Studi sul Cristianesimo Primitivo

Gesù era povero?

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El Teo
view post Posted on 27/7/2008, 20:43 by: El Teo     +1   -1




Salve. Scopro solo oggi, e grazie a Cascioli, il vostro bel forum. Finalmente un forum non confesssionale, apologetico o anticlericale sulle ricerche bibliche... Questa è quindi il mio primo intervento. Il caso vuole che la mia tesi di laurea la feci su quella che chiamai "teologia pauperistica" nelle fonti di Luca e nella letteratura del periodo del secondo tempio. La mia ricerca metteva in luce le forti tinte pauperistiche tanto delle fonti di Luca (predicazione di Nazaret con riferimento a Esaia 61, beatitudini e maledizioni, magnificat, benedictus) e la loro parentela con i manoscritti di Qumran e parti del libro di Enoc, specialemente l'epistola. Proponevo come ipotesi di lavoro di considerare il pauperismo come un tratto distintivo della comunità messianica gesuana, tratto in comune con gli enochici e i qumraniani. Quest'ultimi, tra l'altro, nella loro autodefinizione si chiamavano "i poveri". Nei documenti che possiamo far risalire all'epoca palestinese ante 70, come la fonte Q, oppure alcuni materiali propri di Luca, abbiamo l'idea che sono i poveri che erideteranno il Regno di Dio, mentre i ricchi che si credono giusti, riceveranno una condanna eterna (con tutte le nuances del caso!). Arrivavo poi alla conclusione che la categoria "poveri" (anawim, anim/ ptochoi, tepeinoi) non è da considerare come una categroia portatrice di un'attitudine semplicemente umile (umiltà religiosa), ma nemmeno come una mera categoria sociale, portatrice di una rivendicazione di tipo "teologia della liberazione", ma che il povero era una categoria messianica, oggetto delle attenzioni escatologiche da parte di Dio. Questa categoria assumeva un ruolo messianico di primo piano, sia a Qumrân che nella comunità enochica che in quella testimoniata dalle fonti propriamente lucane o da Q. E questa categoria "messianica" era da identificare coi poveri in senso sociale (di nascita o per scelta, cf. la critica del Siracide contro i profeti itineranti). Se Gesù era portatore di questa visione delle cose, egli, anche se di natali socialmente elevati, non poteva che fare una vita "povera". Se i ricchi erano esclusi dalla salvezza offerta da Dio, secondo i movimenti dell'orbita essena di cui, secondo me quello di Gesù faceva parte, colui che aspettava la Salvezza di Israele non poteva che farsi povero. "Se vuoi essere perfetto, va, vendi i tuoi averi, dalli ai poveri, poi vieni e seguimi". Frédéric Amsler emette l'ipotesi, addirittura, che, come a Qumrân, anche i discepoli di Gesù si facevano chiamare "i poveri". Secondo alcune interpretazioni, abbastanza presto, forse anche vivente Gesù, la comunità era composta dai "poveri", o "perfetti" e poi dai sostenitori, famiglie ricche che provvedevano al sostentamento della comunità dei perfetti e così facendo essi potevano avere parte alla Salvezza annunciata per i tempi escatologici. Quando la salvezza della comunità sarà assicurata dalla fede in "Gesù Cristo", e non più dalle vecchie categorie messianiche palestinesi, tutto il pensiero paupersitico radicale sarà relativizzato. E' a questo livello redazionale che possiamo far discendere l'impressione che Gesù parlasse dei poveri come di una categoria esterna a lui.
Comunque secondo me è abbastanza difficile determinare l'origine sociale della famiglia di Gesù dai dati in nostro possesso. Sono comunque del parere che, a prescindere dalla sua origine, Gesù abbia impostato la propria vita secondo le categorie messianiche di cui abbiamo testimonianza in Enoc e a Qumran e nelle fonti di Luca, categoria che danno alla povertà sociale un ruolo di primo piano.
 
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19 replies since 12/7/2008, 11:32   971 views
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