Studi sul Cristianesimo Primitivo

Leone X e la favola di Cristo

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Saulnier
view post Posted on 14/5/2010, 17:12 by: Saulnier     +1   -1




CITAZIONE
Eppure dovrebbe essere sufficientemente chiara la differenza tra la pretesa di scrivere un libro che dimostra in maniera inconfutabile che Gesù non è mai esistito, e quindi dovrebbe essere soggetto a determinati criteri scientifici, e una discussione su un forum dove oramai la caratteristica era quella di urlarsi contro (e mi sfugge perchè tu voglia farlo così poco simpaticamente qui) e per la quale era sufficiente una ricerchina su google, senza pretesa alcuna di effettiva scientificità, come del resto era evidente dai toni. E a quella si limitava il post.

Naturalmente hai ragione, un libro dovrebbe essere soggetto a criteri scientifici che non è possibile pretendere in un forum dove si discute e dove è molto più facile commettere degli errori (sono consapevole di averne commessi anch’io numerosi nelle mie analisi).

CITAZIONE
Ben poco di quel post manterrei se dovessi fare un'esposizione minimamente seria per non dire scientifica. Ma il livello del forum era quello che era.

Questo è apprezzabile. Quello che mi dava fastidio in quel post ormai datato era l’evidente malafede di alcune affermazioni. Naturalmente non da parte tua, ma da parte di chi quelle affermazioni le aveva concepite (tu probabilmente non hai fatto altro che riprenderle senza verificarne l’attendibilità, un peccato forse veniale in un forum) ed in particolare le calunnie contro John Taylor e mi riferisco naturalmente ad Holding:

www.tektonics.org/lp/popeleox.html

A prescindere dall’attendibilità storica di John Taylor, mettergli bocca cosa che non ha mai detto travisando completamente il senso delle sue affermazioni è assolutamente inaccettabile.

CITAZIONE
Tuttavia la sostanza non cambia. Che il Bale non si sia inventato la frase una mattina per caso è alquanto ovvio, essa si inserisce nelle polemiche infracristiane dell'epoca

Sarà anche ovvio, tuttavia c’è un certo consensus nel considerare questa frase proprio un’invenzione di John Bale (vedi per ultimo il libro del 2006 di Elizabeth Knowles “What they didn't say: a book of misquotations” ) e anche:

http://fr.wikiquote.org/wiki/L%C3%A9on_X

Gli Acta Romanorum Pontificum del 1558 sono universalmente considerati la ‘source’ più antica dell’aneddoto, ma questa informazione non corrisponde a verità. Infatti oltre alla citazione di Melantone lo stesso John Bale aveva pubblicato l’aneddoto già nel 1557 nel libro “Scriptorum illustrium maioris Brytanniae, quam nunc Angliam et Scotiam vocant: catalogus a lapheto per 3618 annos, usque ad annum hunc Domini 1557” che io stesso ho avuto il piacere di sfogliare.
Comunque penso di avere dimostrato che, se di falso si tratta (non sapimus), non è John Bale il colpevole.

CITAZIONE
Il punto è chiarire cosa significa tale frase per chi la riporta. Bale non è ateo, non si sogna di negare l'esistenza storica di Cristo, ovvero l'Incarnazione, ciò che gli preme è dimostrare, come il resto della propaganda protestante, che il papa è l'anticristo e il cattolicesimo un'apostasia dal vero cristianesimo. Per Bale tale frase non indica che Leone X svela un segreto custodito da secoli dal papato, ovvero che Gesù non è mai esistito, ma che Leone X è un ateo, con le accuse di libertinaggio, sodomia ecc, che seguivano generalmente tale accusa, peraltro vaga, nel XVI secolo

Questo è giustissimo oltre che ovvio, non ho mai voluto far intendere il contrario.

CITAZIONE
A Bale questo non passa neppure per l'anticamera del cervello e tantomeno è la tesi che vuole sostenere, semmai è il contrario, il papa è un ateo folle e apostata dalla vera fede, l'anticristo che nega l'evidente verità del cristianesimo e questa frase lo dimostrerebbe.

Idem.

CITAZIONE
Citare la frase riportata dal Bale all'interno di una teoria miticista significa non solo estrapolarla dal suo contesto ma distorcerla sino a farle dire il contrario di quello che intende.

Non ho mai citato la frase all’interno di una teoria miticista. Distorcere la frase facendole dire il contrario di quello che intende? Ma da dove si evince? Qui si sta discutendo sull’attendibilità o meno dell’attribuzione della famosa frase sulla ‘fabula de Christo’ a papa Leone X e di nient’altro. Quello che ho sottolineato sin dall’inizio è che non si può estrapolare questa frase dal suo contesto: l’umanesimo cinquecentesco e la riforma protestante. Se avessimo la matematica certezza che Leone X ebbe davvero a pronunciare quella frase, ne dovremmo forse concludere che Gesù fu un mito? Naturalmente no, potremmo solamente inferire quali furono le vere attitudini di Leone X e di alcuni umanisti dell’epoca sulla religione cristiana.

La frase di Leone X sulla fabula di Cristo si inserisce in un contesto di controversie di carattere religioso molto più ampio, controversie che ebbero come fulcro proprio l’equivoco al quale inevitabilmente tale espressione andava a prestarsi, in un periodo in cui il rogo era il dazio da pagare se si decideva di manifestare liberamente la propria opinione sulla religione cristiana.

Le polemiche, non a caso, raggiunsero il loro culmine proprio negli anni immediatamente successivi alla morte di Leone X ed il protagonista assoluto fu il più grande ed il più ambiguo umanista del 1500: Erasmo da Rotterdam.

Continua...
 
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10 replies since 6/4/2010, 15:54   7665 views
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