Studi sul Cristianesimo Primitivo

LA BIBBIA PROIBITA

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ginaripippa
view post Posted on 11/3/2009, 12:18     +1   -1




Carissimi

molti sostengono che il documento di Paolo Pietro Vergerio sia apocrifo e forse hanno ragione....

l'atteggiamento passato della chiesa cattolica è comunque sicuramente discutibile (a meno di voler fare apologia a tutti i costi);

da un lato esisteva sicuramente il legittimo desiderio di evitare che gli ignoranti e gli instabili facessero scempio delle scritture per fare continue polemiche, per coniare nuove eresie, per seminare il dubbio e per fomentare l'odio verso tutta la chiesa cattolica.....insomma l'idea era quella di Cristo....cioè non gettare le perle ai porci e non dare le cose sante ai cani, per evitare che questi le calpestino e poi si rivoltino contro i cristiani per sbranarli (Matteo 7,6);

d'altro lato esisteva sicuramente (almeno in alcuni) un discutibile atteggiamento oscurantista che, invece di accettare il dialogo ed il confronto, pensava di risolvere dubbi, domande e critiche (spesso pretestuosi ma in molti casi logici e legittimi) tenendo il popolo nell'ignoranza e nella soggezione....

le condizioni d'ignoranza del popolo potevano forse giustificare, almeno in parte, tale atteggiamento.....atteggiamento che però ebbe come effetto quello di aumentare l'ignoranza del popolo ed il potere dei tiranni....
 
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Hannah1
view post Posted on 11/3/2009, 19:46     +1   -1




CITAZIONE (Polymetis @ 9/3/2009, 19:20)
Penso che la battuta del papa si riferisca a qualcosa di ben preciso (bisogna valutare la contingenza storica), anche perché non dice che è un danno per la religione cattolica ma per la religione cristiana. cioè che la lettura della Sola Scrittura sia dannosa per la fede cristiana tout court. Non sta cioè dicendo: "la Bibbia insegna cose diverse da quelle che insegnamo noi, e dunque il cristianesimo è un'altra cosa", bensì che la fede cristiana stessa si danneggia se se si legge la Bibbia (nel senso del Sola Scriptura). Questo non è uno scandalo, è quello che sosteniamo noi cattolici anche oggi, e cioè che la Bibbia vada sempre letta alla luce della Traditio apostolica. La Bibbia infatti, come qualunque libro, non è trasparente, e si presta dunque a mille intepretazioni. E' il motivo per cui è a nostro avviso tanto perniciosa la dottrina luterana del "libero esame delle Scritture", in quanto ognuno leggendo, e sopratutto mettendo insieme i vari pezzi della Bibbia, riesce a tirare fuori da quest'insieme eterogeneo quello che vuole. E' il motivo per cui ci sono migliaia di sette protestanti, ognuna della quali convinte di basarsi sulla "Sola Bibbia", eppure tutte queste sette hanno dottrine diversissime. Chiedi ad un Testimone di Geova che cosa ha ricavato dalla "Sola Bibbia" e chiedilo ad un calvinista, ti diranno cose diverse. Noi invece riteniamo che la chiave di lettura della Bibbia sia nella Traditio della Chiesa, che ti illustra quale, tra i mille sensi possibili, è quello ortodosso.
Credo che Paolo V da te citato si riferisse ai disastri causati dall'intepretazione privata delle versioni in volgare della Bibbia opera dei protestanti, e non certo all'idea che la Bibbia, se correttamente intesa, smaschererebbe il cattolicesimo, e infatti non dice così.

"conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi"
Poly, finché la Bibbia era scritta solo in latino, solo chi conosceva il latino "esercitava il potere" di leggerla, interpretarla e somministrarla come meglio credeva. La traduzione in lingua volgare del Diodati è ancora oggi considerata un capolavoro della letteratura e molto più fedele ai testi in lingua ebraica e in lingua greca delel coeve edizioni cattoliche.
Ci sono alcuni teologi cattolici onesti che questa storia della proibizione, delle motivazioni e delle modalità, la conoscono molto bene. Tanto che si è dovuto aspettare il concilio vaticano II per arrivare a comprender che nonesitono le bibbi eprotestanti ma esiste un'unica Bibbia, pur con differenze di traduzione- In alcuni casi di vere e proprie sviste come nel caso di Gerolamo che trasformò "un unico gregge" voluto da Gesù in un unico ovile e gli ovili servono a rinchiudere le pecore, più che a proteggerelle, visto che a proteggerle ci pensa il Buon Pastore.
 
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ginaripippa
view post Posted on 12/3/2009, 12:37     +1   -1




Carissima Hannah

capisco quello che vuoi dire

ma non me la prenderei troppo con il vecchio Gerolamo
che fece un buon lavoro (per quei tempi), rivedendo sui testi originali la Vetus Latina

Narra la leggenda che sognasse donne bellissime (forse per il vigore dell'età e la continenza in cui viveva)...

Il papa Damaso, preoccupato dal proliferare di copie taroccate della vetus latina, lo spedì in palestina a studiare l'ebraico....si consumò nello studio, non sognò più donne avvenenti ed invitanti ma imparò l'ebraico da un vecchio rabbino, che lo aiutò ad emendare pure le pagine più discutibili della versione dei Settanta...

Quando produsse la Vulgata non incontrò né lodi né onori e, per fare contenti tutti, dovette produrre ben tre versioni dei Salmi, visto che la versione tratta dal testo ebraico non piaceva a nessuno....

Nel IV secolo il latino era la lingua ufficiale di tutto l'occidente, che non capiva un'acca di ebraico e di greco ne masticava veramente poco....

Quanto al Diodati, la sua versione in italiano fu sicuramente un passo in avanti verso la comprensione della Parola di Dio in lingua volgare....

Il testo da cui la Diodati era tratta (il cosiddetto Textus Receptus) era però scadente ed era stato ricostruito da Erasmo da Rotterdam utilizzando alcuni manoscritti poco affidabili (due provenienti da una biblioteca monastica di Basilea ed uno risalente al XII secolo).....

Quanto alla Chiesa Cattolica non ci furono vere negatività verso le traduzioni in lingua nazionale, finché queste non divennero appannaggio dei riformati ...

Le Bibbie Malermi, Alfonsina, Rellach, Douay Reims precedettero le versioni di Diodati, Reina-Valera, Lutero e King James nelle lingue nazionali

E' vero che erano tratte tutte dalla Vulgata, ma ai quei tempi era il testo più accreditato ed antico (IV secolo), mancando la possibilità di consultare manoscritti autorevoli e prestigiosi .....il mercato offriva infatti manoscritti bizantini piuttosto rimaneggiati e quasi sempre successivi all'anno mille

Con ciò non dico che la furia iconoclasta verso la Diodati e la Martini stampata senza note dalle case editrici protestanti sia stata una bella cosa.....per un giudizio pacato, occorrerebbe però tener conto un po' di tutto....



 
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view post Posted on 12/3/2009, 12:54     +1   -1
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Gerolamo in Terrasanta ....

image



.... faccio notare che il Diodati dovette andarsene in Svizzera per stampare la sua Bibbia ( ho consultato vari originali ),

per non finire sul rogo insieme alle sue stampe .....


da

http://cristianesimoprimitivo.forumfree.net/?t=35469128


1607
Biblia nella traduzione di Giovanni Diodati.
Colophon : mancante
VIENE RIPORTATO : o Simon, figliuolo di Iona
Bologna. Archiginnasio.
( È la prima Bibbia dove ho trovato la lezione " figlio di ",
da notare che il Diodati fu costretto a stampare la sua traduzione
a Ginevra, per non finire al rogo insieme alle sue Bibbie )


1641
Biblia
Colophon . Curata da Piero Chovet nela traduzione di Diodati.
( Manca il luogo di stampa )
VIENE RIPORTATO : o Simon, figluol di Iona
Bologna. Archiginnasio.
( È la seconda edizione del Diodati )





zio ot alla Metzger :mf_bookread.gif:

Edited by barionu - 12/3/2009, 13:11
 
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ginaripippa
view post Posted on 12/3/2009, 15:28     +1   -1




Carissimo Baroniu

non sono una donna di grande cultura.....

ma mi pare che qualche uomo illustre
dei secoli scorsi dicesse:

color che bruciano i libri,
finiscon prima o poi
per bruciar pure gli uomini....


e forse la sapeva lunga....

vale
 
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ginaripippa
view post Posted on 13/3/2009, 12:48     +1   -1




Carissimo Baroniu


ricordiamo poi che nella cristianissima Ginevra, il gran riformatore Calvino aveva fatto bruciare al rogo Michele Serveto, medico, umanista, teologo, studioso delle Sante Scritture, libero pensatore ed antitrinitario.....


alla faccia del libero esame ......
 
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view post Posted on 13/3/2009, 13:05     +1   -1
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CITAZIONE (ginaripippa @ 12/3/2009, 15:28)
Carissimo Baroniu

non sono una donna di grande cultura.....

ma mi pare che qualche uomo illustre
dei secoli scorsi dicesse:

color che bruciano i libri,
finiscon prima o poi
per bruciar pure gli uomini....


e forse la sapeva lunga....

vale

...pure gli uomini

http://it.answers.yahoo.com/question/index...11060653AALWPOK

... mi sembra di ricordare nel suo carteggio con Robert Schumann ...

cercate con

http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/base.jsp


zio ot Montag http://doc.studenti.it/riassunto/lettere/9...enheit-451.html

Edited by barionu - 14/3/2009, 17:39
 
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view post Posted on 28/3/2009, 17:48     +1   -1
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DA

http://inquietologo.wordpress.com/2008/11/...ella-siamo-noi/




UN' ALTRA LEGGENDA ?


Papa Bonifacio VIII: “Io do importanza alla vita di un altro quanto ne posso dare a un fagiolo. Gli uomini hanno un’anima del tutto uguale a quella delle bestie. Il vangelo insegna più menzogne che verità: il parto di una vergine è assurdo; l’incarnazione del figlio di Dio è ridicola; il dogma della transustanziazione è una pazzia. Le quantità di denaro che la favola di Cristo ha apportato ai preti è incalcolabile. Le religioni sono state inventate dagli ambiziosi per ingannare gli uomini. Gli ecclesiastici non possono comunicare con il popolo perchè la loro fede e la loro credenza non è la stessa. L’abbandonarsi ai piaceri sessuali con una bambina o con un ragazzo è un atto da considerarsi privo di peccato come stropicciarsi le due mani insieme. Il nostro solo scopo è quello di vendere nelle chiese tutto ciò che gli idioti vogliono.”


Queste parole pronunciate da papa Bonifacio VIII sono state riportate dallo studioso e storico Jean Villani nella sua opera “Cronaca” scritta durante il Giubileo a Roma nel 1300.


Qualcuno sa qualcosa di questo Jean ( Giovanni ) Villani ?

http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Villani


http://inquietologo.wordpress.com/2008/11/...ella-siamo-noi/

http://www.lapatriagrande.net/0011_axteism...s/ratzinger.htm

http://www.nntp.it/cultura-religioni/91221...a-sapienza.html



Livello bibliografico Monografia
Tipo di documento Testo a stampa


Autore Villani, Giovanni <1280?-1348>

Titolo

Nuova cronica / Giovanni Villani ; edizione critica a cura di Giuseppe Porta.- 2. ed
Pubblicazione [Milano] : Fondazione Pietro Bembo ; Parma : U. Guanda, 2007
Descrizione fisica 3 v. ; 20 cm

Collezione Biblioteca di scrittori italiani

Note generali In contenitore
Tit. del contenitore

Numeri ISBN - 9788860880833

Comprende · 1: Libri 1.-6. / Matteo Villani ; con la continuazione di Filippo Villani ; edizione critica a cura di Giuseppe Porta
· 1: Libri 1.-8. / Giovanni Villani ; edizione critica a cura di Giuseppe Porta
· 2: Libri 7.-11. e continuazione / Matteo Villani ; con la continuazione di Filippo Villani ; edizione critica a cura di Giuseppe Porta
· 2: Libri 9.-11. / Giovanni Villani ; edizione critica a cura di Giuseppe Porta
· 3: Libri 12.-13. / Giovanni Villani ; edizione critica a cura di Giuseppe Porta

Nomi · Villani , Giovanni <1280?-1348> |scheda di autorità
· Porta, Giuseppe <1939- >
Altri titoli collegati [Variante del titolo] Cronica.

Soggetti VILLANI, GIOVANNI - *Nuova Cronica - Edizione critica
Firenze - Storia - Origini-Sec. 14.

Paese di pubblicazione ITALIA
Lingua di pubblicazione ITALIANO

Codice del documento IT\ICCU\UBO\3320759
Localizzazioni


Accedi ai servizi di prestito e riproduzioni per le biblioteche selezionate
Prestito e riproduzioni Codice ABI Codice SBN Biblioteca AND Informazioni
AL0002 TO041 IT\ICCU\UBO\3320759 Biblioteca civica - Alessandria - AL
BO0098 UBOBU IT\ICCU\UBO\3320759 Biblioteca universitaria di Bologna - Bologna - BO
BO0451 UBOIT IT\ICCU\UBO\3320759 Biblioteca del Dipartimento di italianistica dell'Università degli studi di Bologna - Bologna - BO
FI0098 CFICF IT\ICCU\UBO\3320759 Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
MI1144 LO168 IT\ICCU\UBO\3320759 Biblioteca moderna del Museo Poldi-Pezzoli - Milano - MI
PR0023 PARLC IT\ICCU\UBO\3320759 Biblioteche di Lettere del Plesso D'Azeglio dell'Universita' degli studi di Parma - Parma - PR
TS0013 TSABC IT\ICCU\UBO\3320759 Biblioteca civica Attilio Hortis - Trieste - TS


cercate con :

http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/base.jsp




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Edited by barionu - 28/3/2009, 18:15
 
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view post Posted on 28/3/2009, 18:56     +1   -1
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CITAZIONE
Qualcuno sa qualcosa di questo Jean ( Giovanni ) Villani ?

Sì, conosco Giovanni Villani, è un punto imprescindibile per ogni medievista. Mi sono confrontato con la sua Cronaca ai tempi dell’università perché nel corso di storia medievale si fece una parte monografica sull’alluvione di Firenze del 1333, e la fonte era Villani.
La frase “le quantità di denaro che la favola di Cristo ha apportato ai preti è incalcolabile” è ciò che dà il titolo al libro di Cascioli, più o meno. Infatti ero rimasto al periodo in cui attribuiva falsamente questa frase a Leone X. Ora ha cambiato papa ed è diventata di Bonifacio VIII?
Beh, comunque, per essere un falso è fatto male. Quelle righe sono palesemente scritte in italiano contemporaneo, come si può pensare che siano state redatte nel trecento?
Il fatto che Cascioli chiami questo storico Jean Villani credo derivi dal fatto che tutte le fonti della sua erudizione sono la scopiazzatura di letteratura atea francese. Ricordo ad esempio che anni fa, quando ancora delirava sul fatto che l’incendio di Roma sotto Nerone non fosse mai esistito e il brano di Tacito che ne parla fosse stato interpolato, egli attribuiva questa falsificazione ad un certo segretario pontificio chiamato “Pogge”. In seguito qualcuno gli ha spiegato che in italiano costui ha un nome, cioè Poggio Bracciolini, e che si tratta di uno dei maggiori umanisti della storia e non di un falsario. Pogge, esattamente come Jean Villani, sono solo il segnale delle fonti da comunismo ateo francese di cui Cascioli s’è nutrito, e da cui ancora oggi copia. E, allo stesso modo, il fatto che non sapesse che Pogge è il celeberrimo Poggio, e Jean Villani altro non è che Giovanni, dimostra che la sua cultura umanistica è inesistente.
Comunque, come si fa a dimostrare che questa frase non esiste se Cascioli non ci dice, guarda caso, in che punto esatto dell’opera di Villani si troverebbe? Dobbiamo leggercela tutta per smentirlo?
 
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view post Posted on 28/3/2009, 19:33     +1   -1
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Lunedì accedo ai volumi e poi :mf_bookread.gif: vi so dire .

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view post Posted on 30/3/2009, 18:50     +1   -1
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LE TRACCE SUL NET


http://www.google.it/search?rlz=1W1SNYW&hl...&meta=&aq=f&oq=







...... in realtà è stato molto facile , ci sono dei comodi e molto ben fatti indici tematici :

allora , dei discorsi riportati sopra non vi è la benchè minima e più piccola traccia .

Non solo , Villani traccia un ritratto più che positivo di Bonifazio VIII , LEGGETE AD ESEMPIO :

Giovanni Villani

Nuova Cronica ed Guanda 1991 Fondazione Pietro Bembo Volume 2° pag 119

LIBRO NONO

Capitolo LXIV

Ancora diremo de' morali ch' ebbe in sè papa( sic ) Bonifazio


Questo papa Bonifazio fu savissimo di scrittura e di senno naturale , e uomo molto aveduto e pratico, e di grande conoscenza e memoria ;

molto fu altiero , e superbo , e crudele contro a' nimici e aversari , e fue di grande cuore , e molto temuto da tutta gente , e alzò e agrandì

molto lo stato e ragioni di santa Chiesa ........



Direi che Luigi " Borghezio " Cascioli ha colpito un ' altra volta ..... :581.gif:

Luigi , Luigi, Luigi ma che mi conbini ...... :shifty:


Straordinaria la prosa del Villani .


zio ot :2029.gif:

Edited by barionu - 20/5/2009, 15:04
 
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