Studi sul Cristianesimo Primitivo

Filippo il tetrarca e la morte di Giovanni, Ant. 18,114

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Hard-Rain
view post Posted on 6/6/2009, 19:12     +1   -1




CITAZIONE
Mi sembra utile sottolineare che se Flacco muore nel 33,

Non è Flacco che muore nel 33 ma Elio Lamia. Annales 6,27 legge: "Alla fine dell'anno furono celebrati solennemente a spese dello stato i funerali di Elio Lamia". Poco dopo aggiunge Tacito: "Quindi, alla morte di Pomponio Flacco, governatore della Siria, venne letta in senato una lettera di Tiberio in cui ..." ma si riferisce a un episodio futuro rispetto alla morte di Lamia e non si parla infatti del funerale. Non credo che Lamia e Flacco siano morti nello stesso anno. Però è vero che Flacco è citato per l'ultima volta negli Annales proprio in 6,27.

Da Ann. 6,27, "Sul finire dell'anno fu onorata con solenni funerali di stato la morte di Elio Lamia che, esonerato finalmente dall'incarico onorario di governatore della Siria, era stato prefetto di Roma. Di nobile famiglia, questo vecchio pieno di energia vide aumentata la sua dignità personale proprio dal non aver avuto il comando effettivo della provincia. In seguito, alla morte del propretore della Siria Pomponio Flacco, venne letto un messaggio di Tiberio, con cui incolpava gli uomini più valenti e adatti ai comandi militari di declinare tali incarichi, dicendosi perciò costretto dalla situazione a pregarli, per indurre qualche consolare ad assumersi il governo delle province, dimenticandosi di Arrunzio, cui proprio lui impediva, da dieci anni, di recarsi in Spagna. Morì nello stesso anno anche Marco Lepido, sull'equilibrio e la saggezza del quale ho speso abbastanza parole nei libri precedenti. Né debbo illustrare oltre la sua nobiltà: il casato degli Emilii fu fecondo di ottimi cittadini, e anche chi, di quella famiglia, degenerò, non vide mai tramontare la propria fortuna."

Però l'edizione degli Annales che ho consultato aggiunge in una nota: "Lucio Pomponio Flacco era console designato per l'anno 17 d.C. Fu poi preposto al governo della Mesia. Morì nel 33, quando era propretore della Siria (cfr. VI,27)".

Pare dunque che Ann. 6,27 vada interpretato come memoriale della morte di Flacco, oltre che di altri personaggi. Se così avremmo quadrato il cerchio: la morte del Battista può essere tranquillamente collocata prima del 33 dopo Cristo seguendo entrambe le fonti. Sarebbe trascorso un certo numero di anni tra la data del matrimonio illegale tra Antipa e Erodiade, nel frattempo il Battista viene ammazzato (con motivazioni diverse tra G.F. e i vangeli), segue la fine della tetrarchia di Filippo (34 d.C.), quindi la battaglia di cui in Ant. Giud. 18,114 e la sconfitta dell'Antipa che secondo alcuni ebrei, nella versione di G.F., fu causata dall'aver ammazzato il Battista.

Se così, tutti avrebbero ragione, dal loro punto di vista, salvo supporre cause diverse per l'assassinio del Battista (ma una divergenza di opinione è legittima in un simile caso). E' di cruciale importanza stabilire se realmente questo Flacco morì effettivamente nel 33 e se il passo degli Annales lo dimostra, come effettivamente sembra dalla mia edizione con testo blilingue. Se questa data è certa, allora Ant. 18,147-151 non lascerebbe scampo ad equivoci: siamo prima del 33 e qui risultano già sposati Erodiade e l'Antipa e risiedenti in Galilea-Perea, nel pieno possesso dei loro poteri.

In alternativa: si può supporre che il tempo intercorso tra il matrimonio illegale e la battaglia Areta vs. Antipa sia stato breve, però la battaglia andrebbe collocata prima della morte del tetrarca Filippo: se così, allora tornerebbe in voga l'ipotesi che quel reparto che poi disertò la causa dell'Antipa sia stato inviato dal tetraca Filippo in aiuto dell'Antipa. Io vi ricordo che Filippo ed Erode non potevano non essere amici in quel periodo, Filippo sposò addirittura la figlia di Erodiade, la donna a causa della quale si scatenò tutto.

L'osservazione di Skyline è eccellente: mi chiedo come mai non ce ne siamo accorti e lo stesso altri esperti studiosi che sono stati citati. C'è qualcosa che sfugge nel ragionamento?

Edited by Hard-Rain - 6/6/2009, 20:41
 
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sky@line
view post Posted on 6/6/2009, 19:43     +1   -1




Marco Lepido sembra morto nel 33, mentre il finire dell'anno in cui muore Elio Lamia dovrebbe essere il 32. Ci sarebbe certo un vuoto tra la morte di Flacco nel 33 e l'arrivo di Vitellio nel 35, ma d'altra parte lo stesso resoconto di Tacito circa la difficoltà a ricoprire tali incarichi in quel periodo sembra giustificarlo.

Così Daniel R. Schwartz:
http://books.google.it/books?id=exBKKcXH_S...A183&dq=flaccus

anche Marta Sordi riporta questa data:
http://books.google.it/books?id=Vb-hZIBcey...lacco#PPA453,M1

Edited by sky@line - 6/6/2009, 21:10
 
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view post Posted on 6/6/2009, 19:45     +1   -1

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CITAZIONE DA HARD RAIN

CITAZIONE
Attorno al 27 Erode Antipa fu preso da una passione per una
CITAZIONE
donna sensuale che si trovava ad essere tanto sua nipote quanto la moglie di filippo il Tetrarca. Era la nota Erodiade.

Cosa??? L'autore segue l'ipotesi del vangelo? Sua nipote in che senso? Non era la moglie di un altro fratello, tale Erode, vivente a Roma? Mescolare Flavio Giuseppe con altre fonti è deleterio. Ammesso poi che lo stesso vangelo indichi effettivamente il tetrarca Filippo.

qui non voglio entare tanto nella dinamica narrativa dell'autore che sembrerebbe condurlo ad accreditare, sul fatto non marginale, una ipotesi del vangelo.

Mi interessa invece cercare di approfondire la questione che lei cita a riguardo del fatto, spesso accreditato, che questo altro presunto Erode (non Filippo) vivesse a Roma e che questo fatto possa evincersi con certezza dal testo di Flavio Giuseppe.

Io ho a tal proposito piu di qualche dubbio.
E le spiego perché.


Prendiamo il testo di FG nella traduzione di Whiston

The Works of Flavius Josephus, the Learned and Authentic Jewish Historian and Celebrated Warrior : with Three Dissertations, Concerning Jesus Christ. John the Baptist, James the Just, God's Command to Abraham, Etc. and Explanatory Notes and Observations / Translated by William Whiston
Di Flavius Josephus, William Whiston
tradotto da William Whiston
Pubblicato da Applegate, 1850


"About this time Aretas and Herode had a quarrel on the account following: Herod the tetrarch had married the daughter of Aretas, and had lived with her a great while; but when he was once at Rome, he lodged with Herod, who was his brother indeed, but not by the same mother; for this Herod was the son of the high priest Simeon's daughter. However, he fell in love with Herodias, this last Herod's wife, who was the daughter of Aristobulus their brother, and the sister of Agrippa the Great. This man ventured to talk her about a marriage between them; which address, when she admitted, an agreement was made for her to change her habitation, and come to him as soon as he should return from Rome: one article of this marriage also was this, that he should divorce aretas' daughter. So Antipus, when he had made this agreement, sailed to Rome; but when he had done there the business he went about, and was returned again, his wife having discovered....."

Si tratta giustamente del brano di FG del quale riportava in un suo precedente post il passaggio

Ant. 18.109, Nel viaggio che [Erode Antipa] fece a Roma, albergò presso Erode suo fratello, nato da una madre diversa, cioè la figlia di Simone sommo sacerdote.

(but when he was once at Rome, he lodged with Herod, who was his brother indeed, but not by the same mother; for this Herod was the son of the high priest Simeon's daughter)

Ora pero se procediamo nella lettura di tutto il passaggio cosi come tradotto da Whiston, nasce un grosso problema, in quanto le frasi che ho riportato a seguire in grassetto, sembrano indicare chiaramente che l'incontro fra Antipa e Erodiade nella casa di suo marito Erode, avvenga prima che Antipa parta per Roma e quindi in una localita non meglio identificata vicina alla Galilea (senza poter a rigore escludere la stessa Galilea di Antipa)
Su questo, a mio avviso, non sembrano poter sussistere grossi dubbi.
La questione é secondo me di peso, se consideriamo che l'identificazione di questo misconosciuto Erode non é elemento marginale nella delucidazione di alcune delle vicende che stiamo trattando.
Peraltro, paradossalmente, se questa lettura fosse confermata, si potrebbe perfino rivalutare l'ipotesi evangelica che il detto Erode fosse proprio l'Erode Filippo tetrarca (non ci sarebbe quantomeno incompatibilità con il testo flaviano)
Ma come si puo spiegare la contraddizione fra quella prima frase
(Nel viaggio che [Erode Antipa] fece a Roma, albergò presso Erode suo fratello)
e le frasi seguenti che ho evidenziato?

Mi sembra si possano fare, di primo acchitto, le due seguenti ipotesi:
1) Errore di Flavio Giuseppe
2) Errore di traduzione da parte di Whiston, poi reiteratosi nelle successive edizioni/traduzioni

La prima pur possibile non risolve il fatto che i suoi traduttori avrebbero dovuto evidenziare la contraddizione e non sembra lo abbiano fatto (ma su questo sono cauto perché ovviamente al momento non ho il quadro globale di tutte le traduzioni effettuate fino ad oggi. Per esempio non so come, il piu volte citato Vitucci di cui non possiedo purtroppo l'edizione, risolva questa incongruenza)

La seconda che francamente potrebbe essere piu plausibile, (ed é quella che d'istinto mi convince di piu) é comunque tutta da verificare, e questa verifica dovrebbe essere tecnicamente possibile se si ritorna al testo originale, e previa univocita dei vari manoscritti, si effettua una attenta analisi del testo flaviano (detto in maniera piu prosaica forse occorrerebbe una nuova e piu precisa traduzione)
In ogni caso mi permetto di suggerire che se si trattasse di un errore di traduzione, per criterio di semplicita, tenderei a concentrare l'attenzione proprio sulla prima frase, che é quella che offre, innegabilmente, cosi come tradotta, ed avulsa dal resto, l'impressione che il soggiorno di Antipa presso il fratello Erode avvenga a Roma.

A tal proposito, dal mio canto, sto cercando di trovare riscontri che possano supportare l'idea che la traduzione attuale (quella che oggettivamente gode del consensus critico generale) sia stata, pur se minoritariamente, avversata

Il primo frammento di informazione che ho trovato é il seguente
Proviene dal testo
The Acts of the Apostles
Di Frederick John Foakes-Jackson, Kirsopp Lake, James Hardy Ropes, Henry Joel Cadbury
Pubblicato da Macmillan and Co., Limited, 1920
[The Greek text of Acts (v. 3, p. 2-255) is presented in the Codex Vaticanus and Codex Bezae versions, on facing pages.]


Rubo questo frammento del testo (purtroppo non consultabile in rete)

Parlando proprio della prima frase gli autori (uno di essi, ma onestamente non so quale) la citano nel testo nella edizione greca e scrivono:

"Questa é tradotta da Whiston, when he was once at Rome he lodged with Herod ma il significato reale é On a mission to Rome he lodged to Herod Il contesto rende chiaro che Roma era il luogo di destinazione di questa missione, non il luogo nel quale egli alloggio con Erode...."


Io continuo la mia indagine in tal senso, spero che lei e chiunque altro degli utenti che abbiano la perizia tecnica per affrontare la difficolta filologica, possiate, contribuire a chiarire questa "ambiguità"

A prestissimo
 
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Saulnier
view post Posted on 6/6/2009, 19:56     +1   -1





cit Hard Rain
CITAZIONE
Abbiamo dunque una palese contraddizione tra i due testi. Io sconsiglio di armonizzarli tra loro perchè sembrano ricordare date diverse. Armonizzandoli si fa solo una gran confusione.

Che ci sia contraddizione tra i Vangeli e Giuseppe Flavio è palese. Armonizzarli non è necessario ma deleterio.
Tuttavia.
Ritengo fondamentale cercare di comprendere le ragioni di queste contraddizioni analizzando non solo i Vangeli e Giuseppe Flavio ma anche quanto scritto in proposito dai Padri della Chiesa come ho cercato di fare nel mio lungo intervento precedente.
Fondamentale per comprendere il perchè.
Io ho spiegato negli interventi precedenti quelle che secondo me sono le motivazioni di queste divergenze.
Cercare la verità non è il solo obiettivo.
Altrettanto importante è capire le motivazioni della frode.

Certo, il lavoro non è ancora completo.
Resta da assediare la fortezza di Macheronte.

Saulnier
 
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Hard-Rain
view post Posted on 6/6/2009, 20:02     +1   -1




Jehoudda, che ne pensa dell'osservazione di Skyline? Mi sembra della massima importanza per la datazione della morte di Giovanni Battista, al dilà della data esatta della battaglia.
 
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view post Posted on 6/6/2009, 20:44     +1   -1

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CITAZIONE (Hard-Rain @ 6/6/2009, 21:02)
Jehoudda, che ne pensa dell'osservazione di Skyline? Mi sembra della massima importanza per la datazione della morte di Giovanni Battista, al dilà della data esatta della battaglia.

La mia prima impressione é assolutamente positiva
L'osservazione di Skyline mi sembra pertinente e in linea con quanto stiamo trattando in questi giorni. E potrebbe essere, come lei ha giustamente sottolineato di primaria importanza.
Mi conceda comunque il tempo per assimilare questo brillante apporto anche in relazione alle pronte note che ha gia inserito poco fa.

Stiamo lavorando quasi in apnea e con un ritmo cosi frenetico che non é facile sintetizzare tutto quanto sta venendo a galla.

Ma mi permetta di sottolineare che sono estremamente contento del tenore generale che la discussione ha avuto fin dall'inizio e assolutamente convinto che tutti insieme, pur partendo da posizioni anche molto diverse, stiamo realizzando un lavoro eccellente.

Spero che questa mia sensazione sia condivisa dal variegato e intelligente popolo di questo forum

torno a studiare....questa notte si fara tardi...meno male che domani non si lavora (e su questo sto prestando il fianco ad una battuta, nevvero?)
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 6/6/2009, 23:23     +1   -1




CITAZIONE
Sig. jehoudda
Ma mi permetta di sottolineare che sono estremamente contento del tenore generale che la discussione ha avuto fin dall'inizio e assolutamente convinto che tutti insieme, pur partendo da posizioni anche molto diverse, stiamo realizzando un lavoro eccellente.

Spero che questa mia sensazione sia condivisa dal variegato e intelligente popolo di questo forum

Certamente che condivido la sua sensazione ed eccomi a proporLe una semplicissima osservazione sul seguente passo del vangelo di Marco 6,14-16 qui avanti riportato.

Che cosa la gente dice di Gesù. -



"Il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: « Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: « E' Elia». Altri ancora dicevano: « E un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: « Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!."

Dalle informazioni in mio possesso, mi risulta che in tutti i casi di risurrezioni la persona poteva cambiare aspetto o qualche altra cosa, ma quello che sicuramente non cambiava era il nome.

Infatti, la risurezione più famosa, quella del Gesù Nazareno conferma quanto affermato, qualcuno faticò a riconoscerlo, ma il suo nome rimase sempre tale e quale, cioè Gesù.

Ora esaminando il brano di Marco sopra riportato, è logico dedurre che quelle persone che dicevano "Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi» si riferivano ad una persona di nome Giovanni e non Gesù.

E' logico pensare che il re Erode quando diceva "« Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!." si riferiva ad una persona che si chiamava Giovanni e non Gesù il Nazareno.

Quindi in quel tempo ci potevano essere due grandi personaggi che avevano caratteristiche simili e il nome uguale e la gente faticava a distinguerli.

C'era la chiara possibilità che le persone o lettori dei vangeli confondessero i due uomini sediziosi con lo stesso nome, come appunto fa Antipa e altre persone.

Vorrei aggiungere anche questa osservazioni alle già tante che giustificano l'esistenza di un figlio di Giuda il Galileo di nome Giovanni.

Non è illogico pensare che gli evangelisti per distinguerli maggiormente, si inventino la storiella della fanciulla danzante da cucire adosso al Battista per caratterizzarlo maggiormente rispetto all'altro Giovanni.

Solo, mie semplici riflessioni personali.
Un saluto a tutti.

 
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view post Posted on 7/6/2009, 02:59     +1   -1

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CITAZIONE (jehoudda @ 6/6/2009, 20:45)
CITAZIONE DA HARD RAIN

CITAZIONE
Attorno al 27 Erode Antipa fu preso da una passione per una
CITAZIONE
donna sensuale che si trovava ad essere tanto sua nipote quanto la moglie di filippo il Tetrarca. Era la nota Erodiade.

Cosa??? L'autore segue l'ipotesi del vangelo? Sua nipote in che senso? Non era la moglie di un altro fratello, tale Erode, vivente a Roma? Mescolare Flavio Giuseppe con altre fonti è deleterio. Ammesso poi che lo stesso vangelo indichi effettivamente il tetrarca Filippo.

qui non voglio entare tanto nella dinamica narrativa dell'autore che sembrerebbe condurlo ad accreditare, sul fatto non marginale, una ipotesi del vangelo.

Mi interessa invece cercare di approfondire la questione che lei cita a riguardo del fatto, spesso accreditato, che questo altro presunto Erode (non Filippo) vivesse a Roma e che questo fatto possa evincersi con certezza dal testo di Flavio Giuseppe.

Io ho a tal proposito piu di qualche dubbio.
E le spiego perché.


Prendiamo il testo di FG nella traduzione di Whiston

The Works of Flavius Josephus, the Learned and Authentic Jewish Historian and Celebrated Warrior : with Three Dissertations, Concerning Jesus Christ. John the Baptist, James the Just, God's Command to Abraham, Etc. and Explanatory Notes and Observations / Translated by William Whiston
Di Flavius Josephus, William Whiston
tradotto da William Whiston
Pubblicato da Applegate, 1850


"About this time Aretas and Herode had a quarrel on the account following: Herod the tetrarch had married the daughter of Aretas, and had lived with her a great while; but when he was once at Rome, he lodged with Herod, who was his brother indeed, but not by the same mother; for this Herod was the son of the high priest Simeon's daughter. However, he fell in love with Herodias, this last Herod's wife, who was the daughter of Aristobulus their brother, and the sister of Agrippa the Great. This man ventured to talk her about a marriage between them; which address, when she admitted, an agreement was made for her to change her habitation, and come to him as soon as he should return from Rome: one article of this marriage also was this, that he should divorce aretas' daughter. So Antipus, when he had made this agreement, sailed to Rome; but when he had done there the business he went about, and was returned again, his wife having discovered....."

Si tratta giustamente del brano di FG del quale riportava in un suo precedente post il passaggio

Ant. 18.109, Nel viaggio che [Erode Antipa] fece a Roma, albergò presso Erode suo fratello, nato da una madre diversa, cioè la figlia di Simone sommo sacerdote.

(but when he was once at Rome, he lodged with Herod, who was his brother indeed, but not by the same mother; for this Herod was the son of the high priest Simeon's daughter)

Ora pero se procediamo nella lettura di tutto il passaggio cosi come tradotto da Whiston, nasce un grosso problema, in quanto le frasi che ho riportato a seguire in grassetto, sembrano indicare chiaramente che l'incontro fra Antipa e Erodiade nella casa di suo marito Erode, avvenga prima che Antipa parta per Roma e quindi in una localita non meglio identificata vicina alla Galilea (senza poter a rigore escludere la stessa Galilea di Antipa)
Su questo, a mio avviso, non sembrano poter sussistere grossi dubbi.
La questione é secondo me di peso, se consideriamo che l'identificazione di questo misconosciuto Erode non é elemento marginale nella delucidazione di alcune delle vicende che stiamo trattando.
Peraltro, paradossalmente, se questa lettura fosse confermata, si potrebbe perfino rivalutare l'ipotesi evangelica che il detto Erode fosse proprio l'Erode Filippo tetrarca (non ci sarebbe quantomeno incompatibilità con il testo flaviano)
Ma come si puo spiegare la contraddizione fra quella prima frase
(Nel viaggio che [Erode Antipa] fece a Roma, albergò presso Erode suo fratello)
e le frasi seguenti che ho evidenziato?

Mi sembra si possano fare, di primo acchitto, le due seguenti ipotesi:
1) Errore di Flavio Giuseppe
2) Errore di traduzione da parte di Whiston, poi reiteratosi nelle successive edizioni/traduzioni

La prima pur possibile non risolve il fatto che i suoi traduttori avrebbero dovuto evidenziare la contraddizione e non sembra lo abbiano fatto (ma su questo sono cauto perché ovviamente al momento non ho il quadro globale di tutte le traduzioni effettuate fino ad oggi. Per esempio non so come, il piu volte citato Vitucci di cui non possiedo purtroppo l'edizione, risolva questa incongruenza)

La seconda che francamente potrebbe essere piu plausibile, (ed é quella che d'istinto mi convince di piu) é comunque tutta da verificare, e questa verifica dovrebbe essere tecnicamente possibile se si ritorna al testo originale, e previa univocita dei vari manoscritti, si effettua una attenta analisi del testo flaviano (detto in maniera piu prosaica forse occorrerebbe una nuova e piu precisa traduzione)
In ogni caso mi permetto di suggerire che se si trattasse di un errore di traduzione, per criterio di semplicita, tenderei a concentrare l'attenzione proprio sulla prima frase, che é quella che offre, innegabilmente, cosi come tradotta, ed avulsa dal resto, l'impressione che il soggiorno di Antipa presso il fratello Erode avvenga a Roma.

A tal proposito, dal mio canto, sto cercando di trovare riscontri che possano supportare l'idea che la traduzione attuale (quella che oggettivamente gode del consensus critico generale) sia stata, pur se minoritariamente, avversata

Il primo frammento di informazione che ho trovato é il seguente
Proviene dal testo
The Acts of the Apostles
Di Frederick John Foakes-Jackson, Kirsopp Lake, James Hardy Ropes, Henry Joel Cadbury
Pubblicato da Macmillan and Co., Limited, 1920
[The Greek text of Acts (v. 3, p. 2-255) is presented in the Codex Vaticanus and Codex Bezae versions, on facing pages.]


Rubo questo frammento del testo (purtroppo non consultabile in rete)

Parlando proprio della prima frase gli autori (uno di essi, ma onestamente non so quale) la citano nel testo nella edizione greca e scrivono:

"Questa é tradotta da Whiston, when he was once at Rome he lodged with Herod ma il significato reale é On a mission to Rome he lodged to Herod Il contesto rende chiaro che Roma era il luogo di destinazione di questa missione, non il luogo nel quale egli alloggio con Erode...."


Io continuo la mia indagine in tal senso, spero che lei e chiunque altro degli utenti che abbiano la perizia tecnica per affrontare la difficolta filologica, possiate, contribuire a chiarire questa "ambiguità"

A prestissimo

permettetemi di tornare su questo mio ultimo post per aggiungere il brano integrale della citazione che avevo fatto a supporto della ipotesi che il passaggio concernente il viaggio di Antipa A roma e relativa sosta presso il fratello Erode, soffra di una cattiva traduzione che ne avrebbe completamente stravolto il senso.

Sono riuscito a trovarne il testo che come ripeto é tratto dal volume
The Acts of the Apostles
Di Frederick John Foakes-Jackson, Kirsopp Lake, James Hardy Ropes, Henry Joel Cadbury
Pubblicato da Macmillan and Co., Limited, 1920
[The Greek text of Acts (v. 3, p. 2-255) is presented in the Codex Vaticanus and Codex Bezae versions, on facing pages.]


mi scuso se non riporto le inserzioni in greco, ma purtroppo non riesco in alcuna maniera a trasportarle qui. Resta il fatto che data la loro importanza al fine della valutazione della validita di quanto espresso, rimando chi volesse verificarne la reale attendibilita a consultare questo brano on-line
Potra trovarlo in versione integrale e formato pdf qui

http://www.archive.org/stream/actofapostle...knuoft_djvu.txt

Eccone comunque la traduzione (il grassetto é mio)

Come detto dal Dr A. C. Headlam nell' Hastings Dictionary of the Bible e da altre autorità inglesi, la storia fa vivere il primo marito di Erodiade a Roma, e racconta che Erode Antipa la incontro' la. Non c'é pero' alcun supporto a questa teoria se non la traduzione di Whiston.
Giuseppe dice in Ant. 18.5.1 che Antipa aveva sposato la figlia di Areta e poi... [TESTO GRECO] Questo é tradotto da Whiston "When he was once at Rome he lodged with Herod," ma il reale significato é " On a mission to Rome he lodged with Herod." Il contesto rende chiaro che Roma era il luogo nel quale la sua missione era alla fine diretta, non il luogo nel quale egli alloggio' con Erode.
poiché Giuseppe aggiunge che l'accordo che Erode fece con Erodiade prevedeva che lei andasse a vivere con lui [TESTO GRECO] quando egli fosse tornato da Roma con questa condizione supplementare [TESTO GRECO]
Giuseppe termina con la menzione del ritorno di Antipa dopo che ebbe completato la sua missione a Roma [TESTO GRECO] usando lo stesso verbo [TESTO GRECO] per descrivere la missione che quello usato all'inizio della storia.
Il significato é decisamente lineare e la "tradizione" che il primo marito di Erodiade vivesse a Roma dovrebbe essere abbandonata. Giuseppe in verita non offre alcun riferimento sul luogo in cui questo Erode realmente visse, ma ovviamente si trattava di qualche località dell' est.
L'errore di Whiston e dei suoi successori é probabilmente dovuto alla tendenza umana a tradurre le frasi separatamente invece di inserirle corettamente nel loro contesto, ed inoltre alla sensazione che il genitivo con [TESTO GRECO] non é corretto in greco per esprimere " on a mission to Rome."
Seppure la sensazione sia comprensibile, l'idioma é in perfetta concordanza con l'uso di Giuseppe il quale scrive poche linee piu avanti [TESTO GRECO] con il significato " send her to Machaerus."
Giuseppe non scrisse mai in un greco perfetto e negli ultimi capitoli delle Antichità si riscontra un marcato deterioramento di stile; lui o il suo correttore sembrano aver sofferto una certa fatica.

Ora la domanda che mi pongo é la seguente:
a meno che l' autore del brano precedente non abbia preso una grossa cantonata (e per stabilirlo urge appunto una verifica del testo originale greco) si profilerebbe un caso di reiterata superficialita di tutti coloro che affrontando il testo di FG negli anni successivi a Whiston, non si sarebbero accorti di questa grave incongruenza.
Confesso che al momento le mie ricerche confermerebbero che sia in termini di ulteriori traduzioni che sul piano delle ipotesi storiografiche (che inevitabilmente si rifanno a queste traduzioni) permane la versione secondo la quale Antipa alloggio a Roma presso questo Erode.

Da approfondire senza dubbio.

Altra vicenda importante, strettamente legata all'episodio sopra trattato é il problema della data del matrimonio di Antipa ed Erodiade
Anche per questo rilevo un passaggio di estremo interesse nello stesso volume

Ascoltate:

dopo aver parlato della battaglia di Areta e Antipa per la quale l'autore dice
"La sconfitta dell'esercito di Antipa puoi assai probabilmente essere datata attorno al 36, ma Antipa era sposato con Erodiade da molti anni. La data esatta del suo matrimonio é incerta, ma essa non puo essere lontana dal 23.
Questa data sembra essere fissata dalle seguenti considerazioni. Essa non puo essere molto piu recente del 23 perché Agrippa I lascio Roma subito dopo la morte di Drusus, il figlio di Tiberio, che é appunto del 23, in quanto Tiberio non poteva sopportare la vista degli amici del figlio morto. Agrippa allora si reco' in Palestina, indigente e vicino al suicidio, ma fu aiutato da Erodiade con l'incarico di AGORANOMIA a Tiberiade. Questa sua influenza si giustifica solo nell' ottica che ella fosse gia la moglie di Antipa.
D'altro canto esso non puo aver avuto luogo molto prima del 23 poiché questo implicherebbe una improbabile eccessiva lunghezza della guerra fra Erode e Areta. Bisognerebbe rimarcare che questa combinazione del matrimonio di Erodiade con la morte di Drusus distrugge il valore degli argomenti di Kirsopp Lake pubblicati in "the Expositor" nel 1912, in favore di una data molto piu recente per il matrimonio, basata sull' assunto che esso dovesse essere stato contratto poco prima della sconfitta di Antipa e percio non molto prima della morte di Tiberio"


Anche questa notizia merita a mio avviso un serio approfondimento.

un saluto a tutti



 
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view post Posted on 7/6/2009, 08:32     +1   -1

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CITAZIONE (jehoudda @ 6/6/2009, 21:44)
CITAZIONE (Hard-Rain @ 6/6/2009, 21:02)
Jehoudda, che ne pensa dell'osservazione di Skyline? Mi sembra della massima importanza per la datazione della morte di Giovanni Battista, al dilà della data esatta della battaglia.


La mia prima impressione é assolutamente positiva
L'osservazione di Skyline mi sembra pertinente e in linea con quanto stiamo trattando in questi giorni. E potrebbe essere, come lei ha giustamente sottolineato di primaria importanza.
Mi conceda comunque il tempo per assimilare questo brillante apporto anche in relazione alle pronte note che ha gia inserito poco fa.

Stiamo lavorando quasi in apnea e con un ritmo cosi frenetico che non é facile sintetizzare tutto quanto sta venendo a galla.

Ma mi permetta di sottolineare che sono estremamente contento del tenore generale che la discussione ha avuto fin dall'inizio e assolutamente convinto che tutti insieme, pur partendo da posizioni anche molto diverse, stiamo realizzando un lavoro eccellente.

Spero che questa mia sensazione sia condivisa dal variegato e intelligente popolo di questo forum

torno a studiare....questa notte si fara tardi...meno male che domani non si lavora (e su questo sto prestando il fianco ad una battuta, nevvero?)

dunque come le dicevo questa notte si é fatto tardi
Ma qualcosa l' abbiamo tirata fuori

cito di nuovo l' ultimo pezzo del mio post notturno:

CITAZIONE
Altra vicenda importante, strettamente legata all'episodio sopra trattato é il problema della data del matrimonio di Antipa ed Erodiade
Anche per questo rilevo un passaggio di estremo interesse nello stesso volume

Ascoltate:

dopo aver parlato della battaglia di Areta e Antipa per la quale l'autore dice
"La sconfitta dell'esercito di Antipa puoi assai probabilmente essere datata attorno al 36, ma Antipa era sposato con Erodiade da molti anni. La data esatta del suo matrimonio é incerta, ma essa non puo essere lontana dal 23.
Questa data sembra essere fissata dalle seguenti considerazioni. Essa non puo essere molto piu recente del 23 perché Agrippa I lascio Roma subito dopo la morte di Drusus, il figlio di Tiberio, che é appunto del 23, in quanto Tiberio non poteva sopportare la vista degli amici del figlio morto. Agrippa allora si reco' in Palestina, indigente e vicino al suicidio, ma fu aiutato da Erodiade con l'incarico di AGORANOMIA a Tiberiade. Questa sua influenza si giustifica solo nell' ottica che ella fosse gia la moglie di Antipa.
D'altro canto esso non puo aver avuto luogo molto prima del 23 poiché questo implicherebbe una improbabile eccessiva lunghezza della guerra fra Erode e Areta. Bisognerebbe rimarcare che questa combinazione del matrimonio di Erodiade con la morte di Drusus distrugge il valore degli argomenti di Kirsopp Lake pubblicati in "the Expositor" nel 1912, in favore di una data molto piu recente per il matrimonio, basata sull' assunto che esso dovesse essere stato contratto poco prima della sconfitta di Antipa e percio non molto prima della morte di Tiberio"

Questa riflessione fatta nel 1920 sembra corroborare la considerazione di SKYLINE

CITAZIONE
Mi sembra utile sottolineare che se Flacco muore nel 33, allora è molto probabile che qualche anno prima Erode Antipa e Erodiade fossero già sposati.

Al massimo nel 33, infatti, Erode Agrippa si reca in visita dall'amico Flacco, "allora governatore della Siria" per chiedere favori e protezione dopo aver abbandonato l'incarico di commissario dei mercati di Tiberiade affidatogli da Erode Antipa. Giuseppe Flavio però ci dice chiaramente che quell'incarico viene offerto dopo che Cipro, moglie di Agrippa, chiede il favore di una sistemazione alla sorella di lui Erodiade che era già sposata con Erode Antipa. (AG, XVIII:148)

Lei Hardrain giustamente diceva
"L'osservazione di Skyline è eccellente: mi chiedo come mai non ce ne siamo accorti e lo stesso altri esperti studiosi che sono stati citati. C'è qualcosa che sfugge nel ragionamento?"

Come vede pare che effettivamente, parlando della datazione del martrimonio di Erodiade e Antipa qualcuno avesse colto la possibilita di una definizione piu precisa utilizzando un passo di Flavio Giuseppe
E addirittura come si legge, attraverso un legame con la morte di Drusus, figlio di Tiberio, nel 23, e la conseguente partenza di Agrippa per la Palestina, avanza l'ipotesi qui sotto in grassetto:
"Agrippa allora si reco' in Palestina, indigente e vicino al suicidio, ma fu aiutato da Erodiade con l'incarico di AGORANOMIA a Tiberiade. Questa sua influenza si giustifica solo nell' ottica che ella fosse gia la moglie di Antipa."

Attenzione pero:
L' autore ipotizza che Erodiade avesse gia sposato Antipa, ritenendolo ovviamente plausibile, dato il tipo di aiuto che offre al fratello, ma ovviamente questo non é strettamente confermato dal testo di Giuseppe.

Poi io sarei comunque cauto, anche se si argomentasse la plausibilità di una tale datazione del matrimonio, a farne conseguire una datazione altrettanto bassa per la morte di Giovanni

Lei diceva:

"Se così avremmo quadrato il cerchio: la morte del Battista può essere tranquillamente collocata prima del 33 dopo Cristo seguendo entrambe le fonti. Sarebbe trascorso un certo numero di anni tra la data del matrimonio illegale tra Antipa e Erodiade, nel frattempo il Battista viene ammazzato (con motivazioni diverse tra G.F. e i vangeli), segue la fine della tetrarchia di Filippo (34 d.C.), quindi la battaglia di cui in Ant. Giud. 18,114 e la sconfitta dell'Antipa che secondo alcuni ebrei, nella versione di G.F., fu causata dall'aver ammazzato il Battista."

Non vedo necessariamente la conseguente esecuzione del Battista prima, o comunque molto prima del 33 (ed inoltre in questo caso le diverse motivazioni che lei giustamente cita tra GF ed i vangeli possono fare la differenza)

Attenzione inoltre perche l'ipotesi molto interessante fatta dall'autore sopra secondo la quale il matrimonio possa essere datato al 23 o addirittura prima potrebbe creare per converso problemi nell'inquadrare cronologicamente l'attivita del Battista e la sua eventuale (ipotesi evangelica) polemica sul matrimonio stesso

Ma come dicevo in precedenza la questione é intricata e non poco e richiede uno sforzo di sintesi non indifferente, a fronte di una mole di dati che, fortunatamente, sta crescendo

Quindi lo scopo di questo mio intervento é quello di proseguire questo processo comune, aggiungendo qualche riflessione personale, nella consapevolezza che occorra ancora lavorare sulla trama sfilacciata.

Torno a riflettere e resto in attesa di vostre ulteriori e graditi interventi
saluti a tutti


CITAZIONE (barionu @ 6/6/2009, 01:50)
APPLAUSI A TUTTI PER QUESTO 3D STREPITOSO !






zio ot :rolleyes:



Dimenticavo:

un grazie da parte mia a Skyline che si é inserito con grande arguzia

il suo intervento che spero non rimarra isolato in questa discussione é un perfetto esempio di come si possa perseguire una ricerca, stimolandosi vicendevolmente a superare le inevitabili difficoltà

E ovviamente aldilà dei propri orientamenti di base.

Cari saluti

 
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Saulnier
view post Posted on 7/6/2009, 09:08     +1   -1




Tutto molto interessante.
Ringrazio tutti per i preziosi contributi.
In particolare l'osservazione di Sky@line, come giustamente sottolineato da Hard Rain. Qualora si trovassero elementi per confermare la data del 33 d.C. come morte di Pomponio Flacco, l'ago della bilancia si sposterebbe decisamente in favore di un'ipotesi matrimonio Erodiade-Antipa anteriore a questa data.
A mio avviso dal testo di Ant.Giudaiche si evince chiaramente che quando Cipro chiede aiuto ad Erodiade questa è sposata con Antipa.
Tuttavia bisogna trovare elementi che confermino questa data.
Il passo degli Annales di Tacito, riportato da Hard Rain, non presuppone assolutamente che Pomponio Flacco sia morto nel 33 d.C.
(nota in calce a parte, avviamente)
La mia versione delle Antichità Giudaiche dice (sempre in nota) che Pomponio Flacco fu governatore della Siria circa nel 32-35 d.C.
Se così fosse naturalmente non vi sarebbero problemi nel collocare, come ho fatto, il matrimonio tra Erodiade ed Antipa, dopo la morte di Filippo e la faccenda Erodiade-Agrippa-Antipa nel 35 d.C., essendo Flacco governatore di Siria.
Il vuoto di governatori in Siria tra la presunta morte di Flacco nel 33 d.C. e l'arrivo di Vitellio in Siria mi sembra oltretutto un elemento importante che avvalora l'ipotesi di traslare questa data di almeno due anni.
La difficoltà manifestata da Tiberio, di trovare uomini validi, in grado di ricoprire quella carica non giustifica a mio avviso che un posto strategicamente importante, come quello di governatore di Siria, sia rimasto vacante per oltre due anni.
Naturalemente sto approfondendo anche io la faccenda per cercare di trovare elementi che consentano di propendere per l'una o per l'altra ipotesi.

Saulnier
 
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Hard-Rain
view post Posted on 7/6/2009, 09:45     +1   -1




Il passaggio di nostro interesse si trova in Ant. 18.147-152. La traduzione italiana (Vitucci) è una mezza parafrasi, per quanto riguarda il nostro problema specifico, ma nel complesso il senso è proprio quello più corretto e lecito.

I due passaggi più espliciti sono:

(1) Ant. 18,148, la traduzione italiana è in teoria inequivocabile: "[Cipro] scrisse a Erodiade sorella di lui, moglie di Erode, tetrarca." Anche la traduzione inglese rende esplicita la parola "moglie", "she sent a letter to his sister Herodias, who was now the wife of Herod the tetrarch". In realtà il testo greco legge Hrwdiada Hrwdh(i) tw(i) tetrarch(i) sunoikousan. Qui abbiamo il participio presente (concordato con l'accusativo femminile singolare Hrwdiada) del verbo sunoikew, che significa, all'attivo: "coabitare", "convivere", in particolare di coniugi, "essere presente insieme a", in stretto rapporto. Flavio Giuseppe usa questo verbo anche per coloro che colonizzano assieme un luogo o abitano nella stessa zona. Alla luce della storia che ci ha raccontato io penso che qui sia sottinteso che i due vivevano assieme, questo è già sufficiente per i nostri scopi. Possiamo poi notare come al v. 18,240 quando Giuseppe Flavio racconta la fine fatta da Erode Antipa e Erodiade, ancora una volta la donna è presentata con le stesse parole: Hrwdias h adelphè tou Agrippou sunoikousa 'Hrwdh(i) tetrarches outos hn Galilaias = Erodiade, la sorella di Agrippa, che coabita (sposa?) con Erode, che era il tetarca della Galilea. Ancora una volta è stato utilizzato il verbo sunoikew. Del resto, sunoikos ha sia senso di "colui che vive assieme a" (anche nel senso di concittadino) che, sostantivato, di marito o moglie, cioè coniuge.

(2) Ant. 18, 149 ancora una volta la traduzione italiana parte in quarta: "Così Erodiade e il marito mandarono da lui", in realtà non è citato alcun "marito", la frase è oi de metapempsantes auton = "loro (= Erode Antipa ed Erodiade), quindi, chiamatolo". Cioè mi pare che oi sia l'articolo plurale maschile usato con funzione pronominale che richiama Erode ed Erodiade, seguito da un aoristo participio congiunto con senso temporale (azione antecedente), dopodichè abbiamo una sequenza di aoristi finiti, tutti coniugati alla terza persona plurale (nota la desinenza -san): apedeixan, wrisan, etimhesan. Anche la traduzione inglese rende, giustamente: "So they sent for him, and allotted him". Mi pare che questo uso di verbi alla terza plurale sottointenda una evidente azione comune, così come l'aggettivo-pronome oi usato a riferire entrambi, in modo anaforico. Non è dunque Erodiade che supplica di nascosto il tetrarca Erode Antipa e quest'ultimo a eseguire quanto richiesto, ma i due operano assieme, in perfetta sintonia e armonia di intenti. Vorrei però che fosse chiaro che la parola "marito" in Ant. 18,149 formalmente non è presente nel testo greco.

Io penso, dunque, che nel contesto di Ant. 18,147-152 la relazione dell'Antipa con Erodiade fosse cosa nota e ovvia, qui Pomponio Flacco non è ancora morto, cfr. Ant. 18,150-151, ergo siamo prima del 33 dopo Cristo, eppure si parla di queste due persone come conviventi (da intendersi molto probabilmente già sposate). Ne segue che la relazione tra Antipa ed Erodiade era nota prima del 33.

Edited by Hard-Rain - 7/6/2009, 15:44
 
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Saulnier
view post Posted on 7/6/2009, 09:51     +1   -1




cit. Hard Rain
CITAZIONE
Io penso, dunque, che nel contesto di Ant. 18,147-152 la relazione dell'Antipa con Erodiade fosse cosa nota e ovvia, qui Pomponio Flacco non è ancora morto, cfr. Ant. 18,150-151, ergo siamo prima del 33 dopo Cristo, eppure si parla di queste due persone come conviventi (da intendersi molto probabilmente già sposate). Ne segue che la relazione tra Antipa ed Erodiade era nota prima del 33.

Ma dove si evince che Pomponio Flacco è morto nel 33 d.C.?
 
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Hard-Rain
view post Posted on 7/6/2009, 09:57     +1   -1




CITAZIONE
Ma dove si evince che Pomponio Flacco è morto nel 33 d.C.?

Da Annales 6.27 di Tacito. Tra l'altro è l'ultima menzione di Pomponio Flacco negli Annales.

Svetonio scrive invece: "Più tardi, quando [Tiberio] già era imperatore, nel momento stesso in cui si dava a riformare i costumi pubblici, passò due giorni e una notte a mangiare e bere in compagnia di Pomponio Flacco e L. Pisone, poi, immediatamente dopo, diede al primo la provincia della Siria e all'altro la prefettura della città, giungendo perfino a proclamarli nelle sue lettere gli amici più cari e di tutte le ore." (Vita dei Cesari III (Tiberio),42).

Alcune note biografiche su Lucio Pomponio Flacco:

CITAZIONE
FLACCUS, POMPONIUS.
2. POMPONIUS FLACCUS, was appointed in A. D. 19 by Tiberius to undertake the administration of Moesia, and to operate against king Rhascupolis, who had killed Cotys, his brother and colleague in the kingdom. Velleius (2.129) gives him very high praise; saying that he was a vir natus ad omnia quae recte facienda sunt, simplicique virtute merens semper, non captans gloriam. He was, however, a friend of Tiberius, with whom, on one occasion, he spent one whole night and two days in uninterrupted drinking. (Suet. Tib. 42.) He died in A. D. 34, as propractor of Syria, where he had been for many years. (Tac. Ann 2.32, 6.27.) Velleius calls him a consular, whence some writers are of opinion that he is the same as L. Pomponius Flaccus, but this opinion is irreconcileable with chronology. (Comp. Ov. ex Pont. 4.9. 75; Masson, Vit. Ovid. ad ann. 769.)
[L.S]

William Smith. A dictionary of Greek and Roman biography and mythology. London. John Murray: printed by Spottiswoode and Co., New-Street Square and Parliament Street. In the article on Soranus, we find: "at this present time (1848)" and this date seems to reflect the dates of works cited. 1873 - probably the printing date.

fonte: http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text.j...pomponius-bio-2

In realtà qui è citato il passo di Annales 2.32 in cui effettivamente si parla di Pomponio Flacco, ma il passaggio non ha attinenza con la nomina a governatore della Siria.

Edited by Hard-Rain - 7/6/2009, 11:58
 
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Saulnier
view post Posted on 7/6/2009, 11:35     +1   -1




cit. Hard Rain
CITAZIONE
Da Annales 6.27 di Tacito. Tra l'altro è l'ultima menzione di Pomponio Flacco negli Annales.

La questione in realtà non è così semplice. Lei stesso ha evidenziato in un intervento precedente come Tacito non dica che Pomponio Flacco sia morto nel 33 d.C. ma che semplicemente la sua morte è posteriore a quella di Lamia.
Non so se ha trovato altri elementi che corroborano questa tesi (nota in calce a parte, intendo).
Cito di seguito un passaggio di Shurer (A history of the Jewish people in the time of Jesus Chist, 1891)

L. Pomponius Flaccus, A.D. 32-35 (?)
Dacchè Lamia lasciò la carica di governatore di Siria in A.D. 32, Flaccus, che era stato console in A.D. 17, gli successe in quell’anno. La morte di Flaccus è riportata da Tacito nei suoi Annali VI,27, in immediata connessione con il passaggio sopra menzionato su Lamia, con le seguenti parole: exim (che è come dire, dopo la morte di Aelius Lamia) Flacco Pomponio Suriae pro paetore defunto recitantur Caesaris literae, quis incusabat egregium quemque et regendis exercitibus idoneum abnuere id munus, seque ea necessitudine ad preces cogi, per quas consularium aliqui capessere provincias adigerentur, oblitus Arruntium, ne Hispanium pergeret, decumum jam annum attineri.
Giacchè Tacito, comunque, menziona ciò tra gli eventi dell’anno 33, il primo suggerimento che occorre nella testa del lettore è che la morte di Flacco ebbe luogo quello stesso anno. E questa è l’opinione quasi universalmente accettata. Tuttavia, in ogni caso non si può considerare impossibile che Tacito abbia raccolto questi fatti concernenti Lamia e Flaccus da materiali che gli sono stati forniti e che la morte di Flacco non sia da riferirsi ad una data successiva. Infatti Keim ha avanzato la supposizione, con un alto grado di probabilità, che Flaccus non morì prima dell’anno A.D. 35. In favore di questa visione delle cose possono essere allegate:
1)L’osservazione di Tacito che ai tempi della morte di Flacco, Arruntius era stato trattenuto per 10 anni dall’andare nella sua provincia, la Spagna. Per Hispania può intendersi esclusivamente Hispania cierior poiché l’Hispania ulterior era una provincia senatoriale (vedi Tacito, Annali, IV,13). Ma che quella provincia non divenne vacante prima di A.D. 25 (Tacito, Annali IV, 45).
Coerentemente i 10 anni di Arruntius devono corrispondere ad A.D. 35.
2) Agrippa I andò a Roma nella primavera dell’anno 36 (Ant. Giud. XVIII,5.3) dopo aver visitato non molto tempo prima Flaccus in Siria (Ant. Giud. XVIII, 6.2-3). Se poi, ammettendo che intralci e ritardi possono essere capitati, si può ammettere trascorso un intero anno tra il viaggio a Roma e la sua visita a Flaccus (Ant. Giud. XVIII, 6, 3-4), allora è necessario ammettere che Flaccus era in Siria in A.D. 35.
Inoltre, deve essere ancora menzionato in favore del A.D. 35 come morte di Flaccus, che in tal modo il suo successore Vitellius, che certamente andò in Siria in A.D. 35, è governatore immediatamente a seguire, altrimenti si dovrebbe ammettere che la carica sia rimasta vacante per un periodo.
Una moneta di Flaccus dell’anno 82 dell’aera Caesariana, che corrisponde all’autunno 786-787 A.U.C o A.D. 33-34, è menzionata in Eckhel, Doctr. Num III


Molto importante sempre una nota di Shurer

Che Tacito in ogni caso non segua strettamente l’ordine cronologico è mostrato in Annali, XII, 23, dove la morte del re Agrippa I, che accadde nel A.D. 44, è menzionato tra i fatti di A.D.49

Gli elementi citati da Shurer in questo brano, checché ne dica Scwhartz (citato da sky@line) mi sembrano molto probanti in favore di una ipotesi di morte di Flacco nel 35 d.C., e senz'altro meritano di essere analizzati in maniera approfondita uno ad uno prima di poter affermare con certezza che Pomponio Flacco sia morto nel 33 d.C.

L'ipotesi di Shurer (morte di Flacco nel 35 d.C.) è peraltro accettata da Kokkinos nell'articolo citato in un post precedente da Jehoudda e dal prof.Hoehner nella sua opera Herod Antipas (pag.252)

Saulnier
 
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Hard-Rain
view post Posted on 7/6/2009, 12:05     +1   -1




Però l'ipotesi della morte nel 35 dopo Cristo non preclude la possibilità che l'incontro con Agrippa si sia verificato prima, certamente penso che non sarà accaduto il giorno stesso in cui morì Pomponio Flacco o appena qualche ora prima: è un terminus post quem non. Poichè a quella data Flavio Giuseppe dice che Erodiade e l'Antipa coabitavano (molto probabilmente vuol dire che era sposati, ma questo è secondario), chissà da quando il Battista aveva già denunciato la relazione illegittima. In parole povere: non capisco perchè si debba prendere partito per forza all'ipotesi del 35, entrambe le possibilità mi sembrano equiprobabili, non sapendo quando effettivamente Pomponio Flacco fu nominato governatore della Siria. In teoria Svetonio dice che ricevette questo incarico nello stesso momento in cui L. Pisone fu nominato prefetto di Roma. Ho trovato velocemente che la data di nomina di Pisone a Roma risalirebbe addirittura al 12 dopo Cristo, ma non sono sicuro, qui saremmo due anni prima della morte di Augusto. Noi assumiamo il 34 d.C. come data della morte del tetraca Filippo perchè sappiamo che nel 14 dopo Cristo (settembre) iniziò a regnare Tiberio, siccome Flavio Giuseppe dice che la morte di Filippo avvenne nel ventesimo anno del regno di Tiberio, contiamo venti anni solari ed arriviamo al 34. Ma potrebbe essere anche una parte del 33 o, all'opposto, del 35. Se non si fa chiarezza sul metodo seguito da Flavio Giuseppe, cioè se segue il sistema dell'anno di accessione o meno, ammesso che sia possibile dedurlo, avremo sempre questa incertezza. Sulla data del 12 dopo Cristo e Tiberio, poi, va osservato che Tiberio tenne una coreggenza con Augusto per alcuni anni prima della morte. L'anno più probabile per l'inizio di questa coreggenza è proprio il 12 dopo Cristo, essa introduce un ulteriore scarto di due anni risp. al 14 d.C. se per caso qualche storico si sia mai riferito al 12 anzichè al 14.

Devo, infatti, fare osservare che il nostro riferirisi a date assolute, si porta sempre dietro un margine di incertezza di circa due o addiritura tre anni, in funzione di tante variabili, in particolare il metodo di calcolo degli anni di regno dei sovrani e il tipo di calendario seguito (giuliano, siro-macedone, ecc...). Per esempio, Augusto morì il 19 Agosto del 14 d.C. e Tiberio fu eletto soltanto il 17 Settembre del 14. Come venivano computati gli anni del regno? Alcuni storici contavano un anno di Tiberio dal 17 settembre 14 al 1° gennaio del 15 (capodanno del calendario giuliano), poi via via gli altri anni, altri contavano gli anni solari (un anno = 14/09/14 - 14/09/15), e così via secondo vari sistemi. I capodanni poi erano differenti nei vari calendari. Solo per questo, quando si dice ad esempio "nel ventesimo anno del regno di Tiberio" (cfr. Ant. 18,106) si può ottenere come data il 34 ma anche parti del 33 e persino del 35, in funzione di come si calcolano questi anni e del calendario seguito. Per avere una certezza nella datazione dovremmo anche studiare come Flavio Giuseppe computava gli anni di regno (ammesso che sia chiaro e non si contraddica), per esempio mi pare dalla denominazione dei mesi che usi il calendario siro-macedone e non quello romano. Comparare date di storici diversi si porta anche dietro questa problematica: come calcolavano le date Tacito e Svetonio rispetto a un Flavio Giuseppe?

Sono poi a ritornare sul problema che segnalavo prima. In pratica stiamo usando un dato dedotto da Tacito per spiegare cosa dice Flavio Giuseppe. Supposto per assurdo che Pomponio Flacco sia morto realmente nel 33 dopo Cristo, questo non significa che Flavio Giuseppe ne fosse a conoscenza, cioè egli poteva anche disporre di altre notizie, vere o sbagliate che fossero, ed essere convinto di altre date rispetto a Tacito o Svetonio. Per questo io sostengo che sia metodologicamente sbagliato usare i dati di un autore per correggere o integrare quelli di un altro, particolarmente nei casi dove occorrerebbe una grande precisione, dell'ordine di 1 anno, che non possiamo probabilmente avere. Va sempre considerata l'ipotesi che Flavio Giuseppe e Tacito conoscessero datazioni leggermente diverse per Flacco.

CITAZIONE
Gli elementi citati da Shurer in questo brano, checché ne dica Scwhartz (citato da sky@line) mi sembrano molto probanti in favore di una ipotesi di morte di Flacco nel 35 d.C.,

Shurer cita due considerazioni, sulla prima non sono molto competente e dovremmo approfondirla (parlo delle date legate alla Spagna). Sulla seconda riporta Antichità Giudaiche di cui stiamo discutendo da diversi giorni e abbiamo visto tutte le difficoltà del caso, quindi non aggiunge nulla di nuovo.

CITAZIONE
non si può considerare impossibile che Tacito abbia raccolto questi fatti concernenti Lamia e Flaccus da materiali che gli sono stati forniti e che la morte di Flacco non sia da riferirsi ad una data successiva.

E' una affermazione ipotetica di Shurer che può applicarsi a qualunque altro storico. Anche gli altri potrebbero aver confuso date o disporre di dati erronei. Ne ho già dettagliatamente discusso. Perchè i dati di Tacito devono essere mutuati da chissà dove e sbagliati e quelli di altri (Flavio Giuseppe?) corretti?

Edited by Hard-Rain - 7/6/2009, 13:26
 
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