Studi sul Cristianesimo Primitivo

Codex bobiensis

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maredelsud
view post Posted on 8/5/2014, 12:01     +1   -1




Solo per smorzare il tono della discussione. Ho letto il link di Maq e devo dire che c'è qualcosa che non va nella nota di Flavio circa il tempo passato da Davide a Tito. Gli anni non sono, a mio modestissimo parere, 1079 . ma 1059 .
Una prova che quel 1079 non è così solido è data dal Seder Olam che conferma 1059 ., mentre se assumi la datazione flaviana è impossibile far quadrare i conti del Seder. Adesso per favore continuate pure questa bellissima discussione.
 
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view post Posted on 8/5/2014, 12:59     +1   -1
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CITAZIONE (maredelsud @ 8/5/2014, 13:01) 
Solo per smorzare il tono della discussione.

Il tono della discussione va comunque smorzato, secondo quanto ho già scritto a maquanteneso nell'altro thread.

Ciao,
Talità
 
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maquanteneso
view post Posted on 9/5/2014, 01:08     +1   -1




CITAZIONE (Teodoro Studita @ 8/5/2014, 12:08) 
L'etimologia del nome "Gerusalemme" è tuttora una quaestio disputata, sebbene oggi disponiamo di molte più informazioni di quelle cui poteva attingere Giuseppe Flavio. Costui, infatti, scriveva 1500 e passi anni dopo la sua fondazione, e non aveva alcun dato archeologico a sua disposizione.

dire che Giuseppe Flavio non aveva alcun dato archeologico a sua disposizione è un po' come dire che Plinio il Vecchio non ha mai visitato gli scavi di Pompei

CITAZIONE (Talità kum @ 8/5/2014, 13:59) 
Il tono della discussione va comunque smorzato

come sono andato? ho smorzato un po' i toni?
 
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Hard-Rain
view post Posted on 9/5/2014, 06:53     +1   -1




CITAZIONE
dire che Giuseppe Flavio non aveva alcun dato archeologico a sua disposizione è un po' come dire che Plinio il Vecchio non ha mai visitato gli scavi di Pompei

Non sono d'accordo, l'etimologia di Gerusalemme è molto piu antica di Flavio Giuseppe, che, dunque, non è certo detto che sia in una posizione privilegiata rispetto alla nostra, anche in considerazione del fatto che non era un linguista.
 
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view post Posted on 9/5/2014, 09:49     +1   -1
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CITAZIONE (maquanteneso @ 9/5/2014, 02:08) 
CITAZIONE (Talità kum @ 8/5/2014, 13:59) 
Il tono della discussione va comunque smorzato

come sono andato? ho smorzato un po' i toni?

Scherzi? Alla grande! Sono più smorzati di uno scatto di Luca Toni.

Adesso cerca di riflettere su ciò che ti hanno risposto Teo e Hard Rain, e se la risposta non ti piace o la trovi scomoda - continua pure a pensare che Flavio, con i suoi carri volanti, "knew it better" ma non inasprirti.

Ciao,
Talità
 
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maquanteneso
view post Posted on 9/5/2014, 17:11     +1   -1




CITAZIONE (Hard-Rain @ 9/5/2014, 07:53) 
Non sono d'accordo, l'etimologia di Gerusalemme è molto piu antica di Flavio Giuseppe, che, dunque, non è certo detto che sia in una posizione privilegiata rispetto alla nostra, anche in considerazione del fatto che non era un linguista.

Se non ho capito male i vari archeologi/storici/filologi sono ancora dubbiosi su quale fosse la lingua utilizzata da Flavio Giuseppe, se l'aramaico o l'ebraico. Flavio Giuseppe non era un linguista, ma secondo me era in posizione privilegiata per sapere almeno quale era la sua lingua madre.
Battute a parte, noi "vediamo" il passato attraverso un filtro fatto di distruzioni, ricostruzioni, omissioni, falsificazioni, cancellazioni, interpretazioni, traduzioni, incomprensioni e molto altro ancora; anche Flavio Giuseppe per "vedere" il passato doveva passare attraverso un filtro simile, però il suo filtro era meno spesso del nostro.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 9/5/2014, 17:51     +1   -1




CITAZIONE
però il suo filtro era meno spesso del nostro.

Questo lo dici tu, che cosa ne sappiamo? Perchè non poteva avere una visione parziale della realtà? Gerusalemme certo non nacque nel 37 d.C. quando nacque Giuseppe Flavio e quest'ultimo che ne sapeva di etimologie? Che preparazione linguistica aveva? Non vedo un privilegio particolare in una persona vissuta secoli e secoli dopo la presumibile nascita di Gerusalemme, che non era nè un lingusta nè uno storico di professione, nel senso che si ritrovò per caso a scrivere la Guerra Giudaica e molto probabilmente anche le Antichità. Se le cose fossero in questi termini, allora dovremmo prendere per oro colato le etimologie di Dionigi di Alicarnasso e le sue deduzioni e derivazioni di parole per spiegare a volte istituti romani e greci e origini/migrazioni di popoli antichissimi.
 
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view post Posted on 9/5/2014, 17:55     +1   -1
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CITAZIONE (maquanteneso @ 9/5/2014, 18:11) 
Flavio Giuseppe per "vedere" il passato doveva passare attraverso un filtro simile, però il suo filtro era meno spesso del nostro.

I filtri di Flavio Giuseppe non erano solo più o meno spessi dei nostri, ma erano anche e soprattutto diversi.
Il fatto di essere vissuto più vicino a determinati fatti, non esclude che la sua conoscenza potesse essere di natura leggendaria.

Come esempio estremo, si possono infatti considerare alcuni passi di "Guerra Giudaica" (Libro VI:289-298) nei quali riporta alcuni avvenimenti che precedettero la guerra e la distruzione di Gerusalemme:

<<[...]sulla città apparvero un astro a forma di spada e una cometa che durò un anno
[...] all'ora nona della notte l'altare e il tempio furono circonfusi da un tale splendore, che sembrava di essere in pieno giorno
[...] Durante la festa, una vacca che un tale menava al sacrificio partorì un agnello in mezzo al sacro recinto
[...] Prima che il sole tramontasse, si videro in cielo su tutta la regione carri da guerra e schiere di armati che sbucavano dalle nuvole e circondavano le città>>

E' vero che lui quella guerra Flavio la conobbe bene, quindi - per quanto concerne la conoscenza storica degli avvenimenti - lo spessore dei filtri di cui parli è molto sottile.
Eppure uno storico moderno, coi suoi filtri ispessiti e resi opachi dal tempo, ben difficilmente riporterebbe tali accadimenti su un libro di storia (se a torto o a ragione, lascio a te deciderlo).

Allo stesso modo, è possibile che l'etimologia del nome di Gerusalemme fosse nota a Flavio secondo tradizioni mitiche piuttosto che tramite approfonditi studi archeologici e linguistici - considerando anche l'abisso di tempo che in ogni caso separava Flavio dalla presunta fondazione della città.
Direi quindi che non è buona norma applicare meccanicamente alle testimonianze storiche il criterio "the older the better".

[EDIT: vedo adesso che Hard Rain ed il sottoscritto sono d'accordo]

Ciao,
Talità
 
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view post Posted on 10/5/2014, 00:14     +1   -1
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Non vedo come non si possa essere d'accordo. Non ho memoria di opere di storici dell'antichità che non siano infarcite di dati leggendari, e la maggior parte di questi rientrano nel genere della leggenda eziologica: si inventa una storia per spiegare qualcosa che c'è e di cui non si conosce l'origine. Se, ad esempio, dovessimo credere a Erodoto riguardo all'origine degli Etruschi li dovremmo ritenere originari della Lidia, quando sono almeno 50 anni che sappiamo che ciò è completamente falso. Ma come, Erodoto era quasi contemporaneo ai fatti di cui trattava rispetto a noi e noi pretendiamo di saperne di più?!?!
Si.
 
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maquanteneso
view post Posted on 10/5/2014, 16:40     +1   -1




CITAZIONE (Hard-Rain @ 9/5/2014, 18:51) 
Questo lo dici tu, che cosa ne sappiamo? Perchè non poteva avere una visione parziale della realtà? Gerusalemme certo non nacque nel 37 d.C. quando nacque Giuseppe Flavio e quest'ultimo che ne sapeva di etimologie? Che preparazione linguistica aveva? Non vedo un privilegio particolare in una persona vissuta secoli e secoli dopo la presumibile nascita di Gerusalemme, che non era nè un lingusta nè uno storico di professione, nel senso che si ritrovò per caso a scrivere la Guerra Giudaica e molto probabilmente anche le Antichità. Se le cose fossero in questi termini, allora dovremmo prendere per oro colato le etimologie di Dionigi di Alicarnasso e le sue deduzioni e derivazioni di parole per spiegare a volte istituti romani e greci e origini/migrazioni di popoli antichissimi.

"molto probabilmente"? anche tu non sei completamente sicuro che "Antichità" e "Guerra giudaica" siano stati scritti dalla medesima persona? spero che tu non venga preso in giro da nessuno per questo...

su Giuseppe Flavio (o, meglio, sull'autore di "Guerra giudaica") forse non mi sono spiegato bene e quindi ci riprovo: dalla fondazione di Gerusalemme a Giuseppe Flavio sono passati X anni, da Giuseppe Flavio a noi sono passati Y anni, dalla fondazione di Gerusalemme a noi sono passati X + Y anni, X < X + Y, quindi è più spesso un filtro grosso (X + Y) rispetto ad un filtro grosso X.
Poi, se mi dici che Giuseppe Flavio non era un tipo sveglio, mentre noi lo siamo molto di più, per cui noi riusciamo a capire meglio di lui un'immagine distorta, anche se lui aveva a disposizione un'immagine meno distorta, può anche darsi, solo che poi bisogna ricordarsene. Cioè, se 5 minuti dopo ci serve un'informazione fornita da Giuseppe Flavio, non possiamo più prenderla per buona come se niente fosse, dobbiamo ricordarci che ce la dà uno che 5 minuti prima abbiamo considerato poco sveglio.
 
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maquanteneso
view post Posted on 10/5/2014, 17:10     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 9/5/2014, 10:49) 
Scherzi? Alla grande! Sono più smorzati di uno scatto di Luca Toni.

tu comunque sei imparziale come un arbitro quando c'è la Juventus
CITAZIONE (Talità kum @ 9/5/2014, 18:55) 
Come esempio estremo, si possono infatti considerare alcuni passi di "Guerra Giudaica" (Libro VI:289-298) nei quali riporta alcuni avvenimenti che precedettero la guerra e la distruzione di Gerusalemme

quando mi sono iscritto, nel post di presentazione avevo detto che mi sarebbe piaciuto discutere di alcune teorie storiche...
ho volutamente cominciato da quelle che pensavo più "soft", pensa se partivo direttamente da quelle "hard"
comunque una delle discussioni che vorrei iniziare prossimamente riguarda il brano immediatamente seguente a quello da te citato, ma a questo punto, se apro un nuovo thread, quasi quasi metto anche il tuo brano... e speriamo di evitare il trash & ban ^_^
 
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view post Posted on 10/5/2014, 20:21     +1   -1
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CITAZIONE (maquanteneso @ 10/5/2014, 17:40) 
su Giuseppe Flavio (o, meglio, sull'autore di "Guerra giudaica") forse non mi sono spiegato bene e quindi ci riprovo: dalla fondazione di Gerusalemme a Giuseppe Flavio sono passati X anni, da Giuseppe Flavio a noi sono passati Y anni, dalla fondazione di Gerusalemme a noi sono passati X + Y anni, X < X + Y, quindi è più spesso un filtro grosso (X + Y) rispetto ad un filtro grosso X.

Che assurdità. Il tempo può diventare totalmente irrilevante se il soggetto in questione non ha accesso ai dati. Ho fatto l'esempio di Erodoto (che naturalmente hai ignorato), un contemporaneo agli Etruschi con cui poteva potenzialmente parlare e informarsi delle loro origini. Sappiamo che quanto racconta nel primo capitolo delle Storie è sostanzialmente leggendario. E lo sappiamo grazie all'archeologia, l'epigrafia, la linguistica e qualcuno dice pure grazie all'esame del DNA (su questo io non sono d'accordo). Erodoto non aveva accesso a nessuno di questi dati, noi si, quindi paradossalmente ne sappiamo più noi. Per Giuseppe Flavio è molto peggio, perché visse molti secoli dopo la fondazione di Gerusalemme, e nulla lascia pensare che non si adattasse alle consuetudini in voga presso i suoi colleghi di fare ampio ricorso alla leggenda eziologica o ad altre storie più o meno di fantasia per colmare un buco di notizie. Naturalmente può darsi che egli fosse davvero convinto di una certa etimologia, ma ciò non implica in alcun modo che allora questa sia vera.

Edited by Teodoro Studita - 10/5/2014, 22:59
 
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maquanteneso
view post Posted on 11/5/2014, 01:02     +1   -1




CITAZIONE (Teodoro Studita @ 10/5/2014, 21:21) 
Che assurdità. Il tempo può diventare totalmente irrilevante se il soggetto in questione non ha accesso ai dati. Ho fatto l'esempio di Erodoto (che naturalmente hai ignorato), un contemporaneo agli Etruschi con cui poteva potenzialmente parlare e informarsi delle loro origini. Sappiamo che quanto racconta nel primo capitolo delle Storie è sostanzialmente leggendario. E lo sappiamo grazie all'archeologia, l'epigrafia, la linguistica e qualcuno dice pure grazie all'esame del DNA (su questo io non sono d'accordo).

Talvolta capita che se tagli un ragionamento a metà questo possa sembrare assurdo, anche se magari quando era intero era decisamente sensato.
L'esempio di Erodoto non l'ho ignorato, è che non mi sembra il caso di replicare a tutti i tuoi messaggi, soprattutto dopo che ti ho appena consigliato di intraprendere il lavoro di agricoltore.
Forse è arrivato il momento di essere più esplicito riguardo alle mie opinioni sulla storia antica: io penso che la cronologia antica (e anche la geografia) siano clamorosamente sballate; altri autori più in gamba di me hanno notato tutta una serie di incongruenze, che vanno dalle eclissi che non tornano agli anacronismi...
per chi non ha una mentalità scientifica (come è il tuo caso) questo non è un problema, anzi può essere un'opportunità per poter scegliere di volta in volta la fonte/il reperto più comodo; invece per chi ha una mentalità scientifica (e mi sembra che siano decisamente in pochi) questo causa diffidenza, dubbi, perplessità.
Secondo me bisognerebbe datare da zero tutte le nostre fonti, cercando di capire quali possono essere autentiche, quali dei falsi medievali, chi dipende da cosa e così via. E' un lavoro grossissimo, che io da solo non ho la capacità di fare, ammesso e non concesso che ne avessi la voglia. Questo significa che io una cronologia "alternativa" non ce l'ho, anche se sono ragionevolmente sicuro che l'attuale cronologia sia sbagliata.
E quindi arriviamo a Erodoto. Tu mi dici che era contemporaneo agli Etruschi e ne parlava come se fossero una popolazione mitica? Non ne ho la più pallida idea, ma se è così questo è un tuo problema, dal mio punto di vista non è affatto stupefacente.

ps: a proposito di DNA, mi hai fatto venire in mente una questione interessante, adesso ci apro un thread

Edited by maquanteneso - 11/5/2014, 02:46
 
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view post Posted on 11/5/2014, 12:58     +1   -1
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Da ascientifico contadino mancato posso dire che la datazione delle fonti è il nostro pane quotidiano. Ad esempio, in questo articolo mi sono occupato proprio della datazione di una fonte, contro il consensus del momento. Dopo questo articolo, la datazione riportata negli studi successivi è quella che ho proposto. Naturalmente si potrà verificare il caso che tra qualche anno saltino fuori elementi nuovi che rimetteranno ancora in discussione la faccenda e allora si cambierà ancora. È così che funziona.
Ora tu puoi essere "ragionevolmente sicuro" che l'attuale cronologia (quale?!?) sia sbagliata, ma se non dimostri dove, come e perché il tuo resta un flatus vocis.
 
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maquanteneso
view post Posted on 11/5/2014, 13:15     +1   -1




niente, c'è poco da fare, non ci capiamo, dev'essere la diversa predisposizione agli studi scientifici...

a proposito di scienza, come mai il thread sul dna mitocondriale degli ebrei ashkenaziti è finito nel trash?
nature è una rivista non sufficientemente scientifica per i vostri standard?
 
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61 replies since 13/4/2014, 11:37   1198 views
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