Studi sul Cristianesimo Primitivo

Corte Europea: via i crocifissi.

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Hard-Rain
view post Posted on 4/11/2009, 16:33     +1   -1




E' indubbiamente un "simbolo" e dirò di più, la religione - cristiana o meno che sia - è tollerata dalla società solo se non va contro determinati interessi economici. Se lo fa, si entra in regime di persecuzione. Non è la religione che tira il mondo, ma l'economia la ricerca del benessere materiale. Non per questo la religione cristiana stessa aborre la materialità e lo stesso κοσμος perchè nella sua vera essenza dovrebbe rifiutare queste logiche. E' anche per questo che noi cristiani speriamo e crediamo in un "mondo" migliore non legato alla lotta del più forte contro il più debole, magari illudendoci. Ed è anche per questo che il cristiano Hard-Rain è contento che i crocifissi spariscano dalle scuole e dagli uffici pubblici, non perchè egli sia diventato ateo, ma perchè ritiene che non vi debba essere nessuna commistione del piano "materiale", dell'"istituzione" che opprime le masse, della "giustizia" umana che si sotituisce a quella divina, nessuna commistione o comunanza di intenti tra queste cose volgari e materiali e il piano spirituale.
 
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spirito!libero
view post Posted on 4/11/2009, 16:47     +1   -1




CITAZIONE
“Mi sembra del tutto evidente che se l’Europa ha una coscienza di se stessa come qualcosa di altro rispetto al Vicino Oriente o all’Estremo Oriente è per l’unica cosa che ha avuto in comune, il cristianesimo”

Non sono d’accordo, questa “cosa comune” è qualcosa di talmente eterogeneo che ricondurlo semplicisticamente al cristianesimo significa banalizzare tremila anni di storia.

CITAZIONE
“ Il fallimento momentaneo “ di questa strada è sotto gli occhi di tutti”

Non sotto i miei occhi o di tutti gli europeisti del continente. Su cosa basi il tuo giudizio sul fallimento ? Dal mio punto di vista non c’è affatto un fallimento, al contrario, l’unione europea non solo regge, ma continua ad allargarsi e a cementificarsi.

CITAZIONE
“ Non so se in futuro funzionerà, so solo che al momento siamo in una fase di transizione tra il vecchio collante sociale a base religiosa e il nuovo collante a base di “libertà laica”, e quindi siamo in travaglio.”

Questo è condivisibile. Dire che siamo in travaglio non significa dire che ‘è un fallimento momentaneo. Certo l’esperimento potrà fallire o riuscire, questo lo capiremo solo a tempo debito.

CITAZIONE
“Perché la questo continente ormai ha fatto solo vuoto dentro di sé … Non ha più alcun valore che riempia la vita”

Nemmeno su questo sono d’accordo. I valori ci sono, anzi, ce ne sono persino “troppi” dovuti alla multiculturalità. Se non ci fossero valori e idee differenti non ci sarebbero, come tu hai ammesso, conflitti tra valori diversi. Il grande valore laico dell’Europa è il rispetto di tutti i valori quand’essi non siano contrari agli ordinamenti europei stessi.

CITAZIONE
“Sembra che non voglia più trasmettere alcun valore, se non per l’appunto il valore che ognuno deve, senza impedimenti, poter fare quello che vuole”

E’ vero che lo stato non vuole trasmettere valori, ma questo semplicemente perché è il tessuto sociale dei diversi gruppi che deve alimentare e custodire i propri valori senza imporli agli altri perché debbono poter coesistere con valori differenti.

CITAZIONE
“ Un valore cioè che non ha contenuto: non esiste più un “tu devi” in Europa”

Non è vero, ci sono ancora molti “tu devi”. Semplicemente non sono più basati su precetti religiosi ma razionali finalizzati alla comune, civile e prospera convivenza di culture diverse.

CITAZIONE
“L’etica s’è ridotta al “fa’ ciò che vuoi finché non nuoce a nessuno”

Non è proprio così. Esistono tante etiche e ognuno può avere la propria, se invece intendi l’etica dello stato, allora hai ragione ed è sacrosanto che non esista uno “stato etico” proprio perché devono poter coesistere etiche differenti. Se lo stato ne imponesse una, le altre diverrebbero automaticamente fuori legge. In realtà poi questa utopia non si è ancora davvero realizzata, esistono numerose norme che io considero ancora di derivazione religiosa.


CITAZIONE
“ Vivi in una cultura che ha paura e si vergogna di dirti cosa fare”

Non è vero è l’esatto contrario, siamo pieni di leggi che impongono comportamenti da tenere e non solo relativi a situazioni in cui sono coinvolti altri, pensiamo ad esempio all’uso delle cinture di sicurezza o del caso o dell’obbligo di prestare soccorso (reato di omissione di soccorso).

CITAZIONE
“non illuderti che siccome tu hai dei valori questi abbiano un qualche senso”

A noi del senso metafisico dei valori non importa nulla. Siamo consci che bene e male sono categorie umane e che non c’è un fondamento assoluto per gli stessi. Consapevoli di ciò seguiamo valori ed etiche perché li riteniamo giusti basandoci su certi principi di base che riteniamo irrinunciabili pur non volendoli fondare metafisicamente.

CITAZIONE
“I valori dell’Europa sono i valori del cristianesimo”

No, i valori attuali sono quelli dell’illuminismo che NON sono copiati da nessuno o, se vuoi, sono copiati da tutte le culture precedenti compresi greci, romani, arabi ecc… tra cui c’è anche il cristianesimo (esso stesso tra l’altro una mescolanza tra l’ebraismo e i valori greco-romani).


Infine, non è vero che è stata una minoranza a stabilire di togliere il crocifisso. Il governo italiano, eletto dalla maggioranza dei cittadini di questo paese, ha aderito ad una convenzione internazionale sui diritti fondamentali dell'uomo.

Questa convenzione si basa su principi precisi, tra cui il diritto ad uno stato laico. La maggioranza degli italiani dunque è d'accordo con quest principio irrinunciabile. Ora, tale principio, secondo la corte, è in contrapposizione all'ostentazione di simboli religiosi nelle cose pubbliche, e dunque la corte ha stabilito di far rispettare la volontà della maggioranza che a suo tempo aveva deciso che fosse più importante il principio di rispetto della laicità rispetto ad altro. Tale volontà è stata espressa, ripeto, dall'Italia sottoscrivendo quell'accordo.

Dunque ora non può tirarsi indietro per le conseguenze derivate dall'accettazione di quei principi fondamentali se non rinnegandoli. E allora si abbia il coraggio di dire che in Italia non accettiamo i diritti fondamentali dell'uomo sanciti dalla corte di Strasburgo e quindi ce ne chiamiamo fuori.

Saluti
Andrea

 
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view post Posted on 4/11/2009, 22:57     +1   -1

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Quante fesserie si raccontano;si dice che la croce e il segno di una tradizione e simbolo di un sentire che coincide con i sentimenti di un intero popolo:quello italiano !L'Europa e' cambiata,l'Italia per fortuna sia pure molto lentamente sta cambiando,diventa multietnica e inevitabilmente pluralista e i cattolici tra brave saranno gioco o forza minoranza !
Ci raccontano che la croce e' simbolo di civilta ,quando tutti sappiama che all'ombra di tale simbolo sono sta consumati i peggiori crimini contro l'umanita'
Per adesso ?che vergogna! c'e' stato bisogno di una sentenza di Strasburgo per rispettare un sacro santo diritto sancito dalla costituzione:nessuna discriminazione di sorta,per diversita' di razza di genere di classe sociale e di "religione"


un saluto
 
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ginaripippa
view post Posted on 5/11/2009, 12:47     +1   -1




La profanazione del sacro segno della croce da parte della cristianità, dei suoi ministri e dei suoi guerrieri in Terra Santa, a Costantinopoli, nei pogrom, nelle grandi persecuzioni contro gli ebrei, nelle brutalità manifestate durante le crociate contro gli eretici, nei roghi dell'inquisizione, nella conquista dell'America latina mette in dubbio la validità di tale simbolo cristiano che, capovolto totalmente, si è spesso trasformato in una spada....

Inoltre la resurrezione di Cristo (per chi ci crede) rende discutibile ed obsoleto il continuo ricorso al simbolismo della croce (a meno di non volersi ancora cullare in un millenario compiacimento nelle sofferenze della povera umanità)

Per chi ci crede, la croce è vuota da più di 2000 anni ed il Cristo è assiso alla destra del Padre...!!!

Prima del regime fascista, chi avesse esposto simboli cristiani al di fuori dei luoghi di culto sarebbe stato guardato con sospetto....il rischio era quello di esporre crocifissi e sante icone all'irriverenza della borghesia illuminista e alle bestemmie di larghe fasce di popolani increduli....

Le croci stanno bene nelle chiese, negli oratori, nei luoghi di preghiera....
Dietro a funzionari, politici ed insegnanti bigotti, atei, comunisti e fascisti, lasciano il tempo che trovano....

e qui non si può che essere d'accordo con l'ottimo Hard, quando dice:

CITAZIONE
Ed è anche per questo che il cristiano Hard-Rain è contento che i crocifissi spariscano dalle scuole e dagli uffici pubblici, non perchè egli sia diventato ateo, ma perchè ritiene che non vi debba essere nessuna commistione del piano "materiale", dell'"istituzione" che opprime le masse, della "giustizia" umana che si sotituisce a quella divina, nessuna commistione o comunanza di intenti tra queste cose volgari e materiali e il piano spirituale.

vale
 
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view post Posted on 5/11/2009, 20:30     +1   -1
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Per Spirito
CITAZIONE
“Non sono d’accordo, questa “cosa comune” è qualcosa di talmente eterogeneo che ricondurlo semplicisticamente al cristianesimo significa banalizzare tremila anni di storia.”

Ciò che vi è di multiforme, poggia comunque sull’unica base unificante del cristianesimo. La prima cosa che l’Europa ha avuto in comune, e che l’ha fatta sentire un tutt’uno unito contro il diverso, ad esempio l’Islam che avanzava fino a sotto Vienna, è stato il cristianesimo, comune a tutti i popoli d’Europa. Null’altro hanno avuto tutti in comune.
Ogni popolo poi ha il suo spirito e le sue esperienze, ma io non parlo di ciò che ci diversifica, ma di ciò che ci ha unito. Ovviamente, nessun discorso è assoluto, perché dissidenti di ogni sorta, atei ad esempio, ci sono sempre stati. Per capire quale fosse l’idea del fondamento dello Stato che avevano i moderni basta leggere i massimi esponenti dalla filosofia politica Europa, Bodin e Locke ad esempio dicevano gli atei in uno stato non sarebbero da tollerare, poiché non credendo in Dio non v’è alcuna garanzia che tengano fede ai patti.
CITAZIONE
“Non sotto i miei occhi o di tutti gli europeisti del continente. Su cosa basi il tuo giudizio sul fallimento ? Dal mio punto di vista non c’è affatto un fallimento, al contrario, l’unione europea non solo regge, ma continua ad allargarsi e a cementificarsi.”

Regge nella burocrazia, ma quest’unione monetaria e solo burocratica non è affatto sentita dagli Europei, che hanno bocciato la Costituzione loro sottoposta (a loro, non ai politici), e che quando ci sono le elezioni europee disertano le urne. Quest’Europa e il volervi entrare sono solo una faccenda economica.
CITAZIONE
“Questo è condivisibile. Dire che siamo in travaglio non significa dire che ‘è un fallimento momentaneo. Certo l’esperimento potrà fallire o riuscire, questo lo capiremo solo a tempo debito.”

Io credo che non fallirà, ma credo che non fallirà unicamente perché toccheremo il fondo e l’Europa allora tornerà indietro capendo i suoi errori.

CITAZIONE
“Nemmeno su questo sono d’accordo. I valori ci sono, anzi, ce ne sono persino “troppi” dovuti alla multiculturalità. Se non ci fossero valori e idee differenti non ci sarebbero, come tu hai ammesso, conflitti tra valori diversi. Il grande valore laico dell’Europa è il rispetto di tutti i valori quand’essi non siano contrari agli ordinamenti europei stessi.”

Per l’appunto essendo valori dei singoli, ma non dell’Europa, non sono valori dell’Europa. L’unico valore che pare esista, come tu stesso riconosci, è qualcosa di negativo, cioè che occorre non interferire nelle idee altrui. Il valore in cui crede lo stato è che non esistono valori di stato! Essi forse si riducono alla versione laica del decalogo, cioè a regole negative: “non uccidere, non rubare…”, ma non bastano i divieti a fare una civiltà, ci vuole la pro positività, e che non può essere solo l’ennesimo ribadire la “libertà”, perché come ripeto questa è una forma vuota.
CITAZIONE
“Non è vero, ci sono ancora molti “tu devi”. Semplicemente non sono più basati su precetti religiosi ma razionali finalizzati alla comune, civile e prospera convivenza di culture diverse.”

Dei “tu devi al negativo”.

CITAZIONE
“allora hai ragione ed è sacrosanto che non esista uno “stato etico” proprio perché devono poter coesistere etiche differenti”

Quello che per te è sacrosanto, per me è la rovina.
CITAZIONE
“Se lo stato ne imponesse una, le altre diverrebbero automaticamente fuori legge”

Esattamente. Lo stato impone già un’etica, l’etica di determinati “tu non devi”… Quest’etica è la versione laicizzata dell’etica cristiana, e i musulmani e quelli che vengono da fuori si chiedono giustamente perché dovrebbero osservarla, visto che lo Stato ha rinunciato a darle un fondamento metafisico, e dunque non si vede proprio perché dovrebbe vincolare qualcuno che la sente come estranea.

CITAZIONE
“pensiamo ad esempio all’uso delle cinture di sicurezza o del caso o dell’obbligo di prestare soccorso (reato di omissione di soccorso).”

Non è esatto. Quest’esempio è usato spesso dai seguaci moderni di MIll… Lo stato secondo loro non avrebbe il diritto di importi le cinture, perché se ti fai male è solo affar tuo. Ma non è così… Se muori e magari hai dei figli sotto la tua responsabilità, non puoi più curarti di loro. Se muori, non puoi più pagare il tuo debito a quello contro cui sei andato a sbattere,ecc.

CITAZIONE
“A noi del senso metafisico dei valori non importa nulla. Siamo consci che bene e male sono categorie umane e che non c’è un fondamento assoluto per gli stessi. Consapevoli di ciò seguiamo valori ed etiche perché li riteniamo giusti basandoci su certi principi di base che riteniamo irrinunciabili pur non volendoli fondare metafisicamente.”

Li ritieni irrinunciabili, ma non li vuoi fondare, ergo chi viene da fuori è liberissimo di risponderti che lui non ne vuole sapere. E a questo punto lo stato dovrebbe diventare uno stato etico, perché dall’alto dell’arroganza laicizzata europea pretenderebbe di insegnare agli islamici immigrati cos’è meglio per loro, dall’altro della sapienza dell’Occidente. Ad esempio, vietando loro la poligamia, sulla base di una regola radicatissima nella nostra mentalità, ma che non si può certo dire di diritto naturale.
Anche lo stato religioso impone dei valori, ma almeno ha la decenza di dirti che li ritiene metafisicamente fondati, e dunque irrinunciabili. Lo stato laico europeo invece impone dei dogmi, che però non chiama così, e si rifiuta di dirti in base a che cosa te li impone, perché non ha un bel niente che possa fondarli.
Si sprecano le teorie laiche della fondazione dell’etica, chi ad esempio la fonda per via utilitarista, chi per via eudaimonistica, ecc., e tutti hanno ovviamente fallito. Infatti, se anche l’occidente avesse la chiave della felicità, e pretendesse di imporre i suoi dannati valori laici perché crede che con essi si viva in una società più felice, non avrebbe nulla da replicare all’islamico che gli dicesse: “tienitela la felicità del tuo mondo occidentale, per me corrotto ed infelice, io mi tengo la poligamia”. E a che vale replicare a costui: “sei a casa mia, rispetti le mie regole!”. Nessuno ha messo in dubbio chiesto. Non si chiedeva infatti se gli immigrati debbano o no rispettare le nostre leggi, ma in base a che cosa lo stato pretende di poterle imporre. Ci troviamo ad imporre regole, sulla base di considerazioni neppure più religiose ma di ondivaga sociologia, perché pensiamo di sapere qual è il meglio per la società, e giustamente, visto che neppure noi ci crediamo o le riteniamo assolute, gli altri non ne sono attratti. La Stato non ha più alcuna fede od ideologia che gli permetta di proporre i suoi valori o di dire perché siano giusti.
CITAZIONE
“No, i valori attuali sono quelli dell’illuminismo che NON sono copiati da nessuno o, se vuoi, sono copiati da tutte le culture precedenti compresi greci, romani, arabi ecc… tra cui c’è anche il cristianesimo (esso stesso tra l’altro una mescolanza tra l’ebraismo e i valori greco-romani).”

È del tutto miope sognarsi che, dopo duemila anni in cui in Europa il cristianesimo è stata l’unica ideologia dominante, pervasiva fino alle midolla, i valori dell’Europa e del popolo possano derivare da qualcos’altro che non sia il cristianesimo. I fermenti egualitaristi, ripresi in chiave laicizzata dall’illuminismo, sono ispirati dal Vangelo, da una turba di rivolte che si stendono per tutta la storia d’Europa in cui zappatori col forcone e il Vangelo in mano andavano a fare la pelle agli aristocratici. L’ideologia egualitaria, il concetto stesso di diritti del soggetto, nonché di diritto naturale, è di derivazione cristiana. Non si troverà la democrazia o il rispetto dell’uomo in culture altere e superbe come quella greca o quella romana, non a caso Nietzsche le adorava perché erano tutto il contrario dello spirito di solidarietà, cura del debole, ecc. che pervade l’Europa. Il cristianesimo è quell’elemento di rottura che ha cambiato la morale dell’Europa da cima a fondo, facendo sparire la schiavitù dall’impero romano o figure come il pater famiglias e la sua piena e totale giurisdizione sui suoi famigliari. Non è possibile che l’attuale cultura dei diritti derivi all’Europa dall’antichità classica perché essi il “diritto”, nel senso di diritto soggettivo, non sapevano neppure cosa fosse, e non lo sapevano perché non avevano la nozione di persona. La persona, quell’ente che gode di un diritto in quanto singolo razionale, è creazione cristiana resa possibile solo dai presupposti del cristianesimo. Inoltre, non si sottovaluti che l’Europa non ha sempre avuto la conoscenza che noi abbiamo dell’antichità classica. Non pensiamo che siccome noi possiamo leggerci Epitteto o gli stoici, con le loro melense parole sul trattare bene gli schiavi, la formazione del diritto e della persona abbia potuto trarre un qualche giovamento da questi testi. Il greco com’è noto è stato sconosciuto in Europa fino al Rinascimento, e anche allora lo sapevano un pugno d’uomini su tutto il continente, e quanto al latino, i testi reperibili sul mercato erano una percentuale minima di quello che io oggi posso trovare un catalogo.

CITAZIONE
“Infine, non è vero che è stata una minoranza a stabilire di togliere il crocifisso. Il governo italiano, eletto dalla maggioranza dei cittadini di questo paese, ha aderito ad una convenzione internazionale sui diritti fondamentali dell'uomo.”

Lo stesso governo che ha fatto ricorso? Tutto il mondo politico s’è schierato contro questa sentenza, a parte qualche voce dai radicali e dai comunisti. È evidente dunque che, sebbene i cittadini italiani approvino in pieno la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, non approvano invece l’interpretazione che della Dichiarazione ha dato questa corte. Il diritto ad uno stato laico non implica l’esclusione dei simboli religiosi dalla vita pubblica, o almeno, così non avviene nella maggior parte degli stati cosiddetti laici del nostro mondo, si pensi ad un presidente americano che giura sulla Bibbia e nessuno si scandalizza.

Ad maiora
 
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view post Posted on 6/11/2009, 01:26     +1   -1
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CITAZIONE (Hard-Rain @ 4/11/2009, 16:33)
E' indubbiamente un "simbolo" e dirò di più, la religione - cristiana o meno che sia - è tollerata dalla società solo se non va contro determinati interessi economici. Se lo fa, si entra in regime di persecuzione. Non è la religione che tira il mondo, ma l'economia la ricerca del benessere materiale. Non per questo la religione cristiana stessa aborre la materialità e lo stesso κοσμος perchè nella sua vera essenza dovrebbe rifiutare queste logiche. E' anche per questo che noi cristiani speriamo e crediamo in un "mondo" migliore non legato alla lotta del più forte contro il più debole, magari illudendoci. Ed è anche per questo che il cristiano Hard-Rain è contento che i crocifissi spariscano dalle scuole e dagli uffici pubblici, non perchè egli sia diventato ateo, ma perchè ritiene che non vi debba essere nessuna commistione del piano "materiale", dell'"istituzione" che opprime le masse, della "giustizia" umana che si sotituisce a quella divina, nessuna commistione o comunanza di intenti tra queste cose volgari e materiali e il piano spirituale.

Che dire , caro Rain, naturalmente quoto e mi associo.

Questioni, la globalizzazione e il nostro esserne implicati, a cui non vedo una soluzione all' orizzonte.

Il simbolo.

E guarda l' ignobile gazzarra che stanno facendo i nostri politici, gente su la cui Religiosità non scommetterei mezzo copeco.

Poly, grazie per oggi le comiche :581.gif:



zio ot
 
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Hard-Rain
view post Posted on 6/11/2009, 10:08     +1   -1




QUOTE
poiché non credendo in Dio non v’è alcuna garanzia che tengano fede ai patti.

Beh, questa mi sembra un po' esagerata. Con buona pace di Bodin e soci.
 
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ginaripippa
view post Posted on 6/11/2009, 10:53     +1   -1




CITAZIONE
poiché non credendo in Dio non v’è alcuna garanzia che tengano fede ai patti.

Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! [Giacomo 2,19]

però non tengono fede ai patti.....
come del resto tantissimi credenti.....


vale
 
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Hard-Rain
view post Posted on 6/11/2009, 15:34     +1   -1




QUOTE
Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! [Giacomo 2,19]

però non tengono fede ai patti.....
come del resto tantissimi credenti.....

Attenzione perchè Polymetis ha affermato, sostanzialmente: "se non credi in Dio, allora non sei fedele ai patti." Da questo non si può dedurre che "se credi in Dio allora sei fedele ai patti", cioè che basti il credere in Dio per essere fedele ai patti, ma si può soltanto dedurre che: "se sei fedele ai patti, allora necessariamente sei uno che crede in Dio". In parole povere: se credi in Dio, non è detto che da ciò consegua che tu sei fedele ai patti: potresti esserlo o non esserlo.
 
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spirito!libero
view post Posted on 6/11/2009, 16:01     +1   -1




CITAZIONE
“Ciò che vi è di multiforme, poggia comunque sull’unica base unificante del cristianesimo”

No. L’unica cosa che c’è di uniforme sono i diritti dell’uomo, la laicità e altre cosucce prese dall' illuminismo e dal pensiero greco-romano. Tu ovviamente sosterrai che l’illuminismo nasce in seno al cristianesimo, io invece sostengo che nasce in opposizione all’oscurantismo cattolico. Ma su questo abbiamo già discusso a lungo e a quanto pare senza risultati apprezzabili.

CITAZIONE
“Quest’Europa e il volervi entrare sono solo una faccenda economica.”

Si questo te lo concedo. La parte economica è preponderante nella scelta dei popoli europei di unirsi.

CITAZIONE
“Io credo che non fallirà, ma credo che non fallirà unicamente perché toccheremo il fondo e l’Europa allora tornerà indietro capendo i suoi errori.”

Secondo me sei un illuso, hai mai visto un popolo tornare indietro ? Indietro non si torna, la storia lo insegna chiaramente. Nel bene o nel male il mondo non si fermerà mai, il cambiamento sarà sempre inesorabile e unidirezionale.

CITAZIONE
“Per l’appunto essendo valori dei singoli, ma non dell’Europa, non sono valori dell’Europa. L’unico valore che pare esista, come tu stesso riconosci, è qualcosa di negativo, cioè che occorre non interferire nelle idee altrui”

Non è esattamente così. Ci sono pochissimi valori ma fondamentali per gli europei. Ecco l’elenco non esaustivo:

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione

Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona

Ecc…

Mi sembrano già questi (e ce ne sono diversi altri) valori sufficienti a garantire l’unione di chi li condivide in opposizione a chi li contesta.

CITAZIONE
“Dei “tu devi al negativo”.”

Non sempre, ti ho già fatto l’esempio del soccorso.

CITAZIONE
“Quello che per te è sacrosanto, per me è la rovina.”

Per me e per la stragrande maggioranza dei pensatori non cattolici, non tirannici contemporanei. Anche perché, di etiche ne esistono quasi infinite e dunque imporne una è una barbarie intollerabile. Proprio per questo si è compreso che uno stato non può imporre un’etica.

CITAZIONE
“Esattamente. Lo stato impone già un’etica, l’etica di determinati “tu non devi”… Quest’etica è la versione laicizzata dell’etica cristiana”

Lo stato deve imporre solamente quello che è strettamente necessario per la civile convivenza. Questa non è etica ma legislazione, non confondere i due piani.

CITAZIONE
“ i musulmani e quelli che vengono da fuori si chiedono giustamente perché dovrebbero osservarla, visto che lo Stato ha rinunciato a darle un fondamento metafisico, e dunque non si vede proprio perché dovrebbe vincolare qualcuno che la sente come estranea.”

Deve rispettare le leggi italiane se vuole vivere in Italia, senza se e senza ma. Questo dice il nostro ordinamento giuridico come un italiano deve rispettare le leggi islamiche se vive in Iran. A questo non occorre giustificazione metafisica, ma semplicemente giuridica.

CITAZIONE
“Non è esatto. Quest’esempio è usato spesso dai seguaci moderni di MIll… Lo stato secondo loro non avrebbe il diritto di importi le cinture, perché se ti fai male è solo affar tuo. Ma non è così… Se muori e magari hai dei figli sotto la tua responsabilità, non puoi più curarti di loro. Se muori, non puoi più pagare il tuo debito a quello contro cui sei andato a sbattere,ecc.”

Non ho capito questa tua replica, io stavo solo facendoti notare che lo stato imopne dei comportamenti laddove questi siano ritenuti necessari (a torto o a ragione poco importa in questa sede) alla civile convivenza.

CITAZIONE
“Li ritieni irrinunciabili, ma non li vuoi fondare, ergo chi viene da fuori è liberissimo di risponderti che lui non ne vuole sapere”

Non ho detto che non li fondo in generale, ho detto che non li fondo metafisicamente e dunque in maniera "assolutistica". In ogni caso se chi viene da fuori non li accetta può tornarsene da dove è venuto. Inoltre questa replica da per scontato che se invece li fondassi metafisicamente chi viene da fuori non sarebbe liberissimo di rispondermi che lui non ne vuole sapere. Ma ciò è falso, perché qualsiasi fondamento tu scegli, chi viene da fuori è liberissimo di risponderti che lui non riconosce il tuo fondamento e quindi non ne vuole sapere. Come vedi, fondare metafisicamente equivale, nel caso di diatribe con “chi viene da fuori”, a non fondare alcunché. Ma poiché invece io fondo i miei valori sulla ragione partendo da qualcosa che condivide anche chi viene da fuori (uguaglianza) allora ho molte più probabilità di far accettare i miei valori fondati sulla ragione piuttosto che i tuoi fondati su un dio di parte che certamente non viene riconosciuto da chi viene da fuori. Se non condivide l'eguaglianza non avrò nulla da opporre se non il mio ordinamento giuridico. Ma bada bene, se non riconosce l'uguaglianza non riconoscerà ancor meno il tuo dio.


CITAZIONE
“Ad esempio, vietando loro la poligamia, sulla base di una regola radicatissima nella nostra mentalità, ma che non si può certo dire di diritto naturale.”

Infatti io sono per la poligamia per chi la desidera.

CITAZIONE
“tienitela la felicità del tuo mondo occidentale, per me corrotto ed infelice, io mi tengo la poligamia”.

Del resto, l’islamico ancor più facilmente potrebbe risponderti: “tienitelo il tuo dio del tuo falso cristianesimo, per me, islamico e felice, l’unico dio allah”.

Ancora non hai capito che non puoi usare l’argomento “i valori laici sono infondabili e dunque contestabili” perché qualsiasi fondamento metafisico tu darai sarà ancor più contestabile ! Tu continui a confondere il piano teorico con quello pratico. In quello teorico entrambi i "fondamenti" dipendono dal presupposto che accetti (un certo dio da una parte, e un ceti principio fondante dall'altra), e quindi sono equivalenti, sul piano pratico nessuno dei due "fondamenti" può imporre alcunché allo straniero di cultura diversa.

CITAZIONE
“Non si chiedeva infatti se gli immigrati debbano o no rispettare le nostre leggi, ma in base a che cosa lo stato pretende di poterle imporre”

In base al fatto che abbiamo un ordinamento giuridico. Questo è più che sufficiente.

CITAZIONE
“È del tutto miope sognarsi che, dopo duemila anni in cui in Europa il cristianesimo è stata l’unica ideologia dominante, pervasiva fino alle midolla, i valori dell’Europa e del popolo possano derivare da qualcos’altro che non sia il cristianesimo. I fermenti egualitaristi, ripresi in chiave laicizzata dall’illuminismo, sono ispirati dal Vangelo, “

Ho già ampiamente discusso di questo e non ho nessuna intenzione di ricominciare da capo.

CITAZIONE
“Lo stesso governo che ha fatto ricorso? “

Certo, lo stesso governo. Del resto anche i cittadini fanno ricorso per sentenze che giudicano errate pur condividendo l'ordinamento giuridico, ma se poi il ricorso non viene accettato hanno due strade, o si rassegnano o rifiutano le leggi (espatriano, diventano criminali). Io comunque contestavo il fatto che una minoranza imponga qualcosa alla maggioranza, ciò è falso perchè "l'imposizione" viene dalla maggioranza stessa che ha sottoscritto l'accordo.

CITAZIONE
“Tutto il mondo politico s’è schierato contro questa sentenza, a parte qualche voce dai radicali e dai comunisti. È evidente dunque che, sebbene i cittadini italiani approvino in pieno la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, non approvano invece l’interpretazione che della Dichiarazione ha dato questa corte”

Difatti il diritto al ricorso è sacrosanto, ma se gli organismi internazionali riconosciuti dall’Italia decreteranno ancora una volta sulla correttezza di quell’interpretazione, l’Italia o si adeguerà o dovrà rifiutare la sottoscrizione stessa con i suoi organi di controllo.

Saluti
Andrea


CITAZIONE (Hard-Rain @ 6/11/2009, 15:34)
CITAZIONE
Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! [Giacomo 2,19]

però non tengono fede ai patti.....
come del resto tantissimi credenti.....

Attenzione perchè Polymetis ha affermato, sostanzialmente: "se non credi in Dio, allora non sei fedele ai patti." Da questo non si può dedurre che "se credi in Dio allora sei fedele ai patti", cioè che basti il credere in Dio per essere fedele ai patti, ma si può soltanto dedurre che: "se sei fedele ai patti, allora necessariamente sei uno che crede in Dio". In parole povere: se credi in Dio, non è detto che da ciò consegua che tu sei fedele ai patti: potresti esserlo o non esserlo.

Giusto, questa è l'applicazione corretta del modus tollens.
 
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Frances Admin
view post Posted on 6/11/2009, 16:20     +1   -1




CITAZIONE
Non è esattamente così. Ci sono pochissimi valori ma fondamentali per gli europei. Ecco l’elenco non esaustivo:

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione

Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona

Ecc…

Mi sembrano già questi (e ce ne sono diversi altri) valori sufficienti a garantire l’unione di chi li condivide in opposizione a chi li contesta.

Iustitia praecipit parcere omnibus, consulere generi hominum, suum cuique reddere (Cicerone, De Rep., 3, 24).
 
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Hard-Rain
view post Posted on 6/11/2009, 16:32     +1   -1




QUOTE
Tu ovviamente sosterrai che l’illuminismo nasce in seno al cristianesimo, io invece sostengo che nasce in opposizione all’oscurantismo cattolico.

Mi sembra una visione riduttiva perchè soprattutto nasce anche e non certo secondariamente come ribellione ai privilegi della classe aristocratica: borghesia vs. nobilità. Non dimentichiamo questo. Se oggi l'aristocrazia è qualcosa di cui non abbiamo più percezione come nel passato è grazie all'illuminismo e alle varie rivoluzioni. Non era neppure scontato che dei sovrani concedessero delle "costituzioni" come è accaduto anche grazie all'illuminismo.

QUOTE
Nel bene o nel male il mondo non si fermerà mai, il cambiamento sarà sempre inesorabile e unidirezionale.

Unidirezionale in che senso? Personalmente credo che, rispetto ai diritti civili di cui tanto si parla, il nazismo, per esempio, sia stato un bel passo indietro rispetto al passato rispetto al periodo in cui si sviluppò. Credo che il terzo Reich sia stato ben peggio della repubblica di Weimar, tanto per intenderci. Al contrario la storia credo che non infrequentemente presenti delle involuzioni, nella scienza, nella morale, ecc.... Voglio sperare che non sia così per l'Unione Europea e in generale per il periodo storico in cui viviamo.

QUOTE
Iustitia praecipit parcere omnibus, consulere generi hominum, suum cuique reddere (Cicerone, De Rep., 3, 24).

No, Frances, non abituarti a scrivere in questa lingua orribile, traducilo in greco così almeno forse lo capiamo. Ciao. :)
 
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spirito!libero
view post Posted on 6/11/2009, 16:40     +1   -1




CITAZIONE (Hard-Rain @ 6/11/2009, 16:32)
Mi sembra una visione riduttiva perchè soprattutto nasce anche e non certo secondariamente come ribellione ai privilegi della classe aristocratica: borghesia vs. nobilità. Non dimentichiamo questo. Se oggi l'aristocrazia è qualcosa di cui non abbiamo più percezione come nel passato è grazie all'illuminismo e alle varie rivoluzioni. Non era neppure scontato che dei sovrani concedessero delle "costituzioni" come è accaduto anche grazie all'illuminismo.

et-et.

CITAZIONE
"Unidirezionale in che senso? Personalmente credo che, rispetto ai diritti civili di cui tanto si parla, il nazismo, per esempio, sia stato un bel passo indietro rispetto al passato rispetto al periodo in cui si sviluppò. Credo che il terzo Reich sia stato ben peggio della repubblica di Weimar, tanto per intenderci. Al contrario la storia credo che non infrequentemente presenti delle involuzioni, nella scienza, nella morale, ecc.... Voglio sperare che non sia così per l'Unione Europea e in generale per il periodo storico in cui viviamo."

Unidirezionale nel senso che valori superati difficilmente ritornano. Questo non significa che l'umanità non ricada negli stessi errori, ma se lo fa si basa su "valori" e principi diversi. Il nazismo si basava sulle distorte teorie prese dal darwinismo sociale, almeno ufficialmente, in questo senso era una novità assoluta.

Nel caso di specie nessuno in futuro accetterà uno "stato etico" tornando cioè a principi pre-illuministi. E' possibile che ci saranno dei totalitarismi, ma probabilmente si baseranno su nuovi valori.

CITAZIONE
No, Frances, non abituarti a scrivere in questa lingua orribile, traducilo in greco così almeno forse lo capiamo. Ciao. :)

Invece fai benissimo Frances, io adoro il latino !! Inoltre il tuo intervento è davvero pertinente ed efficace, in una sola citazione hai raccolto diversi concetti confutando cotemporaneamente alcuni assunti di Polymetis.
 
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*Rainboy*
view post Posted on 6/11/2009, 20:28     +1   -1




CITAZIONE (Frances Admin @ 6/11/2009, 16:20)
Iustitia praecipit parcere omnibus, consulere generi hominum, suum cuique reddere (Cicerone, De Rep., 3, 24).

Non è che c'è l'aiutino per i meno dotati? :D


CITAZIONE
Secondo me sei un illuso, hai mai visto un popolo tornare indietro ? Indietro non si torna, la storia lo insegna chiaramente. Nel bene o nel male il mondo non si fermerà mai, il cambiamento sarà sempre inesorabile e unidirezionale.

In realtà io ho paura che indietro si possa tornare eccome, e proprio per il motivo che dici tu, ossia il continuo cambiamento. La storia non è mai, mai mutata rapidamente come è successo negli ultimi 100 anni. Due guerre mondiali, armi nucleari, guerra fredda, asimmetrie straordinarie nella spartizione del benessere fra i popoli, informatizzazione, manipolazione genetica, rivoluzione sessuale...
Inoltre stiamo assorbendo quantità esponenzialmente crescenti di sapere, anche riguardante temi sui quali abbiamo forti inibizioni psicologiche e difficoltà gestionali. Dio, patria, famiglia, sesso, gerarchia, società... fino a poco tempo fa non avevamo la capacità di autoestinguerci, né quella di antropizzare i nostri stessi geni. E avevamo posizioni maschili e femminili socialmente e psicologicamente definite, così come concetti di società e valori semplificati.
C'è roba per dieci secoli abbondanti, ma è stata compressa in poco più di una vita umana. Mio nonno, buon'anima 93enne con un cervello ancora in discreto stato, quando passeggia con me al parco e sente certi racconti, sulle ultime stranezze sociali o su qualche scoperta scientifica, ride come un matto e mi spiega cosa si pensava delle stesse cose ai suoi tempi.
E' come sentire i racconti di un'altro mondo.

Francamente a volte mi domando se non possa esserci un limite di rottura e in tal caso, cosa potrebbe seguirne.

Edited by *Rainboy* - 6/11/2009, 21:02
 
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Frances Admin
view post Posted on 6/11/2009, 21:48     +1   -1




CITAZIONE (*Rainboy* @ 6/11/2009, 20:28)
CITAZIONE (Frances Admin @ 6/11/2009, 16:20)
Iustitia praecipit parcere omnibus, consulere generi hominum, suum cuique reddere (Cicerone, De Rep., 3, 24).

Non è che c'è l'aiutino per i meno dotati? :D

"La giustizia prescrive di aver riguardo per tutti, di provvedere al genere umano, di dare a ciascuno il suo."

Sono di passaggio, dunque mi limiterò a poche osservazioni. Con questa citazione non si intende accostare filosoficamente e dal punto di vista del diritto naturale norme giuridiche contemporanee maturate in sede europea, né provare il fondamento teorico di queste ultime da principi e norme morali già patrimonio della classicità. Il fatto che la dichiarazione dei diritti dell'uomo accolga principi morali già presenti nei sistemi filosofici antichi, è soltanto accidentale, essendo improbabile che per la redazione del documento i sottoscrittori si siano esplicitamente richiamati alla lezioni di Cicerone. Dunque dal mio punto di vista, non solo certi principi e in particolare quelli inerenti la dignità e il rispetto della persona umana sono costanti universali, ma proprio per questa ragione: 1) si è scelto di non richiamarsi a nessun sistema morale concreto e concretamente operante; 2) di richiamarsi esplicitamente a quegli unici principi che non sono né laici né religiosi, bensì umanitari (diversamente la logica porterebbe ad unire i principi laici-umanitari da contrapporre a quelli religiosi, una contraddizione biunivoca irrisolvibile). Potremmo parlare in termini di "leitmotiv", ma di leitmotiv mobili, capaci di arricchirsi e innovarsi a seconda della variabile temporale e delle esigenze dell'umanità.
 
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44 replies since 3/11/2009, 13:55   808 views
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