Studi sul Cristianesimo Primitivo

Filippo il tetrarca e la morte di Giovanni, Ant. 18,114

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jehoudda
view post Posted on 31/5/2009, 16:21 by: jehoudda     +1   -1

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Buongiorno

riprendo la discussione partendo dalla citazione di alcuni passaggi di un testo che propone una ricostruzione cronologica classica ed "ortodossa" delle vicende relative al periodo di cui abbiamo parlato

si tratta del volume del 1997 Jésus Christ en son temps (Dates, lieux, personnes, dans le Nouveau Testament) di Jean-Marie Guillaume prete della Societa delle Missioni Africane formatosi all' Universita Angelicum di Roma e alla Ecole Biblique di Gerusalemme

L'autore, a proposito del ministero di Giovanni Battista e dell'inizio della vita pubblica di Gesù scrive:

"Luca 3, 1-2 annuncia solennemente che Giovanni Battista comincio il suo ministero di predicazione nel deserto, nella regione del Giordano nel quindicesimo anno del regno di Tiberio Cesare, Ponzio Pilato essendo governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, Filippo suo fratello tetrarca dei paesi di Iturea e di Traconitide, e Lysanias tetrarca di Abilene, sotto il pontificato di Anna e Caifa"

...."In effetti, l'inizio della predicazione di Giovanni nel deserto é cominciata in una maniera cosi umile ed insignificante che non deve essere stata rimarcata; é quindi difficile da datare. L'anno quindici del regno di Tiberio Cesare calzerebbe di piu all'arresto e alla morte di Giovanni Battista. Questi ultimi eventi possono essere datati. Essi hanno prodotto in Palestina un'impressione tanto piu profonda in quanto essi erano legati ad alcuni particolari avvenimenti della storia nazionale.
(qui l'autore ci fa sapere che per questa esposizione segue molto da vicino il testo della conferenza di J Murphy OConnor "John the Baptist and Jesus, history and hypotheses" consegnato alla annuale General Meeting of the Society for New Testament Studies tenutosi a Dublino nel 1989)

"In quel periodo, in effetti, verso 27-29, Erode Antipa aveva subito una sconfitta militare inflittagli dal Re Nabateo Aretas IV (EM Smallwood in "Jesus under the Roman rule" Leyde 1976 data la vittoria di Aretas al 27; C Saulnier in "Herode Antipas et Jean le Baptiste. Quelques remarques sur les confusions chronologiques de Flavius Josephe in Revue Biblique 91 del 1984 la data all'anno 29) Questo re si era lanciato in una spedizione punitiva, contro Erode, al fine di vendicare il suo onore e quello di sua figlia, prima moglie di Erode. costui l'aveva in effetti ripudiata per sposare Erodiade, moglie di suo fratello Filippo. Questo matrimonio avrebbe avuto luogo al piu tardi nel 23. Giovanni Battista aveva rinfacciato questi fatti ad Erode. Erode aveva reagito facendo imprigionare e giustiziare Giovanni (Mt 14, 3-12; Mc 6, 17-29; Lc 3, 19-20) Alcuni ebrei, secondo Giuseppe (Antichita Giudaiche XVIII 116) videro in questa sconfitta una punizione divina.... La data della morte di Gesù nel 30 é un'altra ragione per vedere, nell'anno 15 di Tiberio Cesare, un'indicazione della morte di Giovanni Battista. Gesù é morto in effetti, dopo piu di due anni di ministero. Egli avrebbe cominciato la sua predicazione nell'anno 27-28, solamente dopo l'arresto di Giovanni.
L'anno 15 del regno di Tiberio comincio probabilmente nell'autunno del 27. L'imperatore Cesare Augusto mori il 19 agosto del 14 e gli successe l'imperatore Tiberio. Luca segue verosimilmente il calendario Siro-macedone che fa cominciare l'anno al 1° Ottobre. Alcuni autori, servendosi di altri criteri, fanno concordare questo anno 15 con l'anno 28-29. Se si accetta l'anno 27-28 per la morte di Giovanni Battista, bisogna situare il battesimo di Gesu in precedenza, e lasciare anche a Giovanni un tempo sufficiente per esercitare il suo ministero in differenti regioni poiche egli predico dapprima nel deserto della Giudea (Mt 3,1) o a Betania aldila del Giordano (Gv 1,28; 3,26; 10,40), in seguito in Samaria a Aenon vicino Salim (Gv 3,23) ed eventualmente in Galilea.


Questa lunga citazione sembra quindi consolidare una cronologia degli eventi che renderebbe impossibile l'ipotesi di ricostruzione che Saulnier accreditava nel suo primo intervento

Ipotesi che io personalmente condivido senza mezzi termini

CITO:

"Perchè chi ha inserito il nome di Filippo ei vangeli lo ha fatto per ragioni di natura cronologica.
Mi spiego meglio:
Sentiamo Lattanzio nel "De mortibus persecutorum"
"Extremis temporibus Tiberii Caesaris, ut scriptum legimus, dominus noster Iesus Christus a Iudaeis cruciatus est post diem decimum Kalendas Apriles duobus Geminis consulibus".

I padri della Chiesa del IV secolo fissavano la crocifissione di Gesù Cristo sotto il consolato dei due Gemini e questo consolato corrisponde al 29 d.C.
Perchè questa data (falsa beninteso)?
Per poter rispondere, prima di riuscire a distruggere definitivamente le loro opere, a coloro i quali identificavano Gesù Cristo con il rivoltoso crocifisso sotto Ponzio Pilato il 36 d.C.

Gesù Cristo e il lestes figlio di Giuda di Gamala non potevano essere la stessa persona perchè Gesù Cristo era morto 7 anni prima di questo rivoltoso.
Questa anche la ragione dell'importante lacuna che troviamo in Tacito in corrispondenza di quegli anni.
Ma questo falso era invalidato dall'episodio su Giovanni Battista e la guerra contro Areta, per l'appunto datata 33/34 d.C. Il messia era dunque morto prima del precursore?"


grassetto e sottolineatura sono miei (e non sono casuali)

esiste una linea interpretativa differente da quella "ortodossa" che prenda in debita considerazione l'ipotesi che Saulnier riporta?

Ovviamente si e non nasce ieri....

Il caso a supporto che pero mi preme riportare é quello di Nikos Kokkinos
Cito dal libro di EP Sanders "Gesù. La verita storica (saggi Mondadori 1993)

"Esaminiamo ora un altro modo di leggere alcuni documenti letterari, che hanno spinto qualche studioso a scegliere una data piuttosto tarda per l'esecuzione di Gesù, il 35 o il 36. Questa teoria che ha goduto di un certo favore nei decenni passati, é stata recentemente riportata alla luce da Nikos Kokkinos (in "Crucifixion in AD 36: the keystone for dating the birth of Jesus" articolo a sua volta contenuto nel volume "Chronos, Kairos, Christos" pag 133-163. Egli correttamente cita il precedente studio di T Keim il cui lavoro fu tradotto in inglese nel 1883. Si potrebbero aggiungere altri nomi: vedi la discussione in Harold W Hoehner "Herod Antipas" del 1972 pag 124-131)
Il testo riguarda le date relative a Giovanni Battista. Secondo Marco 6, 14-29 (con parziali paralleli in Matteo e Luca) Antipa pensava che Gesù potesse essere Giovanni Battista, risuscitato dalla morte. Antipa, spiega il testo di Marco, aveva fatto uccidere Giovanni per le critiche che questo gli aveva mosso per il suo matrimonio con Erodiade. Marco e Matteo collocano rispettivamente l'inizio del ministero pubblico di Gesù immediatamente dopo l' arresto di Giovanni (Marco) o all'incirca al tempo dell' arresto (Matteo)
Cosi secondo i Vangeli la sequenza fu questa:
Giovanni battezza Gesù, Giovanni viene arrestato, Gesù inizia il proprio ministero, Giovanni viene ucciso, Gesù viene mandato a morte.
Gli studiosi che datano l'esecuzione di Gesù al 36 osservano che Flavio Giuseppe narra del matrimonio di Antipa con Erodiade dopo la storia della morte di Filippo, fratello di Antipa, che avvenne alla fine del 33 o all'inizio del 34. Questo matrimonio porto all' invasione della Galilea da parte di Areta e alla sconfitta dell'esercito di Antipa. Vitellio il legato romano di Siria, condusse una spedizione punitiva contro Areta. La spedizione di Vitellio ebbe luogo nel 37, dal momento che fu interrotta dalla morte di Tiberio in quello stesso anno. Secondo i Vangeli, le invettive di Giovanni contro il matrimonio di Antipa ne provocarono la condanna a morte. Se Antipa sposo Erodiade dopo il 34, ovviamente Giovanni fu ucciso dopo quella data. E cio porta alla conclusione che Gesù opero' verso la meta degli anni trenta e fu messo a morte nel 36, poco prima che Pilato fosse richiamato a Roma. Secondo questa teoria quindi, sia Giovanni che Gesù devono essere collocati nel periodo fra la morte di Filippo (33/34) e la spedizione di Vitellio (37)


Segue quindi una ragionevole (ma non per questo conclusiva) riflessione di Sanders sul fatto che una debolezza di fondo di questa ricostruzione risieda nella constatazione che:

"in questa sezione delle Antichita Giudaiche di Flavio Giuseppe, molte storie non sono presentate in ordine cronologico, ma introdotte da espressioni come "in quel tempo", "piu o meno nello stesso tempo", o "intanto" "


e Sanders continua con una corretta indicazione che in questa sezione la sequenza temporale degli eventi narrati é palesemente e ripetutamente invertita (alcuni episodi che possiamo datare con certezza grazie a fonti esterne sono incontrovertibilmente situati in "sequenza temporale" errata)

Torniamo quindi al problema cruciale, che gia citavo nel mio precedente post, relativo alla attuale edizione dei manoscritti flaviani pervenutici, la cui eventuale completa fedelta all' edizione originale di FG, é a mio avviso tutta ancora da "verificare"

Impressionante, nel caso specifico, il richiamo di Sanders (che non a caso ho riportato in grassetto sottolineato) "in questa sezione"

E sappiamo bene che il cap XVIII delle Antichita Giudaiche non costituisce, ai fini della piena comprensione della storia del cristianesimo, una questione di poco conto...

E' proprio in base a questa "bislacca" (ed atipica per lo stesso FG?) struttura redazionale del cap XVIII che Sanders muove nei confronti di Kokkinos una serie di pacate obiezioni che, dato lo stato dell'arte, risultano indiscutibilmente pertinenti. Ma poiche Sanders é, aldila dell' orientamento personale, studioso di evidente onesta intellettuale, non puo non lasciar intendere che la pertinenza e la forza delle sue obiezioni sono una diretta subordinata della particolarita redazionale.
Come dire che in questa situazione non si puo realisticamente dire in maniera scientificamente incontrovertibile quale delle due linee interpretative possa meritare il nobile passaggio dallo stadio di ipotesi plausibile a quello di tesi storiografica attestata;

Non posso esimermi dal dire che é mia personale convinzione che l'attuale stato redazionale del capitolo XVIII delle Antichita Giudaiche sia il risultato di una serie di pesanti interventi operati da mani e menti interessate a riplasmare una storia originale ben diversa, mani e menti forti del fatto che per secoli hanno praticamente detenuto il monopolio della trasmissione culturale.

Sono contento di verificare dopo anni di personali riflessioni e di studio che questa impostazione (di lavoro) a vario titolo e in diverse sfumature sia condivisa anche da altri che come me continuano nell' anonimato a cercare delle risposte piu "adeguate" ai molteplici "buchi" che questa incredibile vicenda storica ancora presenta

Chiudo chiedendo, per sdrammatizzare, a Saulnier se l'autore citato C Saulnier ("Herode Antipas et Jean le Baptiste. Quelques remarques sur les confusions chronologiques de Flavius Josephe in Revue Biblique 91 del 1984) sia per caso un parente.... con il quale ha litigato...

A parte gli scherzi, approfitto per chiedere agli utenti che dovesero leggere questo post se hanno notizie piu precise su questo articolo di C Saulnier apparso nella Revue Biblique e sul come acquisirlo. Sarei molto interessato a leggerlo integralmente.

grazie e a presto


 
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257 replies since 30/5/2009, 14:39   7394 views
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