Studi sul Cristianesimo Primitivo

Pietro e Paolo a Roma

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Hard-Rain
view post Posted on 24/8/2008, 15:53 by: Hard-Rain     +1   -1




Uno dei grossi problemi che stanno dietro Adv. Haer. 3,1,1 è che pare presupporre la presenza contemporanea di Paolo e Pietro a Roma quando Matteo pubblicava il vangelo "ebraico", il testo greco, pervenutoci tramite Eusebio, usa un genitivo assoluto, qui nel forum ne abbiamo discusso, il senso pare proprio "temporale" nel senso che andrebbe letto: "Matteo scrisse un vangelo per gli Ebrei nella loro lingua mentre Pietro e Paolo fondavano a Roma la Chiesa" (sto citando a memoria spero di non aver riportato qualche inesattezza), qui il "mentre" non avrebbe senso avversativo. Ne dovremmo dedurre che il vangelo "ebraico" di cui qui parla Ireneo dovrebbe essere stato composto nello stesso periodo in cui Paolo e Pietro fondavano assieme la Chiesa. Avevamo anche detto che Chapman, all'inizio del XX secolo, pubblicò un articolo in cui si proponeva una interpretazione "avversativa" del genitivo assoluto, questo articolo è citato da molti studiosi, come Harnack, Carmignac, J.A.T. Robinson e altri di cui ho trovato traccia. Comunque Ireneo altre volte commette strani svarioni, come quando si avventura a dire che Gesù morì a quasi 50 anni.

Interessantissima la citazione dell'Ascensione di Isaia che mi era sfuggita, vado subito a verificare e a studiarla nel dettaglio. Questo testo, come noto, è considerato antichissimo e composto entro il I secolo da diversi biblisti.

Polymetis,

mi ha colpito questa frase di Thiede che citi: "Luca è uno storico accurato".

Ma Luca è uno storico accurato? Sempre, spesso o solo in alcune circostanze? A me pare che un passo come Lc. 4:29 in cui si parla di Nazareth, di monti, di precipizi che si troverebbero su questi monti non si possa definire molto accurata come descrizione geografica:

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Nazaret-Archeo.htm

tanto è vero che alcuni studiosi tentano di ricollegare quel verso lucano addirittura a Gamla, dove peraltro si fa fatica anche lì a trovare un burrone: quello romanzato descritto da Giuseppe Flavio, secondo Danny Syon, l'archeologo israeliano che oggi dirige gli scavi presso Gamla, è assolutamente leggendario.

Ma non solo, l'altro giorno esaminando il racconto della purificazione (sondergut di Luca) è saltato fuori come l'autore di questo vangelo confonda il rituale del pidion (riscatto del primogenito) con la purificazione della madre che aveva partorito.

E non è la prima volta che anche con Luca saltano fuori problemi del genere.

Per questo mi domando e vi domando: Luca è uno storico accurato?

Edited by Hard-Rain - 25/8/2008, 20:22
 
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48 replies since 20/8/2008, 22:41   2665 views
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