Che faccia tosta. Come è facile constatare io ho già proposto un argomento concreto: At 5:6, con tanto di presunto semitismo di prima classe. E con questo ho già detto tutto. E' inutile che proponi l'apertura di thread dedicati, perché il presente thread recita a chiare lettere "Semitismi del Nuovo Testamento". Ora è evidente che non sei in grado di seguirmi perché sei in seria difficoltà col greco ellenistico. Non ci resta che prenderne atto.
Strano, l' impressione che ho io è invece che tu non capisci una cippa di Ebraico .
Ne prendo atto. ////////////////////////////////////////
Ma ora voltiamo pagina :
Giovanni XIX ,13
Per iniziare vi propogo una nota di Messori :
www.storialibera.it/epoca_antica/cr...Bleggendario%BB?
Cap. 19: "Pilato condusse fuori Gesù e si assise in tribunale nel luogo detto Litostroto, in ebraico Gabbatà".
Che poteva mai essere questo «Litostroto» del quale, come per la piscina, parla il solo Giovanni? In greco «litostrotos» significa «luogo lastricato»; in aramaico (la lingua parlata dal popolo di Israele a quei tempi) «Gabbatà» equivale ad «altura». Per secoli si conobbe solo il significato dei due vocaboli, senza alcun riscontro nella topografia di Gerusalemme. Per gli stessi della gaffe della piscina non sussisteva ovviamente problema: anche qui ci si trovava di fronte a un simbolo. Il lavoro doveva quindi limitarsi a scovare il significato di un particolare mitologico alla pari degli altri.
Anche stavolta, però, l'amara sorpresa. L'archeologo francese Vincent, prendendo sul serio il testo di Giovanni tra i sarcasmi e le beffe degli «esperti», nel 1927 tirò alla luce il «Litostroto» o «Gabbatà». È un cortile lastricato di circa 2.500 metri quadri, pavimentato al modo romano. Si estende, come indicava il vangelo, proprio dove si apriva il cortile dell'Antonia, la fortezza della guarnigione imperiale nella quale, durante l'inverno e la Pasqua, risiedeva il procuratore romano. Se il termine greco per indicare il cortile allude alla pavimentazione, il termine ebraico, «altura» è dovuto al fatto che la fortezza Antonia sorgeva sulla collina più elevata delle quattro della Gerusalemme antica (3).
Horbene , il fido Messori qui salta fuori dicendo che l' Ebraico Gabbatà vorrebbe dire altura .
abbiamo un greco lithostroton
Λιθοστροτονche dovrebbe corrispondere a un Gabbatha traslitterato così in Greco :
ΓαββαθαMa in Ebraico altura è espresso dalla parola ramah
רָמָהNe ho parlato qui :
https://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=44586197Ma una soluzione ci potrebbe essere :
la parola gav
גַּב schiena, dorso e per estensione cima , gobba del monte, dorso del monte , viene chiamato così anche il sopracciglio dell' occhio.
A questo punto, se in Ebraico vogliamo dire la schiena di lei , la sua schiena riferito a una donna ( l' ebraico non ha la desinenenza del genitivo ) dobbiamo dire gav shellàh
גַּב שֶׁלָּהּ Ma in questi casi si usa sempre la forma costrutta :
il shellah muta nel suffisso attah
ָתָהּ (il
ָ Qammatz , la a , andrebbe prima della taw
ת , ma il sistema fa i capricci ... )
, gav , radoppiando la v con il daghesh
ּ diventa gabb
גַּבּed ecco comparire Gabbatah
גַּבָּתָהּHora , sarebbe interessante indagare su come cavolo il greco lithostroton , pavimento di pietra , possa diventare gabbatha , schiena di lei .
La mia impressione è che anche in questo caso i Grecisti redattori del N. T. non capissero una cippa di Ebraico.
דוד ות
Edited by barionu - 5/7/2010, 03:43