CITAZIONE
topos 51
1) Non esiste alcuna fonte storica che leghi Ezechia e suo figlio Giuda alla famiglia degli Asmonei ( se ne cooscete una citatemela);
Io mantengo la parola data, però per un po' basta ricerche per il sottoscritto.le origini di Giovanni di GamalaLa città di Gamala venne fondata o fortificata dal sovrano asmoneo Alessandro Ianneo e fu governata, influenzata da discendenti di quest’ultima stirpe fino alla sua distruzione da parte di Vespasiano a capo della legione Fretensis che per poco non ci lasciava le penne.
Questa era una città che aveva una sua autonomia economica , militare e monetaria indipendente da Gerusalemme. Ciò evidenzia, che i capi erano sempre asmonei ma di un ramo staccato da quello ufficiale che risiedeva a Gerusalemme.
Infatti Antipatro, vedendo che Ircano l’asmoneo, capo ufficile del potere asmoneo, era sciocco e indolente, designò a governatore di Gerusalemme e la regione circostante, Fasaele, suo figlio più anziano e della Galilea, Erode il secondogenito, che poi sarà chiamato il grande. Giuseppe Flavio Antichità giudaica 2 libro XIV 158/159.
Parte della Galilea in quel momento, era sotto l’influenza, comando, del Signore anch’egli di sangue asmoneo, di Gamala di nome Ezechia.
Erode volendo essere lui il governatore di nome e di fatto catturò e poi uccise Ezechia. Giuseppe Flavio Antichità giudaica 2 libro XIV 158/159.
Ezechia, per i Giudei e le loro Istituzioni, fu una figura molto importante, se il Sinedrio e Ircano giunsero a convocare Erode per rendere conto della sua uccisione; ma fu Sesto Cesare che, dopo aver minacciato Ircano di intervento militare, impedì ai Giudei di giustiziare Erode; e quest'ultimo, memore del pericolo corso in quella circostanza quando assunse il potere regio uccise Ircano e tutti gli altri membri del Sinedrìo, eccetto Samaia " Giuseppe Flavio Antichità Giudaiche 2 libro XIV 167 e seguenti
Sapendo che Erode il grande era ossesionato dalle persone con sangue asmoneo (fece uccidere, perfino i suoi figli), tutti i familiari di Ezechia l’asmoneo, devettero fuggire o nascondersi e tra questi sicuramente anche suo figlio Giuda successivamente chiamato il Galileo per le sue battaglie in Galilea. Quest'ultimo da ricco si ritrovò povero e ricercato.
Giuda faceva vita nascosta in Gamala o lì vicino, finchè l'evangelista luca ci informa che:(Lc. 1, 26/39) In quei giorni (dopo il concepimento ) Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda " .
Una "città di Giuda" sopra la montagna, da raggiungere 'In fretta" partendo dalla Nazareth odierna, non ha alcun senso, né riscontro geografico, né storico. Nel I secolo non risulta essere esistita in Galilea nessuna città "di Giuda" al di sopra di una montagna, tanto meno vicina a Nazareth.
Proviamo a cambiare l'articolo indeterminativo e vediamo se la frase acquista un significato:
'In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta la città di Giuda " ... il Galileo: Gàmala; ora si che ha un senso.
Una ragazza rimasta incinta fa un viaggio breve per recarsi dal suo uomo, dal villaggio più vicino forse Bethsaida, sul lago, proprio sotto Gàmala, raggiungibile (in fretta), con un paio d'ore di cammino al massimo.
Il vangelo di Matteo 2,11 ben informato dalla tradizione orale ci dice che Giuda il Galilleo non sentendosi più al sicuro da Erode il grande, con sua moglie e suo figlio fugge in Egitto e qui genera altri figli. Anche il Protovangelo di Giacomo XXIII, 1, facendo un po’ di confusione ci dice indirettamente che Erode cercava Giovanni il figlio di Giuda il Galileo per ammazzarlo e non Gesù il Nazareno.
Giovanni il figlio di Giuda il Galileo rimarrà in Egitto con tutta la sua famiglia per molti anni, ecco spiegato perchè successivamente Celso disse che quello a cui avete dato il nome di Gesù era un capo brigante e che aveva imparato la magia in Egitto.
Infatti Giuda il Galileo finchè Erode il grande deteneva saldamente il potere in tutta la Palestina non si faceva vedere. Successivamente più l'autorità politica perdeva controllo nel territorio, più Giuda il Galileo si impegnava nella conduzione della rivolta per la riconquista del potere chiamata ribellione del censimento del 6 d.c. (Giuseppe Flavio libro XVIII, 4 e successivi)
Il divino Augusto esiliò Archelao, figlio di Erode il grande e di Malthake, in Gallia nel 6 d. C. e il suo territorio divenne provincia Romana sotto il prefetto Coponio.
Fu in seguito a questa decisione che ebbero inizio le rivolte essene/zelotiche/galilee (i santi insurrezionisti che osservano la legge con zelo) messianiche in quando credevano si realizzasse la profezia di Giacobbe che diceva che il Messia sarebbe arrivato il giorno in cui "lo scettro di Davide sarebbe uscito dalle mani di Giuda" cioè il giorno in cui il trono di Gerusalemme , tolto ai Giudei, sarebbe stato occupato da un non appartenente alla razza ebraica.
Coponio (6- 8 d. C.)
Una rivolta essena/zelota/galilea messianica scoppiò nell'anno 7 d. C. in seguito a un censimento che Sulpicio Quirino, legato di Siria, aveva ordinato a scopo fiscale essendo divenuta la Palestina tributaria dell’ erario in seguito alla sua annessione a Roma come provincia dell’impero. Approfittando dello scontento generato dall’imposizione delle tasse e di quella esaltazione che aveva provocato presso il popolo ebraico la profezia di Giacobbe che annunciava l’imminente avvento del Messia, Giuda e i suoi rivoluzionari "seguiti da un popolo che riunirono per la rivendicazione della libertà”, come scrive Giuseppe Flavio , attaccarono le legioni romane di stanza in Palestina con tanta violenza da costringerle a ripiegare in Siria dove rimasero finché, raggiunte dai rinforzi inviati da Quintilio Varo, ripresero i combattimenti.
Il conflitto, durò per circa un anno in un alternarsi di successi e insuccessi di entrambe le parti, terminò con la sconfitta dell’esercito esseno/zelota/galileo in seguito alla morte di Giuda, figlio di Ezechia, detto il Galileo.
I figli di Giuda il Galileo tra cui Giovanni e la loro madre, in questo periodo e nel successivo vivevano a Gamala indisturbati, chi allora deteneva il potere cioè Erode Filippo non era ossessionato dal sangue asmoneo, come invece suo padre Erode il grande.
A un certo punto Giovanni figlio di Giuda il Galileo va fuori di testa, crede di essere il Messia tale il padre tale il figlio, vangelo di Marco 3,21 "Allora i suoi, sentito questo,uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti:E' fuori di se'." Questo viene confermato anche dal vangelo Lc IV, 29-30. ".......lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro se ne andò. " Di che monte e precipizio si trattava visto che a Nazareth non c'è nessun monte ma è pianeggiante ma invece concorda pienamente con la città di Gamala.
Per curiosità riporto il commento ufficiale della conferenza episcopale italiana "Probabile allusione alla crocifissione di Gesù fuori delle mura di Gerusalemme" Vangeli e atti degli apostoli - Nuova versione ufficiale della CEI - Paoline edizione libri 2008Edited by Giovanni Dalla Teva - 2/1/2009, 23:00