QUOTE (Talità kum @ 30/4/2010, 18:40)
Il mio punto è capire quale sia stata la differenza storica (se vi è stata, per carità) tra la figura di Gesù (ed il movimento dei suoi seguaci) rispetto agli ebraismi dell'epoca.
Partendo da Adolf von Harnack, passando da Geza Vermes (ebreo), arrivando a Gerd Theissen, tutti questi studiosi dicono che ciò che maggiormente distingueva Gesù dal suo ambiente circostante ebraico era il suo elevato carisma (in rilievo non è il cosa ha detto, che può essere simile e sulla scia di quanto detto in passato, ma il come l'ha detto).
A parte questa osservazione, che può lasciare soddisfatti o meno, personalmente sono dell'avviso che la cosa che maggiormente distingueva i giudei-cristiani dagli altri giudei era la credenza che Gesù fosse risorto (fatto storico, non che Gesù fosse risorto, ma che i primi giudeo-cristiani credevano che egli fosse risorto).
Nessun altro movimento giudaico credeva o sosteneva qualcosa di simile.
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Perché [Gesù] ha fatto la fine che ha fatto?
Molto dipende da che concezione di Gesù partiamo (seguendo Burton Mack Gesù è morto per sbaglio, casualmente, senza un vero motivo - non condivido quasi niente delle teorie di Mack, ma ti ho fatto presente la sua posizione solo per farti riflettere su una cosa: deve per forza di cose esserci un motivo?). E tale concezione dipende dal modo di procedere negli studi. Dietro ci sta una grande discussione su vari fronti (metodo, fonti, criteri, approccio, impossibilità di essere veramente obiettivi, vari gradi di probabilità), senza un vero consenso tra gli studiosi (non c'è consenso su quali sono le fonti da scegliere e da prediligere per la ricostruzione del Gesù storico, non c'è consenso su quali siano i critieri per distinguere ciò che è autentico da ciò che non lo è, non è consenso sull'approccio base da seguire nella ricerca - se iniziare da un paradigma generale, o dai detti autentici di Gesù, o dalle azioni autentiche di Gesù -, ecc.)
La ricerca storica non è in grado di dare certezze assolute (come nemmeno la ricerca scientifica, visto che ogni teoria scientifica è falsificabile, quindi può essere confutata in qualsiasi momento, se vengono scoperte le prove al riguardo). Siamo nel campo delle probabilità (teorie più o meno probabili), cosa che lascia un certo spazio di libera interpretazione. Non si arriverà mai ad un punto fermo. La ricerca sul Gesù storico è destinata a continuare in eterno (come anche la ricerca scientifica e la ricerca storica in generale). Questo perché il nostro sapere è limitato, ed essendo limitato, non possiamo mai veramente sapere se quanto diciamo è effettivamente giusto o meno (la possibilità di falsificazione è sempre dietro all'angolo).
Sai perché Bultmann riteneva superfluo sapere chi fosse il Gesù storico? Perché secondo lui metodologicamente parlando era impossibile giungere ad una rappresentazione storica di Gesù condivisibile e certa per tutti. Cosa serve un sapere ipotetico alla fede? Niente. Per questo (ed altri motivi ancora) egli diede solo importanza al Gesù della fede.
Con quanto appena detto, non sto sostenendo che bisogna evitare di chiedersi chi fosse il Gesù storico, ma solo di rendersi conto di quanto precaria e vulnerabile è la situazione in ambito storico (e anche scientifico).
La scienza come anche la storia hanno un limite enorme: il fatto di non possedere un sapere assoluto e certo. Che è poi il limite umano.
Quindi se chiedi un motivo ben preciso, se ti aspetti una risposta chiara e definitiva, ti posso dire con tutta franchezza che rimarrai deluso, perché non esiste. (Esistono solo gradi di probabilità, come anche varie vedute).
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Negev scrive
Forse i Giudeo-Cristiani erano a caccia di una nuova identità, poichè non ne avevano ancora unae la lloro storia era di circa 70-80 anni ma i Giudei la loro identità ce l'avevano già da 1800 anni.
Se si chiamano Giudei è perchè discendevano dalla tribù di Yehudah, figlio di Yaacov, figlio di Avraham. non esisteva per loro una identità più precisa e prestigiosa.
Ciao Negev,
prima di dire qualsiasi cosa vorrei mettere in chiaro un aspetto che non può essere trascurato: il nostro approccio differente alle fonti.
La storia delle religioni, come anche la storia in sé, dà una Fremddarstellung (una raffigurazione estranea, dal di fuori) delle varie religioni, che non corrisponde quasi mai con la Selbstdartellung dei vari credenti in questione (raffigurazione dall'interno). I motivi non sto a spiegarli, ma la realtà è questa.
Giusto per chiarire un po' quanto ho appena detto, farò un semplice esempio:
Tu affermi (probabilmente) che le pratiche come la circoncisione e il seguire lo Sabbat esistono dal tempo di Abramo.
Da un punto di vista storico si affermano cose un po' differenti: la pratica della circoncisione come anche di seguire lo Sabbat non erano probabilmente usanze molto in voga nel popolo ebraico prima dell'esilio in Babilonia. Solo con l'esilio (dopo la distruzione di Gerusalemme e del tempio, cioè di ciò che rappresentava il centro e il luogo in comune del popolo ebraico) si è sentita la necessità di ritrovare una propria identità, qualcosa che distinguesse il popolo ebraico dai popoli stranieri. Ecco che dunque si è iniziato a circoncidere e a seguire lo Sabbat. (Curioso è notare come già prima dell'avvento del cristianesimo ci fossero discussioni in ambito ebraico se la circoncisione fosse ancora da seguire, dopo che il popolo ebraico durante la rivolta dei maccabei era riuscita a riprendersi in possesso Gerusalemme*).
Tornando a noi, con la distruzione del tempio (e di una parte di Gerusalemme) nel 70 d.C. e con la distruzione totale di Gerusalemme nel 135 d.C. con il divieto assoluto per i giudei di mettere piede nella loro città più importante, è chiaro che il giudaismo si sia trovato di fronte a delle difficoltà (il centro del proprio culto non è più accessibile, ecc.) e abbia dovuto ricrearsi una certa identità (tradizione orale è stata messa per iscritto, fissazione definitiva del canone del Tanack rifiutando di fatto la versione dei Settanta - la Septuaginta - che era nel frattempo diventata il testo sacro base dei giudeo-cristiani, ecc.).
Probabilmente non concorderai con me, e non mi aspetto nemmeno che tu lo faccia. È giusto che ognuno abbia il suo punto di vista. Ma questo è quanto si racconta in certi ambienti.
Dopo la distruzione di Gerusalemme e il banno per i giudei, sia i giudei che i giudeo-cristiani hanno dovuto (ri)trovare una propria identità, cosa che ha portato ad una spaccatura definitiva.
Pace e bene
* La circoncisione veniva vista da alcuni ebrei come un influsso pagano (dovuto all'esilio).