tempo ( vi assicuro che vi sonoi una marea di casi così, se non altro perché la mia ragazza è responsabile del servizio interruzioni di gracidanza in un ospedale pubblico).
Vi sono poi colleghi sinceramente incapaci di praticare questo gesto per una loro innata repulsione al gesto demolitivo e, nella fattispecie ne conosco alcuni che hanno una felice famiglia con 4-5 figli.
Voglio dire:
Il servizio IVG è un servizio di assistenza che dovrebbe funzionare, nel pubblico, è un servizio sociale. riconosco la necessità che questo avvenga proprio nel pubblico e in maniera umana e competente proprio per colpire gli abortisti mascalzoni in privato.
però non possiamo condannare chi in MANIERA ONESTA E VERAMENTE SINCERA, non se la sente di farlo. Ripeto non chi è obbiettore ad hoc per essere abortista a pagamento, ma chi veramente è obbiettore. Quelli che tra di noi hanno scelto la strada della medicina, parlo degli onesti, lo hanno fatto per ben altre motivazioni. L'aborto, quando non è terapeutico (includo nel terapeutico anche le motivazioni psicologiche e sociali. indigenza, violenza carnale, minore età, ecc) non può essere considerato un obbligo terapeutico per il medico che non se la sente.

CITAZIONE
Gli antiabortisti solo tali perché sostengono che praticare una interruzione di gravidanza equivale a praticare un omicidio volontario. Coerenza imporrebbe che gli stessi antiabortisti, a prescindere da condizione sociale, professione e livello culturale, si dichiarassero contro tutte le forme di omicidio volontario.

Gnostica, ma non si può estendere così il discorso. chiaro che un medico che abbia un minimo di morale sarà contro l'omicidio volontario o la pena di morte.
Noi vorremmo curare e non uccidere.

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Adoro quando i professori di diritto si mettono a discutere di questioni neurologiche... :lol: :lol: :lol:

E ti meravigli?
anche io in sala operatoria parlo sempre di Diritto costituzionale .
Scherzi a parte, chi afferma queste cose veramente dovrebbe essere mandato in terza elementare, ma previo esame di ammissione.
Quando becchi sarà in lista d'attesa per un trapianto di cuore e dopo due anni non si trova un donatore compatibile, cambierà idea ed enuncerà un'altra teoria. Te lo posso garantire
 
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66 replies since 3/9/2008, 14:35   762 views
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