NegevCITAZIONE
Come è possibile che si faccia riferimento a un testo tradotto piuttosto che all'originale?
Beh, la stragrande maggioranza delle citazioni del Nuovo Testamento sono prese dalla LXX...e molte di queste assumono un significato teologico rilevante solo se lette alla luce di questa traduzione. Sempre prendendo in esame il Vangelo Giovanneo, quando lo accusano e lo vogliono lapidare di farsi Dio, Gesù risponde ai farisei
"Non è forse scritto nella vostra Legge : io ho detto, voi siete Dèi?", ora, il testo ebraico ha dove Gesù dice Dèi,
Elohim, ma Elohim originariamente non significa dèi, ma giudici, e dunque Gesù non poteva citare ai farisei quel passo con il normale significato ebraico, altrimenti non aveva senso il suo discorso in quel contesto. Al contrario, la LXX traduce in quel passo
Elohim con
Theos e dunque con Dèi, legittiminando in un tal senso l'obiezione di Gesù. La cosa che però appare strana a questo punto, e che fa sorgere dei quesiti è :
a) I farisei dell'epoca attribuivano dunque un qualche valore alla LXX, giacchè Cristo gliela cita contro come autorevole?
b) Assieme a quella citazione, Gesù aggiunge
"e la Scrittura non può essere annullata". Dunque, considerava la traduzione LXX di quel passo a tal punto autorevole da considerarla sacra scrittura immutabile?
Possibili soluzioni:
c) Forse nel I secolo Elohim aveva nell'ambiente di Gesù il significato di Dèi, e dunque poteva anche citare invece dal testo ebraico e non quello greco
d) si cita espressamente il testo greco, ma la citazione fa parte del corpus di episodi teologici-non storici di Giovanni. Dunque, la comunità cristiana di fine primo secolo aveva evidentemente dato una grande autorità alla LXX ergendola poi a testo greco liturgico ufficiale.
Tu però giustamente chiedi, perchè fare affidamento ad una traduzione greca invece di affidarsi al testo ebraico masoretico? Una possibile spiegazione è che l'autore giovanneo forse non conoscesse la lingua ebraica e dunque facesse riferimento ad un testo della Tanakh in una lingua a lui familiare e conosciuta, il greco. Però come spiegare che la LXX venga esplicitamente utilizzata anche da autori che presumibilmente avrebbero addirittura scritto originariamente il loro vangelo in ebraico, come Matteo (vedasi profezia Isaiana della Vergine)? Devo essere sincero, non ti saprei dare una risposta in proposito. Però, risulta evidente dalle numerose evidenze testuali che praticamente tutti gli autori del NT, nonchè prime testimonianze cristiane, fecero uso e riferimento esplicito alla LXX e i suoi contenuti.
CITAZIONE
Io sono non significa nulla e nessun Ebreo di nessuna epoca associerebbe "io sono" ad "Ehiè Asher Ehiè".
te lo può confermare chiunque parli ebraico.
Bene, questa è una testimonianza importante, perchè una delle tesi trinitarie è proprio quella di tirare in ballo sempre questi poveri ebrei per dirgli che Cristo se era cosi' lapidato dai farisei, è perchè ad un orecchio ebreo dovevano risultare delle bestemmie certe espressioni. Bene, dunque penso che possiamo considerare appurato che da un punto di vista storico non possa essere cosi' (anche se non dobbiamo scordare che stiamo parlando di un evento successo due millenni fa).
E' anche possibile che quelli di Giovanni siano però dei pretesti letterari fittizi per far intendere al lettore che le parole di Gesù avevano un qualcosa di talmente megalomanico e rivoluzionario da rischiargli la lapidazione. Ma bisognerebbe capire : chi era Gesù per Giovanni e/o la comunità giovannea di fine primo secolo?
CITAZIONE
il presente del verbo essere non esiste
Ma se il presente del verbo essere non esiste, come lo esprimete? Cioè, come lo dite ad esempio "io sono Gianfranco, tu sei bella, noi siamo cosi, etc."?
Saluti