Studi sul Cristianesimo Primitivo

Esperienze allucinogene e religioni

« Older   Newer »
  Share  
peppetre
view post Posted on 13/6/2008, 06:55 by: peppetre     +1   -1




@ Franceschina
Un richiamino nell'altra sezione si poteva lasciare???
Lo scopo di questi post era quello di indicare una soluzione condivisa da tutte le culture che affermano di avere contatti con il sovrannaturale e che fanno, secondo le loro descrizioni, le medesime esperienze che un gruppo di FURBACCHIONI usa come CATALIZZATORE per tenere sottomesse le masse.

Continuando... una bellissima recensione...

Il nutrimento degli dei Nuova Edizione

di Terence McKenna

Disponibilità: Non disponibile
Recensioni

Il Manifesto
La comunione allucinogena

Sarebbe stato un fungo allucinogeno, in particolare lo Stropharia cubensis, noto anche come Psilocybe cubensis, il principale responsabile in un lontano passato dell'emergere dell'autoconsapevolezza umana, del linguaggio e della religione. Lo sostiene l'etnobotanico e sciamanologo statunitense Terence McKenna nel suo ultimo libro, “Il nutrimento degli dei” (edizioni Apogeo-Libri Urra): «L'impatto degli allucinogeni nella dieta è stato più che psicologico; le piante allucinogene possono aver catalizzato in noi più o meno tutto quello che ci distingue dagli altri primati superiori, ed essere quindi responsabili di tutte le funzioni mentali che noi associamo al concetto di umanita'».
Il primo incontro sarebbe avvenuto in qualche zona dell'Africa tropicale o subtropicale «quando i nostri remoti antenati si trasferirono dagli alberi alle savane ed ebbero sempre più frequenti incontri con bovini ed equini», dal cui letame nasce appunto il fungo in questione. Quella che ne scaturi' fu una societa' di pastori nomadi, che McKenna definisce della condivisione, caratterizzata dall'assenza di gerarchie ben definite, dall'allevamento del bestiame, da una sessualita' di tipo orgiastico e dal culto della grande dea madre, Gea, il pianeta vivente, con la quale entrare in comunicazione attraverso il fungo.
Quando per ragioni probabilmente climatiche la quantita' di fungo disponibili si ridusse drasticamente, questi divennero appannaggio di una elite: da qui l'emergere degli sciamani, di una casta sacerdotale e la progressiva gerarchizzazione dell'intera societa'. Senza addentrarsi tra i possibili scenari proposti da McKenna per spiegare il definitivo tracollo della societa' della condivisione, basti dire che lo colloca tra il 4500 e il 2500 avanti Cristo, quando ondate successive di invasori indoeuropei imposero un nuovo modello di sviluppo: «Il saccheggio prese il posto della pastorizia, i culti delle bevande fermentate soppiantarono l'utilizzo dei funghi (...) i re umani deificati presero il posto della religione della Dea».
Ha inizio la societa' del dominio, «quella buia notte dell'anima planetaria che noi chiamiamo civilta' occidentale».
A supporto delle sue tesi McKenna porta una congerie di dati archeologici, per esempio le incisioni rupestri rinvenute nell'altopiano del Tassili-n-Ajjer, nel Sahara, una volta terra fertile, che mostrano bestiame e figure umane danzanti con funghi nelle mani e sul corpo. Storici, vale a dire la presenza di piante allucinogene in praticamente tutte le religioni: il soma dei Veda, i testi sacri dell'induismo, l'ambrosia degli antichi greci, la cannabis dei zoroastriani, i funghi Teonanacatl-carne-degli-dei tra i maya e gli aztechi; l'Amanita Muscaria degli sciamani siberiani, ovvero il fungo dal cappello rosso a pallini bianchi mangiato da Alice nel paese delle meraviglie, il culto del peyote in Messico e in nord America, le liane banisteria caapi, i convolvoli ololiuhqui, usati tutt'ora dagli sciamani in Amazzonia e in varie parti dell'Africa...
Non mancano le sue esperienze personali «sul campo», soprattutto tra gli sciamani dell'Amazzonia, e i risultati delle numerose ricerche svolte in questi ultimi decenni da vari ricercatori, da Albert Hoffman, il chimico svizzero che ha sintetizzato l'Lsd e la Psilocibina, che ha cercato di svelare cosa fosse quel kykeion che veniva bevuto durante i Misteri di Eleusi (forse un preparato a base di segale cornuta, da cui si estrae l'Lsd), ai coniugi Wasson, fondatori dell'etnomicologia, che pensano si possa identificare nell'Amanita Muscaria il vedico Soma, fino a John Allegro, professore di lingue antiche e titolare di un corso sul Vecchio Testamento all'universita' di Manchester, chiamato a far parte del team internazionale incaricato di analizzare i biblici rotoli del Mar Morto. Dopo essere stato cacciato dal team, Allegro ha esposto le sue conclusioni nel libro “Il fungo magico e la croce”: quei rotoli secondo Allegro pullulano di riferimenti e allusioni ai funghi e permetterebbero di rileggere sotto una nuova luce l'intera Bibbia (per fare un solo esempio Pietro, la pietra su cui Gesu' promise di edificare la sua chiesa, deriverebbe dal sumero «pitra», che significa fungo).
McKenna passa poi a delineare cosa ha comportato per l'umanita' l'essersi preclusa l'accesso all'esperienza estatica: l'affermarsi di una cultura e una societa' autoritaria, basata sul controllo e sulla paura di perderlo; il travisamento del rapporto che ci lega al pianeta, che da simbiotico è diventato parassitario, con conseguente distruzione dell'ospite (e prima o poi del parassita); una feroce repressione del principio femminile e della sessualita'.
Negli ultimi 500 anni, con la combattute guerre per l'oppio, il caffé, il cacao, il té. Per lo zucchero milioni di persone sono state ridotte in schiavitu', deportate, torturate e uccise. Queste sono droghe a tutti gli effetti, danno assuefazione e dipendenza. In nome di che dunque l'Occidente cristiano ha innalzato roghi per donne «armate» di mandragora, datura stramonio, belladonna? Per quale motivo flagelli come l'alcool e il tabacco (ne ammazzano più loro che le guerre) ricevono miliardi in sovvenzioni statali mentre si rischia la galera a coltivare uno Stropharia cubensis sul davanzale di casa? Evidentemente dietro le roboanti prese di posizione dei vari paladini della «guerra alla droga» si nasconde qualcos'altro. Quello che si vuole a tutti i costi è impedire un ripristini dell'esperienza estatica: la societa' del dominio non sopravviverebbe.
Le tesi di McKenna non sono particolarmente nuove, la connessione tra le piante allucinogene e la nascita delle religioni è già stata studiata da parecchi autori, tra cui Mircea Eliade, Aldous Huxley, Robert Graves, Claude Levi Strauss per citare solo i più noti, ma continuano a essere censurate dai grandi mezzi di comunicazione. Per non parlare della chiesa cattolica, che da' immediatamente del bestemmiatore a chi osi solo sfiorare l'argomento.
Eppure non è peregrina l'ipotesi che l'ostia che viene messa in bocca ai fedeli nella comunione un tempo abbia contenuto più «dio» di quanto ve ne sia ora. Come non è peregrino pensare che il frutto dell'albero del bene e del male sia stato qualcosa di più di una semplice mela.
Nelle ultime pagine Mckenna avanza una «modesta proposta» per la legalizzazione degli allucinogeni e prova a delineare i contorni di un «Rinascimento arcaico»: nulla a che vedere per fortuna con un ritorno a un mitico Eden di pastori e pecorelle.

Massimo De Feo
fonte> http://www.urraonline.com/libri/88-7303-82...gato/recensioni




giovedì, 27 dicembre 2007
I funghi psilocibinici nella Bibbia


Più volte nell’Antico Testamento viene citata la “manna”, in riferimento al cibo di cui si nutrì il popolo d’Israele durante il cammino nel deserto dopo la liberazione dalla schiavitù in Egitto.
Il primo riferimento della Bibbia alla manna è nel libro dell'Esodo. Qui infatti è scritto che dopo sei settimane di vagabondaggio gli ebrei iniziarono a lamentarsi con Mosè di essere stanchi ed affamati: Allora il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o no” (16:4). “Poi lo strato di rugiada svanì ed ecco che sulla superficie del deserto vi era una cosa minuta e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. A tale vista i figli d'Israele si chiesero l'un l'altro: “Che cos'è questo?” perché non sapevano che cosa fosse. E Mosè disse loro: “Questo è il pane che il Signore vi ha dato per cibo”. (16:14,15)

La descrizione della manna coincide facilmente con la descrizione dei funghi psilocibinici. I funghi magici sono piccoli e rotondi e poiché germogliano così velocemente sembrerebbero comparire durante la notte, come se venissero dal cielo. Inoltre, chiunque li raccolga immediatamente noterebbe che si colorano d'azzurro e non hanno radici, ragioni in più per pensare che i funghi fossero d'origine celeste. Si noti che la manna non cade dal cielo, ma è descritta come un qualcosa che viene con il gelo e l'umidità, durante le stagioni delle piogge. Queste sono le condizioni atmosferiche precise affinché i funghi prosperino. Anche se le traduzioni hanno oscurato l'intenzione di questo passaggio, sembra essere una descrizione di come trovare ed identificare la manna e distinguerla da altri funghi non psicoattivi (o mortali).

E' inoltre interessante notare che Mosè dica agli ebrei che la manna viene direttamente dal cielo e se non la mangeranno non cammineranno nella legge del Dio. Questa è la prova che la manna è dotata di un potere spirituale insolito. Tuttavia, la manna non conferisce automaticamente potere spirituale. Invece, serve da prova. I funghi magici fornirebbero le esperienze visionarie che certamente assicurerebbero che tutti se ne sono cibati. Mosè inoltre ha detto che la manna è letteralmente "pane del signore", il che è notevolmente simile al nome azteco per i funghi psilocybe: "carne degli dei".

Ma come e perchè la manna è comparsa improvvisamente? Ancora riferendosi alla Bibbia, è chiaro gli ebrei avevano viaggiato in una terra in cui vi era rugiada al mattino. Come una grande tribù nomade, gli israeliti avranno riunito molti bovini e ovini. E ciò ha significato la presenza di moltissimo concime. Il cambiamento del clima dalle terre aride dell'Egitto al clima umido della selva ha fornito i termini ideali per la propagazione e la diffusione dei funghi psilocybe nel concime del bestiame.

Nell’Esodo 16:19-21 troviamo altri riferimenti alla manna: “Poi Mosè disse loro: "Nessuno ne faccia avanzare fino al mattino". Essi non obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò contro di loro. Essi dunque ne raccoglievano ogni mattina secondo quanto ciascuno mangiava; quando il sole cominciava a scaldare, si scioglieva”.
Chiunque sia esperto di funghi selvatici sa che vanno molto rapidamente a male e si raggrinziscono sotto il calore del sole, esattamente come la manna.

Successivamente, nei Numeri 11:6-9, la manna è descritta di nuovo in termini che sono notevolmente simili ai funghi magici: “Ora la nostra vita inaridisce; non c'è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna. Ora la manna era simile al seme del coriandolo e aveva l'aspetto della resina odorosa. Il popolo andava attorno a raccoglierla; poi la riduceva in farina con la macina o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva focacce; aveva il sapore di pasta all'olio. Quando di notte cadeva la rugiada sul campo, cadeva anche la manna”.
Qui troviamo la manna descritta come avente un gusto come quello dell’olio fresco ed ancora una volta la Bibbia accenna a quella manna che compare alla mattina in cui è caduta la rugiada. Il vecchio Testamento ci dice persino che la manna assomiglia al seme del coriandolo ed ha il colore di questo. E quando i funghi psilocybe sono seccati, la loro gamma di colori è identica al seme secco del coriandolo.
Notiamo che la manna è stata macinata in laminatoi o battuta in un mortaio. Ciò ci suggerisce che la manna sia abbastanza fragile e che con il sole si sciolga come la cera calda. Tuttavia, se la manna fosse la poltiglia di psilocybe, allora probabilmente è stata seccata e macinata per essere usata per la cottura. Infatti i funghi magici secchi sono abbastanza duri e schiacciare il fungo secco e cuocerne la poltiglia assicurerebbe che le molecole psicoattive labili mantengano inalterata la loro potenza.

In un altro passaggio la Bibbia descrive la manna come se avesse il colore chiaro di una cialda, certamente una descrizione esatta del colore di un fungo psilocybe secco. Inoltre scopriamo che il gusto della manna non è più quello di olio fresco ma piuttosto quello di miele: “La casa d'Israele la chiamò manna. Era simile al seme del coriandolo e bianca; aveva il sapore di una focaccia con miele (16:31). Mosè disse: "Questo ha ordinato il Signore: Riempitene un 'omer' e conservatelo per i vostri discendenti, perché vedano il pane che vi ho dato da mangiare nel deserto, quando vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto" (16:32).
E secondo l’etnobotanico Terence McKenna il miele è stato a lungo usato in Messico come mezzo per conservare la psilocibina contenuta nei funghi. Forse i figli d'Israele avevano cominciato a mescolare il miele con la manna per conservare la potenza.

Un omer corrisponde a circa quattro litri; i funghi psilocybe sono costituiti da acqua per il 92% e quindi ne rimane soltanto l'8% quando sono seccati. Inoltre, il fungo fresco prende molto spazio, per via della sua forma. Così quattro litri di funghi magici freschi renderebbero meno che un decimo di un litro, o circa 1/4 di tazza di manna che seccata e in polvere corrisponde alla quantità di funghi magici richiesti per una dose moderatamente forte, una volta cotta.

Che cosa è stato detto da Mosè a proposito della manna che deve essere messa da parte per le generazioni future? In Ebrei 9:3-4 troviamo: Dietro il secondo velo poi c'era una Tenda, detta Santo dei Santi, con l'altare d'oro per i profumi e l'arca dell'alleanza tutta ricoperta d'oro, nella quale si trovavano un'urna d'oro contenente la manna...
Qui scopriamo dunque che la manna doveva essere mantenuta nel più santo di tutti i luoghi: l'arca del patto!

Gli ebrei, i cristiani ed i musulmani devono dunque le loro radici ai figli d'Israele, che per quaranta anni hanno mangiato la manna e si sono visti come il popolo scelto da Dio. Naturalmente vi sono molte persone che rimarranno eternamente scettiche difronte a queste considerazioni, ma teniamo presente che la descrizione della manna data nel Vecchio Testamento mostra effettivamente una somiglianza notevole con i funghi psilocibinici. Se la manna è effettivamente un fungo psilocibinico, allora questo significa che il Corano, la Bibbia e la Torah sono stati ispirati dalle esperienze indotte dai funghi magici. E i fondamenti stessi su cui queste religioni si basano derivano dall'esperienza col fungo. Mosè ed i figli d'Israele avrebbero usato i funghi come sacramento per comunicare con una più alta potenza, anche conosciuta come Allah, Dio e Yahweh.

FONTI:
John Allegro – Il fungo sacro e la croce
Lycaeum - Mushrooms in the Bible
Terence McKenna - Il nutrimento degli Dei

fonte> http://moksha.splinder.com/post/15280656/I...ibinici+nella+B
 
Top
31 replies since 12/6/2008, 17:05   2081 views
  Share