Studi sul Cristianesimo Primitivo

Filippo il tetrarca e la morte di Giovanni, Ant. 18,114

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Saulnier
view post Posted on 30/5/2009, 14:39 by: Saulnier     +1   -1




Come promesso.
Hard Rain ha affrontato l’argomento qui :

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Mort...%20Battista.pdf

Il primo punto che mi interessa chiarire è se esiste o meno la possibilità che il passo in questione (Antichità Giudaiche Libro XVIII, 116-119) sia stato in qualche modo falsificato o no.

Hard Rain pensa di no.

Cit. Hard Rain
CITAZIONE
Che ci sia stata una falsificazione è da escludere perchè il racconto della morte di Giovanni Battista secondo il vangelo di Marco è diverso da quello dato in Flavio Giuseppe, nomi e circostanze sono diverse, un falsificatore cristiano avrebbe copiato la stessa storia del vangelo di Marco anche in Flavio Giuseppe.

Sulle divergenze rimando a: https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Mort...%20Battista.pdf

E poi ancora nel documento

Cit. Hard Rain
CITAZIONE
Del resto, il racconto della morte del Battista e la sua stessa descrizione in Giuseppe Flavio
non sono mai stati messi in seria discussione dagli studiosi e vengono considerati autentici.

In modo diverso sembra pensarla Frances con la quale mi trovo d’accordo.

Cit. Frances
CITAZIONE
Ivi si legge: “In Antichità giudaiche, Giuseppe Flavio fa un riferimento in senso elogiativo di Giovanni Battista (cap. 18,116-119), riportando come molti giudei attribuivano la disfatta dell’esercito di Erode al fatto che egli aveva messo a morte il Battista, che quasi tutto il popolo riteneva un vero profeta di Dio.”
Segue la citazione integrale del passo Ant. Giudaiche XVII:116-119. Subito dopo l’autore conclude: “da notare il parallelo di questo passo dei Giuseppe Flavio con i molti testi dei Vangeli su Giovanni Battista e sulla sua morte.”
Ammettendo che l’autore non sia uno sprovveduto, sa benissimo che questo passo flaviano è stato sottoposto a critica serrata da parte dei critici e che nessuno dei più illustri studiosi che se ne sono occupati ne hanno accettato la genuinità integrale. Eppure tace. E tace perché gli fa comodo. Se fosse onesto, avrebbe perlomeno avvisato i suoi lettori che questo riferimento documentale su Gesù è interpolato, se non integralmente, almeno nelle parti più contaminate di cristologia.

L’argomento principale di Hard Rain è che un falsificatore cristiano avrebbe copiato la stessa storia del vangelo di Marco anche in Flavio Giuseppe. Ma il modus operandi di una pia mano non è necessariamente questo. L’interpolatore ha trovato in Giuseppe Flavio un passo che effettivamente parlava di Giovanni ma in circostanze che nulla avevano a che vedere con il brano dei vangeli (in particolare Marco e Matteo) ed è per questo che non ha ricopiato la stessa storia ma si è limitato a cristianizzare quella che ha trovato. Il punto è: quali erano queste circostanze?

Ma rivolgiamo l'attenzione a Filippo il tetrarca.
Uno dei punti dell' analisi di Hard Rain che non mi sento di condividere è il fatto che la guerra tra Erode Antipa ed Areta sia iniziata prima della morte di Erode Filippo.

Cit. Hard Rain
CITAZIONE
Del resto, sebbene Ant. 18.106 inizi la narrazione con la morte di Filippo nel ventesimo anno di Tiberio, gli
eventi successivamente descritti non necessariamente si sono verificati solo ed esclusivamente dopo la morte di Filippo. Giuseppe continuamente racconta il concatenarsi delle vicende con richiami a fatti accaduti in un tempo precedente e in Ant. 18.109, dove introduce il conflitto tra Antipa e Areta IV, non dice che si originò dopo gli eventi legati alla morte di Filippo e alla conseguente fine del suo regno, ma utilizza la formula ™n toÚtJ che significa: in quel tempo, frattanto, una formula che offre un certo grado di genericità, sebbene collochi indubbiamente l’evento in prossimità della fine del regno di Filippo.

Io ritengo invece che la guerra tra Antipa ed Areta sia assolutamente successiva alla morte di Filippo, avvenuta il ventesimo anno di Tiberio, ossia 33/34 d.C. Il Giuseppe Flavio attuale, nulla ci dice delle ragioni che hanno spinto Antipa ad andare a Roma. Tuttavia è molto probabile che il viaggio di Antipa a Roma fosse un viaggio di natura essenzialmente politica, analogamente al viaggio che Antipa compì a Roma nel periodo della successione di Erode il Grande (Ant. 17.224-224). Come allora Antipa voleva da Augusto il regno che era stato di suo padre adesso se ne va da Tiberio a chiedere almeno la tetrarchia del suo fratellastro Filippo appena deceduto. Prima di partire per Roma alberga dal suo fratellastro, Erode (e non Filippo come ci dicono Marco e Matteo) dove convince l'ambiziosa Erodiade a trasferirsi da lui al suo ritorno da Roma.

CITAZIONE
Giuseppe parla di fuoriusciti della tetrarchia di Filippo che si erano uniti al suo esercito ma poi lo
abbandonarono, causando la sconfitta dell’esercito di Antipa. Quello di Filippo fu un regno che
esistette fino al “ventesimo anno di Tiberio” quando avvenne la morte del tetrarca Filippo (cfr. Ant.
18.106). Dopo la morte di Filippo, il suo regno cessò di esistere e l’amministrazione dei suoi
territori passò direttamente ai romani e fu annesso alla provincia di Siria (Ant. 18.118). Dunque
quando iniziò il conflitto tra Erode e Areta, se si interpreta letteralmente Ant. 18.114, Filippo era
ancora in vita e la tetrarchia sulla quale regnava era una entità ancora esistente. Poiché il ventesimo
anno del regno di Tiberio corrisponde al 33/34 d.C., il conflitto tra Erode e Areta non può essere
iniziato dopo questa data, ma qualche tempo prima, quando si poteva ancora parlare di tetrarchia. Il
34, dunque, potrebbe essere il terminus post quem non per l’esplosione del conflitto.

Al contrario, io interpreto che i soldati, probabilmente mercenari, fuoriusciti da quella che era la tetrarchia di Filippo, e dopo la sua morte 'disoccupati', si uniscono all'esercito di Antipa per poi tradirlo successivamente causando la sua sconfitta. Quali sono le cause di questo tradimento? Il Giuseppe Flavio attuale tace. C'entrava in qualche modo Giovanni Battista?

Perchè ritengo questa questione cronologica tanto importante?
Perchè a mio parere spiega la ragione per cui i Vangeli di Marco e Matteo parlino di Filippo come marito di Erodiade, prima della sua fuga con Antipa, dichiarando il falso e andando contro quanto dice lo stesso Giuseppe Flavio e sottolineato da Hard Rain.

CITAZIONE
Ant. 18.109, Nel viaggio che [Erode Antipa] fece a Roma, albergò presso Erode suo fratello, nato da una madre diversa, cioè la figlia di Simone sommo sacerdote.

Qui non si scappa, il testo greco legge: katagetai en Hrwdou adelphou ontos ouch omomhetrou

Oggi la questione viene superata ipotizzando l'esistenza di un altro Erode Filippo, diverso dal tetrarca, che sarebbe vissuto a Roma con Erodiade. Ma non era questa l'intenzione di colui che ha inserito il nome di Filippo nei vangeli di Marco e Luca.
Il falsario che ha introdotto il nome di Filippo nei due vangeli intendeva proprio Filippo il tetrarca .
Perchè penso questo?
E' il passo della versione russo antica di Guerre Giudaiche a farmelo pensare.
Ivi si legge infatti:

"Filippo, essendo al potere, ebbe un sogno in cui un aquila gli aveva strappato entrambi gli occhi. Egli riunì tutti i suoi saggi. Mentre tutti spiegavano il sogno in maniera diversa, venne a lui, improvvisamente e senza essere chiamato, quell'uomo di cui abbiamo parlato in precedenza, che camminava vestito di pelli d'animali e purificava il popolo nelle acque del Giordano. Ed egli disse "Ascolta la parola del Signore. In questo sogno che hai avuto, l'aquila è la tua venalità, poichè quest'uccello è violento e rapace e qust'uccello ti strapperà gli occhi, che sono la tua provincia e la tua donna. E quando ebbe così parlato Filippo morì prima di sera ed il suo dominio fu dato ad Agrippa"

Il brano è in evidente contraddizione con quanto ci dice Giuseppe Flavio nelle Antichità Giudaiche.
Tuttavia da esso può evincersi:
1) nei vangeli di Marco e di Matteo si sta parlando proprio di Filippo il tetrarca e non di un altro fantomatico Filippo
2) Filippo il tetrarca era morto quando si colloca la vicenda di Giovanni Battista

Questo secondo punto è particolarmente importante in quanto i due vangeli non specificano questa circostanza, anzi sottintendono che Filippo il tetrarca fosse ancora vivo in quanto proprio questo era l'obiettivo della falsificazione.

Perchè chi ha inserito il nome di Filippo ei vangeli lo ha fatto per ragioni di natura cronologica.
Mi spiego meglio:
Sentiamo Lattanzio nel "De mortibus persecutorum"
"Extremis temporibus Tiberii Caesaris, ut scriptum legimus, dominus noster Iesus Christus a Iudaeis cruciatus est post diem decimum Kalendas Apriles duobus Geminis consulibus".

I padri della Chiesa del IV secolo fissavano la crocifissione di Gesù Cristo sotto il consolato dei due Gemini e questo consolato corrisponde al 29 d.C.
Perchè questa data (falsa beninteso)?
Per poter rispondere, prima di riuscire a distruggere definitivamente le loro opere, a coloro i quali identificavano Gesù Cristo con il rivoltoso crocifisso sotto Ponzio Pilato il 36 d.C.
Gesù Cristo e il lestes figlio di Giuda di Gamala non potevano essere la stessa persona perchè Gesù Cristo era morto 7 anni prima di questo rivoltoso.
Questa anche la ragione dell'importante lacuna che troviamo in Tacito in corrispondenza di quegli anni.
Ma questo falso era invalidato dall'episodio su Giovanni Battista e la guerra contro Areta, per l'appunto datata 33/34 d.C. Il messia era dunque morto prima del precursore?
Per risolvere l'empasse si è pensato bene di introdurre nei vangeli di Marco e Matteo il nome di Filippo il tetrarca, in sostituzione di quello di Erode, badando bene a non specificare se Filippo fosse morto o meno a quel tempo, ma sottintentendo il fatto che egli fosse ben vivente al tempo di cui si sta parlando.
In questa maniera anche Giovanni Battista poteva essere morto prima del 29 d.C. in quanto Filippo il tetrarca era ancora vivo quando Erode Antipa lo fece decapitare.
L'obiezione era così superata! Peccato che l'autore cristiano del brano contenuto della versione russo antica di Guerre Giudaiche (costruito sulla base dei vangeli beninteso) abbia rovinato tutto dicendo che Filippo era morto...
Quali sono i manoscritti più antichi di Marco e Matteo che riportano la morte di Giovanni Battista nella maniera in cui oggi la conosciamo?
Sarebbe importante riuscire a comprendere quando questo falso è stato inserito nei vangeli.

Saulnier
 
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