Studi sul Cristianesimo Primitivo

I deliri di Ratzinger

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peppetre
view post Posted on 18/8/2009, 20:49     +1   -1




L'ateismo non è una "fede" e non si propone di fare opera di de-conversione, di de-cristianizzazione, di de-islamizzazione o di altro. Semplicemente l'ateismo ignora il concetto di dio e rifiuta tutte le falsità che sul suo conto, nel corso di millenni, sono state astutamente ed ingannevolmente diffuse da gruppi di astuti parassiti che, in suo nome, si sono attribuiti titoli quali: padre, iman, rabbi, guru ed altre vuote qualificazioni del genere.
L'ateismo è una forma di ragionamento razionale che si oppone, da millenni, alla truffa perpetrata dai "furbi" ai danni di chi non è in grado, o non vuole, ragionare.
L'unico dio, se così si può chiamare, è la vostra innata coscienza; è la vostra capacità di vivere in seno alla società alla quale appartenete, rispettando ed evitando di danneggiare il vostro prossimo.

Tutto qui!

fonte> http://www.alateus.it/breviario.htm
si consiglia di continuare a leggere questo breviario...
 
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Batyah
view post Posted on 18/8/2009, 20:56     +1   -1




CITAZIONE (Polymetis @ 18/8/2009, 21:34)
Ne prendo atto, ma non mi interessa. Non nel senso che non consideri la cosa estremamente interessante, intendo solo dire che non è rilevante per quello che sto discutendo io, cioè la possibilità che, all’interno del paradigma cattolico, un ex-criminale pentito diventi papa. Il fatto che questo non sia possibile per l’ebraismo, ovviamente non comporta elementi nuovi per giudicare sull’argomento che sto trattando.

Il mio intervento su Re Davide era stato scritto in risposta alle considerazioni di JohannesWeiss. Per me significava semplicemente esporre in che modo per l'ebraismo potrebbe essere disciplinata una situazione simile alla luce di quanto tracciato dalla sua tradizione religiosa intesa nel suo complesso (e nella sua complessità). Ovvero, un criminale nazista pentitosi dovrebbe certamente rimettersi nelle mani del giudizio divino, ma che questo giudizio si traduca in una pronta e facile assoluzione non è così certo, ne potrebbe automaticamente essere talmente risolutivo da permettere a chi si è macchiato di gravi colpe contro i suoi simili, il permesso ad accedere serenamente al soglio pontificio, così come allo stesso modo, il favore divino eventualmente e nuovamente elargito a Davide e Mosè non ha permesso loro di accedere a ciò che essi fermamente aspiravano.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 18/8/2009, 21:13     +1   -1




CITAZIONE
Altra aggettivazione gratuita. Io volevo semplicemente dimostrare che non c’è una falla nella logica interna del cattolicesimo

Polymetis, nessuno dice che c'è una falla logica all'interno del cristianesimo. Infatti la falla è di tipo morale.

Certo la dottrina che si è andata consolidando (giacchè è sempre in movimento: anzi, come dicevano gli gnostici, è un movimento e una quiete) è quella ma ciò che si discute è il livello di moralità di una simile dottrina (Papa che parla ex-cathedra come se fosse lui Cristo, nazisti che possono essere eletti al Soglio se "pentiti", etc., etc.). Anche il calcio ha delle regole e tra queste l'arbitro può fischiare un rigore se ne è convinto. Ora, qui io non discuto che l'arbitro possa fischiare il rigore o meno, ma se quel rigore c'era oppure no... Non so se riesco a spiegare la differenza! Io continuo a dire che il rigore non c'è e tu insisti a ripetermi di rimando che l'arbitro lo può fischiare. Lo può fischiare, sì, il problema è che quel rigore .... è un furto!

Un handicappato costa allo stato dei soldi. La sua vita non è uguale a quella degli altri. Conviene economicamente sopprimerlo perchè è inutile. Questo è il ragionamento del dottor Mengele che dal suo punto di vista ha la sua logica, ferrea ed ineccepibile. Ma la questione morale dove la mettiamo? Con la sola "logica" non si va da nessuna parte, caro Polymetis. E mi scuso con i lettori se ho usato questa metafora così cruda che comunque come ben sapete negli anni '30 in Germania era una triste realtà.

Lo stesso Nazismo è già di per sè logicissimo. Ma qui non stiamo discutendo la "logica", ma la moralità delle azioni e delle scelte. Per questo ribadisco che la logica di un pontefice ex nazista, anche se pentito, è moralmente da respingere e nessun cardinale elettore dovrebbe essere indotto a fare una scelta del genere.

Parlando poi della trasmissione orale ebraica sento dire che:

CITAZIONE
In questo caso è irrilevante. Non occorre conoscere nessuna lingua per sapere che se una fonte scritta del II secolo mi dice che da secoli e secoli c’è una trasmissione orale non esiste alcun mezzo per provare che tale tradizione orale sia davvero avvenuta.

Lo stesso si applica benissimo allo stesso cristianesimo e al raccordo della traditio a te tanto cara con gli insegnamenti gesuani. Non invochi forse anche tu la fedeltà della "tradizione"? Ma poi di quale "tradizione" vogliamo parlare? Se un Pontefice si sveglia la mattina e inventa un nuovo dogma questa è tradizione? Ma per carità! Eppure lo può fare! Tu mi dirai che è logico: certo che lo è, se uno si autocostruisce la sua campana di vetro in cui lo può fare è certamente logico! Quanto a dire che sia etico...

Volevo poi sempre chiedere che ne è di quel famoso passo della 1 Timoteo sulla irreprensibilità dei vescovi per coloro che sono dal di fuori. Perchè, forse per una svista, purtroppo è rimasto canonico. Secondo lei, è vincolante, non vale più oppure valeva solo quando serviva a qualcuno?

Edited by Hard-Rain - 18/8/2009, 22:49
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 18/8/2009, 21:53     +1   -1




CITAZIONE ((Upuaut) @ 18/8/2009, 17:43)
Ma perchè chiamarla "fantateologia"?
Forse che, farsi una domanda del genere (e darsi una risposta per definizione non falsificabile), sia meno fantasioso del chiedersi se Dio è "Uno e Trino" oppure no?

Dunque, la differenza tra una questione teologica e una questione fanta-teologica è che la prima, a differenza della seconda, si basa, in modo più o meno esplicito, più o meno diretto, su quello che la chiesa ritiene essere la rivelazione che Dio ha dato di sé (attraverso la Scrittura e la Tradizione).
Per farti un esempio facile-facile, se mi pongo la domanda "in che modo Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo?", mi pongo un interrogativo teologico, perché che Gesù di Nazareth sia il Figlio unigenito del Padre inviato nel mondo lo so (per fede) dalla rivelazione. Pertanto mi sto muovendo con la ragione teologica (questo ossimoro! questo "ferro di legno!") all'interno della rivelazione positiva che Dio ha dato di sé.
Se io invece mi pongo il seguente interrogativo: "Dio poteva incarnarsi non nella persona del Figlio, bensì in quella dello Spirito Santo o del Padre?", mi sto muovendo completamente al di fuori della rivelazione che Dio ha dato di sé, e la mia domanda pertanto è "fanta-teologica".
Se me lo si concede, farei un'analogia kantiana: la teologia sta all'attività conoscitiva vera e propria (categorie a-priori + dati empirici), come la fanta-teologia sta alla metafisica (categorie a-priori senza dati empirici).
Ecco, per un credente che voglia fare teologia la auto-rivelazione di Dio (Scrittura + Tradizione) è un po' come l'esperienza per il filosofo kantiano, con la differenza che per Kant la metafisica, seppur del tutto non-scientifica,
è un'attività razionale inevitabile oltre che nobile, laddove la fanta-teologia (almeno per me) è un'attività buona per discutere in qualche forum durante le vacanze estive!

P.S. non sto assolutamente cercando di convincerti che la teologia costituisca un uso proprio della nostra facoltà razionale!!! Mi va più che bene che la consideri una fantasia. Ciò che ti ho scritto vorrebbe solo aiutarti a capire la differenza (del tutto futile!) che, mettendomi nella tua prospettiva, intercorre tra una fantasia (la teologia) e una fantasia al quadrato (la fanta-teologia).

Edited by JohannesWeiss - 18/8/2009, 22:59
 
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view post Posted on 18/8/2009, 21:54     +1   -1

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Tutto ciò che è avvenuto nei secoli, compresa la Shoah, è profetizzato nel Tanach, ovviamente non ad una lettura superficiale, ma ad uno studio profondo ed era previsto nel cammino d'Israel.


Negev,stai forse dicendo che Hitler non fece altro che la volonta' di Dio ??che fu uno strumento nelle sue mani?


Il Creatore non è un punitore ma un Pedagogo, come un Padre che castiga un figlio a scopo educativo

Bisogna ammettere pero,che era piu' propenso a usare il bastone e pochissimo o niente la carota!

Contenti voi...

Un saluto

 
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view post Posted on 18/8/2009, 22:13     +1   -1
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Per Negev

CITAZIONE
“Per gli Ebrei questi valgono quanto la carta igienica, Conta solo chi legge le fonti in ebraico e chi scrive in ebraico.”

Per gli Ebrei? Vorrai dire per gli Ebrei che frequenti tu. Tanto l’occidente quanto Israele sono pieni di ebrei che studiano in modo scientifico la religione della loro etnia, e che non si sognano di dire che sono rilevanti solo i testi scritti da ebrei in ebraico. Anche perché la gente, se vuole essere letta, anche se è israeliana, scrive in inglese. Le pubblicazioni dei professori delle università israeliane se vogliono essere dibattute sono in inglese, e non in ebraico.

CITAZIONE
“Ti ripeto studia ma non venti anni, meglio trenta e poi ne parliamo dotttor sottutto.!”

Quindi tu non puoi parlare dell’argomento perché non hai studiato trent’anni?

CITAZIONE
“L'ebraico non è affatto irrilevante.
altrimenti ci studiamo i classici latini in italiano e poi diciamo che conosciamo meglio dei laureati in lettere classiche”

Come ripeto la questione è del tutto diversa, perché il punto non è il conoscere questi classici greci e latino, od ebraici in questo caso, bensì come fare per sapere se quello che essi dicono è corretto. Omero mi racconta la guerra di Troia, e lo fa in greco, ma questo cosa c’entra col sapere se la guerra di Troia sia davvero avvenuta e se dunque Omero mi dice la verità? Posso avere anche la Mishnah che mi dice che tutto viene tramandato dai tempi di Mosè, ma questo non mi dice nulla sul fatto che questo sia vero. Per valutare un simile problema l’unica via sarebbe trovare testimonianze di questa Tradizione orale anche prima che venisse trascritta nel Talmud e nella Mishnah. Ora, è ben chiaro che, esattamente come non abbiamo notizie certe dell’esistenza delle cose narrate nell’Antico Testamento, allo stesso modo non c’è traccia di questa tradizione orale tra Mosè e l’epoca del secondo Tempio. Siamo in un’epoca oscura, c’è gente che nega che siano esistiti Davide e Salomone, e lo stesso Mosè, come si può dunque pretendere che esistano dei documenti che attestino che questa tradizione orale sia avvenuta?

Per Hard-Rain

CITAZIONE
“Polymetis, nessuno dice che c'è una falla logica all'interno del cristianesimo. Infatti la falla è di tipo morale.”

Come dicevo lo scopo del mio intervento era solo mostrare a Deicida che non è possibile sostenere che se è fosse stato eletto al papato un ex-nazista, allora sarebbe impossibile che sia stato Dio ad eleggerlo. Questa non è una deduzione accettabile. Quanto ad un problema “morale”, io lo chiamo problema di convenienza. Come ripeto una persona può cambiare e diventare un santo: non vedo nessun problema morale, proprio perché credo alla potenza della Grazia, a far governare un papa ex-nazista che sia davvero cambiato. Anzi, la sua esperienza dell’abisso ne fa un testimone privilegiato dei limiti cui può giungere il male.

CITAZIONE
“Lo stesso si applica benissimo allo stesso cristianesimo e al raccordo della traditio a te tanto cara con gli insegnamenti gesuani.”

Non ho capito esattamente a cosa ti riferisci. Se cioè stai dubitando che i Vangeli riportino una figura di Gesù conforme a quanto insegnavano gli apostoli, oppure se ti stai chiedendo se la Tradizione della Chiesa, quella non scritta, si accordi col Gesù dei Vangeli. O ancora, se ti stai chiedendo se questa Traditio orale della Chiesa sia stata validamente tramandata o se invece ci sia stata un effetto “telefono senza fili”. Quanto all’ultima idea, come ripeto noi siamo in una posizione differente da quegli ebrei ortodossi che vorrebbero far risalire la loro tradizione orale a Mosè ma non hanno dei testi coevi che lo documentino. Infatti abbiamo 2000 anni di storia disseminati di scrittori cristiani e padri della Chiesa che hanno trascritto questo “depositum fidei”, e che ci possono permettere di vedere se una dottrina è attestata nell’arco di tutti i 21 secoli della storia della Chiesa. Quanto al problema se gli insegnamenti di Gesù siano compatibili o meno con la Tradizione, non capisco come sarebbe un problema simile a quello che io ho sollevato per l’ebraismo. Infatti io parlavo là semplicemente di non attestabilità di una trasmissione orale integra da Mosè all’epoca del II tempio: non mi sono messo a questionare se questa tradizione sia o meno compatibile con quanto insegnato nello scritto, e non voglio farlo perché sarebbe una completa perdita di tempo.
Quanto al cattolicesimo, non ci può essere conflitto tra la Traditio e il Nuovo Testamento, per la banale ragione che questo Nuovo Testamento è proprio frutto della Grande Chiesa, che ha scelto i testi che rispecchiavano la propria ortodossia.
Non è cioè possibile contrappore Tradizione orale e Scrittura, perché la prima precede la II e l’ha creata. La Chiesa crede a quello che creda da prima che avesse il Nuovo Testamento in base al quale i protestanti oggi la contestano. Non v’è alcun modo per vagliare la Tradizione con la Scrittura… Per farlo si dovrebbe dimostrare che la Bibbia ha un’interpretazione univoca, guarda caso quella del contestatore, e poi in base a questa interpretazione decretare che la Tradizione è falsa. Ma come si fa a scegliere tra le mille interpretazioni possibili se non proprio in base alla Traditio apostolica che ti spiega qual è quella corretta fra le tante annoverabili? Certo alcuni potrebbero rispondere che la Scrittura si interpreta sulla base della Scrittura e non della Traditio, ma io risponderei che quello che dicono è vero solo in parte, infatti questo escamotage sposta solo il problema; mi spiego meglio: per usare una scrittura X al fine di chiarire un’altra scrittura Y si dovrebbe prima sapere qual è l’interpretazione corretta di X. E qual è l’interpretazione di X tra le mille possibili? Bisogna ricorrere al versetto Z? Ma come spero si sia capito in questo modo s’è innescata una catena di rimandi infinita, anche perché la scelta degli abbinamenti dei versetti non è fissata da nessuna parte ma è opera della mente del singolo. Ecco perché il Sola Scriptura che vuole confutare la Tradizione è un circolo logico, un serpente che si morde la coda, e le mille sette protestanti, ognuna convinta d’avere in mano la verità in base al “Sola Scriptura” ne sono un esempio. Tutte si basano sulla Sola Scrittura eppure tutte hanno una dottrina diversa: perché? Forse perché questo mito della trasparenza della Bibbia è assurdo. E’ il motivo per cui Pietro nell’omonima lettera diceva che le epistole del suo collega Paolo sono difficili da comprendere e gli ignoranti le travisano, ragion per cui esser dovevano essere interpretate solo alla luce del magistero apostolico che ne spiegavano il contenuto. Il primo confutatore del Sola Scriptura fu Pietro, contro questa mania della rivelazione privata che vuole scartare la dimensione comunitaria e diacronica della Chiesa.

CITAZIONE
“Ma poi di quale "tradizione" vogliamo parlare? Se un Pontefice si sveglia la mattina e inventa un nuovo dogma questa è tradizione?”

Non li inventano, per l’appunto. L’infallibilità del papa, come precisa il Vaticano I, è l’infallibilità della Chiesa, di cui egli è il portavoce. Quindi egli non inventa dottrine, ma definisce come dogma qualcosa che fa parte della Tradizione della Chiesa. Si fa un dogma quando ce n’è bisogno. Ad esempio adesso va di moda sminuire il ruolo di Maria nella salvezza, e dunque non mi stupire che venisse proclamato un dogma che stabilisca la liceità del titolo di Maria come “correntrice”. E’ noto infatti che molti sono appestati da un’erronea lettura del Nuovo Testamento, in particolare del versetto che dice che v’è un solo mediatore tra Dio e gli uomini, Gesù Cristo, e che, sulla base di questa lettura erronea, negano il ruolo di Maria nella redenzione. Se queste tendenze continuassero, la Chiesa per chiarire che sono erronee proclamerebbe un dogma per porre dei paletti. Finché una dottrina non è controversa, non c’è alcun bisogno di dogmatizzarle.

CITAZIONE
“Volevo poi sempre chiedere che ne è di quel famoso passo della 1 Timoteo sulla irreprensibilità dei vescovi per coloro che sono dal di fuori. Perchè, forse per una svista, purtroppo è rimasto canonico.”

I primi cristiani, Pietro e Paolo in testa, erano considerati una banda di rivoltosi dal mondo esterno, o di ciarlatani. Decisamente quel versetto non può escludere che, se qualcuno pensa male del vescovo, allora non possa essere vescovo, perché altrimenti neppure Pietro, Paolo, o chiunque altro oggi potrebbero esserlo. Non si può accontentare tutto il mondo, perché nessuno è amato da tutti, anzi, Cristo dice proprio “Guai a voi quando tutti parleranno bene di voi…”

Per Batyah

CITAZIONE
“Ovvero, un criminale nazista pentitosi dovrebbe certamente rimettersi nelle mani del giudizio divino, ma che questo giudizio si traduca in una pronta e facile assoluzione non è così certo, ne potrebbe automaticamente essere talmente risolutivo da permettere a chi si è macchiato di gravi colpe contro i suoi simili, il permesso ad accedere serenamente al soglio pontificio, così come allo stesso mod”

E se, come ti dicevo, l’assoluzione e il cambiamento morale non andassero necessariamente di pari passo? Io credo che per essere buoni governanti basti essere irreprensibili nel momento in cui si governa, a prescindere dal fatto che si sia o meno stati perdonati per quello che si è fatto in precedenza. Se cioè, come dicevo, Dio aspettasse prima di assolvere questa persona di “sentire le sue vittime” al Giudizio Universale, questo non ci direbbe nulla sul fatto che comunque costui, a prescindere dal fatto che le sue vittime lo perdoneranno o meno, potrebbe essere diventato un sant’uomo, del tutto abile a governare la Chiesa. Potrei dunque ipotizzare un criminale nazista che compie stragi, si pente, cambia d’animo, diventa un eccellente papa e governa in base al suo nuovo animo, muore, le sue vittime non lo perdonano, va all’inferno. Il fatto cioè che questa persona sia o meno perdonata alla fine dei tempi, non credo ci dica necessariamente qualcosa sul fatto che potrebbe essere o meno un bravo papa.

Ad maiora
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 18/8/2009, 22:38     +1   -1




CITAZIONE (Negev @ 18/8/2009, 21:49)
Per gli Ebrei questi valgono quanto la carta igienica, Conta solo chi legge le fonti in ebraico e chi scrive in ebraico.

Beh, Negev, credo che dipenda da cosa intendi per "ebrei"...
Le affermazioni che ha fatto Poly sulla "Torah orale" credo che troverebbero il consenso di molti ebrei progressisti, nonché di molti professori (ebrei o meno) giudaisti delle università di mezzo mondo...
Il processo di trasmissione orale non può essere considerato un'attività di semplice e pura conservazione, al contrario, è un'attività necessariamente creativa, perché necessariamente deve adeguarsi, interagire, essere significativa rispetto alle incessantemente mutevoli circostanze storiche in cui si trovano a vivere coloro che ne sono i portatori.
Prendi come esempio la trasmissione orale delle parole e dei fatti di Gesù: nel giro di un pugno di decenni le memorie storiche si erano già quasi inestricabilmente fuse con gli sviluppi teologici di coloro che ne erano i portatori (che almeno nei primissimi decenni erano ebrei!!!, oltre che semplici persone del mondo antico, per le quali la memoria era il cardine della vita sociale), parallelamente alle nuove circostanze storiche e sociali che si erano trovati ad attraversare.
Ora, non voglio paragonare semplicisticamente la trasmissione orale di un movimento particolare come quello proto-cristiano (che si trovò ad attraversare una grande e singolare serie di "convulsioni" storiche) alla trasmissione orale rabbinica. Non ho problemi a concedere che questa sia estremamente più stabile. Ma ciò che non posso accettare è che si pretenda che gli ebrei, o l'ebraismo rabbinico, rappresentino un'eccezione antropologica: un popolo di meri conservatori e ripetitori!
E pur non conoscendo una parola di ebraico (difetto a cui spero un giorno di porre rimedio, ma prima viene il greco!) mi basta sapere che una quantità di specialisti della letteratura rabbinica di università europee e americane (vedi ad es. il rabbino Jacob Neusner... e raccomando a tutti la singolare esperienza di entrare in una biblioteca che raccoglie tutta o gran parte della bibliografia che ha prodotto. A me è accaduto, ed è una cosa terrificante!) reputa che il valore di tale letteratura quale fonte di informazioni storiche (sia per l'epoca dei rabbi, sia per il giudaismo del secondo tempio) debba essere accertato criticamente caso per caso (il che, del resto, coincide semplicemente con il mestiere dello storico, che non è evidentemente quello del rabbi!).

Per cui, riprendendo la tua espressione, ti pongo la domanda: agli occhi degli "ebrei" (o meglio: di quelli che a cui tu ti riferisci) è solo un manuale di storia delle religioni a valere quanto la carta igienica, o forse anche, per usare un bel parolone, l'ILLUMINISMO stesso?

Comunque, mi rendo conto che siamo OT.

Edited by JohannesWeiss - 18/8/2009, 23:44
 
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view post Posted on 18/8/2009, 22:43     +1   -1
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Per gli Ebrei? Vorrai dire per gli Ebrei che frequenti tu.

Ma sai di che stai parlando? hai messo mai piede in Israel? Hai mai frequentato una yeshiva?
ma smettila di pontificare sei patetico. ti arrampichi perfino in un settore di cui non conosci nulla. Ma pensa a studiare l'ebraico e poi puoi permetterti di parlare.
in Israel i tuoi studiosi occidentali,, anche se ebrei li mettono a fare gli uscieri, se non pubblicano in Ebraico, vuoi capirlo o no?

CITAZIONE
della loro etnia

PEZZO DI BECERO ANTISEMITA!
MA COME TI PERMETTI DI PARLARE DI ETNIA
IL POPOLO EBRAICO NON è UN'ETNIA. IL POPOLO EBRAICO E' UNA NAZIONE. RAZZISTA NAZISTA CHE NON SEI ALTRO , OLTRE CHE UN IGNORANTONE DA 110 E LODE. MA GUARDA CHE SOMARO



CITAZIONE
Quindi tu non puoi parlare dell’argomento perché non hai studiato trent’anni?

Non ho studiato trent'anni ma parlo scrivo e leggo l'Ebraico e sono di famiglia ebrea.
E comunque non mi vanto di lauree né pontifico su dogmmi della fede nè su verità.
CHAMOR!!!

PS PER L'AMMINISTRAZIONE
E ORA VENITEMI A DIRE CHE PARLARE DI ETNIA NON E' DA RAZZISTI ANTISEMITI, A QUESTO PUNTO CHE DICA FRANCAMENTE DI "RAZZA" EBRAICA. MA GUARDA UN PO' CHE COSA TOCCA SOPPORTARE
 
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view post Posted on 18/8/2009, 23:05     +1   -1
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Per Negev

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“Ma sai di che stai parlando? hai messo mai piede in Israel? Hai mai frequentato una yeshiva?”

Ci sono più ebrei fuori da Israele che in Israele, come ci sono più abruzzesi negli USA che in Abruzzo… Che miracoli può fare l’immigrazione… Per sapere cosa pensano gli ebrei, non è un criterio guardare cosa pensino gli ebrei in Israele. E, se anche il criterio fosse quello, Israele ha un mucchio di voci. L’idea che per tutti gli ebrei d’Israele esista una tradizione orale immutabile che risalga a Mosè è impossibile

CITAZIONE
“in Israel i tuoi studiosi occidentali,, anche se ebrei li mettono a fare gli uscieri, se non pubblicano in Ebraico, vuoi capirlo o no?”

Anche questo è un ritornello che ripetono spesso nel Forum Ebraico di Abramo, e non dubito che negli ambienti religiosi e nella loro scuole possa anche essere così. Grazie agli dèi, la ricerca scientifica sull’ebraismo non si limita all’istruzione confessionale delle università in mano ai rabbini ortodossi.
Che un professore che insegni in Israele debba sapere la lingua locale è pacifico, ma questo non ci dice nulla sulla serietà degli studi condotti in Occidente. Ci può essere gente che sa benissimo l’ebraico ma che, giustamente, se ne infischia di pubblicare in questa lingua, che può essere letta solo in Israele, e dunque sta nelle università statunitensi, e pubblica in inglese, lingua nella quale può essere letto. Questa gente, pensa un po', si gloria addirittura del fatto che non metterebbe mai piede in una yeschiva, e anzi, si premura di prendere le distanze dagli ambienti dell’ebraismo ortodosso. A queste persone non verrebbe dato un posto di usciere in una yeshiva, per la banalissima ragione che non si sognerebbero mai di far richiesta di insegnare in questi lunghi. Non sono interessati, in quanto l’approccio confessionale alla materia è solo uno dei tanti possibile. Sarebbe come aspettarsi che Remo Cacitti, professore di storia del cristianesimo a Milano famoso per le sue idee anticlericali, sognasse di insegnare alla Pontificia Università Gregoriana. In Israele poi, c'è gente che studia con criteri scientifici la Bibbia e la tradizione talmudica, i nomi si sprecano, e sono autori di libri letti anche qui in Occidente.

CITAZIONE
“PEZZO DI BECERO ANTISEMITA!
MA COME TI PERMETTI DI PARLARE DI ETNIA”

Non sto parlando della valutazione teologica che gli ebrei danno di sé come popolo eletto, o di cosa possa significare essere una Nazione teologicamente, o se esistano forse allargate di appartenenza all’ebraismo in base alle quali possa diventare ebreo anche chi non nasce da madre ebrea, io qui sto parlando di storia. Ora, giacché gli ebrei pretendono di essere i discendenti di coloro che camminavano nel deserto con Mosè, e infatti si appartiene ad Israele per legame di sangue (matrilinearmente), non c’è dubbio che se quello che dicono è vero gli ebrei siano un’etnia. Etnia è una parola che non ha alcuna connotazione razziale, è una parola che deriva dal greco “ethnos”, che vuole per l’appunto dire “nazione”, “popolo”. Se gli ebrei dicono d’essere il popolo ebraico, allora sono l’ethnos ebraico…
Se prendi un dizionario dei sinonimi, ad esempio il De Mauro, alla voce etnia troverai come sinonimi: “Nazione, popolo, popolazione, gente, nazionalità”.

CITAZIONE
“Non ho studiato trent'anni ma parlo scrivo e leggo l'Ebraico e sono di famiglia ebrea.”

Non sapevo fossi di famiglia ebrea, credevo fossi un convertito. O forse quando dici che sei di famiglia ebraica intendi dire che ti sei fatto adottare da qualche famiglia ebraica e circoncidere in età adulta? Ovviamente, non sei obbligato a rispondermi, sono fatti tuoi, era solo per sapere.
Comunque, le cose non cambiano. Se la tua affermazione era che occorrono 30 anni per parlare di queste cose, il fatto che tu parli e scrivi ebraico, o che tu sia di famiglia ebraica, non ha nulla a che fare col requisito che tu stesso avevi dato.
CITAZIONE
“E comunque non mi vanto di lauree né pontifico su dogmmi della fede nè su verità.”

Mi sembra che il modo in cui urli le tue idee abbia ben poco di “probabilistico”, le affermi con una sicumera dogmatica , e non argomentata, a dir poco lapalissiana. Come è noto gli ebrei amano dire che la loro religione non è un’ortodossia ma un’ortoprassi, in te invece vedo chiaramente come questo non sia possibile, e che la possibilità dell’ebraismo come di qualsiasi altra religione dipende da una serie di articoli dogmatici (anche se ovviamente gli ebrei non accetterebbero di chiamarli con questo nome, ne probabilmente ammetterebbero di averne).

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Se non fossi l'ignorante che sei sapresti che se una famiglia ebrea come la mia si è allontanata dall'ebraismo, e mescolata per decenni ai goym DEVE necessariamente fare il GHIUR, seppur in forma semplificata. Non mi ha adottato nessuno. Il mio cognome figura nel registro dei perseguitati dal tuo Sant'Uffizio in Catalogna.Quando gli Ebrei venivano arrostiti se rifiutavano di mangiare il maiale e la Torah e il Taslmud erano bruciati. Questo in nome della fede che tu proclami, quella dell'amore e del perdono, dai tuoi papi tutti santificati ed infallibili
ma smettila di dire idiozie su cose che non sai

Tu sei solo un presuntuoso razzista e antisemita. ma va' a studiare e lavati la bocca quando parli del forun ebraico

CITAZIONE
circoncidere in età adulta?

Lo ero già.

e' rilevante per te? il tuo maestro Shaul non ti ha insegnato che conta la circoncisione del cuore?
 
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Se non fossi l'ignorante che sei sapresti che se una famiglia ebrea come la mia si è allontanata dall'ebraismo, DEVE necessariamente fare il GHIUR

Scusa ma, visto che non so nulla della tua famiglia, mi spieghi come mi puoi imputare il fatto che io a tuo avviso non saprei cosa deve fare una famiglia che s'era allontanata dall'ebraismo, visto che non sapevo che la tua famiglia s'era allontanata dall'ebraismo, e dunque non sapevo che tu fossi in siffatta situazione? Io non sapevo nulla della tua famiglia, non sapevo cioè se fossi figlio di ebrei o meno, mi spieghi dunque in base a che cosa avrei dovuto sapere che cosa devi fare tu?

CITAZIONE
"ma smettila di dire idiozie su cose che nion sai"

Quali idiozie?

CITAZIONE
Tu sei solo un presuntuoso razzista e antisemita.

Non ho mai pronunciato parole contro gli ebrei, e sfido chiunque a trovarne. E, quanto all'idea che sia razzista, è anch'essa offensiva. Il fatto che tu non sapessi che etnia è sinonimo di popolo non è un mio problema ma un tuo problema.

CITAZIONE
"e' rilevante per te? il tuo maestro Shaul non ti ha insegnato che conta la circoncisione del cuore?"

Per nulla. Ma il mio maestro Paolo non voleva dare le istruzioni per diventare ebrei, ma per diventare cristiani.

CITAZIONE
“ma va' a studiare e lavati la bocca quando parli del forun ebraico”

Beh, vediamo… Mi dici di andare a studiare, ma non mi mostri dove starebbe l’errore, e mi dici di lavarmi la bocca quando parlo del forum ebraico, come se io in questi interventi avessi mai offeso i suoi componenti. Dove?
Che c’è di male a dire che essi non sono i rappresentanti dell’ebraismo tout court ma solo di una visione ortodossa della religione? Sarebbe un’offesa? A me sembra una constatazione. A meno che tu non voglia sostenere che tutti gli ebrei pensino le stesse cose che pensano gli amministratori del forum ebraico. E’ più che palese che non sia così.
L'invito ad andare a studiare l'accolgo volentiere, ma non credo che studieremo gli stessi libri. Io non mi preoccupo del fatto che gli autori che leggo siano ebrei, mi preoccupo del fatto che abbiano degli studi antichistici scientifici nel loro curriculum...
 
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view post Posted on 18/8/2009, 23:33     +1   -1
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Bene Poly , :033.gif: :lol: :2003001.gif:

stai facendo un gran lavoro , una curiosità : per caso , sono sicuro che non hai problemi a parlarne ,

lo Stato del Vaticano ti ha affidato un incarico ( ufficiale/ufficioso ) di seguire questo e altri Forum ?

Mi chiedo infatti se possiamo avere il conforto di sapere che la tua posizione è anche quella dei Quadri Dirigenti

del Soglio di Pietro .



zio ot :mf_bookread.gif:
 
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view post Posted on 18/8/2009, 23:37     +1   -1
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אריאל פינטור

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Beh, vediamo… Mi dici di andare a studiare, ma non mi mostri dove starebbe l’errore, e mi dici di lavarmi la bocca quando parlo del forum ebraico, come se io in questi interventi avessi mai offeso i suoi componenti. Dove?

Comincia dall'alfabeto ebraico. quando parlerai ebraico e leggerai la Torah e il Talmud ne discutiamo, ma a quell'epoca sarò a chiacchierarne con Avraham Avinu
 
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view post Posted on 18/8/2009, 23:37     +1   -1
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lo Stato del Vaticano ti ha affidato un incarico ( ufficiale/ufficioso ) di seguire questo e altri Forum ?

Non credevo che la fantasia potesse volare tanto... La risposta ovviamente è no. Non ho alcun legame col Vaticano.
Fammi sapere se vuoi qualche altro mio parere scandaloso da linkare su argomenti quali Inquisizione, Infallibilità, ecc, sarò ben lieto di fornirti i link dove difendo la mia folle fede, affinché tu possa dargli in pasto ai tuoi forum pieni di atei. Se Dio vuole potrei convertire qualcuno...

Ad maiora
 
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view post Posted on 18/8/2009, 23:41     +1   -1
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אריאל פינטור

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visto che non so nulla della tua famiglia,

e allora perché fai domande personali?

CITAZIONE
Se Dio vuole potrei convertire qualcuno...

tu riesci ad allontanare perfino i cattolici

CITAZIONE
etnia è sinonimo di popolo

non nel contesto e nell'accezione che tu hai dato. Suonava piuttosto come "razza". Allora usa "Popolo" e scrivilo con la lettera maiuscola. Puoi sempre andare a correggere il tuo post.
Ma dalla tua arroganza non me lo aspetto.
Sei ben lontano dall'umiltà del Maestro di Nazareth
 
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