Studi sul Cristianesimo Primitivo

La patria di Gesù, il nazoreo di Gamala

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Pecora selvatica
view post Posted on 11/9/2009, 22:44     +1   -1




CITAZIONE
Se qualcuno afferma che e' Nazareth,allora questa affermazione entra in contrasto con l'attuale geografia,chiaro il nocciolo del problema?

Ciao!

...non lo so...io sto provando a rileggermi tutto...ma devo dirti che fin'ora non ho trovato neanche contrasti con l'attuale geografia, secondo me si tratta di errata interpretazione della lettura del testo, che, pur nella sua semplicissima linearità e logicità, fa spesso 'salti di inquadratura' e 'salti di luogo'...in stile 'cinematografico'...pare che questi evangelisti...fossero avanti di 2000 anni!


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Frances Admin
view post Posted on 11/9/2009, 22:58     +1   -1




A causa dell'assenza del moderatore di sezione mi permetto di intervenire con un provvedimento di urgenza affinché questo thread non diventi l'ennesimo scandalo: il messaggio di Teodoro Studita è stato cancellato. Quando non si condivide il punto di vista dell'interlocutore si hanno due scelte: confutare argomentando ciò che non si condivide o astenersi da interventi inutili e offensivi. Invece spetterà agli amministratori giudicare la plausibilità di una risposta e l'apertura di un thread. Infrazioni comporteranno l'immediata l'esclusione dal forum senza preavviso.
Lo ripeto per l'ennesima volta: se intendete dettare linea e condotta di un forum createvene uno ad hoc, così capirete cosa significa fare il lavoro sporco e assumersi le responsabilità dei provvedimenti di moderazione.
 
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view post Posted on 11/9/2009, 23:18     +1   -1
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www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

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Volevo invitare Deicida, a cui va tutto il mio appoggio morale, ad assumere un tono e un metro che non rischi di essere interpretato come " ideologico ", e a scandagliare ulteriormente invece i semplici dati tecnici in analisi.

Consiglio anche Talità di modificare in blu la sua sottolineatura in rosso a pag 2 prima che torni Toro Rain ^_^


zio ot :rolleyes:
 
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Hard-Rain
view post Posted on 12/9/2009, 01:58     +1   -1




CITAZIONE
Scusi Hard,ma Mt 13,53 colloca Gesù a Nazareth...e in Mt 14,13 dopo l'uccisione del Battista gli fa prendere una barca...Una barca a Nazareth?Lei ci crede?

Innanzitutto, dove è scritto che si trovasse a Nazareth? Sia Mt. 13:53 che il passo parallelo di Mc. 6:1 affermano che si trovasse nella sua patria. Ma questo Gesù secondo Matteo nacque a Betlemme di Giudea (Mt. 2:1), risedette in gioventù in Egitto (Mt. 2:13ss), quindi risedette con la famiglia a Nazareth (Mt. 2:23) infine andò ad abitare a Cafarnao sul mare di Galilea (Mt. 4:13) che, se non erro, risulta essere l'ultima città di cui si dica che risedette in pianta (abbastanza) stabile (elthôn katôikêsen eis Kafarnaoum tên parathalassian). Che cos'è, dunque, la patria di Gesù? Glielo chiedo poiché Mt. 13:54 non cita Nazareth, ma la "patria" (tên patrida autou) di Gesù. Il sostantivo "patris" è usato da Matteo solo in 13:54 e 57, non vedo da nessuna parte che la "patria" secondo Matteo debba essere intesa come Nazareth. E neppure Mc. 6:1 parla di Nazareth, lo fa soltanto Lc. 4:16 ma potrebbe essere una congettura lucana, così come Cafarnao potrebbe essere una ipotesi di Matteo. Non dimentichiamo che sono note enormi divergenze nelle ambientazioni geografiche tra Mt. e Lc.: basti solo dire che il discorso delle "beatitudini" avviene su un monte nella versione di Matteo (per questo è chiamato "discorso del monte"), in pianura nella versione di Luca (e infatti è chiamato "discorso del piano"). Sottolineo anche che tra Mt. 8:1 (Gesù è a Cafarnao) e Mt. 13:54 Gesù ha girovagato per diverse città, non è sempre rimasto a Cafarnao, dunque non è tautologico il "partì di là" di cui in Mt. 13:53. La tesi che la "patria" di cui in Mt. 14:53 fosse Cafarnao, cioè la città che in quel periodo Gesù abitava in pianta stabile, non è poi così avventata, almeno nella successione cronologica dei fatti secondo Matteo. Certo è, comunque, che il discorso sulla grande difficoltà di eseguire miracoli nella sua patria contrasterebbe con il fatto che a Cafarnao effettivamente Gesù prima aveva compiuto dei miracoli senza troppi problemi. Inoltre, "patris" è tipicamente la terra degli avi in greco, dove vissero i genitori e gli avi precedenti, il che mal si adatterebbe a Cafarnao, una città che Gesù stesso scelse per abitarvi. Cafarnao è definita in effetti "la sua città" (Mt. 9:1) a sottolineare un rapporto molto stretto, ma non "la sua patria".

Seconda obiezione: una barca che si diparte da Gamla, lei ci crede? Tanto per chiarire la situazione, questa è la mappa satellitare dei dintorni del lago di Gennesaret dove è visibile l’esatta posizione di Gamla rispetto alla sponda orientale del lago:

http://digidownload.libero.it/Hard_Rain/Nazaret/Galilea.bmp

In basso a destra ho riportato un segmento la cui lunghezza rappresenta 10 km, la città di Gamla in linea d'aria è lontana almeno una decina di km dal punto più vicino alla sponda orientale del lago, se poi si tiene conto dei sentieri realmente percorribili tale distanza è destinata ad aumentare ulteriormente. Le chiedo pertanto, rispetto alla sua teoria, onestamente, in cosa Gamla è migliore rispetto a Nazareth?

CITAZIONE
In Mt 14,22 Gesù invita i discepoli a precederlo sull'altra riva,mentre egli sarebbe salito sul monte...e dove approdano?A Gennezaret, ad ovest!

Ma ad ovest di cosa? Le ripeto che la locuzione "eis to peran" non significa andare da est verso ovest e non presuppone di viaggiare sempre a 180° in linea retta, significa semplicemente viaggiare verso il punto di approdo. Il mare di Gennesaret è un catino irregolare, non è affatto detto che per andare da A a B si debba viaggiare come dice lei. Si viaggiava per mare per abbreviare una tratta di percorso terrestre. Per esempio in Mt. 8:1 Gesù scende dal monte e si trova a Cafarnao (Mt. 8:5). In Mt. 8:23 sale su una barca, compie quindi la traversata e in Mt. 8:28 è giunto all'altra riva (eis to peran) e il testo dice che si trova nel paese dei Gadareni (Mt. 8:28). Qui abbiamo da un lato che Gesù ha viaggiato da nord-ovest (Cafarnao) verso sud-est (zona di Gadara) ma non solo, Gadara si trova ben lontano dal mare di Galilea, probabilmente è più lontana di Nazareth e Gamla, eppure il testo ne parla come se Gesù vi fosse approdato.

Perchè, dunque, lei parla di una traversata da est verso ovest? Perchè lei parte dal presupposto che abbiano viaggiato seguendo i paralleli terrestri (dunque partirono da est, essendo giunti a ovest nella terra di Gennesareth) ma questo da dove si evince? Nel caso sopra citato - per esempio - Gesù parte indiscutibilmente da Cafarnao, seguendo la sua logica sarebbe dovuto approdare esattamente a est, dato il suo modo di interpretare frasi come "eis to peran", ancora una volta nell'area di Gamla, invece il testo dice che va nella zona di Gadara, da tutt'altra parte. Come se lo spiega?

CITAZIONE
Allora mi dica,cosa ha fatto Gesù,ha preso una barca a Nazareth(magari per navigare nel deserto)?

Le stesse identiche obiezioni possono essere mosse per Gamla. Cosa ha viaggiato, per una decina di km per terra, stando su una barca? Anche da questo punto di vista, continuo a pensare che Gamla non sia in una posizione migliore rispetto a Nazareth. Come ho già detto altrove questo non significa che l'ipotesi Nazareth sia vera, soltanto che l'ipotesi di Gamla, dal mio punto di vista, non è migliore (se le "prove" addotte sono quelle da lei citate, beninteso). Gesù potrebbe benissimo aver raggiunto via terra la parte meridionale del lago, quindi viaggiato da sud verso nord in direzione della terra di Gennesaret, l’uso di “eis to peran” non lo preclude affatto.

Cordiali saluti.

Edited by Hard-Rain - 12/9/2009, 08:39
 
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view post Posted on 12/9/2009, 02:55     +1   -1
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Celebrità

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Per nochiesa

CITAZIONE
“La tua fantasia con conosce confini e vergogna sig poly!!

Veramente non è una mia idea, è il parere di molti biblisti. La Gerusalemme di cui parla la piccola apocalisse matteana è la Gerusalemme celeste, la città santa.

Per Deicida
CITAZIONE
“Quindi un miliardo di persone "fanno verità"...Bravo Polimetys,il suo metodo accademico è infallibile”

Veramente la mia risposta “un miliardo di persone” risponde semplicemente alla domanda interrogativa retorica che tu avevi posto chiedendoti chi mi avrebbe preso sul serio parlando delle visioni di Paolo o dei resuscitati. Non ho risposto che siccome ci credono 1 miliardo di persone allora quelle cose sono vere, ma che per l’appunto c’è circa un miliardo di persone che mi prenderebbe sul serio. Tu davi cioè per scontato, non si sa in base a cosa, che quelle cose siano talmente assurde da essere false a priori.
CITAZIONE
“Se non è vera la visione(cioè se non era dio a parlare a Paolo) allora è proprio vero che il cristianesimo l'ha inventato Paolo.
Prego continui pure con questi magnifici autogoa”

Ma quali autogoal? Non ho detto che non credo all’origine divina delle visioni di Paolo, ma solo che, anche qualora fossi ateo, non avrei nessun motivo per dubitare della storicità dell’episodio così come raccontato. Infatti uno storico ateo, che non metta in dubbio che Paolo abbia creduto di avere una visione divina, può benissimo farlo sostenendo che egli ebbe un’allucinazione e che si convinse fosse mandata da Dio. Come ripeto non ho detto che credo a questa teoria, ma che non v’è alcun bisogno d’essere credenti per ritenere plausibile e storicamente fondata una storia in cui si racconta di come un uomo ha avuto una visione.
CITAZIONE
“Irrilevante?Le ripeto,quante probabilità ci sono che "il salvatore del mondo" si chiamasse proprio Gesù?Le stesse del chitarrista più grande del mondo che si chiamasse Assolo!Mediti mediti...”

Il nome “Assolo” non esiste, Gesù è un nome comunissmo tra gli ebrei, e come ripeto una grandissima quantità di nomi ebraici sono teofori. Sarebbe più improbabile il contrario, e cioè che fosse capitato un nome senza uno dei nomi di Dio nell’etimo del nome.
CITAZIONE
“Dove ha letto "di Giscala",su un volume segreto che custodisce solo lei?”

Deve essere negli stessi volumi in cui si parla di Giovanni di Gamala, spariti anche loro…
E’ Giovanni di Giscala perché è l’unico Giovanni che c’entri qualcosa col contesto.

CITAZIONE
“Se vuole confutare deve farlo punto per punto dal link che ho fornito,buona fortuna”

Confutare cosa? Sono tutte ipotesi ad hoc gratuite. Se per voi esiste qualcosa da confutare, forse non avete ben chiaro cosa sia un’argomentazione storiografica.

Per Pcerini


CITAZIONE
“Spiacente,non ho bisogno di lezioni”

Non conosco uno stadio della conoscenza umana in cui non si abbia più bisogno di lezioni di storiografia antica. Anche i migliori professori si gloriano di avere tutto da imparare dal dialogo.

CITAZIONE
“(ancora mi ricordo della lezione datati da Gnostica sulle tue pretese di definirti un grecista)



Me la ricordo anch’io, ma evidentemente ricordo tutt’altro. Ho risposto riga per riga all’uso improprio che aveva fatto di un frammento di Teofrasto, e avevo citato una contro bibliografia sull’errore di identificare i presupposti della teoria del diritto moderna nello stoicismo romano. Ho avuto l’ultima parola e l’ultima replica. Questo ovviamente non vuol dire nulla, io stesso molto spesso smetto di replicare perché semplicemente non ho voglia di farlo o perché ritengo che dialogare con una persona x sia una totale perdita di tempo. Può darsi dunque che Gnostica non abbia risposto alla mia confutazione perché non aveva tempo da perdere, ma, proprio perché non ha risposto, non lo sapremo mai, e certamente non si può dire che io non le abbia risposto. Tra l’altro, come ripeto per l’ennesima volta, solo un altro filosofo antichista può giudicare un dibattito tra due filosofi antichisti, gli altri che assistono possono solo decidere a simpatia.

CITAZIONE
“oppure chi si spaccia un profondo conoscitore di Putnam che tale non e'”

Scusa di grazia dove mi sarei spacciato per un “profondo” conoscitore di Putnam? Non mi ricordo neppure come siamo finiti a parlarne, e neppure ricordo quale fosse il contendere. L’unica cosa che posso dire è che allora ebbi l’impressione che a dividerci fossero i testi letti, io mi basavo sul suo celebre brano sul “significato di significato” e sull’esperimento della terra gemella al fine di sostenere che è errato anche solo porsi la domanda “se i significati non stanno nella testa, dove stanno?”, perché è quel “dove” che rende la domanda posta male. Tu invece ti basavi su altri testi per sostenere non mi ricordo neppure più che cosa. Mi rammento solo del fatto che non capivo né dove volessi arrivare, né quale fosse la natura delle tue contestazioni. Se ritrovi il link avrei piacere di darci un’occhiata.
CITAZIONE
“E questo per te sarebbe sufficiente per invalidare la mia domanda? Tu prova a smontare la mia domanda,se cioe' non fosse affatto Nazareth il luogo citato dai riferimenti evangelici a causa di troppe inesattezze.”

Quelle inesattezze non sono affatto “troppe”, è questo il punto, o per lo meno non è un’inesattezza insolita quella che tu avevi citato, cioè il fatto che sia definita su un monte una città che invece è in pianura. Come ripeto è lo stesso che avviene per Meghiddo, che viene definito un monte, quando invece è in pianura, ma non per questo qualcuno si sogna di dire che Meghiddo stia altrove. Bisogna tener conto, nello studio della geografia antica, che spesso gli storici che scrivono non conoscono la geografia dei luoghi di cui parlano, e riferiscono solo quello che gli viene detto. Il solo fatto che la tradizione sostenesse che Gesù era stato quasi buttato giù da un dirupo, può far immaginare perché si sia immaginato, con un’inferenza del tutto inconscia, che se c’era un dirupo era perché la città stava su un monte.

CITAZIONE
“E allora? Dove sarebbe il prolema? Quello che mi chiedevo io era proprio questo,cioe',e se stessero effettivamente parlando di Nazareth evidentemente hanno toppato,in base ad alcuni riferimenti espliciti (monte,lago,barca).”

Intendo dire che, siccome possono aver cucito insieme episodi cronologicamente non allineati in quanto affini per argomento, allora può darsi benissimo che prima abbiano messo un episodio in cui Gesù è a Nazareth, e poi un episodio, magari successo mesi dopo, in cui Gesù parte in barca per andare nel posto x. Ma siccome si deve creare una cornice narrativa, l’accostamento dei due episodi fa sì che sembri che Gesù parta in barca dopo essere stato a Nazareth, quando invece magari i due episodi sono stati accostati dall’evangelista per tutt’altro motivo.

CITAZIONE
“tuo esserti dichiarato grecista e' stato messo seriamente in dubbio dalle argomentazioni di Gnostica”

Che cos’è un grecista? Con questo termine intendo chi ha una formazione classica, chi ha studiato greco e materie antichistiche, e nella vita si consacra allo studio dei testi greci. Come già detto posso faxarti quando vuoi il mio diploma di liceo classico (massimo dei voti), la mia laurea in filosofia antica (massimo dei voti), le fotocopie del mio libretto universitario con tutti gli esami antichistici sostenuti che vanno dal greco, alla storia delle religioni del mondo classico, alla storia greca, alla storia del cristianesimo, ecc.
E poi, ma come puoi sostenere l’idea assurda che una disputa tra filosofi che hanno pareri diversi su una questione storiografica implichi che uno dei due non è competente? La ricostruzione storica della genealogia dei concetti morali è uno dei campi più controversi non solo per la storia della filosofia antica ma anche per i contemporaneisti, ci si scanna quotidianamente su questi argomenti.

CITAZIONE
“terzo luogo,le problematiche storiografiche da te poste,generiche,non impediscono in alcun modo di porsi il problema di Nazareth,”

Come già detto non voglio dire che non ci si debbano porre delle domande, ma solo che se questo è il tasso di imprecisioni, allora siamo in una media accettabile e bassa. C’è sempre quello che un altro utente ha chiamato “rumore” di fondo, cioè qualcosa che non riusciamo a far tornare.

CITAZIONE
“altrimenti,stando al tuo ragionamento,tutto cio' che verrebbe riportato in tutti i testi dell'antichita' greca o romana risulterebbero imprecisioni tali da non essere possibile fare delle verifiche”

Ma chi ha detto una sciocchezza del genere? Ho detto che non gli interessava necessariamente essere precisi, non che non lo fossero. Uno storico greco può per puro caso seguire i crismi che uno storico moderno impiegherebbe per redigere una storia, ma non lo fa di proposito, tutto qui. Alcuni storici greci hanno riflettuto analiticamente sul loro metodo d’indagine e ce ne hanno lasciato testimonianza, permettendoci di vedere quanto esse possa essere distante dal nostro. Erodoto ad esempio ci lascia basiti quando ci racconta di come selezionava i testimoni, mentre tutti riconosciamo quanto Tucidide si desse maggiormente da fare (secondo il paradigma attuale).

CITAZIONE
“pensare che tutti coloro che scrivevano nell'antichita' fossero tutti imprecisi o superficiale e' quanto meno falso.”

Sì, è superficiale, e infatti non l’ho mai detto. Non ho affermato che fossero tutti imprecisi, ma che la storiografia antica spessp non è interessata alla precisione come noi. Stavo facendo una distinzione sul metodo, non sui risultati ottenuti da questi storici antici, che possono essere più o meno precisi.

CITAZIONE
“Una tale trasformazione geologica nemmeno te lo immagini il tempo immane che richiede,se ci sia stato un sommovimento,un terremoto la' ove sorge Nazareth tale da trasformare il paesaggio se ne dovrebbero vedere le tracce,ma come,i geologi riescono a individuare tracce dei sommovimenti geologici avvenuti migliaia di anni fa e non riescono a fare altrettanto nel luogo ove sorgerebbe Nazaret”

Scusa ma non capisco di che cosa parli. Non ho parlato di alcun sommovimento geologico. Ho detto che il semplice fatto che la tradizione riportasse che Gesù fosse stato gettato da un burrone (e dentro Nazaret ve ne sono), può aver generato negli ascoltatori di questa tradizione l’idea che Nazaret fosse su un monte (idea come ripeto inferita erroneamente dal fatto che, se tentarono di buttarlo giù da un precipizio, allora la città doveva essere su un monte). La mia frase “non è la prima volta che le pianure diventano monti” si riferisce a quello che dico dopo, cioè tra la realtà concreta di Meghiddo in pianura e il Monte Meghiddo dell’Apocalisse. La frase vuol dire “non è la prima volta che nella letteratura greca delle pianure vengono descritte come monti”. Te ne saresti accorto se rispondessi ai miei post dopo averli letti integralmente e non cercando di rispondere riga per riga mano a mano che li leggi.

CITAZIONE
“Meghiddo?Stiamo parlando di Nazareth,della quale sono state trovate delle tracce,ragion per cui, quel riferimento vangelico non parla certo di cose fantasiose , non ti pare?”

Ma che c’entra? Meghiddo è forse di fantasia? E’ una delle città più impartanti della Palestina sin dall’età del Bronzo. Ho semplicemente detto che, come Meghiddo, che è in pianura, viene descritto nell’Apocalisse come fosse su un monte, anzi, come fosse un monte, allo stesso modo Nazareth, che è in pianura, viene descritta su un’altura. Ma non per questo Meghiddo sta da un’altra parte, solo perché “Giovanni” dice che è un monte… Volevo cioè dire che non è una rarità che venga sbagliata la collocazione orografica di una città, specie se chi la descrive non conosce la geografia locale.
CITAZIONE
“Sul fatto poi che Gamla non sia stata mai nominata nell'NT,non significa che non esista,”

Ma chi ha detto che non esiste? Ho detto che non può essere la patria di Gesù, o meglio, che non v’è ragione per dire che sia la patria di Gesù. Ma del resto, neppure tu lo sostieni se ho ben capito, ergo di che parliamo?

Ad maiora

Edited by Polymetis - 12/9/2009, 11:22
 
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Hard-Rain
view post Posted on 12/9/2009, 07:27     +1   -1




CITAZIONE
allo stesso modo Nazareth, che è in pianura, viene descritta su un’altura.

Non è propriamente una "pianura" come fosse la pianura Padana... In questa litografia del 1842, del pittore D. Roberts, si vede Nazareth come era prima della grande espansione urbana della fine del XIX secolo:

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Nazaret/3g03449r.jpg

Che impressione fa vedere da lontano l'agglomerato urbano? Come definireste la città riprodotta in questa litografia? In pianura come Ferrara? La pianura c'è, si chiama piana di Esdrelon ma si estende a ovest e sud-ovest di Nazareth e si vede anche nella litografia. Flavio Giuseppe e i vangeli usano il termine greco "oros" nei contesti più disparati. Il "monte" ("oros") degli ulivi (citato anche da Flavio Giuseppe in Bell. 2,262 sempre con "oros") a Gerusalemme non si innalza come il Cervino e rispetto al terreno cicrcostante non è elevatissimo. Dopodichè Flavio Giuseppe chiama "oros" montagne che vanno appunto dai Pirenei (Bell. 2,371) fino al monte degli ulivi (Bell. 2,262) o al monte Asamon (Bell. 2,511). Quest'ultimo è particolarmente importante poichè si trovava a 5 km da Sefforis, una città vicina all'odierna Nazareth, dunque qui Flavio Giuseppe sta chiamando "oros" un colle che si trovava nella catena collinare dove si trova anche Nazareth, se si esamina il territorio con le mappe satellitari si scopre che vicino a Sefforis o Nazareth non ci sono colli che svettano come fossero il Cervino... Lo stesso monte su cui sorgeva Gamla è chiamato "uhelon oros" ("alto colle") non soltanto "oros" come Nazareth (vangelo) o il monte Asamon presso Sefforis. Poi, non è assurdo neppure trovare dei "salti" o dislivelli dentro l'attuale Nazareth, il Jebel el-Qafze (monte del Precipizio) effettivamente è lontano ma presso la Chiesa dei cristiani maroniti, dentro l'attuale Nazareth e dunque sul colle in cui sorge, si trova un "salto" che ad esempio McGarvey riportava essere di 40 piedi (circa 12 metri), cfr. J. McGarvey, Lands of the Bible (ediz. 1881). Ma si può citare anche Howard Crosby, Lands of the Moslem: A Narrative of Oriental Travel, Adamant Media Corporation, 2001, oppure Edward Robinson, Eli Smith, Biblical Researches in Palestine, 1838-52, Vol. 3, Boston, 1856, pag. 335; nella voce "Nazareth" dello Smiths's Bible Dictionary (1901); in C.F. Emmett, Beyond the Basilica: Christians and Muslims in Nazareth, University of Chicago Press, 1995 (opera in cui troviamo scritto addiritura: "There are no less than four so-called Cliffs of Precipitation (referring to the incident of St. Luke iv. 29): one in the hands of the Latins; one in the hands of the Greeks; one some way out of Nazareth (the cliff shown in PL LIII area of the above photos), and the one in the plate, which is not only more probable than the rest, but in itself really probable, as it lies just at the back of ancient Nazareth." Persino il sito web ufficiale della città di Nazareth, un sito turistico, segnala un dirupo presso la zona della cappella maronita, sebbene allude tuttavia ad un dislivello di 6-7 metri soltanto, contro i 40 piedi segnalati da McGarvey (può darsi comunque che il salto sia stato ridotto artificialmente nel corso del tempo a causa di lavori edili). In generale, basta consultare qualunque manuale o libro che parli di archeologia biblica per scoprire queste cose elementari che tuttavia molti ignorano o fanno finta di non sapere. Vorrei precisare anche che il mio non è un tentativo di fare storia alla Socci o alla Messori per dimostrare la letteralità del testo dei vangeli. Ritengo personalmente, comunque, che prima di emettere delle sentenze sia bene pesare tutte le informazioni in nostro possesso. Qui c'è gente (non alludo certo a Polymetis che è una persona preparatissima, sia chiaro) che parla di Nazareth come fosse Segrate o Cernusco sul Naviglio, senza peraltro averci mai messo piede... Lascio alla coscienza di ciascuno di voi intuire chi è questa gente...

Edited by Hard-Rain - 12/9/2009, 09:45
 
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Hard-Rain
view post Posted on 12/9/2009, 08:34     +1   -1




IL PROBLEMA DI TIBERIADE.

Sapete che guardando la mappa http://digidownload.libero.it/Hard_Rain/Nazaret/Galilea.bmp

mi viene in mente una cosa piuttosto interessante? A volte mi chiedo perchè per andare dalla parte nord ovest del lago (Cafarnao) a sud-sud-est (es. regione di Gadara) Gesù viaggi attraverso il lago, anche per tornare indietro, anzichè procedere a piedi costeggiando il lago.

I motivi possono essere in primis di ordine pratico, cioè legati al fatto che per via di mare ovviamente si fa prima che a viaggiare a piedi e ci si stanca naturalmente molto meno. E' stato calcolato che in un giorno, procedendo a piedi per le strade del tempo, si potessero percorrere circa 10 miglia romane, ossia 15 km all'incirca (M. Pesce, L'uomo Gesù, ediz. 2008, pag. 46). Non mi intendo di navigazione ma credo che anche con delle piccole barche del tempo comunque fosse più veloce e comodo il procedere (a parte per chi deve remare... ma Gesù al massimo faceva remare qualche discepolo, come in Mt. 8:24 dove dorme ed, evidentemente, altri faticano, oppure aveva il vizio di arrivare camminando sulle acque :) ).

Ma, a parte questo aspetto, i motivi possono essere anche di natura religiosa. Infatti a metà strada tra la punta sud del lago e la parte settentrionale si trova la città di Tiberiade. Sappiamo che Gesù non entrò mai in questa città. E aveva dei validi motivi. Sappiamo infatti da Flavio Giuseppe che gli ebrei evitavano persino di andarvi ad abitare a Tiberiade, la città era malvista perchè il tetrarca Erode Antipa l'aveva fatta edificare sopra un sito cimiteriale spianato, un abominio per gli Ebrei. Credo che Gesù, ebreo sostanzialmente osservante, l'abbia evitata di proposito, come facevano molti altri suoi contemporanei Galilei.

Pertanto Gesù potrebbe aver preferito la navigazione attraverso il lago da sud a nord e viceversa per due motivi: (1) maggior comodità e velocità di viaggio piuttosto che andare a piedi con i bagagli; (2) desiderio di evitare di passare dalla zona di Tiberiade che in effetti non risulta sia mai stata toccata dai viaggi gesuani, procedere via terra evitando di passare da Tiberiade avrebbe, credo, allungato troppo un già non confortevole viaggio.

Edited by Hard-Rain - 12/9/2009, 10:52
 
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Deicida
view post Posted on 12/9/2009, 10:21     +1   -1




CITAZIONE
pecora selvatica:...si renderà conto, spero, che lasciando 'parlare', in totale libertà, i Vangeli...l'immagine che ne scaturisce di Gesù...può essere tutto...fuorchè un fulgido esempio di ortodossia e intregalismo ebraico...non trova?

L'immagine di Gesù è contraddittoria in molti punti e questo perchè Paolo dovette costruire un pacifico salvatore(immaginario),ma fondandosi su un messia anti-romano sconfitto in un tentativo di ribellione.
I vangeli sono testi stratificati in cui sono contenute le seguenti tradizioni:

a - tradizioni risalenti al messianismo ebraico;
b - tradizioni risalenti alle sette cosiddette giudeo-cristiane (in cui
possiamo collocare la testimonianza di alcuni seguaci diretti di
Gesù), che esistevano originariamente in forma orale o scritta
nelle lingue semitiche (aramaico ed ebraico);
c - tradizioni orali, prodotte dall'insegnamento di San Paolo in
contrasto con gli apostoli diretti di Gesù (Simone e Giacomo);
d - tradizioni scritte, prodotte da seguaci di San Paolo, che
hanno operato in ambienti romani o ellenistici e che hanno
scritto in greco;
e - correzioni e aggiunte effettuate nel corso dell'opera
progressiva di canonizzazione da parte dei cosiddetti Padri della Chiesa;
f - ulteriori correzioni e aggiunte conseguenti alle formulazioni
teologiche scaturite dal concilio di Nicea, voluto da Costantino
nel quarto secolo;
g - correzioni successive effettuate nel corso delle traduzione dal
greco antico alle versioni comunemente lette nelle lingue
moderne (sono state ritoccate alcune frasi e sono stati aggiunti
titoli di paragrafi che non esistono nelle versioni originali).

(Donnini - I Manoscritti del Mar morto e il cristianesimo primitivo)

Ecco perchè le contraddizioni di un Gesù che prima insegna a porgere l'altra guancia,e altrove incita a comprare le spade,di un Gesù che dice di essere di un altro mondo e poi purifica il Tempio mostrando uno zelo intransigente per la legge,di un Gesù che esorta ad amare il nemico e poi entra come Re a Gerusalemme acclamato dalla folla come Re di Israele,ecc...

E' un discorso lungo comunque,mi sono limitato a riassumerglielo.

Un caro saluto.

 
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Frances Admin
view post Posted on 12/9/2009, 10:51     +1   -1




CITAZIONE (Deicida @ 12/9/2009, 11:21)
CITAZIONE
pecora selvatica:...si renderà conto, spero, che lasciando 'parlare', in totale libertà, i Vangeli...l'immagine che ne scaturisce di Gesù...può essere tutto...fuorchè un fulgido esempio di ortodossia e intregalismo ebraico...non trova?

L'immagine di Gesù è contraddittoria in molti punti e questo perchè Paolo dovette costruire un pacifico salvatore(immaginario),ma fondandosi su un messia anti-romano sconfitto in un tentativo di ribellione.
I vangeli sono testi stratificati in cui sono contenute le seguenti tradizioni:

a - tradizioni risalenti al messianismo ebraico;
b - tradizioni risalenti alle sette cosiddette giudeo-cristiane (in cui
possiamo collocare la testimonianza di alcuni seguaci diretti di
Gesù), che esistevano originariamente in forma orale o scritta
nelle lingue semitiche (aramaico ed ebraico);
c - tradizioni orali, prodotte dall'insegnamento di San Paolo in
contrasto con gli apostoli diretti di Gesù (Simone e Giacomo);
d - tradizioni scritte, prodotte da seguaci di San Paolo, che
hanno operato in ambienti romani o ellenistici e che hanno
scritto in greco;
e - correzioni e aggiunte effettuate nel corso dell'opera
progressiva di canonizzazione da parte dei cosiddetti Padri della Chiesa;
f - ulteriori correzioni e aggiunte conseguenti alle formulazioni
teologiche scaturite dal concilio di Nicea, voluto da Costantino
nel quarto secolo;
g - correzioni successive effettuate nel corso delle traduzione dal
greco antico alle versioni comunemente lette nelle lingue
moderne (sono state ritoccate alcune frasi e sono stati aggiunti
titoli di paragrafi che non esistono nelle versioni originali).

(Donnini - I Manoscritti del Mar morto e il cristianesimo primitivo)

Ecco perchè le contraddizioni di un Gesù che prima insegna a porgere l'altra guancia,e altrove incita a comprare le spade,di un Gesù che dice di essere di un altro mondo e poi purifica il Tempio mostrando uno zelo intransigente per la legge,di un Gesù che esorta ad amare il nemico e poi entra come Re a Gerusalemme acclamato dalla folla come Re di Israele,ecc...

E' un discorso lungo comunque,mi sono limitato a riassumerglielo.

Un caro saluto.

Ascolti, siamo stufi di questi metodi di citazione dilettanteschi. Come fondatrice e responsabile del forum posso anche finire in carcere per le vostre negligenze, ha capito? Questa volta il link lo fornisco io, la prossima volta verrà bannato senza preavviso:

http://xoomer.virgilio.it/bxpoma/vangelo/introduzione.htm
http://www.etanali.it/mar_morto/files/premesse.htm
 
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view post Posted on 12/9/2009, 11:05     +1   -1
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Celebrità

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Ma "confutare" cosa ?!?! Tutte queste tesi complottistiche si basano sull'idea che il NT sia falsificato, ma da dove traggono questi signori i loro indizi per individuare la recensione autentica? Dallo stesso NT che fino a un minuto prima hanno definito manipolato e inaffidabile! Non è questa una forma di dissociazione ermeneutica? È tanto difficile da capire o è da censurare? Ma per favore...
 
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Hard-Rain
view post Posted on 12/9/2009, 11:09     +1   -1




A parte il fatto che con i loro "principi" di indagine storico critica uno potrebbe benissimo sostenere tutto il contrario, sostenere cioè che Gesù era un mite predicatore pacifista e qualcuno appositamente ha inserito dei passaggi per fare intuire che fosse un rivoluzionario combattente, per esempio per sostenere una politica più aggressiva contro i Giudei o contro i Romani.... Perchè non provate a dimostrare il contrario, cioè che qualcuno cercò di far passare per "cattivo" un Gesù che era in realtà "buono"? La "dimostrazione" non sarebbe onerosa: basta trovare qualche appiglio per decretare interpolazioni tutti i passaggi che non si accordano alla teoria e ritenere sicuramente autentici e validi quelli che vengono a sostegno.
 
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Deicida
view post Posted on 12/9/2009, 11:34     +1   -1




CITAZIONE
Polimetys: ma che per l’appunto c’è circa un miliardo di persone che mi prenderebbe sul serio.

Questo non vuol dire che un miliardo di persone siano da prendere sul serio :581.gif:
:581.gif:

CITAZIONE
Tu davi cioè per scontato, non si sa in base a cosa, che quelle cose siano talmente assurde da essere false a priori.

Ma carissimo Gorgia,io so per certo che non sono avvenute tali cose;e non perchè nessuno storico orbo si è dimenticato di citare i miracoli di Gesù,ma perchè il Vero Dio Onnipotente si è rivelato a me dicendomi che il mondo è stato creato 17 minuti fa e quindi non esiste un tempo anteriore a questi 17 minuti.Il Vero Dio Onnipotente ha avuto anche premura di infilare nella testa di ogni uomo un ricordo,dandogli la sensazione d'aver vissuto un tot di tempo.
Ma questo lo so solo io,perchè Il Vero Dio Onnipotente si è rivelato solo a me,dicendomi la verità assoluta.
Caro Polimetys,il mio sistema non è confutabile,perchè non puoi dimostrare che sia falso ciò che dico.Anzi,è la Verità Assoluta
rivelatami dal Vero Dio Onnipotente,e di cui tu,escluso dai suoi piani,non puoi accedere.


CITAZIONE
E’ Giovanni di Giscala perché è l’unico Giovanni che c’entri qualcosa col contesto.

Certo.Le risulta che Giovanni di Giscala e Simone bar Ghiora:

"consideravano un atto d'ignobile cattiveria far male a degli estranei, mentre ritenevano di fare una bella
figura mostrandosi spietati verso i parenti prossimi."
??

Tali personaggi non si accostano minimamente al Giovanni e Simone di Guerra Giudaica;si vada a rileggere Flavio in tutta Guerra,poi rilegga questi passi e vedrà che non hanno a che fare nulla.

Caro Hard,la ringrazio per la sua risposta.

CITAZIONE
Innanzitutto, dove è scritto che si trovasse a Nazareth? Sia Mt. 13:53 che il passo parallelo di Mc. 6:1 affermano che si trovasse nella sua patria.

Ritengo che sia Nazareth per questo:

Terminate queste parabole, Gesù partì di là (e venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? (55)Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (56)E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?». (57)E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». (58)E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.

E’ altamente improbabile che se quella città non fosse stata Nazareth la gente conoscesse per nome sua madre Maria,suo padre carpentiere,nonché i quattro fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda…E le sorelle?Non sono tutte tra la gente??E non è lo stesso Gesù a dire “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua”…Come poteva essere questa patria Cafarnao o Betlemme?E’ molto più probabile che tale detto fosse stato pronunciato proprio nel paese dove fosse cresciuto e visse tanti anni della sua vita che in un improbabile Cafarnao; tra l’altro solo Matteo ci dice che Gesù cambio effettivamente residenza in Cafarnao.
Ma qual’era il posto dove vivevano i suoi parenti?
Ce lo dice Marco,citando sempre il famoso monte anonimo…guarda caso anonimo in tutti e quattro i vangeli:

Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui…Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E' fuori di sé»….Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.”(Mc 3,13-31)

Dunque Gesù sale sul solito monte misterioso…sul monte entra in una casa(luogo abitato dunque)…giungono i suoi parenti:ciò vuol dire che questo monte era la patria dove abitavano i suoi parenti.
Infatti giungono madre e fratelli…Ma madre e fratelli dove abitavano?Non c’è nessun motivo per ritenere che non abitassero nella Nazareth dei vangeli,la patria di Gesù.
Tale Nazareth,patria di Gesù si trova quindi su un monte.
Cafarnao e Betlemme le risultano che sono situate su dei monti?

Hard lei mi dice che “andare all’altra riva” non deve per forza significare andare in linea retta.
Ma innanzitutto “non deve per forza significare andare in linea retta”,non esclude la possibilità che il viaggio avvenga in tale maniera; seconda cosa,se conveniamo in un punto,e cioè che il famoso monte anonimo di cui parlano tutti,è lo stesso,cosa mi dice di Gv 6,1?

Gesù si trova precedentemente a Gerusalemme (Gv 5,1),successivamente:

“Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, (2)e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. (3)Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli.”(Gv 6,1)

Andò all’altra riva?Quale altra riva allora Hard?
Per il sottoscritto lo ricaviamo da quanto segue:

Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare e, saliti in una barca, si avviarono verso l'altra riva in direzione di Cafarnao.(Gv 6,16)

E cioè Gesù viaggia da Gerusalemme(ovest) verso l’altra riva…approdato all’altra riva(est) sale sul monte di Gamala…dopo questo si ridirige ad ovest,zona Cafarnao…Come vede il discorso fila liscio.

Con questo non escludo che la sua ipotesi “dell’altra riva” possa riferirsi a viaggi avvenuti in altra maniera(non a 180 gradi),ma tale ipotesi non esclude nemmeno la mia.

CITAZIONE
Qui abbiamo da un lato che Gesù ha viaggiato da nord-ovest (Cafarnao) verso sud-est (zona di Gadara) ma non solo, Gadara si trova ben lontano dal mare di Galilea, probabilmente è più lontana di Nazareth e Gamla, eppure il testo ne parla come se Gesù vi fosse approdato.

Ma il teso non dice che Gesù approda a Gadara,ma bensì:

“Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni”

che è ben diverso.

E poi così non fa altro che confermare la mia ipotesi,ovvero che “all’altra riva” indichi uno spostamento da est ad ovest o viceversa.


CITAZIONE
Frances admin: Ascolti, siamo stufi di questi metodi di citazione dilettanteschi. Come fondatrice e responsabile del forum posso anche finire in carcere per le vostre negligenze, ha capito? Questa volta il link lo fornisco io, la prossima volta verrà bannato senza preavviso:

Egregia Frances Amministratrice Founder,il sottoscritto non può mica sapere tutti i link che riportano ciò che io posto.
Io mi sono limitato a citare la fonte da cui ho attinto tali informazioni;tale fonte è un pdf di David Donnini dal titolo:

"I Manoscritti del Mar morto e il cristianesimo primitivo"

Dove sarebbe la mia negligenza?
Starebbe forse nel non conoscere le centinaia di siti che possono riportare le stesse informazioni?

:00010001.gif:

 
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view post Posted on 12/9/2009, 11:40     +1   -1
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Gesù è una figura straordinariamente complessa, come tutti i grandi uomini, e non è appiattibile su nessuna etichetta ideologica moderna, non è né un "pacifista" né un "rivoluzionario" tout court, ma ciascuna di queste due cose a modo suo. Pare che sia l'inafferrabilità della psiche di questo grande uomo a scandalizzare i complottisti, in realtà l'unica cosa che manca è la volontà di rendersi conto quanto possa essere sfaccettato e complesso il pensiero di un uomo. Leggendo quello che dice il Platone della maturità, e confrontandolo col Platone della vecchiaia, molti filosofi dell'ottocento avevano fatto l'errore che questi complottisti fanno coi Vangeli, avevano creduto cioè che un mucchio di dialoghi platonici fossero spuri in quanto apparentemente contraddittori cogli altri.
Ma è stato chi sosteneva la paternità platonica della maggioranza delle opere ad aver avuto la meglio col tempo, perché questa corrente, lavorando e approfondendo, ha semplicemente fatto capire perché quelle che sembravano apparenti contraddizioni erano banalmente il segno di un animo complesso e sfaccettato, dove anche le opinioni a prima vista più divergenti potevano essere ricondotte al pensiero della stessa persona. E' questa fatica per comprendere Gesù che si fa da duemila anni a questa parte, ed è veramente banalizzante leggere di come decenni di letteratura scientifica volta ad indagare la complessità del messaggio di Gesù vengano bellamente ignorate al fine di denunciare inesistenti scambi di persona. La cosa grave è la sicumera con cui argomenti, che in realtà secondo gli studiosi celano un abisso di difficoltà, sono fatti interagire uno con l’altro per dimostrare che sono incompatibili. Un esempio è ad esempio quello riportato nell’ultimo post dove ci si chiede come possa esserci accordo tra un Gesù che dice di porgere l’altra guancia e un Gesù che dice di prendere delle spade. L’illusoria idea che queste frasi siano sicuramente contraddittorie nasce per l’appunto dalla iper-semplificazione letteralista con cui vengono lette, senza sognarsi ovviamente che ci sono tomi e tomi che spiegano il perché non è il caso di leggere come italiani del XXI secolo. E’ solo uno fra i tanti casi di “sicura contraddizione” che in realtà si scioglie come neve al sole, non appena ci si prenda la briga di approfondire qualche studio fatto in proposito.
 
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Pecora selvatica
view post Posted on 12/9/2009, 11:47     +1   -1




CITAZIONE
Deicida: L'immagine di Gesù è contraddittoria in molti punti e questo perchè Paolo dovette costruire un pacifico salvatore(immaginario),ma fondandosi su un messia anti-romano sconfitto in un tentativo di ribellione.

...Mi scusi ma non mi pare che Paolo, nelle sue epistole, si sia mai soffermato nella descrizione della vita terrena di Gesù; per cercare di ricavare qualche immagine della vita del personaggio Gesù, dobbiamo riccorere alla lettura dei Vangeli; ed anche i passaggi da lei citati, dove lei legge un invito di Gesù all'uso della spada, all'uso della forza, sono, completamente al contrario, da me interpretati con tutto aun ltro significato:

CITAZIONE
Matteo 10 (CEI)
34 Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. 35 Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera:
36 e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.

...dove la legge lei, in questo brano, la volontà di ribellione verso i 'cattivi' invasori romani?...io se proprio volessi leggere il passo...maliziosamente...ci potrei (con grande fantasia) vedere una volontà di ribellione 'interna' antigiudaica, ma non antiromana...
 
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Frances Admin
view post Posted on 12/9/2009, 11:49     +1   -1




CITAZIONE
Egregia Frances Amministratrice Founder,il sottoscritto non può mica sapere tutti i link che riportano ciò che io posto.
Io mi sono limitato a citare la fonte da cui ho attinto tali informazioni;tale fonte è un pdf di David Donnini dal titolo:

"I Manoscritti del Mar morto e il cristianesimo primitivo"

Dove sarebbe la mia negligenza?
Starebbe forse nel non conoscere le centinaia di siti che possono riportare le stesse informazioni?

E' questa sarebbe una formula di citazione formale? Si legga il Regolamento e non faccia il furbo, altrimenti vada altrove a violare la legge sul Copyright.
 
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171 replies since 10/9/2009, 23:31   5893 views
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