Studi sul Cristianesimo Primitivo

Storicità di Mc 13,5-33

« Older   Newer »
  Share  
MsNifelheim
view post Posted on 30/4/2011, 01:59     +1   -1




Vi propongo una discussione su una delle profezie più discusse di Gesù presenti nel NT. Riporto il brano in questione

5 Gesù si mise a dire loro: «Guardate che nessuno v'inganni! 6 Molti verranno in mio nome, dicendo: "Sono io", e inganneranno molti. 7 E quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. 8 Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori.
9 Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro. 10 Ma prima è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. 11 E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. 12 Il fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. 13 Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.
14 Quando vedrete l'abominio della desolazione stare là dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti; 15 chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a prender qualcosa nella sua casa; 16 chi è nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 17 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 18 Pregate che ciò non accada d'inverno; 19 perché quei giorni saranno una tribolazione, quale non è mai stata dall'inizio della creazione, fatta da Dio, fino al presente, né mai vi sarà. 20 Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma a motivo degli eletti che si è scelto ha abbreviato quei giorni. 21 Allora, dunque, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Cristo è qui, ecco è là", non ci credete; 22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. 23 Voi però state attenti! Io vi ho predetto tutto.
24 In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà
e la luna non darà più il suo splendore
25 e gli astri si metteranno a cadere dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27 Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.
28 Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; 29 così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. 30 In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. 31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32 Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.


Inizierei quindi la discussione ponendo le seguenti domande

- Esiste un nucleo risalente al Gesù storico?
- Quali sono invece i versetti redazionali di Marco e/o quelli che, con ogni probabilità sono stati creati dalla comunità primitiva?

 
Top
MsNifelheim
view post Posted on 30/4/2011, 12:40     +1   +1   -1




Secondo R. Schnackemburg, gli studiosi sono divisi e si discute se si tratti o meno di una profezia autentica di Gesù. Contro l'ipotesi di un vaticinio ex eventu sta il fatto che la distruzione non è descritta come avvenne in realtà, in un incendio. E' pur vero che il testo porta i segni del lavoro redazionale di Marco. Sempre secondo Schnackemburg è possibile riconoscere la fonte alla base della formulazione della profezia: sarebbe il loghion 14,58. In questo caso il detto viene considerato autentico, ed è contituito da due membri: nel primo si parla di demolizione (con la medesima espressione presente in Mc 13,2) mentre nel secondo si parla di un altro tempio, quello spirituale della comunità. Si può ammettere con tranquillità che Marco abbia composto il nostro testo partendo dalla prima parte di Mc 14,58, fermo restando il fatto che Gesù parlò della demolizione o distruzione del Tempio. Ciò conferma lo stile profetico utilizzato nel testo, perchè i profeti non descrissero mai gli eventi futuri in modo concreto e dettagliato, come realmente in seguito si verificano, ma si limitarono ad allusioni e a tratta tipici. In questo senso, Gesù viene a trovarsi nella corrente della profezia tradizionale, poichè prima di lui era stata già predetta la rovina del tempio (cfr. Mic 3,12 ; Ger 26,6-18). Analogamente, anche altri preannunciarono la distruzione del Tempio: Si veda ad esempio il resoconto di Giuseppe Flavio presente in Guerra Giudaica, VI,300s. E' difficile che Gesù si pronunciasse in pubblico così apertamente, perchè lo si sarebbe certo aggredito con violenza, come infatti toccò al protagonista del brano di Flavio Giuseppe.
Tuttavia, un'allusione alla sorte che incombeva su Gerusalemme è contenuto anche nel loghion tratto da Q, presente in Lc 13,24s. e Matteo 23,37s.
E' anche possibile che Marco abbia considerato retrospettivamente il fatto. In questo caso si spiegherebbero meglio le difficoltà ed i problemi sorti all'interno della comunità e così pure a che cosa miri la risposta contenuta nel discorso inserito a questo punto. La catastrofe di Gerusalemme e del tempio, che ai contemporanei di sicurò deve essere sembrata un castigo divino, può aver sollevato nella comunità cristiana la domanda se ciò non rappresnetasse l'inizio della fine, mentre degli apocalittici seminavano il turbamento tra i fedeli. Marco può aver opposto resistenza a questa posizione, pur condividendo la convinzione che la Parusia non fosse lontana, pur essendo consapevole che non si era mai parlato di scadenze, bensì si erano solo esortati i discepoli a tenesi pronti.
 
Top
1 replies since 30/4/2011, 01:59   116 views
  Share