Studi sul Cristianesimo Primitivo

Ossario di Giacomo da rivalutare?, Considerazioni su BAR

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Iron Iko
view post Posted on 13/12/2008, 19:48     +1   -1




Per Giovanni Dalla Teva e barionu

OK, grazie; tutto chiarito.
Iron Iko
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 15/12/2008, 21:03     +1   -1




CITAZIONE
Ecco, il vero nome di Menahem figlio di Giuda il Galileo era Giuseppe, e i conti tornano.

Non potevano dire, che Giuseppe, essendo il fratello minore di Giovanni il Galileo, appena crocifisso per insurrezione armata, il futuro Gesù Nazareno figlio di Dio per i Cristiani, era l'unico che poteva richiere il suo corpo per la sepoltura.
Mi sembra che in quei casi il corpo della persona crocifissa, potevano richiederlo per la sepoltura, solo i parenti più vicini. Se così era, Giuseppe da Arimatea non c'entrava niente, c'entrava invece suo fratello Giuseppe figlio di Giuda il Galileo.
Giuseppe, ancora giovane, era l'unico dei figli di Giuda il Galileo non ancora impegnato formalmente nella rivolta armata. Invece tutti gli altri fratelli non potevano presentarsi a Pilato perchè erano ricercati, come guerriglieri attivi nella sommossa appena avvenuta.

Il Vangelo Mc 15,43.45.46 "con coraggio andò da Pilato " conferma:

Anche se il codice concedeva ai parenti più intimi di richiedere la salma, se nessuno di questi osava comunque farlo non era tanto per la certezza di ricevere un rifiuto quanto per non correre il rischio di essere accusato di correità con il condannato per una postilla giuridica che si ritrova ancora nel Codice Teodosiano secondo la quale "doveva essere punito d'infamia chiunque avesse operato un intervento a favore del giustiziato". (vedi Plutarco anton.2-Cicerone Filippiche II 7,17; Filone in Flaccum 10,83; Svetonio in Augusto 13).

La richiesta del corpo da parte di un certo Giuseppe D'Arimatea, per giunta anche estraneo ad ogni parentela con il crocifisso, non è che un'altra favola che si aggiunge a tutte le altre per sostenere la grande Favola di Cristo.- Luigi Cascioli- La Morte di cristo Cristiani e Cristicoli. pag.110,111.

Appare lampante che Giuseppe da Arimatea non è altroche suo fratello minore cammuffato.

Appare chiaro e veritiero il contenuto dei vangeli dove vengono elencati i nomi dei fratelli del presunto Messia, Vangelo di Mc 6,3 , Mt 13,55. Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55)

Giovanni il Galileo, il futuro Gesù Cristo figlio di Dio dei Cristiani crocifisso nel 36 circa " riportato dai Vangeli"
Giuda, Decapitato nel 45 "riportato da Giuseppe Flavio"Ant. Giud. XX, 5.1 -97-99"
Giacomo, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio Ant. Giud. 20. 5.2-102
Simone, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio" Ant. Giud. 20. 5.2-102"
Giuseppe, fu ucciso durante la guerra giudaica nel 66 d.c. Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17". Così tutti i conti tornano.

Tutto ciò conferma che:

Si possono datare e individuare a grandi linee, le seguenti stratificazioni o scritti risalenti a varie entità storiche e culturali dei Vangeli ma non degli atti degli Apostoli, perchè scritto in un unico blocco in epoca tardiva e collegato ai vangeli con un autore in comune cioè l'evangelista Luca

A - tradizioni e scritti risalenti all'avvento del messianismo ebraico;

B - tradizioni, e scritti risalenti agli eventi storici esseni e asmonei dei vari Messia che esistevano originariamente in forma orale o scritta nelle lingue semitiche (aramaico ed ebraico);

C - Predicazione e scritti di San Paolo (o chi per lui), in contrasto con i contenuti e i fatti precedenti.

D - scritture, prodotte da seguaci di San Paolo (o chi per lui), che hanno operato in ambienti romani o ellenistici e che hanno scritto in greco per la costruzione di un mito collegato a un avvenimento storico precedente e poi falsificato.

E - correzioni e aggiunte effettuate dai Padri della Chiesa per rimediare almeno in parte alle numerosissime contraddizioni;

F - correzioni e aggiunte conseguite al concilio di Nicea, voluto da Costantino nel quarto secolo;

G - correzioni successive effettuate nel corso delle traduzioni dal greco antico alle versioni comunemente lette nelle lingue moderne (sono state ritoccate alcune frasi e sono stati aggiunti titoli di paragrafi che non esistevano).

http://www.storiacristianesimo.it/giuseppe...%20arimatea.htm
un saluto a tutti

Edited by Giovanni Dalla Teva - 28/12/2008, 09:58
 
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61 replies since 5/11/2008, 21:14   2312 views
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