Studi sul Cristianesimo Primitivo

Pietro e Paolo a Roma

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Hard-Rain
view post Posted on 20/8/2008, 22:41 by: Hard-Rain     +1   -1




Grazie agli Atti degli Apostoli e all'epistolario paolino, riusciamo a ricostruire abbastanza bene la storia dei movimenti di Paolo in Palestina, Asia Minore e Roma (almeno da un punto di vista letterario).

Altrettanto non si può dire di Pietro. Ma da dove si evince che venne in Italia a fondare la Chiesa romana? Nel Nuovo Testamento, a parte le 1,2 Pietro attorno alle quali abbiamo una certa dose di problemi storici e filologici, si nota che Pietro è protagonista assoluto e di primo piano negli Atti degli Apostoli fino all'apparire di Paolo, dopodichè si smette di parlare di lui e la narrazione si concentra sulle gesta di Paolo.

In particolare, l'ultima volta che vediamo all'opera Pietro negli Atti è all'inizio del Cap. 12, siamo al tempo del regno di Erode Agrippa (41-44 d.C.), Pietro è arrestato ma con l'aiuto di un angelo riesce a fuggire dal carcere. Dopodichè il testo dice che Pietro manda a riferire a Giacomo della sua fuga miracolosa dal carcere, poi "uscì e si incamminò in un altro luogo" (At. 12:17).

At. 12:17 potrebbe essere una allusione a un viaggio di Pietro proprio a Roma, lontano dalla Palestina dove era ricercato dalle guardie di Agrippa. Ma è impossibile esserne certi perchè il testo non lo afferma espressamente. Certamente è strano che un ipotetico viaggio di Pietro a Roma in quel periodo non sia stato segnalato più accuratamente da chi stese gli Atti.

Pietro ricompare in At. 15:7-11 in occasione del concilio di Gerusalemme dove, secondo gli Atti, parla a favore dell'apertura della predicazione ai gentili. Dopo questo episodio, gli Atti smettono nuovamente di parlare di lui e non sappiamo più nulla. In teoria le 1 e 2 Pietro furono scritte a Roma verso la metà degli anni '60, in prossimità del martirio di Pietro (cfr. 1Pt. 5:13, se Babilonia = Roma; 2Pt. 1:14). Paolo nell'epistola ai Romani non lo menziona mai, neppure nei saluti, risulta strano che Pietro fosse presente a Roma in quel periodo e Paolo non lo abbia ricordato.

La "tradizione" è stranamente molto sicura nel ricostruire certi eventi. Si potrebbe cominciare con Ireneo di Lione, Adv. Haer. 3,1,1 (citato da Eusebio di Cesarea) secondo cui Pietro e Paolo operarono assieme a Roma fondando la Chiesa. Il passaggio è una vera e propria crux, anche perchè Paolo nell'epistola ai Romani fa intendere che la comunità era già stata fondata da altri diverso tempo prima. Eppure per Ireneo questa associazione e cooperazione di Pietro e Paolo a Roma è così importante che vi fa dipendere addirittura la data di composizione del vangelo secondo Marco.

Ignazio di Antiochia è più fumoso con la frase: "Non vi comando come Pietro e Paolo. Essi erano apostoli, io un condannato" (Ep. Rom., 4,2). La frase in sè, non prova nulla circa la cronologia degli spostamenti e dell'attività romana di Pietro e Paolo.

Invece abbiamo le prime avvisaglie di sicurezza in Dionisio di Corinto (seconda metà del II secolo), citato da Eusebio di Cesarea in Hist. Eccl. 2,25,8. Secondo Dionisio, Paolo e Pietro insegnarono assieme (omose, nel testo greco) anche in Italia e subirono il martirio nello stesso tempo (kata ton auton kairon). Dionisio di Corinto è il primo ad alzare il tiro e a vedere questa sinergia tra Paolo e Pietro che predicavano a Roma, notizia ripesa e data per scontata da Ireneo di Lione, non solo nel citato Adv. Haer. 3,1,1 ma anche in almeno altri due passaggi del medesimo trattato.

Vediamo ora che Eusebio di Cesarea, nel suo Chronicorum, si spinge a collocare addirittura con precisione al 42 d.C., al tempo di Claudio, la data in cui Pietro andò a Roma. Eusebio afferma anche che Pietro vi rimase per venticinque anni, fino alla morte, avvenuta dunque nel 67. La posizione di Eusebio mi sembra confermata da Girolamo nel De Viris Illustribus 1, secondo cui fu nel secondo anno del regno di Claudio che Pietro si recò a Roma, per predicarvi per venticinque anni. La data di Eusebio e Girolamo, il 42 d.C., corrisponde grosso modo alla data del "partì per un altro luogo" di At. 12:17, di cui dicevo. Non so se Eusebio di Cesarea abbia desunto da quel verso degli Atti la sua datazione o da quale altra fonte. Dal Nuovo Testamento mi pare impossibile in altri passi.

Ma Eusebio di Cesarea (e quindi anche Girolamo che lo segue) è in sostanziale disaccordo con la notizia che troviamo invece in Lattanzio, De Mortibus Persecutorum 2,5 secondo cui "Cumque jam Nero imperant, Petrus Romam advenit", cioè Pietro andò a Roma quando Nerone era già imperatore, dunque non pima del 54, altro che il 42 di Eusebio e Girolamo. Naturalmente non è noto da dove Lattanzio abbia desunto tale informazione e per quale motivo sia andato contro l'autorevole versione di Eusebio di Cesarea.

In conclusione, la mia domanda è: avete notizie sugli spostamenti di Pietro? Quando andò a Roma? E sulla base di quali informazioni? Davvero Paolo e Pietro cooperarono assieme a Roma? E quando?

Edited by Hard-Rain - 21/8/2008, 14:25
 
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