Studi sul Cristianesimo Primitivo

E' mai esistito Giovanni di Gamala?

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topos51
view post Posted on 1/1/2009, 20:52     +1   -1




Rispetto la sua opinione, ma mi permtto di osservare che il re Davide era da un punto di vista formale molto meno osservante di uno zelota-fariseo.
Come dice lo stesso Flavio Giuseepe gli zeloti differivano dai farisei solo per quanto concerne la violenza, per il resto erano come i farisei tra i più zelanti osservanti di ogni minima norma della legge.
Saluti,
Topos51
 
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view post Posted on 2/1/2009, 00:35     +1   -1
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CITAZIONE (Giovanni Dalla Teva @ 1/1/2009, 20:32)
CITAZIONE
Topos51
Mi scusi ma lei non ha risposto alla mia domanda. Uno zelota non avrebbe mai mangiato cibi impuri. E' d'accordo su questo? a MIO PARERE QUESTO DIVENTA UN MOTIVO PRINCIPALE PER CUI IN QUEL PASSO IL gIOVANNI è gIOVANNI DI gISCALA E NON L'IPOTETICO gIOVANNI DI gAMALA.

Certo che poteva averlo fatto.

Nei Vangeli è scritto: "Mentre Gesù stava a mensa, in casa sua molti pubblicani e peccatori si misero a mensa con Gesù ... allora gli scribi della setta dei Farisei, vedendolo mangiare con i peccatori, dicevano ai suoi discepoli: Come mai egli mangia e beve in compagnia dei peccatori? ... " (Mc. 2, 15-16).

"E' venuto il figlio dell'uomo (Luca fa parlare "Gesù") che mangia e beve e voi dite: ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e peccatori" (Lc.7,34).

"Un fariseo lo invitò a pranzo. Egli (Gesù) entrò e si mise a tavola. Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima deI pranzo" (Lc.11,37-38).

Per me il Gesù Nazareno è il Giovanni di Gamala il Galileo figlio di Giuda il Galileo, senza ombra di dubbio.

E poi anche Davide e i suoi uomini quando ebbero fame consumarono i pani sacri, che solo ai sacerdoti era lecito mangiare.

.... ed ecco comincia a delinearsi la figura di UN UOMO , un grande capo carismatico che è capace di rompere tutti gli schemi e nello stesso tempo è visto da molti come modello e guida da seguire.


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topos51
view post Posted on 2/1/2009, 08:16     +1   -1




Ma niente prova l'esistenza di quest'uomo. Sono solo castelli in aria.
Saluti
Topos51
 
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topos51
view post Posted on 2/1/2009, 08:41     +1   -1




Vorrei sottoporvi alcune osservazioni:
1) Non esiste alcuna fonte storica che leghi Ezechia e suo figlio Giuda alla famiglia degli Asmonei ( se ne cooscete una citatemela);
2) Non è detto che il Giuda figlio del rabbi Ezechia archilestès ed autore secondo Giuseppe di una rivolta nel 4 a.C. sia lo stesso Giuda il Galileo, definito da Giuseppe sofistès ed autore della rivolta per il censimento nel 6 d.C. .
turone ad esempio afferma che sono due personaggi diversi e rileggendo Giuseppe Flavio mi sono accorto che la sua non è poi un'ipotesi così peregrina.
3) Venendo al famoso passo di Bel. VII-8-252 e segg. a me sembra che quando qui si parla del fatto che "Quell'epoca fu in certo modo così prolifica di ogni sorta di ribalderia fra i giudei", si parli dell'epoca della guerra giudaica. Infatti a queste arole segue una carrellata dei peggiori personaggi distintisi durante la guerra giudaica: cioè i sicari, Giovanni di Giscala, Simone Bar Ghiora e gli idumei. Non c'è quindi ragioni per sostenere l'esistenza di un Giovanni di Gamala e per ipotizzare interpolazioni su di un testo senza averne visto neppure l'originale greco.
Vi invito ad andare a vedere, se non l'avete visto, il testo ed il commento di Vitucci per la Fondazione Lorenzo Valla. Si tratta di un commento serio e scientifico.
saluti,
Topos51

 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 2/1/2009, 09:12     +1   -1




CITAZIONE
Topos 51
Ma niente prova l'esistenza di quest'uomo. Sono solo castelli in aria.

Pian piano, senza tante pretese, con gli avanzi delle falsificazioni e censure secolari della chiesa, evidenzieremo che qualcuno incominciando nella seconda metà, circa, del primo secolo ha costruito dei castelli in aria riguardo il cristianesimo. Costruendo come i castelli in aria, un certo Gesù il Nazareno chiamato successivamente il Cristo figlio di Dio per i Cristiani, usando il personaggio realmente esistito di un certo Giovanni il Galileo di Gamala, figlio di Giuda il Galileo.

Lasciamo ai presenti e ai posteri l'ardua sentenza di scegliere, noi limitiamoci a esporre le nostre opinioni con serenità.

CITAZIONE
CITAZIONE Frances Admin
Le faccio notare che quella variante testuale in cui compare "Giovanni di Gamala", appunto perché è stata sempre li, davanti a tutti (in verità accessibile a tutti fin dalla pubblicazione dell'edizione critica del Niese), non occorre farla passare come grande scoop da addebitare al sig. Salsi.


Giovanni Dalla Teva
Egregia Signora, per caso ha mai notato una variante testuale dove compare che Giuseppe Flavio è il nipote di Caifa?

Se per caso non la trova, lasci perdere, qualcuno l'ha già trovata.
 
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topos51
view post Posted on 2/1/2009, 09:54     +1   -1




Per Giovanni della teva,
Ogni ipotesi è rispettabilissima, le faccio osservare che però non ha risposto alle mie obiezioni.
Cordiali Saluti,
Topos51
 
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Frances Admin
view post Posted on 2/1/2009, 10:15     +1   -1




CITAZIONE
Se per caso non la trova, lasci perdere, qualcuno l'ha già trovata.

Signor "Giovanni dalla Teva", forse le sfugge la condotta che adotto in questo forum. Quando ho a che fare con interlocutori che non parlano la mia stessa lingua, mi defilo dalla discussione. E la mia lingua è il greco antico, la critica testuale, la metodologia storica, la dialettologia greca, la paleografia, la papirologia. Io e altri abbiamo inutilmente cercato di illustrare i principi basilari di queste discipline. E dal momento che parte di questo lavoro introduttivo di trova in bella vista nel mio sito, a disposizione di tutti, non vedo perché dovrei ancora perdere tempo per illustrare i principi della critica testuale, spiegare come si valuta una variante testuale alla luce del metodo critico accettato da tutti gli studiosi.
Qualcuno, a dire la verità, si è già incaricato di raccogliere tutte le varianti testuali delle opere di Giuseppe Flavio e questo qualcuno non porta il nome di Luigi Cascioli, Emilio Salsi, etc. L'edizione critica del Vitucci, che si basa su quelle del Niese e Thackeray, esibisce in apparato critico tutte le varianti testuali più importanti di Guerra Giudaica, perciò è inutile che mi consiglia di sfogliare questi libri, perché l'ho già fatto molto prima di lei e perché io, a differenza di altri, quando leggo una variante testuale, non mi scandalizzo.
 
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topos51
view post Posted on 2/1/2009, 10:26     +1   -1




Scusi frances,
Ma a che proposito lei trova questa variante testuale? Io ho controllato il testo di Vitucci e mi sembra che non vi sia nulla. Poi nel contesto di cui abbiamo gia parlato (Bell., VII.8.252 E SEGG.) si parla solo di Giovanni senza specificare patrie.
Cordiali Saluti,
Topos 51
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 2/1/2009, 12:12     +1   -1




CITAZIONE
Signor "Giovanni dalla Teva", forse le sfugge la condotta che adotto in questo forum. Quando ho a che fare con interlocutori che non parlano la mia stessa lingua, mi defilo dalla discussione. E la mia lingua è il greco antico, la critica testuale, la metodologia storica, la dialettologia greca, la paleografia, la papirologia.

Egregia Signora,
nella sua lingua che è il greco antico, la critica testuale, la metodogia storica, la dialettica greca, la paleografia, la papirologia, ha trovato qualcosa da cui si possa comprendere che Giuseppe Flavio è il nipote di Caifa il Sommo Sacerdote al tempo di, per alcuni Gesù Nazareno, per altri Giovanni di Gamala?

Colgo l'occasione per ringraziarla, indipendentemente dalla risposta, per esserci, e per il suo impegno nel forum e per avermi permesso di passare del tempo con delle persone ottime sotto tutti i punti di vista.

CITAZIONE
Topos 51
Ogni ipotesi è rispettabilissima, le faccio osservare che però non ha risposto alle mie obiezioni.

Sig. topos51, Lei non sa con che piacere risponderò alle sue obiezioni, la ringrazio infinitamente per aver risposto a un poveracccio come me. Io riconosco i miei limiti, ringrazio sempre tutti e proseguo. Si ricorda di Lisania?

Edited by Giovanni Dalla Teva - 2/1/2009, 14:13
 
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view post Posted on 2/1/2009, 14:31     +1   -1
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CITAZIONE (topos51 @ 2/1/2009, 08:16)
Ma niente prova l'esistenza di quest'uomo. Sono solo castelli in aria.
Saluti
Topos51

Guarda che sto parlando del Cristo !!! :00060031.gif:

.... che se la mettiamo così ti vado a chiedere l' Atto Notorio di Resurrezione !!! :581.gif:

:1082.gif: :1082.gif: :1082.gif: , in ogni caso , scherzi a parte , il post di GDT volge a individuare la figura di Gesù sotto una nuova ottica,
quella appuno di un altro personaggio storico del periodo .... se poi questo sia il Gamalo o Frederik ( o Fredraik :1082.gif: ) di Sebastopoli,
dovremo faticare per definirlo al meglio, sono ipotesi che le decine di anomalie storiche rilevate dal Salsi portano ( malignamente ) ad attivare , Turone ad esempio, nel suo bellissimo libro addirittura vede il Cristo nello stesso Giuda di Gamala , motivando gli sbalzi storici in adattamenti delle leggende,

.... è chiaro che la metodologia filologica è più prensile e congrua, ma il lavoro degli Arpiolidi , a mio avviso sulla giusta strada ,
è quello tipico di PM che lavorano su indizi precisi, e sono veramente tanti ....


zio ot :mf_bookread.gif:
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 2/1/2009, 20:25     +1   -1




CITAZIONE
topos 51
1) Non esiste alcuna fonte storica che leghi Ezechia e suo figlio Giuda alla famiglia degli Asmonei ( se ne cooscete una citatemela);

Io mantengo la parola data, però per un po' basta ricerche per il sottoscritto.

le origini di Giovanni di Gamala

La città di Gamala venne fondata o fortificata dal sovrano asmoneo Alessandro Ianneo e fu governata, influenzata da discendenti di quest’ultima stirpe fino alla sua distruzione da parte di Vespasiano a capo della legione Fretensis che per poco non ci lasciava le penne.

Questa era una città che aveva una sua autonomia economica , militare e monetaria indipendente da Gerusalemme. Ciò evidenzia, che i capi erano sempre asmonei ma di un ramo staccato da quello ufficiale che risiedeva a Gerusalemme.

Infatti Antipatro, vedendo che Ircano l’asmoneo, capo ufficile del potere asmoneo, era sciocco e indolente, designò a governatore di Gerusalemme e la regione circostante, Fasaele, suo figlio più anziano e della Galilea, Erode il secondogenito, che poi sarà chiamato il grande. Giuseppe Flavio Antichità giudaica 2 libro XIV 158/159.

Parte della Galilea in quel momento, era sotto l’influenza, comando, del Signore anch’egli di sangue asmoneo, di Gamala di nome Ezechia.

Erode volendo essere lui il governatore di nome e di fatto catturò e poi uccise Ezechia. Giuseppe Flavio Antichità giudaica 2 libro XIV 158/159.


Ezechia, per i Giudei e le loro Istituzioni, fu una figura molto importante, se il Sinedrio e Ircano giunsero a convocare Erode per rendere conto della sua uccisione; ma fu Sesto Cesare che, dopo aver minacciato Ircano di intervento militare, impedì ai Giudei di giustiziare Erode; e quest'ultimo, memore del pericolo corso in quella circostanza quando assunse il potere regio uccise Ircano e tutti gli altri membri del Sinedrìo, eccetto Samaia " Giuseppe Flavio Antichità Giudaiche 2 libro XIV 167 e seguenti


Sapendo che Erode il grande era ossesionato dalle persone con sangue asmoneo (fece uccidere, perfino i suoi figli), tutti i familiari di Ezechia l’asmoneo, devettero fuggire o nascondersi e tra questi sicuramente anche suo figlio Giuda successivamente chiamato il Galileo per le sue battaglie in Galilea. Quest'ultimo da ricco si ritrovò povero e ricercato.

Giuda faceva vita nascosta in Gamala o lì vicino, finchè l'evangelista luca ci informa che:(Lc. 1, 26/39) In quei giorni (dopo il concepimento ) Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda " .

Una "città di Giuda" sopra la montagna, da raggiungere 'In fretta" partendo dalla Nazareth odierna, non ha alcun senso, né riscontro geografico, né storico. Nel I secolo non risulta essere esistita in Galilea nessuna città "di Giuda" al di sopra di una montagna, tanto meno vicina a Nazareth.

Proviamo a cambiare l'articolo indeterminativo e vediamo se la frase acquista un significato:

'In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta la città di Giuda " ... il Galileo: Gàmala; ora si che ha un senso.

Una ragazza rimasta incinta fa un viaggio breve per recarsi dal suo uomo, dal villaggio più vicino forse Bethsaida, sul lago, proprio sotto Gàmala, raggiungibile (in fretta), con un paio d'ore di cammino al massimo.

Il vangelo di Matteo 2,11 ben informato dalla tradizione orale ci dice che Giuda il Galilleo non sentendosi più al sicuro da Erode il grande, con sua moglie e suo figlio fugge in Egitto e qui genera altri figli. Anche il Protovangelo di Giacomo XXIII, 1, facendo un po’ di confusione ci dice indirettamente che Erode cercava Giovanni il figlio di Giuda il Galileo per ammazzarlo e non Gesù il Nazareno.
Giovanni il figlio di Giuda il Galileo rimarrà in Egitto con tutta la sua famiglia per molti anni, ecco spiegato perchè successivamente Celso disse che quello a cui avete dato il nome di Gesù era un capo brigante e che aveva imparato la magia in Egitto.

Infatti Giuda il Galileo finchè Erode il grande deteneva saldamente il potere in tutta la Palestina non si faceva vedere. Successivamente più l'autorità politica perdeva controllo nel territorio, più Giuda il Galileo si impegnava nella conduzione della rivolta per la riconquista del potere chiamata ribellione del censimento del 6 d.c. (Giuseppe Flavio libro XVIII, 4 e successivi)

Il divino Augusto esiliò Archelao, figlio di Erode il grande e di Malthake, in Gallia nel 6 d. C. e il suo territorio divenne provincia Romana sotto il prefetto Coponio.

Fu in seguito a questa decisione che ebbero inizio le rivolte essene/zelotiche/galilee (i santi insurrezionisti che osservano la legge con zelo) messianiche in quando credevano si realizzasse la profezia di Giacobbe che diceva che il Messia sarebbe arrivato il giorno in cui "lo scettro di Davide sarebbe uscito dalle mani di Giuda" cioè il giorno in cui il trono di Gerusalemme , tolto ai Giudei, sarebbe stato occupato da un non appartenente alla razza ebraica.
Coponio (6- 8 d. C.)

Una rivolta essena/zelota/galilea messianica scoppiò nell'anno 7 d. C. in seguito a un censimento che Sulpicio Quirino, legato di Siria, aveva ordinato a scopo fiscale essendo divenuta la Palestina tributaria dell’ erario in seguito alla sua annessione a Roma come provincia dell’impero. Approfittando dello scontento generato dall’imposizione delle tasse e di quella esaltazione che aveva provocato presso il popolo ebraico la profezia di Giacobbe che annunciava l’imminente avvento del Messia, Giuda e i suoi rivoluzionari "seguiti da un popolo che riunirono per la rivendicazione della libertà”, come scrive Giuseppe Flavio , attaccarono le legioni romane di stanza in Palestina con tanta violenza da costringerle a ripiegare in Siria dove rimasero finché, raggiunte dai rinforzi inviati da Quintilio Varo, ripresero i combattimenti.

Il conflitto, durò per circa un anno in un alternarsi di successi e insuccessi di entrambe le parti, terminò con la sconfitta dell’esercito esseno/zelota/galileo in seguito alla morte di Giuda, figlio di Ezechia, detto il Galileo.


I figli di Giuda il Galileo tra cui Giovanni e la loro madre, in questo periodo e nel successivo vivevano a Gamala indisturbati, chi allora deteneva il potere cioè Erode Filippo non era ossessionato dal sangue asmoneo, come invece suo padre Erode il grande.

A un certo punto Giovanni figlio di Giuda il Galileo va fuori di testa, crede di essere il Messia tale il padre tale il figlio, vangelo di Marco 3,21 "Allora i suoi, sentito questo,uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti:E' fuori di se'." Questo viene confermato anche dal vangelo Lc IV, 29-30. ".......lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro se ne andò. " Di che monte e precipizio si trattava visto che a Nazareth non c'è nessun monte ma è pianeggiante ma invece concorda pienamente con la città di Gamala.
Per curiosità riporto il commento ufficiale della conferenza episcopale italiana "Probabile allusione alla crocifissione di Gesù fuori delle mura di Gerusalemme" Vangeli e atti degli apostoli - Nuova versione ufficiale della CEI - Paoline edizione libri 2008

Edited by Giovanni Dalla Teva - 2/1/2009, 23:00
 
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Hard-Rain
view post Posted on 2/1/2009, 23:03     +1   -1




CITAZIONE
Di che monte e precipizio si trattava visto che a Nazareth non c'è nessun monte ma è pianeggiante ma invece concorda pienamente con la città di Gamala.

Questo è un punto delicato. Ma c'è un precipizio a Gamla? Abbiamo delle immagini al riguardo? Giuseppe Flavio parla di una specie di suicidio di massa che si verificò a Gamla all'epoca della riconquista romana (sarà stato il 67-68). Ma Danny Syon ritiene leggendario e impossibile quell'episodio, dice che a Gamla sul monte dove sorge la città al massimo c'è un piccolo burrone di 4 metri di altezza, ritiene impossibile che quello fosse il punto descritto da Giuseppe Flavio anche perchè sulla riva di quel dislivello ci possono stare al massimo 4-5 persone contemporaneamente. Attorno a Gamla ci sarebbero dei burroni, ma nelle colline circostanti, lontano dalla zona della città. Del resto non è vero che Nazaret sorga in una zona pianeggiante, è una zona collinare. Dove sorge la città odierna non c'è nessun precipizio, però è vero che a 1-2 km di distanza sorge il monte del precipizio e lì c'è per davvero un bel burrone (però Nazaret non è edificata sopra il monte del precipizio). Mi chiedo se abbiamo qualche foto del burrone di Gamla. Le foto che circolano in rete che mostrano la collina non dicono molto, sono pareti ripide di una collina scoscesa, non burroni dal quale si possa gettare una persona per farla morire. Nel 2009 se la situazione politica migliora dovrei andare di persona in Israele il mio primo obiettivo sarà visitare Gamla per verificare di persona. Forse Donnini aveva delle foto, è possibile contattarlo? Chi potrebbe?
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 3/1/2009, 07:04     +1   -1




CITAZIONE
Hard Rain
Questo è un punto delicato. Ma c'è un precipizio a Gamla? Abbiamo delle immagini al riguardo?

Egregio Signor Hard Rain,
se una persona come Lei, in possesso di non comuni, cioè straordinarie conoscenze e competenze nel campo del cristianesimo primitivo, davanti a una tale serie di affermazioni:



CITAZIONE
Giovanni Dalla Teva

le origini di Giovanni di Gamala

La città di Gamala venne fondata o fortificata dal sovrano asmoneo Alessandro Ianneo e fu governata, influenzata da discendenti di quest’ultima stirpe fino alla sua distruzione da parte di Vespasiano a capo della legione Fretensis che per poco non ci lasciava le penne.

Questa era una città che aveva una sua autonomia economica , militare e monetaria indipendente da Gerusalemme. Ciò evidenzia, che i capi erano sempre asmonei ma di un ramo staccato da quello ufficiale che risiedeva a Gerusalemme.

Infatti Antipatro, vedendo che Ircano l’asmoneo, capo ufficile del potere asmoneo, era sciocco e indolente, designò a governatore di Gerusalemme e la regione circostante, Fasaele, suo figlio più anziano e della Galilea, Erode il secondogenito, che poi sarà chiamato il grande. Giuseppe Flavio Antichità giudaica 2 libro XIV 158/159.

Parte della Galilea in quel momento, era sotto l’influenza, comando, del Signore anch’egli di sangue asmoneo, di Gamala di nome Ezechia.

Erode volendo essere lui il governatore di nome e di fatto catturò e poi uccise Ezechia. Giuseppe Flavio Antichità giudaica 2 libro XIV 158/159.


Ezechia, per i Giudei e le loro Istituzioni, fu una figura molto importante, se il Sinedrio e Ircano giunsero a convocare Erode per rendere conto della sua uccisione; ma fu Sesto Cesare che, dopo aver minacciato Ircano di intervento militare, impedì ai Giudei di giustiziare Erode; e quest'ultimo, memore del pericolo corso in quella circostanza quando assunse il potere regio uccise Ircano e tutti gli altri membri del Sinedrìo, eccetto Samaia " Giuseppe Flavio Antichità Giudaiche 2 libro XIV 167 e seguenti


Sapendo che Erode il grande era ossesionato dalle persone con sangue asmoneo (fece uccidere, perfino i suoi figli), tutti i familiari di Ezechia l’asmoneo, devettero fuggire o nascondersi e tra questi sicuramente anche suo figlio Giuda successivamente chiamato il Galileo per le sue battaglie in Galilea. Quest'ultimo da ricco si ritrovò povero e ricercato.

Giuda faceva vita nascosta in Gamala o lì vicino, finchè l'evangelista luca ci informa che:(Lc. 1, 26/39) In quei giorni (dopo il concepimento ) Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda " .

Una "città di Giuda" sopra la montagna, da raggiungere 'In fretta" partendo dalla Nazareth odierna, non ha alcun senso, né riscontro geografico, né storico. Nel I secolo non risulta essere esistita in Galilea nessuna città "di Giuda" al di sopra di una montagna, tanto meno vicina a Nazareth.

Proviamo a cambiare l'articolo indeterminativo e vediamo se la frase acquista un significato:

'In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta la città di Giuda " ... il Galileo: Gàmala; ora si che ha un senso.

Una ragazza rimasta incinta fa un viaggio breve per recarsi dal suo uomo, dal villaggio più vicino forse Bethsaida, sul lago, proprio sotto Gàmala, raggiungibile (in fretta), con un paio d'ore di cammino al massimo.

Il vangelo di Matteo 2,11 ben informato dalla tradizione orale ci dice che Giuda il Galilleo non sentendosi più al sicuro da Erode il grande, con sua moglie e suo figlio fugge in Egitto e qui genera altri figli. Anche il Protovangelo di Giacomo XXIII, 1, facendo un po’ di confusione ci dice indirettamente che Erode cercava Giovanni il figlio di Giuda il Galileo per ammazzarlo e non Gesù il Nazareno.
Giovanni il figlio di Giuda il Galileo rimarrà in Egitto con tutta la sua famiglia per molti anni, ecco spiegato perchè successivamente Celso disse che quello a cui avete dato il nome di Gesù era un capo brigante e che aveva imparato la magia in Egitto.

Infatti Giuda il Galileo finchè Erode il grande deteneva saldamente il potere in tutta la Palestina non si faceva vedere. Successivamente più l'autorità politica perdeva controllo nel territorio, più Giuda il Galileo si impegnava nella conduzione della rivolta per la riconquista del potere chiamata ribellione del censimento del 6 d.c. (Giuseppe Flavio libro XVIII, 4 e successivi)

Il divino Augusto esiliò Archelao, figlio di Erode il grande e di Malthake, in Gallia nel 6 d. C. e il suo territorio divenne provincia Romana sotto il prefetto Coponio.

Fu in seguito a questa decisione che ebbero inizio le rivolte essene/zelotiche/galilee (i santi insurrezionisti che osservano la legge con zelo) messianiche in quando credevano si realizzasse la profezia di Giacobbe che diceva che il Messia sarebbe arrivato il giorno in cui "lo scettro di Davide sarebbe uscito dalle mani di Giuda" cioè il giorno in cui il trono di Gerusalemme , tolto ai Giudei, sarebbe stato occupato da un non appartenente alla razza ebraica.
Coponio (6- 8 d. C.)

Una rivolta essena/zelota/galilea messianica scoppiò nell'anno 7 d. C. in seguito a un censimento che Sulpicio Quirino, legato di Siria, aveva ordinato a scopo fiscale essendo divenuta la Palestina tributaria dell’ erario in seguito alla sua annessione a Roma come provincia dell’impero. Approfittando dello scontento generato dall’imposizione delle tasse e di quella esaltazione che aveva provocato presso il popolo ebraico la profezia di Giacobbe che annunciava l’imminente avvento del Messia, Giuda e i suoi rivoluzionari "seguiti da un popolo che riunirono per la rivendicazione della libertà”, come scrive Giuseppe Flavio , attaccarono le legioni romane di stanza in Palestina con tanta violenza da costringerle a ripiegare in Siria dove rimasero finché, raggiunte dai rinforzi inviati da Quintilio Varo, ripresero i combattimenti.

Il conflitto, durò per circa un anno in un alternarsi di successi e insuccessi di entrambe le parti, terminò con la sconfitta dell’esercito esseno/zelota/galileo in seguito alla morte di Giuda, figlio di Ezechia, detto il Galileo.


I figli di Giuda il Galileo tra cui Giovanni e la loro madre, in questo periodo e nel successivo vivevano a Gamala indisturbati, chi allora deteneva il potere cioè Erode Filippo non era ossessionato dal sangue asmoneo, come invece suo padre Erode il grande.

A un certo punto Giovanni figlio di Giuda il Galileo va fuori di testa, crede di essere il Messia tale il padre tale il figlio, vangelo di Marco 3,21 "Allora i suoi, sentito questo,uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti:E' fuori di se'." Questo viene confermato anche dal vangelo Lc IV, 29-30. ".......lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro se ne andò. " Di che monte e precipizio si trattava visto che a Nazareth non c'è nessun monte ma è pianeggiante ma invece concorda pienamente con la città di Gamala.
Per curiosità riporto il commento ufficiale della conferenza episcopale italiana "Probabile allusione alla crocifissione di Gesù fuori delle mura di Gerusalemme" Vangeli e atti degli apostoli - Nuova versione ufficiale della CEI - Paoline edizione libri 2008

l'unico dubbio lo trova:"Ma c'è un precipizio a Gamla?", vuol dire certamente, che ha ragione il Sig. Luigi Cascioli quando afferma che il cristianesimo è una favola.

La ringrazio infinitamente della sua attenzione.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 3/1/2009, 08:59     +1   -1




Guardi, Giovanni, il dubbio mi è stato messo da Danny Syon, l'archeologo che dirige i lavori di scavo a Gamla e fa parte dell'IAA = Israel Antiquities Autorithy. Ad oggi è l’autorità più competente che esista sugli scavi di Gamla.

Ebbene, Syon in una corrispondenza privata mi rispose:

“At Gamla there is one place only at the very highest point of the hill where there is a large boulder on which perhaps 5-10 people could stand and where there is a cliff about 6-7 meters high. I am not sure that if someone jumped or pushed off from there he would die.”

Fonte: https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Nazaret-Archeo.htm

Giuseppe Flavio in Bell. 4,78-79 parla di un suicidio di massa con gli abitanti di Gamla che per sfuggire ai Romani che avevano conquistato la città si gettano in un precipizio:

“Allora i più dei giudei, stretti da ogni parte e disperando di salvarsi, si gettarono con le mogli e i figli nel precipizio che era stato scavato fino a grandissima profondità sotto la rocca.” (Bell., 4,79)

Ora, a parte che si dice nello stesso testo che questo precipizio “era stato scavato”, quindi significa che fu ingrandito artificialmente solo quando venne fortificata la città di Gamla nel 66 e non era una depressione naturale del terreno, Danny Syon scrive:

“The truth, which Josephus wanted either to distort or ‘touch up’ in a literary way, is simply that the remaining defenders and townspeople were trying to flee down the steep northern slope in panic, with the inevitable result that many were trampled underfoot and died.”

Fonte: http://www.antiquities.org.il/search_eng.a...x=23&image1.y=6

CITAZIONE
l'unico dubbio lo trova

Veramente ci sarebbe anche dell'altro...

Per esempio, circa l'espressione “città di Giuda” mi dispiace ma sopra sono scritte delle cose improponibili, vedi questo link nel quale si era già parlato della questione:

http://cristianesimoprimitivo.forumfree.net/?t=33353992

Che ne pensa? “Città di Giuda” è una espressione ben nota nella LXX e nella Bibbia ebraica ripresa dagli evangelisti.

Ma poi volevo anche aggiungere che questa città di Cristo, secondo i vangeli che lei stesso cita, oltre ad avere determinate caratteristiche, deve anche trovarsi in Galilea mentre Gamla era nella Gaulanitide. Se proprio vogliamo trovare un sito che riassuma TUTTE le caratteristiche, perché non pensare ad Har Nitai, che si trova proprio in Galilea?

CITAZIONE
Proviamo a cambiare l'articolo indeterminativo e vediamo se la frase acquista un significato:

Cambiare cosa? Se un grecista leggesse di queste affermazioni si straccerebbe le vesti: "The Greek article is best not called the 'definite article', since it implies a non-existent indefinite article." (Porter, pag. 103). ;)

In conclusione rilancio la proposta: serve assolutamente il viaggio in Israele.
 
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Frances Admin
view post Posted on 3/1/2009, 09:13     +1   -1




CITAZIONE
CITAZIONE
Proviamo a cambiare l'articolo indeterminativo e vediamo se la frase acquista un significato

:

Cambiare cosa? Se un grecista leggesse di queste affermazioni si straccerebbe le vesti…

In questo forum dopo averne lette di cotte e di crude non mi straccio le vesti, ma certe affermazioni anziché deprimermi, mi mettono il buon umore per il resto della giornata.
In un messaggio precedente avevo affermato che io e Giovanni dalla Teva parliamo lingue diverse.
Vorrei soltanto sapere da Giovanni se sa a cosa va incontro emendando a piacimento un testo in greco antico, e specialmente un punto del testo, dove la traduzione si conforma per inerzia alle proprietà sintattico-lessicali. Nemmeno i critici del testo, osano più emendare un testo antico, se non sussistono ragioni valide emerse in sede di collazione della tradizione manoscritta di un'opera.
 
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403 replies since 24/12/2008, 12:38   10460 views
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