CITAZIONE (Saulnier @ 9/9/2009, 23:35)
La fortezza di Magdala è esistita.
Questo è molto probabile, il vero problema è situarla a Gamala.
Magdala è stata oggetto di vivaci ricerche archeologiche (era conosciuta col nome greco di Tarichea), ed il sito si trova sul lago di Tiberiade. E' quella da sempre considerata la città di provenienza di Maria.
Interessante notare come Flavio, al pari di Plinio e del geografo geografo Stradone di Amaseia (46 a.C.-20 d.C.), faccia ampi riferimenti a Tarichea (nome greco che dovrebbe richiamare il Pesce in salamoia) ma mai a "Magdala", mentre i vangeli non parlano mai di Tarichea.
E' invece il Talmud a fornirci il nome ebraico della città, riferendosi a Magdala/Migdal Nunayah (Torre del Pesce); si può quindi ipotizzare che nei vangeli sia riportato il nome ebraico traslitterato in greco, piuttosto che il nome greco "Tarichea".
Nella città di Magdala/Tarichea fu eretto un monastero già nel IV-V secolo e la "casa (o chiesa) di Maria" fu meta di pellegrinaggi da parte dei cristiani fin dall'antichità, esiste una tradizione documentata in tal senso (la prima attestazione è del pellegrino Teodosio intorno al 530: "De Tyberiada usque Magdale, ubi domna Maria nata est, milia II. Magdale usque ad septem fontes milia II"). Tradizione quindi decisamente anteriore agli scritti di Calmet, il quale sembra sostenere qualcosa di diverso.
Anche dal punto di vista della tradizione, sembra quindi difficile collocare Magdala, quale patria di Maria, in un luogo diverso da quello oggi conosciuto.
Va ancora osservato che le testimonianze dei pellegrini a Magdala fino all'anno mille parlano di una "casa" di Maria (e/o di una "chiesa"), mentre dall'anno mille in avanti parlano di "oppidum", "castrum" e "castellum" (è quindi possibile che nel tempo sulla casa di maria sia stata eretta una chiesa, e poi delle fortificazioni intorno alla città).
http://www.magdalaproject.org/WP/?p=107Queste erano probabilmente le fonti "archeologiche" disponibili e più vicine agli autori citati da Saulnier, inducendoli forse in leggera confusione.
Ciao, talità