CITAZIONE (PAS60 @ 22/1/2010, 20:19)
Scusa Johannes, ma non ho capito cosa significhi questa autentica rivelazione che sul piano storico non corrisponde ai pensieri di Gesù; se per piacere approfondisci un po' per farmi capire.
Penso che sarebbe alquanto forzato sostenere che tutto quello che abbiamo in Paolo, nel vangelo di Giovanni e in altri scritti neotestamentari, corrisponde ai pensieri del Gesù storico.
Possiamo dubitare che, se per ipotesi avesse potuto leggerlo, Gesù avrebbe riconosciuto il suo messaggio e la sua figura nel vangelo di Giovanni. Eppure per i cristiani il vangelo di Giovanni è imprescindibile.
La rivelazione "fondante" (accolgo la terminologia del teologo Gerald O'Collins che distingue tra "rivelazione fondante" e "rivelazione dipendente" che si estende a tutta la storia della chiesa e s'intreccia con quella del mondo intero) non può essere assolutamente fatta coincidere con il Gesù storico, bensì abbraccia l'intero "evento-Cristo" comprendente una serie di "risposte" - anche abbastanza diverse tra loro - che i cristiani delle prime generazioni diedero a partire dall'impulso della figura e del messaggio del Gesù storico.
Reputo una pretesa teologica massimalista e non necessaria (oltre che non sostenibile) quella secondo cui tutti i grandi sviluppi avvenuti nelle chiese del primo secolo, debbano essere contenuti
in nuce nel Gesù storico.
CITAZIONE
Ancora, ecco quanto scriveva il Rabbino Neusner in un articolo del 2007 sul Jerusalem Post, commentando il suo libro divenuto famoso 'A Rabbi talks with Jesus' :"Abbiamo spesso evitato di portare allo scoperto i punti di sostanziale differenza tra noi...Egli (Gesù) pretese di riformare e portare a compimento: 'Vi è stato detto... ma io vi dico...' E invece noi teniamo fermo, e io l'ho sostenuto nel mio libro, che la Torah è stata ed è perfetta e non è bisognosa di ulteriori compimenti ..." A quanto capisco anche in affermazioni storiche di Gesù, a parte la stessa pretesa di essere Dio (Gv 10,33) che era considerata la bestemmia insopportabile e quindi da far "strappare le vesti", c'è una rottura con giudaismo come era inteso allora!
Io lascerei qui perdere quel che dice Neusner, anche perché il suo libro non si pone affatto nella prospettiva del Gesù storico.
A differenza di quanto pensa Negev, a me pare (ma non faccio testo) che δέ possa anche essere tradotto con "ma" (magari un "ma" meno forte e che non implica contrapposizione ...
ma lasciamo che sia Hard-Rain a illuminarci)... in ogni caso sono perfettamente d'accordo con lui che le cosiddette "antitesi" non possono essere lette come affermazioni di rottura o di contrasto. La chiave ermeneutica la fornisce lo stesso Matteo che fa precedere le "antitesi" dalle affermazioni di Mt 5,17-20 (Gesù non abolisce ma compie, non cadrà uno iota, non vanno sciolti nemmeno i minimi comandamenti della Torah).
Del resto è possibile che proprio a Matteo o alla sua tradizione, e non a Gesù, si debba la formulazione "avete udito...ma io vi dico" (sottolineo: la formulazione, non i contenuti, che anzi hanno tutti buona probabilità di storicità).
Un vero e prorio contrasto con la Torah mi sembra ravvisabile solamente nella antitesi sul divorzio (cfr. Mc 10,2-12). In Marco 10,5 Gesù argomenta che il ripudio fu concesso da Mosè "per la durezza del vostro cuore", ma che in principio non fu così, per cui in questo caso la tensione potrebbe essere risolta collocando l'insegnamento di Gesù in prospettiva escatologica, secondo la classica idea secondo cui l'
Endzeit ripristina l'
Urzeit.
Comunque stiano le cose, non penso proprio che si possa sostenere che Gesù ruppe con il giudaismo sulla base di questa sua particolare halakhà matrimoniale oppure del fatto che in un'occasione invitò un candidato-seguace a disobbedire al precetto di seppellire il proprio padre.
Io sono del parere che una certa "rottura" (concetto diverso da quello di "competizione", "contrasto", "conflitto") cominciò solo dopo il 70 (e si consumò - ma non per tutti i rami del cristianesimo - con il II sec.), in parallelo ad un processo di profonda trasformazione e normalizzazione in corso sull'altro "versante".