Hard-Rain |
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| Ross sosteneva che il manoscritto fosse stato fatto realizzare addirittura da Poggio Bracciolini, in epoca rinascimentale, con lo scopo di trarne illecitamente profitto. Il problema è che ai bordi del manoscritto sono segnalate delle glosse e delle annotazioni attribuibili alla mano di Zanobi da Strada, anteriore a Bracciolini. E altre numerose evidenze. Anche il carteggio tra Bracciolini e altri personaggi che Ross cita a sostegno delle sue tesi è quanto mai evanescente e non dimostra, a mio avviso, assolutamente nulla. Difatti, che io sappia, tra gli studiosi accreditati nessuno ha mai accolto una simile ipotesi e pare che lo stesso libro di Ross, nella sua prima pubblicazione, sia uscito in forma anonima. Ringraziamo Frances_Admin per averci segnalato questi ulteriori contributi. Quanto alla questione di χρηστος vs. Χριστος la prununcia "bizantina" è assolutamente identica e gli stessi autori cristiani segnalano la confusione tra chrestiani e cristiani. Credo che nel I-II secolo d.C. la pronuncia si fosse già da tempo convertita - di fatto - a riprodurre foneticamente con una "i" (suono della iota) il suono della η, della υ e anche dei dittonghi ει ed οι.
POST SCRIPTUM. Mi sono accorto di una potenziale ambiguità nella mia frase: "Ross sosteneva che il manoscritto fosse stato fatto realizzare addirittura da Poggio Bracciolini, in epoca rinascimentale, con lo scopo di trarne illecitamente profitto." Intendevo dire che fu Bracciolini, secondo Ross, a trarre illecitamente profitto o cercare di trarne... Non che Ross trasse profitto dalle sue tesi. Ecco un esempio di quando diciamo che alle volte sintassi e linguaggio possono essere ambigui quando parliamo tra di noi nella nostra lingua madre: figuriamoci quando dobbiamo rispolverare delle lingue vecchie di millenni.
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