Saulnier |
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| Grazie jehoudda! Davvero un bell’intervento. CITAZIONE (jehoudda @ 6/8/2010, 00:47) Bisognerebbe invece, secondo me, accettare quale premessa di base che la materia costitutiva di quel pensiero sia al di la della sua intrinseca complessità (problema ermeneutico generale) non storicamente e direttamente riconducibile in maniera oggettivamente certa alla persona che si sta indagando (e al sue specifico agire nella Storia) ma sia, come ho tentato di argomentare, a sua volta frutto di un lungo processo ermeneutico di vasto respiro (tradizione orale, delocalizzazione delle tradizioni orali, elaborazione scritta non uniforme nello spazio e nel tempo delle stesse, rielaborazioni successive durante una lunga fase di consolidamento delle scritture operate in un clima di drammatici conflitti di natura sempre più teologica e quindi sempre meno sensibile al recupero di “informazioni reali”) Ti chiedo: ritieni gli sviluppi cronologici condivisi dal consensus (morte di Cristo intorno all’anno 30 e redazioni degli scritti neotestamentari comprese tra gli anni 50 e 100) compatibile con quel complesso instaurarsi di fenomeni da te evocati?
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