Studi sul Cristianesimo Primitivo

Prologo giovanneo e Salvatore Quasimodo, Una curiosità

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=Marcuccio=
view post Posted on 7/4/2009, 09:59     +1   -1




"Il Verbo era nel principio
e il Verbo era in Dio
e Dio era il Verbo"

Questa traduzione del prologo giovanneo è di Salvatore Quasimodo. Esprimete un parere... Trovate conseguenze filosofiche da questa traduzione? Trovate questa traduzione impossibile, falsa, veritiera, veritativa, probabile, possibile, corretta? Trovate questa traduzione imperniata su un principio teologico che condividete ecc... Chi più ne ha, più ne metta.

Ciao...
 
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operanuova
view post Posted on 27/6/2009, 11:35     +1   -1




CITAZIONE (=Marcuccio= @ 7/4/2009, 10:59)
"Il Verbo era nel principio
e il Verbo era in Dio
e Dio era il Verbo"

Questa traduzione del prologo giovanneo è di Salvatore Quasimodo. Esprimete un parere... Trovate conseguenze filosofiche da questa traduzione? Trovate questa traduzione impossibile, falsa, veritiera, veritativa, probabile, possibile, corretta? Trovate questa traduzione imperniata su un principio teologico che condividete ecc... Chi più ne ha, più ne metta.
Ciao...

Leggo tardi, forse il post non è più attuale, ma ritengo la domanda di Marcuccio interessantissima e la questione molto sottile, anche in seguito a una recente discussione sull’ego eimi.
Più che una traduzione, il tristico a me è parso una rielaborazione del prologo di Giovanni. E questo sia per l’inversione citata nel precedente commento dal dr. Hard Rain, sia per la traduzione nel secondo verso di pros con la preposizione “in” (in luogo di “presso”, “con”, “appo”, “accanto”).
L’inversione in primo luogo. È vero che questa è solita in poesia ma è normalmente usata per ragioni di misura metrica (sia nella metrica quantitativa classica sia in quella sillabico-accentuativa italiana). La strofa di Quasimodo non è isometrica e quindi l’anastrofe non appare giustificata da motivi formali e nemmeno da motivi di ritmo. Essendo stato Quasimodo uno dei padri dell’ermetismo, occorrerebbe puntare l’attenzione sui significati nascosti.
Le inversioni e le modifiche di Quasimodo rispetto al prologo di Giovanni, si può notare, non toccano il verbo essere: la posizione di un vocabolo ha una sua importanza nella comunicazione ermetica; il verbo essere rimane centrale in Quasimodo così come lo è in Giovanni, sia nelle traduzioni in italiano sia in greco.
Il primo verso "Il Verbo era nel principio" evoca il verbo essere nella Genesi (nella forma imperativa della creazione "Sia"), Genesi alla quale si riferisce la terza pericope nel prologo di Giovanni. Evoca, altresì, quando sia rivolto a Cristo, Gv 8,58 (...prima che Abramo fosse, Io Sono).
La seconda strofa "E il Verbo era in Dio" evoca Gv 14,11 (Credetemi: io sono nel Padre).
La terza strofa, infine, evoca il verbo essere di Gv 13,19 e Gv 8,28 dove si ritrovano altre due corrispondenze tra Dio e l’ ego eimi.
Il tristico di Quasimodo, commentato come di seguito, ha un suo innegabile senso alla luce delle citate pericopi del Vangelo di Giovanni:

“Io Sono” era prima di Abramo, nel principio
e “Io sono” era nel Padre
e Dio era “Io sono”.
 
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1 replies since 7/4/2009, 09:59   516 views
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