CITAZIONE (Lucifero ~Sapere Aude~ @ 2/3/2011, 23:55)
A questo si potrebbe rispondere : ma noi sappiamo realmente con certezza come si esplificava l'ortoprassi enochica sulla base di una dottrina basata un un -interpretativamente multiforme- libro? L'obiezioni che poni è interessante, ma abbiamo effettive documentazioni testuali che attestano che gli enochici seguivano un calendario che scandalizzava il giudaismo ortodosso contemporaneo?
Il punto è che non sappiamo affatto chi fossero questi enochici. Tutto ciò che abbiamo su di loro è la loro letteratura enochiana. Potremmo sapere più su di loro, se gli identificassimo con gli esseni (come vorrebbe Boccaccini), ma questo è un passo ipotetico e, soprattutto, problematico.
In ogni caso che il calendario esseno-enochico fosse "scandaloso" nel senso di essere argomento tale da suscitare disputa, è evidente dal fatto che gli esseni disputassero vivacemente su ciò, al punto dal rifiutare di partecipare al culto nel tempio di Gerusalemme (secondo Flavio Giuseppe inviavano al massimo delle offerte, ma comunque non vi entravano).
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E se anche fosse vero che gli enochici seguivano tale calendario con vistosità tale da suscitare scandalo tra i giudei ortodossi, cosa ci impedisce di pensare che Gesù possa per alcuni punti essersi distaccato dalla setta enochica e fondare a sua volta una sua setta, ma con elementi teologici ripresi comunque dal libro enochiano, giacchè le analogie e attestazioni con 1Enoch nel corpus evangelico e neotestamentariamo come ben sappiamo sono numerose? Come spiegare altrimenti che Cristo e gli Apostoli credevano effettivamente in nozioni dottrinali, angelologiche, messianiche che non trovano alcun riscontro nella letteratura ortodossa, ma proprio in quella Enochica? Ma poi non dobbiamo ignorare nemmeno le ricche testimonianze dei primi cristiani sull'uso di questo libro. Tertulliano ad esempio lo poneva senza mezze misure come libro ispirato da Dio a tutti gli effetti. Perchè questi primi cristiani riponevano cosi' tanta autorità su questo libro, qual'era la radice che ha fatto scaturire questo?
Il rasoio di Occam impedisce di postulare gratuitamente lo scenario in cui X appartiene alla setta Y, da cui deve essersi successivamente distaccato, solamente per giustificare che su certi punti delle cose che dice X, o che dicono i suoi successori, è rilevabile un'affinità con ciò che dicono gli scritti della setta Y.
Come ho detto, le idee travalicano gli steccati sociali. Gesù poté essere raggiunto nei modi più diversi da alcune idee che troviamo anche negli scritti di 1 Enoc, senza per questo dover essere un enochico. E che poi nella comunità cristiana successiva ci poté essere gente d'estrazione "enochica" o esseno-enochica, al punto che gli scritti enochici poterono esercitare un influsso diretto (evidente ad es. già nel Vangelo di Matteo), fino ad essere conservati nel canone etiope - tutto questo mi sembra perfettamente concepibile.
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E non può essere plausibile che Gesù, come si è distaccato da molti punti dall'ortodossia ebraica pur rifacendosi ad essa, si sia pure distaccato da certi legalismi di Qumran, senza togliere le influenze culturali che ha avuto tale setta sul suo modus operandi di insegnare? Insomma, è evidente che il pensiero di Gesù non è "perfettamente incastrabile" a nessuno dei numerosi giudaismi coevi ed antecedenti a lui, giacchè si discosta di volta in volta a diversi principi e precetti insiti nello stesso giudaismo ortodosso dominante. Non è dunque possibile che il suo pensiero dunque, non sia altro allora che una miscelata dose di diversi giudaismi, tra cui figura pure quello Enochico?
Ripeto che non esisteva un'ortodossia ebraica (non lo era la dottrina sadducea, né quella farisea, né, ovviamente quella essena). Che poi Gesù possa essere venuto a contatto con alcune idee enochiche ed essene, ed averne trattenuto qualcosa, non ho problemi ad immaginarlo.
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Johannes, questo patrimonio da che fonti testuali lo ricavi? Cioè ad esempio Negev, che è ebreo, ha espressamente negato che nel patrimonio del giudaismo comune dell'epoca fosse presente questa concezione angelologica di cui tu parli, puoi dunque citare qualche fonte primaria a sostegno della tua tesi (es : Talmud)? Grazie
Li abbiamo in Genesi, Giudici, 2Samuele, Ezechiele, Zaccaria, Daniele (Michele e Gabriele), Tobia (Raffaele), Libro dei Giubilei, Testamento dei 12 patriarchi, Apocalisse di Abramo...e ovviamente 1 Enoc e testi qumranici.
Non posso perdere tempo a discutere su un fatto così ovvio: la credenza in esseri celesti è un dato comune nel giudaismo antico, e non prerogativa del giudaismo settario - sebbene in quest'ultimo abbia certamente trovato una incomparabile fioritura.
Ci sono molti testi - specialmente in lingua inglese - che trattano il tema. Per comodità vi rinvio a qualcosa che potete spulciare voi stessi su internet:
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www.amazon.com/Judaic-Religion-Seco...99162859&sr=8-1 [cliccate su "look inside" e poi nella maschera di ricerca in basso a sinistra scrivete "220" e poi cliccate sul risultato, e vi compariranno tre paginette (220-222) del paragrafo "The Spirit World" del libro di Lester Grabbe,
Judaic Religion in the Second Temple Period.
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http://books.google.it/books?id=H0HRhUDKrl...epage&q&f=false[link a un libro di David Flusser (ebreo), vedi già la prima riga: "The Bible recognizes a heavenly entourage that sorrounds God, as well as celestial messengers, the angels, sent to mankind (...)"]
Quanto Negev - che per il resto ha non solo tutto il mio rispetto, ma anche la mia più sincera simpatia e ammirazione per il cammino intrapreso - lui parla a partire da una particolare posizione
teologica. Lui dirà di no, che la sua è semplicemente la posizione del giudaismo ortodosso quale si è da sempre tramandato in Terra d'Israele, ma io la penso diversamente, e quel che più conta, la pensano diversamente gli studiosi di giudaismo antico, tra cui tanti ebrei.
Invito a questo riguardo, chi avesse modo di frequentare una biblioteca di buon livello, a consultare l'ampia voce (scritta da studiosi ebrei) "Angels and angeleology", con le relative sottosezioni, della
Encyclopaedia Judaica (II ed.) in 22 volumi, da cui mi permetto di citare la prima riga del paragrafo su "Angels in Talmud and Midrash", dove si afferma che: "In the talmudic age, belief in angels was general, among both scholars and laymen".
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C'è da dire una cosa. I Vangeli sia sinottici che quello giovanneo, presentano spesso e volentieri un giudaismo "ortodosso", spesso irreale, astorico, come se fosse in implicito accordo alla teologia cristiana.
Questa è una affermazione di principio totalmente gratuita. Al contrario, è comunemente riconosciuto che i vangeli rappresentano una documentazione straordinaria per la conoscenza del giudaismo palestinese nel I secolo ev. Certamente possono contenere inesattezze, ma nel complesso sono depositari di tradizioni sorte e tramandate per decenni in Palestina, per quanto poi la redazione finale possa essere avvenuta fuori (soprattutto in Siria).
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Come è stato giustamente fatto notare prima ad esempio, da un punto di vista prettamente storico è improponibile che i farisei credessero veramente che Baal-Zebub fosse il principe dei demoni o che esistessero tali demoni (intesi come angeli caduti). Già l'AT ci presenta la stessa figura di Baalzebub come un "falso idolo" dei popoli mesopotamici, e dunque un ente inesistente, reale solo per coloro che lo adorano, in grado di fare un bel niente, e dunque niente prodigi. Insomma, le discussioni che ha Gesù con i vari sadducei, farisei, etc., sono spesso e volentieri da prendere con le pinze perchè a volte non riflettono affatto ciò che era l'effettiva situazione storica e culturale giudaica presente in quel periodo, in quanto pare che gli evangelisti riportino il pensiero dei farisei, non tanto secondo quanto era creduto dai farisei stessi, ma piuttosto secondo quanto era creduto dai redattori stessi dei vangeli (ovviamente non generalizzo e ci sono invece casi che trovano coerenti conferme storiche)
E' che cosa mai ci sarebbe di improponibile in una divinità straniera (Baal Zebub dio di Ekron) che viene considerata un demone? A me pare casomai improponibile pensare che dei cristiani abbiano inventato gratuitamente degli avversari ebrei di Gesù che credono dei demoni... per far sì che egli potesse essere accusato di scacciare i demoni con l'aiuto dei demoni, il peggiore insulto che potesse essercii!!!
Se è inventato questo, ragazzi, allora diciamo pure che è inventata la crocifissione, e chiudiamo la baracca.
P.S.
A Chimofafà rispondo invece, adeguandomi al suo tipico registro, nel modo seguente:
stronz... cazz... merd. sbor.. !!!!!!!!