Studi sul Cristianesimo Primitivo

Gesù, un rabbi qualunque?

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Talità kum
view post Posted on 19/4/2010, 18:05 by: Talità kum     +1   -1
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CITAZIONE (Negev @ 17/4/2010, 14:54)
Gesù nei sinottici non dice mai di esser D-O. Nessun Ebreo, di nessuna epoca lo direbbe o lo penserebbe.

L'ultima affermazione è interessante. Eppure la prima elaborazione cristologica di cui abbiamo traccia scritta è proprio quella di Paolo, che di certo fu un ebreo.
Paolo inoltre afferma di "aver ricevuto" determinati insegnamenti, quindi altri ebrei dovevano a loro volta aver pensato qualcosa di simile. La Fredricksen, studiosa ebrea, ritiene che i quattro evangelisti furono ebrei - quindi lo sviluppo della dottrina parte dal primo momento morte/resurrezione di Gesù e si articola nel tempo, sempre tra ebrei per mano di ebrei.

Dando credito a quanto affermato da Negev, si potrebbe ipotizzare che coloro i quali assistettero alle visioni del risorto dovettero rivedere le loro attuali convinzioni per trovare a Gesù un importante posto a sedere.

CITAZIONE
Probabilmente si è sentito Messia d'Israel, ma questo non meraviglia nessuno. non è un peccato. Israel ha avuto tanti "Messia".

Corretto. Sarebbe interessante capire perché Gesù ebbe "successo" ed altri no ^_^

CITAZIONE
Poi è la realizzazione del messianismo che conferma o sconfessa. Ma certamente non si è proclamato D-o.
Quindi l'insegnamento originale dov'è?

Direi che J.Weiss ha riassunto mirabilmente l'insieme di caratteristiche che rendono Gesù alquanto peculiare nel panorama religioso dell'epoca.
In effetti è possibile che non si possa parlare di "insegnamento" originale, ma bensì di "profilo personale" alquanto originale. Il cristianesimo quindi nascerebbe sugli insegnamenti dell'ebraismo, ma si distinguerebbe da esso per l'importanza ed il ruolo attribuito alla persona Gesù Cristo. Questo ruolo, ovviamente, introduce anche una serie di conseguenze dottrinali che sanciscono le differenze incolmabili tra ebraismo e cristianesimo.

CITAZIONE
Tutti i precetti e gli insegnamenti di amore, rispetto, carità, perdono, accettazione della volontà di D-O erano già noti dfa Abramo in poi.

E' vero. Ma la sensazione è che si trattasse più di disquisizioni che di atti pratici, anche da un punto di vista comportamentale infatti mi sembra esistano delle singolarità: il fatto che Gesù pranzasse con i peccatori, il suo rapporto di predicatore con le donne, l'idea che a contaminare non fosse ciò che entra in bocca ma ciò che esce dal cuore, eccetera

Ciao, Talità
 
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