Anche nella versione etiopica dell'apocalisse di Pietro si allude a Pietro in occidente (probabilmente Roma):
"
I have spoken this unto thee, Peter, and declared it unto thee. Go forth therefore and go unto the land (or city) of the west."
Il frammento etiopico è stato pubblicato da S. Grebaut in Revue de l'Orient Chretien, 1910.
La traduzione in inglese di cui sopra proviene da:
http://www.earlychristianwritings.com/text...er-mrjames.htmlRelativamente alle allusioni di At. 21:17 e ai mancati saluti e riferimenti espliciti di Paolo nell'epistola ai Romani, si potrebbe anche supporre che tutto ciò sia stato motivato dal desiderio di non voler far sapere che Pietro era a Roma. Anche il riferimento a "Babilonia" in 1 e 2 Pietro, nome in codice di Roma presso i circoli cristiani, che tuttavia potrebbe essere inteso come (i) la Babilonia in Mesopotamia, dove risiedeva una fiorente comunità ebraica, dalla quale provenivano diversi maestri talmudici; (ii) una città egiziana vicino ad Alessandria; il riferimento a Babilonia, dicevo, potrebbe essere inteso come volontà di non svelare apertamente dove si trovasse Pietro. Dopotutto costui era uno che era scappato dal carcere di Agrippa negli anni '40 e presumibilmente era ricercato. Se gli Atti terminano all'inizio degli anni '60 come sembra dagli ultimi capitoli, forse non è peregrina questa ipotesi di non parlare apertamente della presenza di Pietro a Roma. Per quanto concerne Paolo, invece, essendo stato arrestato e inviato a Roma dalle autorità, nessun "segreto" doveva essere mantenuto, essendo la notizia nota alle autorità. Chiaramente con la morte di Pietro, a partire dalla fine del I secolo, questi problemi vennero a cadere e la letteratura successiva iniziò a parlare apertamente di Pietro e della sua presenza a Roma: ormai erano caduti i motivi per tenere segreta la cosa.
CITAZIONE
L’unica pecca di questa ipotesi è che presuppone una datazione della redazione degli Atti decisamente troppo alta per i miei gusti.
Dopotutto gli Atti si arrestano all'inizio degli anni '60. Anche il grande Harnack pensava a una datazione molto alta (leggi: antica) degli Atti.
Edited by Hard-Rain - 26/8/2008, 12:12