Studi sul Cristianesimo Primitivo

Simone Bar-Iona / Bariona

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view post Posted on 20/7/2010, 23:39     +1   -1
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Riassumendo :


נֹצֵר : notzèr : guardiano, sentinella


נֵצֶר . nètzer : germoglio , rampollo


נָזִיר : nazìr : nazir ( monaco, separato, colui che fa un voto )


נֵזֶר : nèzer : capigliatura , corona




Voglio ora approfondire il sostantivo


nèzer


in Ebraico

נֵזֶר

nèzer ha il significato prevalente di capigliatura in senso esteso : come se fosse una corona di capelli , infatti riferito

a un uomo che hafatto voto di nazìr , si può dire che ha un nèzer sul capo :

un esempio dal Tanakh

www.mechon-mamre.org/f/ft/ft0229.htm


Esodo XXIX , 6



ו וְשַׂמְתָּ הַמִּצְנֶפֶת, עַל-רֹאשׁוֹ; וְנָתַתָּ אֶת-נֵזֶר הַקֹּדֶשׁ, עַל-הַמִּצְנָפֶת.


Puis tu placeras la tiare sur sa tête et tu assujettiras le saint diadème sur la tiare.


nèzer e nazìr


נ . ז . ר.

Infatti la radice si utilizza per fare l'infinito del verbo : linzòr : fare un voto, riferito proprio al Nazir

לִנְזוֹר

E in Ebraico abbiamo , molto simile : lindòr : fare un voto ( generico )


לִנְדּוֹר[/color]



nèzer e nazìr



sono poi vocalizzati in modo diverso :


נֵזֶר nèzer

נָזִיר nazìr



nèzer nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?id=64...6%B6%D7%A8&s=ft


nazìr nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?id=64...7%99%D7%A8&s=ft


nètzer nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?id=64...6%B6%D7%A8&s=ft


notzèr nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?oq=%D...=ALL&search=all

Annoto che il sostantivo : corona , in Ebraico è espresso anche da

kèter כֶּתֶר


( forse come ad indicare principalmente la corona come oggetto regale )


kèter nel Tanakh

http://search.freefind.com/find.html?id=64...6%B6%D7%A8&s=ft




דוד ור
 
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Saulnier
view post Posted on 21/7/2010, 12:01     +1   -1




Ben Netzer, letteralmente, il figlio del germoglio.

Di quale germoglio di tratta?

Per i giudeo-cristiani era il germoglio della profezia di Isaia (11,1):

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.


Il soprannome ci appare come un appellativo messianico.

I giudeo-cristiani probabilmente chiamavano così il loro messia, perché credevano che egli era colui che era stato promesso da Isaia.
Il soprannome messianico di Simone al II secolo fu Bar Kokhvà (letteralmente ‘il figlio della stella’) e questo appellativo sembra avere una genesi analoga a quella di Ben Netzer.

Anche qui il riferimento è ad una profezia messianica (quella di Balaam in Numeri, xxiv,17).

Il ‘figlio’ sembra avere il senso di ‘colui che adempie la profezia’.

Bar Kokhvà quella di Balaam.

Ben Netzer quella di Isaia.


I villaggi di Nazaron e Kokhaba (Ναζάρων καὶ Κωχαβα) del millenarista Giulio Africano sono i nomi simbolici delle città dei due Messia più importanti dei primi due secoli.

Ma a questo punto si pone una questione molto importante.

Per il popolo ebraico questi Messia hanno fallito la loro missione, ergo essi hanno dimostrato, con la loro sconfitta, di non meritare questi appellativi.

Da cui la trasformazione di questi soprannomi in nomi derisori (Bar Kokhvà in Bar Koziba (o Bar Koph), Yeshua in Yeshu, Barabba, Barkabba)

Per quale motivo Ben Netzer è rimasto tale negli scritti rabbinici?

Dato il contesto nel quale l’appellativo viene riportato negli scritti rabbinici, mi pare si possa escludere che esso possa aver mantenuto un senso onorifico.

Per risolvere questo enigma io credo sia necessario ancora una volta guardare agli scritti talmudici ed in particolare il Talmud Babilonese (Sanhedrin 46a).

Il passaggio che ci interessa è quello relativo ai cinque discepoli di Yeshu ed in particolare quello relativo a Netzer.

Dal contesto della citazione, Netzer più che un discepolo di Yeshu sembra essere Yeshu stesso, il Dio dei cristiani.

La cosa viene confermata nell’Aruch (XII secolo) che sotto la parola Netzer, riporta:

Netzer è anche Notzri, quel maledetto.

Sanhedrin 46a:

“Quando essi portarono Netzer, egli disse loro: “Sarà dunque ucciso Netzer? Ma è scritto: ‘Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse’. Ma essi risposero: “Sì. Netzer sarà ucciso perché sta scritto: ‘tu sei stato gettato fuori dalla tomba come un abominevole germoglio.’

La profezia messianica e l’allusione all’espulsione dalla tomba sembrano essere riferimenti troppo circostanziati per non riferirsi al messia crocifisso da Ponzio Pilato.

Tuttavia quello che è importante sottolineare qui è la chiave per la comprensione del soprannome talmudico di Ben Netzer.

I rabbini questa volta non hanno mutato l’appellativo, ma hanno ottenuto lo stesso effetto modificando la profezia di riferimento.

Il cristo rimarrà Ben Netzer, il figlio del germoglio, ma non più quello messianico di Isaia XI, 1 ma il virgulto spregevole del Re di Babilonia della profezia Isaia XIV, 12-20:


Come mai sei caduto dal cielo,
Lucifero, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato steso a terra,
signore di popoli?

Eppure tu pensavi:
Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.

Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo.

E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell'abisso!

Quanti ti vedono ti guardano fisso,
ti osservano attentamente.
È questo l'individuo che sconvolgeva la terra,
che faceva tremare i regni,

che riduceva il mondo a un deserto,
che ne distruggeva le città,
che non apriva ai suoi prigionieri la prigione?

Tutti i re dei popoli,
tutti riposano con onore,
ognuno nella sua tomba.

Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,
come un virgulto spregevole;

sei circondato da uccisi trafitti da spada,
come una carogna calpestata.
A coloro che sono scesi in una tomba di pietre

tu non sarai unito nella sepoltura,
perché hai rovinato il tuo paese,
hai assassinato il tuo popolo;
non sarà più nominata
la discendenza dell'iniquo.

 
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view post Posted on 21/7/2010, 12:29     +1   -1
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Isaia XIV , 19


www.mechon-mamre.org/f/ft/ft1014.htm



וְאַתָּה הָשְׁלַכְתָּ מִקִּבְרְךָ, כְּנֵצֶר נִתְעָב--לְבֻשׁ הֲרֻגִים, מְטֹעֲנֵי חָרֶב; יוֹרְדֵי אֶל-אַבְנֵי-בוֹר, כְּפֶגֶר מוּבָס.




כְּנֵצֶר


kenètzer : come germoglio


veramente interessante questo passo di Isaia :

tento una traduzione


וְאַתָּה הָשְׁלַכְתָּ מִקִּבְרְךָ, כְּנֵצֶר נִתְעָב


וְאַתָּה we attàh : ma tu

הָשְׁלַכְתָּ hashelakhtà : viene usato il verbo ( raro ) לִשְׁלוֹךְ lishlokh : cadere delle foglie ,

forma passata : cadesti , sei caduto

מִקִּבְרְךָ, mi qiverkà

מִ mi : da


קִּבְרְךָ qiverkà e la forma costrutta di

קֶבֶר qèver : tomba

שֶׁלְּךָ shellekà : la tua ( forma maschile , qever è maschile )


קִּבְרְךָ qìverkà : la tua tomba



מִקִּבְרְךָ, miqiverkà : da la tua tomba

כְּנֵצֶר kenètzer : come germoglio


נִתְעָב nitav : odioso , malfamato, maledetto




zio ot talmidit qatan meov :rolleyes:

Edited by barionu - 22/7/2010, 02:51
 
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Saulnier
view post Posted on 24/7/2010, 11:16     +1   -1




CITAZIONE
Dux latronum...prese delle città e governò su di esse.

Curiosamente la parola 'ladro' nel testo e nel commento di Rashi è lestes traslitterato in ebraico.
Come se la fonte originaria di questo passaggio, fosse un’opera scritta in greco (Giuseppe Flavio?)

בר נֵצֶר - Ben Netzer nel testo viene definito un ליםטים termine che sembra la traslitterazione della parola greca λῃστής - brigante, un termine che ricorre spesso nelle opere di Giuseppe Flavio per definire gli zeloti.

Mi pare una particolarità degna di nota.

Mi chiedevo se questo termine venga usato anche altrove negli scritti talmudici.
 
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operanuova
view post Posted on 24/7/2010, 13:47     +1   -1




CITAZIONE (Saulnier @ 24/7/2010, 12:16)
Ben Netzer nel testo viene definito un ליםטים termine che sembra la traslitterazione della parola greca λῃστής - brigante, un termine che ricorre spesso nelle opere di Giuseppe Flavio per definire gli zeloti.
Mi pare una particolarità degna di nota.
Mi chiedevo se questo termine venga usato anche altrove negli scritti talmudici.

Perdonami - vi sto seguendo - ma che significa "sembra la traslitterazione"? Lo è o non lo è?
Se si può attestare che è una traslitterazione, il particolare è degno di nota. Nel caso contrario è soltanto una cosa che sembra, al pari di tante altre che appaiono.
 
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view post Posted on 24/7/2010, 15:41     +1   -1
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CITAZIONE (Saulnier @ 24/7/2010, 12:16)
CITAZIONE
Dux latronum...prese delle città e governò su di esse.

Curiosamente la parola 'ladro' nel testo e nel commento di Rashi è lestes traslitterato in ebraico.
Come se la fonte originaria di questo passaggio, fosse un’opera scritta in greco (Giuseppe Flavio?)

בר נֵצֶר - Ben Netzer nel testo viene definito un ליםטים termine che sembra la traslitterazione della parola greca λῃστής - brigante, un termine che ricorre spesso nelle opere di Giuseppe Flavio per definire gli zeloti.

Mi pare una particolarità degna di nota.

Mi chiedevo se questo termine venga usato anche altrove negli scritti talmudici.

Della serie complichiamoci la vita ...

http://it.wikipedia.org/wiki/Alfabeto_ebraico



ליםטים quelle riportate sono mem ם ???


ליםטים è problematico in quanto la mem מ a fine parola

viene scritta così ם

si tratta quindi di 2 parole espresse al plurale : lem tem


לים טים

Altra complicazione : se è presa da un commento di Rashì , risulta un ' ulteriore traslitterazione, in quanto Rashì scrive sempre con una sua forma grafica particolare : l' alfabeto Rashì.

Fatto sta che Rashi scrive la samek : ס in una forma estremamente simile alla ם

In questo caso sarebbe esattamente LESTES traslitterato

Non trovo su Google l' alfabeto Rashì ... :angry:


zio ot :mf_bookread.gif:

Edited by barionu - 24/7/2010, 17:11
 
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Saulnier
view post Posted on 24/7/2010, 16:12     +1   -1




CITAZIONE
Fatto sta che Rashi scrive la samek : ס in una forma estremamente simile alla ם

In questo caso sarebbe esattamente LESTES traslitterato


ליסטיס


Si tratta in effetti di due samek (e non due mem) ed è proprio λῃστής traslitterato:

Lamed Jod Sameck Tet Jod Sameck.

Su questo termine e le sue ricorrenze negli scritti talmudici vedi anche (fondo pagina a destra):

www.hebrewbooks.org/pagefeed/hebrewbooks_org_38237_25.pdf

 
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view post Posted on 24/7/2010, 17:12     +1   -1

Simpatizzante

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CITAZIONE (Saulnier @ 24/7/2010, 17:12)
CITAZIONE
Fatto sta che Rashi scrive la samek : ס in una forma estremamente simile alla ם

In questo caso sarebbe esattamente LESTES traslitterato


ליסטיס


Si tratta in effetti di due samek (e non due mem) ed è proprio λῃστής traslitterato:

Lamed Jod Sameck Tet Jod Sameck.

Su questo termine e le sue ricorrenze negli scritti talmudici vedi anche (fondo pagina a destra):

www.hebrewbooks.org/pagefeed/hebrewbooks_org_38237_25.pdf

Mica facile la lettura di questo Jastrow Dictionary...
fantastico comunque....
grazie per la segnalazione.
sto provando a seguirvi (la questione del Ben Nezer "The King of the robbers" (Lightfoot) mi interessa moltissimo).

particolarmente interessanti, in relazione a quanto stavate dicendo, mi sembrano questi due passaggi:


ליםטות f. (denom. of ליםטים ) robber's life, lawlessness.
Kidd. 30b כל שאינו...מלמדו ל׳ whosoever does not teach him (his son) a trade, trains him for robbery; a.e.—Pl. ליםטיות . Yeb. 25b נתפם ע״י ל׳ he was arrested on account of robberies (that had been committed). Snh.46b י צ א ל ל ׳ turned to lawlessness; (Ms. M. לליםטיא= lesteia).

לס׳,ליםטם ,ליםטיס (frequ. incorr. טים ..) m. (lestes) robber,pirate, freebooter, in gen.rover. Targ. Y.Gen. XXI, 13—B. Kam. 57a, a. fr. ־, ל׳ מזויי , v. וון ; B.Mets. 43a.; 58* ־ לםטין (corr. acc). Y. Ber. IX, 13b top; a.fr.—PI. ׳ -לינזצץ ,ליםטים ?V G e 1 1 • ״ •s• 6 4 (v• יי ? n ) ט י י מ ם י
ל׳ וכי rovers had come to his house and revelled with him the whole night. Sabb. 10a; Pes. 12b מאכל ל׳ the meal-time of the lawless (prize-fighters &c, cmp. לידים(a. v. fr. Ch. forms: לייםטךא',ליםטין (v. .ליםטיםין,(ליםטאת
Targ. Job V, 5.-2) pr. n. m. Lestes (cmp. Roman name Latro).


In relazione a quanto dite, Barionu e Saulnier, al posto di ליםטים bisognerebbe leggere
ליסטיס


"Si tratta in effetti di due samek (e non due mem) ed è proprio λῃστής traslitterato: Lamed Jod Sameck Tet Jod Sameck."

L'interpretazione del Jastrow Dictionary sembra andare in questa direzione anche se la resa non è proprio chiara:

לס׳,ליםטם ,ליםטיס (frequ. incorr. טים ..) m. (lestes) robber,pirate, freebooter

 
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Saulnier
view post Posted on 25/7/2010, 11:07     +1   -1




Il termine ליסטיס ricorre anche nel Talmud Babilonese (Sanhedrin 106b) a proposito del primo zelota biblico: Phineas

Il Minim rispose: hai parlato bene poichè io stesso ho visto una cronaca di Balaam in cui è scritto: Trentatré anni aveva Balaam lo zoppo, quando il lestes Phineas lo uccise.

Phineas il figlio di Eleazar (Numeri, 25) fu un leader patriottico, zelota per la Legge ed è proprio in lui che l'attivismo zelota troverà la propria legittimazione teologica. L'esecuzione da parte di Phineas di un principe di Israele fuorviatosi nella lussuria andava a sigillare una nuova alleanza tra il popolo di Israele e il Tetragramma.

Numeri 25,11

Phineas, figlio di Eleazar, figlio del sacerdote Aronne, ha allontanato la mia ira dagli Israeliti, perché egli è stato animato dal mio zelo fra di loro, e io nella mia gelosia non ho sterminato gli Israeliti.

Già il passaggio di Kethubot 51b affermava che Ben Netzer non fu un ladro ordinario, quanto importante diventa allora per la storia la nota di Raschi se alla parola ליסטיס deve essere attribuito il significato di zelota.

Ben Nezer fu uno zelota e prese delle città e governò su di esse, e divenne il capo degli zeloti.


 
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view post Posted on 25/7/2010, 11:24     +1   -1
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אריאל פינטור

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CITAZIONE
Phineas il figlio di Eleazar (Numeri, 25) fu un leader patriottico, zelota per la Legge ed è proprio in lui che l'attivismo zelota troverà la propria legittimazione teologica. L'esecuzione da parte di Phineas di un principe di Israele fuorviatosi nella lussuria andava a sigillare una nuova alleanza tra il popolo di Israele e il Tetragramma.

Lo zelo di Pinchas non è uno zelo paragonabile allo zelo politico e nazionalista degli zeloti.
Pinchas è animato dalla necessità del rispetto dell'halachà che in quel momento sfugge a Moshè.
Il peccato del Principe ucciso, Zimrì, non è la lussuria, ma la commistione con una donna idolatra, la midianita. E' uno zelo religioso, non politico. (Numeri 25-11 e 25-18)
Vedi anche qui:
http://forumbiblico.forumfree.it/?t=49178759

L'uccisione di Bil'am il profeta dei gentili, avviene successivamente, (Numeri 31-6/8) sempre ad opera di Pinchas. Il primo episodio si riferisce invece a Zimrì ben Salù l’israelita, della Tribù di Shimon e Cozbì bat Tzur la donna midyanita

Edited by Negev - 25/7/2010, 12:46
 
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NUMERI XXV 11

www.mechon-mamre.org/f/ft/ft0425.htm




פִּינְחָס בֶּן-אֶלְעָזָר בֶּן-אַהֲרֹן הַכֹּהֵן, הֵשִׁיב אֶת-חֲמָתִי מֵעַל בְּנֵי-יִשְׂרָאֵל, בְּקַנְאוֹ אֶת-קִנְאָתִי, בְּתוֹכָם; וְלֹא-כִלִּיתִי אֶת-בְּנֵי-יִשְׂרָאֵל, בְּקִנְאָתִי.


פִּינְחָס בֶּן-אֶלְעָזָר

Pinehas ben Eleazar : Pinehas figlio di Eleazar ( Lazzaro )


Pinehas compare molte volte nel Tanakh


http://search.freefind.com/find.html?id=64...%B8%D7%A1+&s=ft


La questione di Pinehas è molto complessa.

Sono molti gli studiosi , in particolare Farmer e Brandon a sostenere che gli Zeloti si sarebbero " ispirati "

al Pinehas del 2 Libri dei Maccabei ( giuntici però solo in Greco e non facenti pate del Tanakh )

http://it.wikipedia.org/wiki/1_Maccabei

http://it.wikipedia.org/wiki/Secondo_libro_dei_Maccabei


Il libro di Farmer

Maccabees, Zealots, and Josephus, by William Reuben Farmer

www.commentarymagazine.com/viewarti...ben-farmer-2564

Sicuramente da approfondire .




zio ot :mf_bookread.gif:

Edited by barionu - 25/7/2010, 13:33
 
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Hard-Rain
view post Posted on 25/7/2010, 11:51     +1   -1




Sono tutte letture fantasiose perchè le parole (verbi, aggettivi, ecc...) di radice ζηλ- non si riferiscono certo nello specifico esclusivamente agli "zeloti" intesi come partigiani della rivolta giudaica, questo è un uso particolare e speciale di cui Flavio Giuseppe fa oggetto quel gruppo di persone, basti dire che nella prosa filosofica (di lingua greca) queste parole compaiono comunemente per quelli che si danno da fare nello zelo della filosofia o per emulare (verbo ζηλοω) il comportamento di un qualche maestro di grande prestigio, nei testi religiosi (come quello di Num.) per il testo sacro, per Dio o per la religione stessa. Qui sembra che appena uno incontra una parola contenente questa radice debba pensare agli zeloti e a Flavio Giuseppe: ma quando mai...

Per esempio Epittèto si rivolge al governante immaginario con la seguente eloquenza:

Governaci come degli (esseri) razionali, mostrandoci le (cose) utili/convenienti (τα συμφεροντα) e (noi) seguiremo: mostra le cose che non servono (τα ασυμφορα) e noi ne saremo distolti. Rendici (v. κατασκευαζω) ammiratori/seguaci (v. ζηλωτης) di te stesso, come Socrate (seppe) (rendere seguaci/ammiratori) di se stesso. Egli era (fu) colui che governava (gli uomini) come degli uomini, che ha reso il loro desiderio, la (loro) avversione), il (loro) impulso), la (loro) repulsione [come enti] sottoposti/soggetti (ptc. di υποτασσω) a lui. (Arr.EpictD. 3,7,33-34)

Che cosa dobbiamo intendere? Che Epittèto sta esortando qualcuno a diventare uno "zelota" inteso come partigiano giudeo del 70?

Ancora, si nota la seguente frase:

Suvvia, tu portami la tua attività (διατριβη), quella che brami/desideri (v. ποθεω), o seguace (voc.vo di ζηλωτης) della verità, oltre che di Socrate e di Diogene. (Arr.EpictD. 3,24,40)

Non manca anche lo zelo della (per la) divinità, cioè per (il) Dio (= Zeus):

Se la divinità (το θειον) è fedele, anche questo sia fedele. Se libera, (anche questo sia) libero. Se è benefica, (anche questo sia) benefico. Se è generosa, (anche questo) sia generoso. Appunto deve fare e dire tutte le (cose) conseguenti, come un seguace/emulatore del Dio (ζηλωτης του θεου). (Arr.EpictD. 2,14,13)

Probabilmente la radice ζηλ- conta più occorrenze nei quattro libri delle Diatribe di Epittèto che nell'intera Bibbia tradotta in greco nella LXX...

Edited by Hard-Rain - 25/7/2010, 13:08
 
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Saulnier
view post Posted on 25/7/2010, 11:54     +1   -1




CITAZIONE
L'uccisione di Bil'am il profeta dei gentili, avviene successivamente, sempre ad opera di Pinchas. Il primo episodio si riferisce invece a Zimrì ben Salù l’israelita, della Tribù di Shimon e Cozbì bat Tzur la donna midyanita

Sì, da come ho citato il passaggio poteva evincersi erroneamente che si faceva riferimento ad uno stesso episodio.

CITAZIONE
Lo zelo di Pinchas non è uno zelo paragonabile allo zelo politico e nazionalista degli zeloti.
Pinchas è animato dalla necessità del rispetto dell'halachà che in quel momento sfugge a Moshè.

Io credo che Pinchas fu un modello ed un esempio per la setta zelota di Giuda di Gamala, caratterizzata da uno zelo politico e nazionalista certo, ma sempre inscindible da quello religioso.

Negev, Volevo tornare un attimo sul passaggio di Esodo (34,6-17).

Come detto nel testo masoretico tre lettere del passaggio risultano ingrandite: la ‘nun’ נ di Notser (Esodo: 34,7) la ‘resh’ ר di ‘Dio straniero’ (Esodo, 34,14) e la yod י di ‘metallo fuso’ (Esodo, 34,17).

Avevo ipotizzato che il significato di questi ingrandimenti potesse essere un avvertimento per il popolo ebraico a non convertirsi, a non fare cioè come Notzrim, idolatri che adorano un Dio straniero.

Ammonizione diretta ai giudei della diaspora, che ai tempi della redazione del testo masoretico si trovavano a più stretto con contatto con l’idolatria cristiana.
Questa interpretazione nasce dal contesto stesso di Esodo nel quale il Signore, in procinto di stringere una nuova alleanza a Mosé, dice (Esodo, 34-12-17):


Guardati bene dal far alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per entrare, perché ciò non diventi una trappola in mezzo a te.
Anzi distruggerete i loro altari, spezzerete le loro stele e taglierete i loro pali sacri.
Tu non devi prostrarti ad altro Dio, perché il Signore si chiama Geloso: egli è un D-o geloso.
Non fare alleanza con gli abitanti di quel paese, altrimenti, quando si prostituiranno ai loro dei e faranno sacrifici ai loro dei, inviteranno anche te: tu allora mangeresti le loro vittime sacrificali.
Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti, quando esse si prostituiranno ai loro dei, indurrebbero anche i tuoi figli a prostituirsi ai loro dei.
Non ti farai un Dio di metallo fuso.


Ma come faranno gli ebrei, lontani dalla loro terra, Israele, la Vigna del Signore a non perdersi nelle tenebre dell’idolatria?


Con l’aiuto di una candela accesa dal Tetragramma.
Le lettere ingrandite nel testo masoretico, Nun-Resh-Yod, danno נרי , ‘niyr’, mia candela, la candela di Salmi 18:29.

Perché tu accenderai la mia candela, o Signore, il mio D-o rischiarerà le mie tenebre.

 
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CITAZIONE
Negev, Volevo tornare un attimo sul passaggio di Esodo (34,6-17).

Hai ragione. Abramo ci sta lavorando e ti risponderà presto
 
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view post Posted on 25/7/2010, 12:55     +1   -1
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Cit da Rain

Sono tutte letture fantasiose perchè le parole (verbi, aggettivi, ecc...) di radice ζηλ- non si riferiscono certo nello specifico esclusivamente agli "zeloti" intesi come partigiani della rivolta giudaica, questo è un uso particolare e speciale di cui Flavio Giuseppe fa oggetto quel gruppo di persone, basti dire che nella prosa filosofica (di lingua greca) queste parole compaiono comunemente per quelli che si danno da fare nello zelo della filosofia o per emulare (verbo ζηλοω) il comportamento di un qualche maestro di grande prestigio, nei testi religiosi (come quello di Num.) per il testo sacro, per Dio o per la religione stessa. Qui sembra che appena uno incontra una parola contenente questa radice debba pensare agli zeloti e a Flavio Giuseppe: ma quando mai...

Ma ne avevamo già parlato qui ! :

https://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=47245695

Guarda Rain che l' affermazione di Saulnier , anche seguendo le tue precise indicazioni del topic citato , è da intendersi nell' inviduare zelota come estensione a sostantivo , e non aggettivo .

Nessuno qui mette indubbio che il sostantivo zelota derivi dall' aggettivo zelota.

Sappiamo poi , ormai per certo , che zelota è un termine tardo ,

in coda al probabile archetipo baryonà בריונא

per descrivere un combattente rivoluzionario .


zio ot
 
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