Quelle immagini le ho viste già da tempo e le conosco, alcune sono riprese anche nel mio sito: il punto è che quel precipizio non può andare bene poichè lo stesso Donnini dice che si trova "a brevissima distanza dalla sinagoga di Gamla" mentre il testo lucano dice chiaramente che:
"Si levarono,
lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era costruita, per gettarlo giù dal precipizio." (Lc. 4:29).
Di conseguenza bisognava allontanarsi dalla città e questo è coerente col fatto che ben difficilmente si poteva giustiziare o ammazzare una persona dentro la città o anche solo nelle immediate vicinanze. Si tenga conto che dentro l'area scavata di Gamla (e ad oggi peraltro è stato scavato non tutto di quello che si potrebbe fare, prego consultare i documenti di Syon) non è stata trovata neppure una sepoltura e neppure una moneta non ebraica, segno che gli abitanti di Gamla erano molto rispettosi delle leggi giudaiche. Anche se nel caso di Lc. 4:29 siamo in presenza di una esecuzione sommaria decisa a furor di popolo, molto probabilmente degli ebrei osservanti avrebbero rispettato la prescrizione di Lev. 24:14 e 24:23, per cui Lc. giustamente afferma che Gesù fu scacciato dalla città per essere condotto sul luogo del precipizio. Tanto per avere delle regole pratiche, il Talmud stabilisce ad esempio che il luogo dove veniva eseguita materialmente una lapidazione in seguito ad una condanna a morte doveva distare almeno sei miglia talmudici dal Beth Din, il tribunale ebraico che aveva emesso la condanna e che si trovava in città (1 miglio talmudico = 2000
ammot = circa 1 km).
Quindi ammazzare una persona gettandola da un precipizio a pochi metri da una sinagoga.... mi sembra inverosimile....
Per quanto concerne poi ampiezza e dimensioni del precipizio, io cito nuovamente Syon, anche perchè bisognerebbe vedere dal posto, la prospettiva delle fotografie può ingannare. Dice Syon: "
At Gamla there is one place only at the very highest point of the hill where there is a large boulder on which perhaps 5-10 people could stand and where there is a cliff about 6-7 meters high. I am not sure that if someone jumped or pushed off from there he would die." Secondo Syon, burroni più profondi si possono trovare uscendo da Gamla, attraversando il muro difensivo (che non esisteva al tempo di Gesù) e recandosi per esempio attraverso un antico sentiero esattamente nel punto in cui è stata scattata l'immagine ad alta definizione (da est verso ovest) di Gamla che ha postato barjonu: lì è presente ancora oggi un precipizio avente caratteristiche compatibili con quello richiesto da Lc. 4:29. Ma il problema è che non siamo più nella stessa collina di Gamla e allora non siamo in una situazione migliore del monte del precipizio di Nazaret che si trova nelle vicinanze di Nazaret ma la città non vi è costruita sopra, come richiederebbe il passo lucano.
Per Iron Iko, per me un passo importante è anche questo: "Allora i più dei giudei, stretti da ogni parte e disperando di salvarsi, si gettarono con le mogli e i figli nel precipizio che
era stato scavato fino a grandissima profondità sotto la rocca." (Bell. 4,79). Non so se questo è lo stesso dirupo della fotografia. Qui mi ha sempre colpito il fdatto che Giuseppe dice che "era stato scavato", forse intende dire che una eventuale depressione naturale del terreno fu ulteriormente accentuata per bloccare l'accesso alla rocca della città, ma questi lavori furono approntati nel 66, quando fu anche costruito il muro difensivo della città, quindi ben dopo il tempo di Cristo e anche di Giovanni di Gamla, giunti a questo punto (se mai è esistito).
Comunque, vorrei farvi notare una cosa. In realtà noi abbiamo un sito archeologico con un vero ciglio che dà su una caduta letteralmente mortale, dove sono stati ritrovati dei resti di una città edificata, che si trova proprio su un monte, e oltretutto questo sito sta proprio in Galilea e, come se non bastasse, è più vicino al lago di Gennesaret non solo di Nazaret ma persino di Gamla. Volete sapere di che si tratta??? E' un sito che non è ancora stato esplorato dall'IAA ma è stato segnalato da un ricercatore non professionista che - carta geografica alla mano - ha esaminato tutti i burroni della Galilea.
CITAZIONE
Tali persone hanno la pretesa di dichiarare, che i discorsi detti in aramaico, riportati dalla tradizione orale dopo decine di anni o addirittura secoli, in una lingua diversa, il greco, in testi che non sono gli originali, ma copie delle copie delle copie, dove ognuno aveva il suo metodo, per copiare, falsificare, riadattare o distruggere, che riteneva più idoneo a servire il potere del proprio tempo, sono interpretabili e ne ha il diritto solo chi sa il greco antico ed è depositario in base al proprio convincimento di avere l'unico metodo giusto.
Primo: falsificare, distruggere, ecc..., in una proporzione così estesa lo dice innanzitutto lei. Secondo: ma lei ha idea di cosa sta leggendo quando consulta una qualunque opera dell'antichità - compreso Giuseppe Flavio o il De Bello Gallico - oppure no?
La informo poi come moderatore che qui non può trattare discorsi politici legati alla religione e la prego la prossima volta di avvalersi della sezione "Stato, società, ecc.." altrimenti la sua discussione sarà immediatamente cancellata. Del resto mi pareva di aver già detto più volte questa cosa...