Studi sul Cristianesimo Primitivo

I VANGELI SECONDO CARMIGNAC

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Saulnier
view post Posted on 6/7/2010, 23:08 by: Saulnier     +1   -1




CITAZIONE
La singolarità è che anche in Matteo 9:15, nel testo greco, troviamo questo termine perché infatti è scritto uƒoˆ toà numfînoj ([33]) al posto degli “invitati a nozze” della versione italiana C.E.I. e tutto ciò letteralmente significherebbe “i figli della tenda – o camera – nuziale”.

Questa costruzione è un tipico semitismo (benei ha-houphah in ebraico) che non avrebbe alcun senso riportare letteralmente in italiano e neppure in greco, come in realtà invece è stato puntualmente fatto. Il termine “figlio” in ebraico ha infatti un significato molto ampio, è una parola universale che oltre al significato genealogico usuale, che assume anche in italiano, denota chi appartiene a un gruppo, a una razza, a un’insieme di persone.

Occorre valutare la possibilità che le nozze alle quali intende riferirsi Gesù siano soltanto nozze allegoriche e che i figli della camera nuziale siano in effetti (come l’espressione ebraica sembra suggerire) una razza: il popolo di Israele per la precisione.
Avremmo dunque a che fare con un semeion , un segno che rimanda l’iniziato, conoscitore di un codice condiviso a qualcos’altro.
Il goy legge “i figli della camera nuziale” e intende gli “invitati dello sposo” pensando ad un matrimonio reale, ma l’iniziato, che sa che questi figli sono il popolo di Israele non può non comprendere immediatamente di quali nozze si tratta: le nozze dell’Agnello annunciate dal Profeta, crocifisso sotto Ponzio Pilato.

Apocalisse XIX, 7-10

Rallegriamoci ed esultiamo,
rendiamo a lui gloria,
perché son giunte le nozze dell'Agnello;
la sua sposa è pronta,
le hanno dato una veste
di lino puro splendente".
La veste di lino sono le opere giuste dei santi.
Allora l'angelo mi disse: "Scrivi: Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell'Agnello!"


Queste nozze, gioia e letizia per il popolo ebraico, avrebbero segnato tuttavia la fine delle nazioni.

Apocalisse XIX, 11-18

Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava "Fedele" e "Verace": egli giudica e combatte con giustizia.
I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco, ha sul suo capo molti diademi; porta scritto un nome che nessuno conosce all'infuori di lui.
È avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo di Dio.
Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro.
Dalla bocca gli esce una spada affilata per colpire con essa le genti. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell'ira furiosa del Dio onnipotente.
Un nome porta scritto sul mantello e sul femore: Re dei re e Signore dei signori.
Vidi poi un angelo, ritto sul sole, che gridava a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: "Venite, radunatevi al grande banchetto di Dio. Mangiate le carni dei re, le carni dei capitani, le carni degli eroi, le carni dei cavalli e dei cavalieri e le carni di tutti gli uomini, liberi e schiavi, piccoli e grandi".


Le nozze dell’Agnello, annunciate ma mai avvenute (fortunatamente per noi) nella realtà storica, non possono che diventare semeia nei Vangeli, miracoli, ovvero le realizza sulla carta il Dio Gesù, tanto che nel quarto Vangelo il goy leggendo delle nozze di Cana può credere davvero che un uomo-Dio abbia trasformato l’acqua nel vino dolce della Vigna del Signore.
 
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12 replies since 5/6/2010, 19:53   1223 views
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