CITAZIONE
perché tutta questa aggressività? io la vedo così, tu la vedi in un'altra maniera, non capisco perché drammatizzare
Perché spiegare che i coccodrilli non volano fa sottrarre tempo a cose più utili.
CITAZIONE
per quanto riguarda le parole di origine greca ce n'è una che mi incuriosisce particolarmente: Hierosolyma, cioè santa Solyma (o forse Solyma del tempio), voi professori questa cosa come la spiegate?
È banalmente il calco di Ἱεροσόλυμα (QED). Cosa c'è da spiegare?
CITAZIONE
per quanto riguarda l'uso di preposizioni ridondanti tu stesso hai citato più o meno involontariamente un caso contrario: nel codice k c'è scritto "veniadregnumtuum" invece di "adveniatregnumtuum" (Mt 6,10)
È vero il contrario: si tratta di un altro caso che mi dà ragione. Il greco infatti la particella non ce l'ha (
ἐλθέτω ἡ βασιλεία σου), mentre la introduce la Vgt per questioni stilistiche.
CITAZIONE
nel codice bobbiese c'è anche la prima parte del Vangelo di Marco? la versione in mio possesso non ce l'ha, deve essere uscita una nuova edizione americana
Hai (quasi) ragione. Non è il codice k, ma ciò che si presume leggesse k, dal momento che è il testo della recensione africana della Vetus (così ad es. il
codex Palatinus). Correggo il post precedente mettendo una parentesi quadra ad indicare che si tratta di una (pur fondata) congettura su una lacuna. Naturalmente non cambia di una virgola il senso di quanto ho detto.
CITAZIONE
NA27: οἱ κατεσθίοντες τὰς οἰκίας τῶν χηρῶν καὶ προφάσει μακρὰ προσευχόμενοι· οὗτοι λήμψονται περισσότερον κρίμα.
CEI:Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave». [la traduzione è piuttosto libera in quanto a sintessi]
Vgt: qui devorant domos viduarum sub obtentu prolixae orationis hii accipient prolixius iudicium
k: qui comedunt domo viduarum ista faciunt in excusatione longa hi accipient abinundantius iudicium [il testo dice proprio così]
CITAZIONE
k: coloro che mangiano nella casa delle vedove fanno queste cose tramite una lunga autogiustificazione; questi riceveranno una punizione ancora più straripante
qual è il problema?
Il problema è che se quella di k fosse la primitiva redazione (latina, per giunta) del testo, mi dovresti spiegare perché il resto della tradizione manoscritta – ad esempio – ha perso
ista faciunt. Il mio pattern dal greco al latino spiega ciò che troviamo nelle
migliaia di manoscritti che abbiamo, il tuo no.
Peraltro potrei fare dozzine di questi esempi che si spiegano solo con un fraintendimento del greco (e che non funziona al contrario, come in questo caso). Ma veramente ho altro da fare che citare cose già descritte cento anni fa.
CITAZIONE
Ma allora è chiaro che hai ragione tu per forza: quando k è uguale al greco è perché ha tradotto giusto, quando k è diverso dal greco è perché ha tradotto sbagliato, mi sembra che non faccia una piega
Quando è diverso dal greco ci sono diverse possibilità :
- il suo antigrafo era la traduzione di una diversa recensione greca
- il suo antigrafo traduceva male la corretta recensione greca
- il copista di k trascrive male il suo antigrafo
- un miscuglio delle prime 3
Ai fini della ricostruzione del testo, solo la prima fattispecie è interessante, ma solo quando in retroversione andiamo a concordare con un'area laterale, normalmente la Siria. In questo caso ci sono buone possibilità di avere a che fare con una lezione genuina.
Ora la possiamo fare finita?