Ho eseguito una ricerca molto rapida, quindi largamente imprecisa e da affinare, nell'APIS (
Advanced Papyrological Information System), un database contenente molti papiri dal III secolo a.C. in poi, si tratta di materiale documentario, ricevute, lettere private, conti, registri anagrafici. Il sito in cui effettuare le ricerche è il seguente:
http://www.columbia.edu/cu/lweb/projects/d...al/apis/search/Ho cercato nel campo "search of all fields" le occorrenze di "same mother" e "same father" facendo attenzione a quando sono elencati dei nomi di persone con la parola "fratello" o "sorella".
Ho notato che l'espressione "same father" non compare praticamente mai. Questo significa che non vi sono casi, nel database, in cui parlando di due persone che sono tra di loro fratelli o sorelle, si sia sentita l'esigenza di precisare formalmente che il padre è lo stesso. Pare ovvio che se X è fratello di Y, il padre, almeno lui, debba essere lo stesso. Vi è tuttavia una eccezione, si tratta del michigan.apis.3077, un papiro del tempo di Claudio (la data è certa perchè è scritta nel documento), dove l'autore del testo, lo scrivente, si rivolge a sua sorella chiamandola αδελφη [1] dopodichè nel documento (riguarda una eredità, un documento legale) dal testo si dovrebbe capire che questa donna è figlia di un padre diverso da quello dello scrivente, sebbene la madre sia la stessa.
Invece esistono casi documentati in cui all'espressione X fratello di Y è fatta seguire una precisazione del tipo "con la stessa madre", cioè si precisa che entrambi hanno la madre in comune, come se non fosse ovvio: forse in quelle famiglie esistevano dei fratelli, sempre chiamati αδελφοι, nati da madri diverse che però avevano (questi fratelli) lo stesso padre per cui si rendeva necessaria questa precisazione. I casi sono quelli dei papiri: michigan.apis.2991 (II sec. d.C.), michigan.apis.1438 (154 d.C.), michigan.apis.3638 (172-173 d.C.).
Altro aspetto interessante è che questi casi si riscontrano solo dalla metà del I secolo d.C. in poi, nelle datazioni dei papiri. Per venire al quesito di Elijah, noto che negli elenchi a volte vi sono casi di persone "senza padre" (padre ignoto? Oppure morto? Il testo inglese tradotto rende con "fatherless" o "without father") però non si dice mai, in questi casi, "figlio di sua madre X", solo si precisa accanto al nome, "his mother X".
La ricerca, comunque, come dicevo, è largamente approssimata e insufficiente: direi che Elijah o chi vuole può sbizzarrirsi a cercare con l'APIS quel che gli serve e farsi un'idea, almeno limitatamente a quel database di papiri, che comunque contiene molto materiale. Si tenga comunque conto che sono documenti o lettere, non opere letterarie. Quasi sempre l'estrema precisione nel definire i rapporti genealogici è motivata dal fatto che si tratta di eredità, di conti, registrazioni anagrafiche, testamenti, ecc..., dove non si dovevano commettere degli errori.
NOTE.
[1] L'immagine ad alta definizione del papiro è questa:
http://quod.lib.umich.edu/cgi/i/image/geti...F&quality=large Mi pare che proprio la prima parola a sinistra, estremamente danneggiata, sia quella corrispondente ad αδελφη, le tracce del
phi e dell'
eta finale mi sembrano abbastanza evidenti (la costruzione sicuramente era al dativo singolare e lo
iota finale sottoscritto tipico della prima declinazione greca per il dativo singolare non veniva scritto come usanza in quel periodo), dopo questa parola subito a destra si sono conservate tracce del nome della donna, Τ]αμαρω[ν.
Edited by Hard-Rain - 18/10/2009, 22:53