Studi sul Cristianesimo Primitivo

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Polymetis
view post Posted on 23/5/2009, 16:28 by: Polymetis     +1   -1
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Per Deicida

CITAZIONE
Allora, secondo Chiesa, Gesù avrebbe voluto dire: "Chi è mia madre, e chi sono i miei cugini? Chiunque avrà fatta la volontà di Dio, mi è cugino, cugina e madre", e così il ragionamento perderebbe tutta la sua forza.

Questo problema viene dal fatto che pensi in italiano. Non volevano dire “cugino”, volevano dire fratello, ma non perché fossero figli di Maria, ma perché per la mentalità clanica i cugini sono fratelli.
Qui occorre usare gli strumenti dell’antropologia storico-culturale per cercare di capirci… Come è noto il nostro modello di famiglia non è l’unico, e se in una lingua straniera mancano delle parole che ci sono in italiano, può essere indice del fatto che una realtà che c’è nella nostra società non c’è in quell’altra società. Noi infatti pensiamo sono grazie alle parole che possediamo, e percepiamo la realtà a seconda delle parole di cui disponiamo.
Com’è stato fatto notare non è corretto dire che nella mente del semita “ ’ach ” (fratello) possa voler dire “cugino”, bensì è corretto dire che per un semita i cugini non esistono... La categoria "cugino" manca, tutti erano fratelli, anche quelli che per noi sono cugini, sebbene sia difficile per noi da concepire visto che non siamo nella realtà di un clan tribale dove il legame di sangue è tutto. Quindi gli abitanti di Nazareth non volevano dire che quelli erano cugini di Gesù, ma che erano i suoi fratelli, anche se per il nostro modo di sistematizzare la famiglia sarebbero cugini…
Non esiste alcun termine per dire cugino e questo concetto, qualora lo si avesse voluto specificare, si diceva con un “figlio del fratello di”. Per gli abitanti della cittadina la designazione di Gesù come “fratello” di X ecc. era l’unica naturale per due ragioni; prima di tutto, un’esatta definizione dei rapporti di parentela avrebbe richiesto prolisse circonlocuzione del tutto inadatte alla situazione di immediato stupore, specie se i parenti, pur essendo tutti cugini, apparteneva a diverse linee di parentela (cosa del tutto probabile visto che alcuni dei cosiddetti fratelli di Gesù nel Vangelo sono detti figli di altre donne, ma non tutti:Maria di Cleofa ad esempio sotto la croce è detta madre solo di due). Supponiamo che Giacomo e Ioses fossero figli di una sorella della Madonna, Giuda e Simone figli di un fratello di San Giuseppe; in tal caso la domanda degli abitanti di Nazaret in Mc avrebbe dovuto suonare così: “Non è egli… il figlio della sorella della madre di Giacomo e Ioses, il figlio del fratello del padre di Giuda e di Simore?”. E in Mt “Non si chiamano Giacomo e Giuseppe i figli della sorella di sua Madre, Simone e Giuda i figli del suo prozio? Quella gente disse “fratello”, e dinnanzi alla sinteticità dell’espressione aramaica i traduttori dal greco si sono regolati di conseguenza. Infatti il “gioco di parole” è possibile solo in aramaico, dove lo stesso termine viene impiegato sia per dire fratello sia per dire cugino: ma chi ha reso quell’espressione in greco non poteva renderla con cugino (anepsios), perché avrebbe fatto perdere tutto il senso della frase, reso possibile in ebraico (o aramaico) dall’ambiguita di ‘ach… La designazione “fratello” (‘ach) nella sua ambiguità è perfetta perché gli abitanti di Nazaret vogliono mettere in rilievo come Gesù è strettamente legato alle persone che essi conoscono bene, eppure, nonostante conoscano i suoi fratelli, è un pazzo. Renderla con cugino avrebbe svilito la cosa. (Blinzler, I fratelli e le sorelle di Gesù, pp. 54-57)

Edited by Polymetis - 23/5/2009, 19:40
 
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