Studi sul Cristianesimo Primitivo

Qumran, i Rotoli, gli Esseni: quale rapporto?

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Elijah Six
view post Posted on 28/3/2011, 22:28     +1   -1




Vorrei cercare di porre fine alla diatriba sorta tra Negev e Polymetis facendo le seguenti considerazioni:

Da un lato bisogna mostrare rispetto per chi ha avuto un'educazione ebraica (già a tre anni - se non erro - si impara lo "Sch'ma Israel", a 5 anni si passa al Tanack, a 10 alla Mischna, a 15 al Talmud). Considerando poi che su 1000 persone che trattano il Tanack, solo 100 affrontano la Mischna, di questi 100 solo 10 il Talmud, e di questi 10 solo 1 diventa insegnante, beh, avere persone come Abramo come interlocutori, è una gran fortuna (immagino che lui sia uno di quelli che è arrivato fino in fondo, da come ne parli tu Negev).

È chiaro che l'occidentale di turno di fronte ad un'educazione simile parte decisamente svantaggiato (soprattutto a livello di contenuto).

Trovo però anche giusto che si rispetti chi ha frequentato università occidentali. Se da un lato chi ha una laurea in occidente non ha magari una conoscenza pari a uno studioso ebreo, d'altro canto non bisogna scordarsi che la cosa più importante che si impara in occidente è la metodologia. Il metodo in occidente è più importante del contenuto stesso dei testi.
All'università in occidente si impara a come approcciare ai testi da un punto di vista storico-critico, da un punto di vista scientifico.
Il metodo è la cosa più importante, aspetto questo che in un'educazione ebraica non so fino a che punto viene trattato (lì è più importante il contenuto).

Personalmente trovo dunque giusto rispettare sia chi ha una provonda conoscenza dei testi, come anche chi ha una profonda conoscenza della metodologia (con la quale si è in grado di affrontare qualsiasi testo e tema in modo appropriato, secondo la mentalità occidentale).

Faccio infine presente che rispondere con un "sei una persona incompetente" senza controbattare con "argomentazioni e spiegazioni valide", significa essere arrivati alla frutta.

(Un altro discorso è se la persona con cui si parla oltre a non avere avuto un'educazione ebraica non ha nemmeno mai messo piede in un'università).

P.S.:
x Negev: Te l'avevo chiesto già anni fa (senza ricevere risposta). La curiosità mi è rimasta: Elisha Kimron cosa pensa dei rotoli del Mar Morto. Sostiene ciò che sostenete tu ed Abramo?
 
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view post Posted on 28/3/2011, 22:51     +1   -1
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אריאל פינטור

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Elisha Kimron è proprietario di uno o dei manoscritti trovati al mar morto e quello che io sostengo non lo sostengo di mio, perché non sono nessuno, ma sulla base di ciò che il prof Kimron sostiene. (Io non ho libretti universitari da scansionare e mostrare sul web: almeno non in queste materie, ma Elisha Kimron e molti altri se la ridono alla grande se si parla di libretti universitari italiani o altro in materia di Giudaismo)

CITAZIONE
Faccio infine presente che rispondere con un "sei una persona incompetente" (a chi conosce la metodologia) senza controbattare con "argomentazioni e spiegazioni valide", significa essere arrivati alla frutta.

dimentichi di dire "In lingua ebraica, in Torah, talmud e tradizione ebraica".
E' vero. Chi non parla ebraico non può essere competente in lingua ebraica, Torah e Talmud.
Chi ha l'handicap di non leggere i testi in lingua originale non può pontificare.
Non disprezzo maffatto gli studiosi occidentali. Disprezzo chi giudica senza conoscere le cose , conoscendo solo una delle due sponde, per l'appunto quella occidentale, con la presunzione che gli studiosi Israeliani capiscano poco e non hanno metodologia. Che significa? Israele ha le migliori università. Tutti parlano più lingue, ma i testi che contano, in materia di ebraismo, Torah e Talmud, sono quelli che sono innanzitutto scritti in ebraico e semmai tradotti in inglese. Uno studioso che pubblica SOLO in Inglese non ha nessuna autorevolezza presso le accademie ebraiche se non si confronta soprattutto scrivendo in ebraico, perche senza questa lingua, in questi studi, non si va da nessuna parte.
Soprattutto bisogna confrontarsi come fanno tutti gli altri senza cogliere ogni occasione per screditare il mondo ebraico con saccenza ed ignoranza della materia , degli ambienti e delle persone.
Rileggi bene i posts precedenti e dimmi che c'entrano i religiosi di Mea Shearim che, come ho già detto due volte, io rispetto e ammiro come studiosi e uomini di fede, pur non condividendo per nulla il loro modo di vivere l'ebraismo (altrimenti sarei uno di loro).
Forse che io critico i cappuccini o le suore di clausura come oscurantisti medievali che frenano gli studi?
I Religiosi sono persone miti e innocue che vivono la loro religiosità incuranti delle opinioni degli altri: vivono e non danno fastidio a nessuno, tranne che agli intolleranti, gli stessi che giustificano un eventuale Hitler Papa e che giustificano le fucilazioni dei Patrioti della Repubblica Romana da parte del "beato", quasi santo, Pio IX.
Più oscurantisti di loro ci sono i lefevbriani.
e ora lasciamo perdere
Proprio questi buoi chiamano cornuto l'asino?

Edited by Negev - 29/3/2011, 00:35
 
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view post Posted on 28/3/2011, 23:24     +1   -1
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אריאל פינטור

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Il Prof Kimron non è l'ultimo arrivato su questo argomento:
http://en.wikipedia.org/wiki/Elisha_Qimron
 
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Elijah Six
view post Posted on 28/3/2011, 23:35     +1   -1




Negev, comprendo.

Ti faccio comunque presente che:

- è scontato che bisogna conoscere le lingue originali dei testi che si studiano (anche in occidente - è uno degli aspetti che "pretende" il metodo)
- seguendo il detto "dove ci sono 2 ebrei, troverai 3 opinioni diverse", non posso non farti notare che il collega (se non forse amico) di Kimron, cioè Emanuel Tov (a cui si è rifatto tra l'altro Polymetis) non è del suo stesso parere.
Tov è uno degli studiosi più rinomati e letti in occidente. Tra l'altro poco tempo fa è passato da noi a Zurigo come ospite.
Non si può negare questo fatto: esistono studiosi ebrei che non sostengono la tesi geniza. L'ovvietà mi sembra da relativizzare, non concordi con me?
Parlare "per sentito dire" rifacendosi a Tov non mi sembra poi così un obbrobrio. Come non reputo affatto da sciocchi rifarsi a Kimron.

Notte

P.S.:
So bene chi è Kimron. Una "superstar", come l'ha definito Weiss altrove su questo forum. Per questo mi interessava sapere se la tesi arrivava da lui. ;)
Approfondire sarebbe bello e istruttivo, lasciando da parte gli screzi.

Edited by Elijah Six - 29/3/2011, 00:41
 
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view post Posted on 28/3/2011, 23:42     +1   -1
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CITAZIONE (Elijah Six @ 29/3/2011, 00:35) 
Negev, comprendo.

Ti faccio comunque presente che:

- è scontato che bisogna conoscere le lingue originali dei testi che si studiano (anche in occidente - è uno degli aspetti che "pretende" il metodo)
- seguendo il detto "dove ci sono 2 ebrei, troverai 3 opinioni diverse", non posso non farti notare che il collega (se non forse amico) di Kimron, cioè Emanuel Tov (a cui si è rifatto tra l'altro Polymetis) non è del suo stesso parere.
Tov è uno degli studiosi più rinomati e letti in occidente. Tra l'altro poco tempo fa è passato da noi a Zurigo come ospite.
Non si può negare questo fatto: esistono studiosi ebrei che non sostengono la tesi geniza. L'ovvietà mi sembra da relativizzare, non concordi con me?
Parlare "per sentito dire" rifacendosi a Tov non mi sembra poi così un obbrobrio.

Notte

P.S.:
So bene chi è Kimron. Per questo mi interessava sapere se la tesi arrivava da lui. ;)

Ma io non dico che in assoluto sia giusta la tesi ghenizà ma solo che è la più ovvia, conoscendo il criterio e la tradizione ebraica e ho anche detto che ci sono varie opinioni. O hai letto da qualche parte io abbia affermato che TUTTI gli studiosi israeliani la pensano allo stesso modo?
Tov la pEnsa diversamente e altri diversamente ancora
E' ovvio che l'insieme dei manoscritto può far pensare a una Ghenizà o a un deposito per metterli in salvo, o altro.


CITAZIONE
Parlare "per sentito dire" rifacendosi a Tov non mi sembra poi così un obbrobrio.

Non mi riferivo di certo a Tov ma a quelle affermazioni dispregaiative sul mondo religioso ebraico, "per sentito dire da qualcuno all'Università di Venezia.
Questo è un obbrobrio. giudicare un mondo senza averlo mai visto, solo per screditarlo e tacciarlo di oscurantismo.
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 28/3/2011, 23:47     +1   -1




CITAZIONE (Negev @ 28/3/2011, 23:51) 
Elisha Kimron è proprietario di uno o dei manoscritti trovati al mar morto e quello che io sostengo non lo sostengo di mio, perché non sono nessuno, ma sulla base di ciò che il prof Kimron sostiene. (Io non ho libretti universitari da scansionare e mostrare sul web: almeno non in queste materie, ma Elisha Kimron e molti altri se la ridono alla grande se si parla di libretti universitari italiani o altro in materia di Giudaismo)

In che senso è proprietario di un manoscritto? Se non ricordo male Qimron ha il "copyright" del testo da lui ricostruito di 4QMMT (per il riconoscimento del quale ci fu una nota controversia legale, da lui vinta, con Hershel Shanks).
_______

Non voglio assolutamente mettere in dubbio la tua parola, tuttavia - dal momento che Elisha Qimron è uno dei più importanti studiosi a livello mondiale dei Rotoli - ti chiedo se sei veramente certo che la sua opinione è che i Rotoli non siano stati composti da ebrei, o se è possibile che questa sia una tua interpretazione del suo pensiero. Il prof. Qimron ha detto qualcosa a riguardo nel Forum?

Su googlebooks è possibile leggere un suo interessante articolo sulla questione (sempre "calda") del celibato nei Rotoli del Mar Morto.
http://books.google.com/books?id=gIRhF2c5C...essenes&f=false
La sua tesi è che all'interno del movimento che sta dietro ai Rotoli, ci fossero due tipologie di settari: quelli della Yahad, o del "campo di santità" (al singolare) che concepivano la loro comunità come una temporanea sostituzione della città di Gerusalemme, e quelli di cui si dice che vivono in campi (al plurale).
I primi conducevano una vita celibataria per ragioni esclusivamente di purità: secondo la loro halakhà, infatti, in Gerusalemme doveva essere totalmente vietato qualsiasi rapporto sessuale; per cui - una volta che la Yahad consumò la separazione dal resto del giudaismo, a causa della contaminazione del Tempio effettuata dai loro oppositori - dal momento che essi concepirono il loro gruppo come sostitutivo temporaneo di Gerusalemme, essi dovevano condurre vita celibe. Ciò - sottolineiamo - in via del tutto provvisoria, ossia fino a quando fosse durata l'età presente d'iniquità - dopodiché il gruppo avrebbe ripreso il controllo del tempio e la sua funzione sostitutiva sarebbe cessata (e quindi l'esigenza del celibato).
Al celibato non erano invece tenuti gli altri settari che vivevano in "campi" e che non erano membri della Yahad: in quanto tali essi non erano infatti tenuti ad osservare il rigido regime di purità rituale osservato dai primi.

[Spero di non aver inteso troppo male l'articolo, che ho letto velocemente e che purtroppo non è consultabile in modo integrale]

Ora in tutto questo Qimron non sembra mai suggerire che i membri della Yahad e gli altri settari, non fossero ebrei. Al contrario, egli pone in parallelo il grado differente di purità rituale osservato dai due gruppi, con l'analoga distinzione che la letteratura rabbinica riporta tra haberim e 'ame 'arasot.
Questo genere di analogia, farebbe supporre che egli consideri i settari dei Rotoli come ebrei, o, in ogni caso, nell'articolo non c'è nulla che lasci intendere il contrario.
Magari, se il Professore ha tempo e voglia, può intervenire lui stesso a dirci il suo pensiero sull'identità degli uomini dei Rotoli (esseni? ebrei?), così come sul rapporto dei manoscritti con il sito di Qumran.
Penso che sarebbe un onore senza pari per il nostro forum.

Edited by JohannesWeiss - 29/3/2011, 00:51
 
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view post Posted on 29/3/2011, 00:00     +1   -1
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אריאל פינטור

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il "nostro" ha affermato candidamente di non essere mai stato a mea Shearim, di non aver mai parlato con questo gruppo ma di aver parlato nella sacra lingua inglese con israeliani laici. e questo sarebbe un parametro corretto?
Come dire che mi farò un'idea sui cattolici chiedendo ad atei e anarchici.
ma siamo seri e, soprattutto, rispettosi dell'identità e delle tradizioni degli altri.
ma a chi danno fastidio questi religiosi (nota il senso di fastidio parlando del "caftano nero") che stanno nel loro quartiere a studiare e a vivere il loro ebraismo senza molestare nessuno e senza imporre nulkla a nessuno. Gente che viìve solo per la Torah deve essere disprezzata perché educa i propri figli secondo il proprio criterio? Non è antisemitismo religioso questo?

PS
Il Caftano non è un capo di abbigliamento ebraico (la saga dell'ignoranza in tutto ciò che è ebraico, anche nelle piccole cose), ma turco
http://dellamoda.it/dizionario_della_moda/c/caftano.php

CITAZIONE
In che senso è proprietario di un manoscritto? Se non ricordo male Qimron ha il "copyright" del testo da lui ricostruito di 4QMMT (per il riconoscimento del quale ci fu una nota controversia legale, da lui vinta, con Hershel Shanks).

Non voglio assolutamente mettere in dubbio la tua parola, tuttavia - dal momento che Elisha Qimron è uno dei più importanti studiosi a livello mondiale dei Rotoli - ti chiedo se sei veramente certo che la sua opinione è che i Rotoli - oppure gli esseni - non siano stati composti da ebrei, o se è possibile che questa sia una tua interpretazione del suo pensiero. Il prof. Qimron ha detto qualcosa a riguardo nel Forum?

so che è proprietario di un manoscritto, ma non posso affermarlo con assoluta certezza, è molto riservato ed è una notizia datami da amici Israeliani
Ciò che riporto è quanto io ho capito della sua posizione.
I manoscritti sono di varia estrazione e sugli esseni non vi è nulla di certo ma solo ipotesi.
Quello che posso affermare con sicurezza è che la letteratura enochica apocalittica non è di origine ebraica ma è arrivata in Terra d'Israele dall'esilio. Efron ad esempio sostiene che il Cristianesimo provengga da lì e non dal fariseismo.
devo fare una ricerca sul forum e chiedere ad Abramo se ha del materiale di Elisha Kimron in ebraico da tradurre, almento nei concetti principali.
le tue domande sono molto specialistiche ed io non ho gli stumenti culturali per risponderti in modo appropriato. dammi un po' di tempo.

PS
Purtroppo Elisha è da un anno negli Usa per motivi di famiglia e non ha più scritto nel forum. Ho avuto un paio di e mail con lui per progetti nostri ma ho difficoltà a disturbarlo.
In due occasioni avevamo appuntamento a Gerusalemme e non è stato possibile incontrarci
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 29/3/2011, 00:10     +1   -1




CITAZIONE (Negev @ 29/3/2011, 01:00) 
le tue domande sono molto specialistiche ed io non ho gli stumenti culturali per risponderti in modo appropriato. dammi un po' di tempo.

Tutto il tempo che vuoi. Non poniamo limiti di tempo quando si tratta di colui che, insieme a John Strugnell, ha ricostruito il testo della "Lettera halakica" 4QMMT (Miqsat Ma'se ha-Torah = alcune opere della Torah), ovvero uno dei documenti di maggiore importanza per comprendere la storia del movimento degli uomini dei Rotoli, e le ragioni della loro separazione.
A questo proposito, mi sono accorto ora che è consultabile per intero su googlebooks un'introduzione a 4QMMT curata dallo stesso Qumran (ehm...Qimron...bellissimo refuso :P) insieme a Charlesworth e a tale Rietz, a cui segue poi il testo originale con traduzione.
http://books.google.com/books?id=gUK6qkLyn...orah%22&f=false
 
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view post Posted on 29/3/2011, 09:11     +1   -1
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אריאל פינטור

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Alcune precisazioni;
"Yahad" vuol dire "comunitari", "settari" e "Ammè aratzot" letteralmente "popoli delle terre" cioè goym, gli altri popoli.
Credo che il problema del celibato, o meglio dell'astensione dai rappporti sessuali si riferisca al servizio e all'ingresso nel Tempio.
Vi è un testo in due volumi, ad uso universitario, uscito di recente, di Menachem Kister, che analizzatutta la situazione di Kumran, esponendo le varie ipotesi ma senza dare conclusioni, lasciando cioè che colui che legge tragga le proprie dai dati presentati.
Vi è una interessante osservazione rispetto ai due rotoli di Isaia.
Vi sono due esemplari ritrovati: uno completo ed un altro incompleto. Quello completo presenta una caratteristica: è scritto in maniera particolare, sostituendo molte parole con termini aramaici probabilmente di uso più popolare e, soprattutto inserendo moltissime "Ctav malè"( madri di lettura). Questo tipo di scrittura è detto "Ammanì" (popolare) e rende il testo non sacro, cioè idoneo per lo studio, in quanto più facilmente comprensibile, ma non idoneo alla lettura nella Sinagoga (kasher lamikrà), poiché per questo scopo il testo deve essere perfettamente conforme.
Su questo particolare vi è stato chi si è basato per ritenere che i redattori di un tale rotolo possano essere stati non ebrei. Ripeto però che si tratta sempre e solo di ipotesi.
Vi è poi l'analisi delle quattro meghillot settarie: dei "benè haor" e "bené hakoshech" (figli della luce e figli delle tenebre), del "Morè hatzedek", maestro di Giustizia, il capo saggio, cui si contrappone il "Cohen rashà" (Il capo o sacerdote malvagio) che tenta di ucciderlo ("cohen non significa solo sacerdote ma può significare anche "capo").
Emerge il fatto che tutta la comunità è convinta di vivere gli ultimi tempi, con la stessa tensione escatologica apocalittica che si riscontra nel tempo di Gesù e immediatamente dopo.
A proposito della "meghillat hamilchamà" (rotolo della guerra) l'autore spiega come in questo si descrivano le tattiche e i sistemi di guerra "romanì ve ievani' cioè dei romani e dei greci. Pur non prendendo posizione si lascia intendere una influenza non ebraica per un particolare del genere.
In conclusione, questa comunità e i ritrovamenti archeologici, non possono essere probanti per nessuna conclusione. Poteva trattarsi di Ebrei dissidenti con il Tempio, come di asceti con una teologia propria o di gruppi giunti da altre terre con proprie credenze e liturgie, che avevano assorbito parte della tradizione ebraica. Non esistono prove e le posizioni dei vari studiosi sono molto varie.
Vi è anche un libro di Elisha Kimron che doveva uscire, ma non so se è stato già pubblicato, perché tempo fa pare che ci fossero stati problemi con l'editore.

Una precisazione sull'espressione "Benè belial".
In qualunque forma di ebraico, arcaico o moderno, della Torah, della Mishnà o del Talmud e sui dizionari attuali, questa espressione vuol dire "fuorilegge" o "anarchici" cioè persone che vivono al di fuori delle regole e delle leggi della società. Nel momento in cui si conferisce a "belial" la valenza di nome proprio, identificandolo con una entità spirituale malvagia, si è distanti dall'ebraismo.

Edited by Negev - 29/3/2011, 11:40
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 29/3/2011, 11:07     +1   -1




CITAZIONE (Negev @ 29/3/2011, 10:11) 
Alcune precisazioni;
"Yahad" vuol dire "comunitari", "settari" e "Ammè aratzot" letteralmente "popoli delle terre" cioè goym, gli altri popoli.

Da quanto si legge nella letteratura specifica, yahad deriva dalla radice yhd "unire insieme", e viene regolarmente tradotto come "comunità", "unione".
Gli ammè aratzot citati da Qimron non sono però dei gentili, bensì israeliti che nelle fonti rabbiniche sono tenuti ad un grado inferiore di purità rispetto agli haberim. Vedi nota 10 a pag. 292 dell'articolo linkato:
"The Rabbinic sources distinguishes [sic!, curioso errore grammaticale inglese] between Jews who mantain a high degree of purity (haberim) and Jews who maintain a lesser degree of purity ('ame 'arasot)".
L'analogia fatta tra persone che osservano diversi gradi di purità negli scritti settari, e persone che osservano diversi gradi di purità negli scritti rabbinici, è perciò un'analogia tutta intra-ebraica.

CITAZIONE
Vi sono due esemplari ritrovati: uno completo ed un altro incompleto. Quello completo presenta una caratteristica: è scritto in maniera particolare, sostituendo molte parole con termini aramaici probabilmente di uso più popolare e, soprattutto inserendo moltissime "Ctav malè"( madri di lettura). Questo tipo di scrittura è detto "Ammanì" (popolare) e rende il testo non sacro, cioè idoneo per lo studio, in quanto più facilmente comprensibile, ma non idoneo alla lettura nella Sinagoga (kasher lamikrà), poiché per questo scopo il testo deve essere perfettamente conforme.
Su questo particolare vi è stato chi si è basato per ritenere che i redattori di un tale rotolo possano essere stati non ebrei. Ripeto però che si tratta sempre e solo di ipotesi.

Mi sembra che l'argomento supponga sempre pratiche di valutazione dei testi che noi non sappiamo se fossero in vigore nel I sec aev e nel I sec ev. Nel I sec. aev, peraltro, non esistevano nemmeno le sinagoghe.

CITAZIONE
A proposito della "meghillat hamilchamà" (rotolo della guerra) l'autore spiega come in questo si descrivano le tattiche e i sistemi di guerra "romanì ve ievani' cioè dei romani e dei greci. Pur non prendendo posizione si lascia intendere una influenza non ebraica per un particolare del genere.

Non mi intendo di tattiche militari. Né potrebbe far problema riscontrare eventuali influenze o concetti greco-romani, dal momento che tutto il giudaismo palestinese di quest'epoca è ellenizzato.
Non credo però che queste eventuali influenze ellenistiche riguardino il dato più peculiare, ossia che a combattere siano... il sommo sacerdote, i sacerdoti e i leviti! :00022038.gif:
E soprattutto, quello che più conta è che è proprio nella Regola della Guerra che abbiamo la più chiara opposizione e denigrazione verso i gentili.
Di conseguenza, citare questo testo (ma anche tutti gli altri...) come argomento per identificare come gentili gli autori dei Rotoli, mi sembra una mossa disperata.

CITAZIONE
In conclusione, questa comunità e i ritrovamenti archeologici, non possono essere probanti per nessuna conclusione. Poteva trattarsi di Ebrei dissidenti con il Tempio, come di asceti con una teologia propria o di gruppi giunti da altre terre con proprie credenze e liturgie, che avevano assorbito parte della tradizione ebraica. Non esistono prove e le posizioni dei vari studiosi sono molto varie.

I ritrovamenti archeologici sono pienamente aperti a interpretazioni diverse (comunità religiosa essena, non essena, villa agricola, fabbrica di ceramiche, fabbrica di profumi, accampamento militare), sebbene con diversi gradi di plausibilità.
L'identità socio-religiosa degli autori dei Rotoli (esseni, altri anonimi gruppi sacerdotali più o meno dissidenti, gruppi di varia estrazione) è anch'essa una questione aperta, ma gli argomenti in favore di un'identificazione essena rimangono sempre piuttosto forti e continuano a godere di ampio credito.
L'identità etnico-religiosa degli autori dei Rotoli, invece, è fuori questione: sono ebrei, e non conosco nessuno che abbia sostenuto il contrario.

Edited by JohannesWeiss - 29/3/2011, 12:11
 
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“Il Talmud è in ebraico professore e tu non lo conosci, devi accontentarti delle traduzioni, per questo difendi l'inglese.... "Nondum matura est..."”

Innanzitutto io non insegno ma faccio ricerca quindi non chiamarmi professore ma solo dottore, se tanto ci tieni (preferisco "poly" comunque). In secondo luogo io ho mai detto che non serva conoscere l’ebraico, la mia frase che hai quotato chiedeva che cosa c’entri l’andare in Israele, cioè, che cosa avrebbe di necessario, per lo studio del Talmud, visto che l’ebraico si può imparare anche fuori da Israele (l’ebraico e l’aramaico del Talmud, non l’ebraico dei sionisti), e per di più il Talmud è stato studiato dagli ebrei della diaspora per secoli anche fuori da Israel. Sicché, da capo, continuo a non capire su che cosa si basi questa tua cantilena del “non sei mai stato in Israele”, cioè, su che utilità o rilevanza potrebbe mai avere per la discussione.
CITAZIONE
“sei persuaso molto male. Il centro mondiale dell'Ebraismo è in Israele, ovviamente per chi conosce l'Ebraico e la gente che si rispetti pubblica prima in Ebraico e poi per quelli limitati in inglese”

Temo che per saperlo tu dovresti conoscere la produzione scientifica anglosassone, ma da quel che vedo sei troppo impegnato a correre dietro ai rabbini di Israele per renderti conto che le posizioni che sostieni sono guardate in qualunque università Occidentale con scherno e sono additate come fondamentaliste.
L’idea poi che chi si rispetti pubblichi prima in ebraico moderno è anch’essa fasulla, e non vedo proprio in che modo potrebbe essere provata. Anche in Israele chi vuole essere letto all’estero pubblica primariamente in inglese, se vai nelle pagine dei docenti della Università ebraica di Gerusalemme troverai un curriculum di pubblicazioni del tutto misto.
CITAZIONE
“ma quale freno? sono gruppi che studiuano per fatti loro e non gliene frega nulla di quello che si scrive o si dice. “

Sono gruppi di pressione come tutti gli altri, pronti a brontolare contro l’avanzata dei lacismo in Israele, a lamentarsi riottosi quando qualcuno vuole fare una Costituzione laica per lo Stato perché credono che l’unica Costituzione dovrebbe essere la Tora, et similia. Vale a dire che le loro convinzioni religiose si riflettono irrimediabilmente in un freno verso coloro i quali, secondo essi, introducono idee errate nella patria di Israele, sono coloro che si lagnano contro qualsiasi educazione laica e contemporanea, e che coi loro piagnistei frenano le campagne di chi vorrebbe, finalmente, un Israele del tutto laico.

CITAZIONE
“Ma che cosa ne sai del loro modo di educare i figli?
ripeto io non condivido ma come ti permetti di giudicare società e costumi che non conosci?”

Ne so parecchio, la letteratura è piena di questi casi. Si potrà vedere ad esempio il film israeliano Kadosh, con la denuncia della condizione femminile in questi quartieri, che ha fatto deliziosamente infuriare anche il rabbinato italiano perché svela parecchi retroscena di questi luoghi. Quanto alla letteratura, un filone che mi interessa particolarmente è quello della condizione dei figli gay che hanno la sventura di nascere in questi luoghi. Una testimonianza straziante si potrà trovare nel classico romanzo di Yehoshua Bar-Yosef, “Il mio amato” pubblicato in Italia da Giuntina.

CITAZIONE
“Io dico che l'inglese è la lingua pratica tecnologicamente che si è imposta grazie al loro imperialismo ma che per studiare la Torah e il talmud è possibile farlo solo in Ebraico.”

Ma chi ha detto che voglio studiare Tora o Talmud solo in ebraico? La mia frase sull’inglese si riferiva al fatto che tu avevi detto che un discorso fatto in inglese per sentirsi riferire di Israele e di Mea Shearim sarebbe un discorso in qualche maniera deficitario perché l’inglese è una lingua per trogloditi. Non ho mai affermato di voler studiare testi antichi basandomi su traduzioni anglofone, mi riferivo solo, come le citazioni passate testimoniano, ad un discorso sulla natura sociale di Israele.

CITAZIONE
“Quanto a Mea shaerim sei tu che hai messo in mezzo questo quartiere non io. Io non critico chi vive la religione a modo suo senza infastidire gli altri. Mea shearim non mi disturba come non mi disturbano le monache di clausura cristiane non meno "fanatiche" secondo il tuo metro.”

Le monache di clausura non occupano un quartiere di una città impedendo alla gente di girare in abiti discinti o di occupare gli stessi marciapiedi se sono di sesso diverso, né si sognano di avere qualcosa da ridire sulla critica testuale.

CITAZIONE
“hai citato mea Shearim "i cento cancelli" ( se davvero conoscessi l'ebraico non avresti bisogno di cercare si google, perché sono due vocaboli comuni e il secondo è anche nello "shemà israel)”

Ma io non ho detto che ho cercato su Google, ho solo detto che non vedo che senso abbia fare queste domande, ed insistere se vengono tralasciate, visto che se anche non lo sapessi avrei potuto cercare su google.

CITAZIONE
“Assolutamente falso io critico e lascio criticare quando le critiche non sono offensive e non mirino a screditare come fai sempre tu”

Ma criticare e screditare chi e che cosa? Antisemita è chi odia gli ebrei. Mi spieghi dove io avrei detto qualcosa contro gli ebrei? Finora ho criticato i rabbinismo fondamentalista, una critica legittima che fanno in molti anche all’interno della società israeliana, e che non ha nulla a che vedere con l’essere anti-semiti.

CITAZIONE
“Certo, conoscenza con conseguente redazione per arruffianarsi i romani, da ottimo leccapiedi”

E in che modo inventarsi che gli esseni fanno parte dell’ebraismo dovrebbe contribuire ad arruffianarsi i romani?

CITAZIONE
“Parli proprio tu che sei immerso in dogmi assurdi e anacronistici della tua chiesa?”

La mia Chiesa ha da tempo abbracciato il metodo storico-critico nello studio delle scritture, e a differenza dei rabbini a te più cari, non è abitudine dei cattolici parlare di favole mesopotamiche come il diluvio o il giardino dell’Eden come fossero eventi realmente accaduti. Quindi, l’accusa di anacronismo la rispedisco gentilmente al mittente con saluti darwiniani allegati.

CITAZIONE
“Disprezzo chi giudica senza conoscere le cose , conoscendo solo una delle due sponde, per l'appunto quella occidentale, con la presunzione che gli studiosi Israeliani capiscano poco e non hanno metodologia. Che significa? Israele ha le migliori università.”

Nelle quali, per lo più, a meno che non sia una di quelle yeshivot in mano al rabbinato ultraconservatore, si insegnano esattamente le stesse cose che dicono in Europa in fatto di critica testuale, storicità dei testi, valutazione caso per caso dell’attendibilità ed Talmud, ecc.

CITAZIONE
“Uno studioso che pubblica SOLO in Inglese non ha nessuna autorevolezza presso le accademie ebraiche se non si confronta soprattutto scrivendo in ebraico, perche senza questa lingua, in questi studi, non si va da nessuna parte”

Questo non ha senso, perché si pretende che per capire una lingua antecedente si debba saper scrivere in una lingua posteriore. Una persona può sapere l’ebraico biblico meglio di qualunque israeliano, ma non sapere l’ebraico moderno perché non è interessata a sapere come si dicano “televisione” o “frigorifero”. Per discutere di un testo antico è la conoscenza della lingua antica che è necessaria e sufficiente. Le parole nuove, le espressioni nuove, e la sintassi verbale parzialmente diversa, che sono state introdotte nell’ebraico moderno, non sono essenziali per comprendere testi scritti prima che questa lingua venisse alla luce come idioma vernacolare.

CITAZIONE
“Soprattutto bisogna confrontarsi come fanno tutti gli altri senza cogliere ogni occasione per screditare il mondo ebraico con saccenza ed ignoranza della materia , degli ambienti e delle persone.
Rileggi bene i posts precedenti e dimmi che c'entrano i religiosi di Mea Shearim che, come ho già detto due volte, io rispetto e ammiro come studiosi e uomini di fede, pur non condividendo per nulla il loro modo di vivere l'ebraismo (altrimenti sarei uno di loro).”

C’entrano perché sono portati ad esemplificazione di chi non sa capacitarsi della distinzione tra giudaismo e fariseismo.

CITAZIONE
“I Religiosi sono persone miti e innocue che vivono la loro religiosità incuranti delle opinioni degli altri: vivono e non danno fastidio a nessuno, tranne che agli intolleranti, gli stessi che giustificano un eventuale Hitler Papa “

La cosa era un tantino più articolata. Siccome qualcuno sosteneva che, essendo stato papa Ratzinger arruolato nella contraerea nazista, questa fosse una prova che lo spirito santo non può essere colui che sceglie i papi, altrimenti mai avrebbe scelto un nazista, io risposi banalmente che: 1)Ratzinger fu arruolato a forza. 2)Se anche fosse stato un criminale in gioventù, questo non prova che lo Spirito Santo non l’abbia scelto, infatti chiunque può per ipotesi pentirsi e diventare dunque accetto a dio, sicché, conclusi, anche per crimini più gravi, cioè se anche per ipotesi il conclave avesse scelto Hitler, questa non sarebbe la prova che lo Spirito Santo non guida i conclave, perché per ipotesi chiunque potrebbe pentirsi prima dell’elezione al soglio pontificio. La moderazione del forum a quel tempo mi diede ragione sostenendo che, poiché ponevo come precondizione all’elezione al soglio pontificio il pentimento per le proprie malefatte passate, allora le mie dichiarazioni non erano antisemite, in quanto se dico che una persona deve pentirsi allora automaticamente classifico il suo passato come erroneo.

CITAZIONE
“e che giustificano le fucilazioni dei Patrioti della Repubblica Romana da parte del "beato", quasi santo, Pio IX.”

Le giustificai dicendo che in qualsiasi altro punto d’Europa avrebbero fatto la stessa fine perché non li hanno fucilati perché “patrioti”, ma perché nel loro essere patrioti avevano fatto esplodere una bomba con cui ammazzarono un mucchio di gente innocente, e, com’è noto, a quel tempo la pena di morte era ovvia conseguenza, un po’ ovunque, per crimini del genere.

CITAZIONE
“Ma io non dico che in assoluto sia giusta la tesi ghenizà ma solo che è la più ovvi”

Ma perché la più ovvia? Il fatto che sia creduta da uno sparuto gruppo di gente, fuori e dentro Israele, la rende forse ovvia?

CITAZIONE
“Non mi riferivo di certo a Tov ma a quelle affermazioni dispregaiative sul mondo religioso ebraico, "per sentito dire da qualcuno all'Università di Venezia.”

Io non ho attaccato il mondo religioso ebraico in generale se non in una tua fantasia.

CITAZIONE
Il Caftano non è un capo di abbigliamento ebraico (la saga dell'ignoranza in tutto ciò che è ebraico, anche nelle piccole cose), ma turco
http://dellamoda.it/dizionario_della_moda/c/caftano.php”

Ma io non ho mai affermato che il caftano nero sia ebraico, ho solo detto che a Mea Shearim lo indossano.

CITAZIONE
“il "nostro" ha affermato candidamente di non essere mai stato a mea Shearim, di non aver mai parlato con questo gruppo ma di aver parlato nella sacra lingua inglese con israeliani laici. e questo sarebbe un parametro corretto?”

È uno dei tanti parametri, perché è ovvio che se vuoi avere delle informazioni equilibrate su un gruppo non puoi chiederle solo ai suoi componenti, altrimenti essi ti diranno che tutto luccica. Da sempre chi vuole delle informazioni senza omissioni su un gruppo deve rivolgersi a gente che non ne condivide i presupposti.

CITAZIONE
"Nel momento in cui si conferisce a "belial" la valenza di nome proprio, identificandolo con una entità spirituale malvagia, si è distanti dall'ebraismo."

Ovviamente questa affermazione si basa sull'idea, sempre mutuata da certo rabbinismo, che l'angelogia e l'esistanza di un essere personale come il Diavolo non facciano parte del giudaismo genuino. Si può discutere ovviamente sulla verità teologica di quest'affermazione, ma dal punto di vista storico si deve invece dire che consistenti fette di giudaismo hanno creduto all'esistenza degli angeli e del diavolo, e che questa tendenza si riflette anche nel Nuovo Testamento.

Ad maiora
 
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view post Posted on 29/3/2011, 11:14     +1   -1
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אריאל פינטור

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Ho solo riportato quanto un testo attuale universitario afferma.
Nessun tentativo di dare conclusioni o identificare gli autori, ma solo dati oggettivi sui quali ognuno si fa la propria idea.
Le opinioni a riguardo sono varie e nessuna è provabile. nè che gli autori fossero ebrei nè che non lo fossero. su quel periodo e su quelle comunità si sa poco.
L'esposizione di quel trattato di Kister è asettica: senza prese di posizione che sono lasciate al lettore che valuta i dati presentati
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 29/3/2011, 11:21     +1   -1




Ok. Indubbiamente Menachem Kister è persona pienamente competente in tema, essendo professore associato all'Università ebraica di Gerusalemme e membro del comitato direttivo (o forse direttore) dell'Orion Center, che è uno dei più importanti centri di ricerca sui Rotoli, a cui partecipano studiosi israeliani, americani ed europei.
 
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view post Posted on 29/3/2011, 11:33     +1   -1
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אריאל פינטור

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Polymetis dottore, sei di una noia mortale e il tuo scopo è solo quello di screditare i rabbini.
Per tua norma sono un laico, anche molto peccatore e non corro dietro nessun rabbino, ed in ogni caso molto meno di te che frequenti le sacrestie e preconizzi Hitler papa.
Il tuo disprezzo per gli Ebrei è evidente e per i rabbini molto di più.
e ora, se permetti lascia stare i religiosi e continua le tue dotte disquisizioni con altri.
Non riuscirai a farmi perdere i lumi con i tuoi atteggiamenti antisemiti da strapazzo.
Pensa alle tue teorie, perché gli ortodossi ebrei non c'entrano nulla e influenzano la cultura e il progresso molto meno del tuo vaticano.
almeno non bruciavano gli eretici e non imprigionavano Galileo.
Quanto agli abiti discinti, mi pare che anche nelle nelle chiese cristiane e negli ambienti cristiani, in presenza di religiosi,non si deve offendere la sensibilità.
Questione di educazione e rispetto.
Se mi trovo in presanza di islamici durante il ramadan non mi metto a bere e mangiare e, allo stesso modo, non guido l'auto di Shabbat a Mea Shearim, mentre la guido regolarmente. cosa che non farei se corressi dietro ai Rabbini. Pari rispetto al credo degli altri e alla loro mentalità, la qual cosa difetta in te.
E ora, di grazia, possiamo smetterla di invadere questa discussione con le tue illazioni dispregiative sui religiosi ebrei?
salutami don Livio fanzaga, a proposito di freni per il progresso e di oscurantismo

Ma davvero non riesco a capire: che cosa c'entrano i religiosi in questa discussione e che fastidio ti danno? Non viviamo in una società pluralista dove vige il "vivi e lascia vivere?
Ma che cosa ti importa del modo di vivere dei religiosi e che te ne frega della loro libertà di educare i loro figli come credono? vengono forse a dire a te come educare i tuoi (se ne avrai)?
Loro hanno la loro strada e gli altri altre strade.
Come sempre parli di pressioni per sentito dire, mentre quelli che conoscono bene la società multicolore isareliana non la pensano così. Invece dell'influenza del vaticano su tutte le decisioni dello Stato laico italiano, a partire da aborto e divorzio per concludere sul testamento biologico, sono cose normali e legittime.
Sono sempre gli altri a essere medievali e oscurantisti, soltanto perché qualche israeliano laico ti ha dato il suo legittimo parere si generalizza e si disprezza. Al Vaticano e alla sua ingerenza nella politica, nella finanza, nel permettere simboli religiosi cristiani nei luoghi pubblici, con l'insegnamento di una sola religione nelle scuole ( e non di storia delle religioni), si consente tutto, comprese le uscite pietose di radio maria che giustifica le immani catastrofi come giuste punizioni divine:
Questo configura uno stato veramente laico? Più laico d'Israel?
Non è proibito guidare di sabato, ma chiunque abbia rispetto per gli altri non va in auto a Mea shearim per provocare la sensibilità degli altri. Ci sono altri sei giorni nella settimana per andarci in auto. Ma non credo che tu possa capire che cosa sia il rispetto delle idee degli altri.

Edited by Negev - 29/3/2011, 13:48
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 29/3/2011, 13:29     +1   -1




Facciamo due passi per distendere un po' gli animi...

www.3disrael.com/dead_sea/qumran.cfm
Panoramica complessiva dell'area di Qumran.

http://virtualqumran.huji.ac.il/index.htm
Il sito dell'Orion Center offre una visione e ricostruzione complessiva del sito di Qumran, con brevi descrizioni degli ambienti principali, a cui seguono approfondimenti specifici e bibliografie (cliccando su "more info").

www.nelc.ucla.edu/qumran/index.html
Questo sito offre una serie di ricostruzioni virtuali (immagini e filmati) degli ambienti di Qumran, a cura del Qumran Visualization Project.

Quest'ultimo sito, in particolare, mi fa pensare a quanto sarebbe fico realizzare un bel videogioco per super-nerds come noi. Ci potrebbero essere tante missioni avvincenti.

1. Sei il Maestro di Giustizia e ti trovi a Gerusalemme. Raggiungi Khirbet Qumran senza farti ammazzare dal Sacerdote Empio.

2. Sei il Sacerdote Empio. Agguanta il Maestro di Giustizia prima che fondi la sua comunità.

3. Sei un membro della Yahad. I romani stanno arrivando: nascondi nelle grotte quanti più rotoli riesci, prima che sia troppo tardi!

4. Sei un soldato romano. Uccidi tutti, incendia tutto, entra nella grotta n. 4 e strappa a morsi qualche rotolo, per sfogare la tua frustrazione che in sto cavolo di posto non c'è manco una donna da violentare.

5. Sei un membro della Yahad. Stai leggendo la Regola della Guerra, ti addormenti, sogni John Marco Allegro che ti passa qualche funghetto allucinogeno e di colpo piombi in un trip pazzesco: stai combattendo la battaglia escatologica finale, e gli angeli sono al tuo fianco (...l'equivalente di un "famiglio", per chi bazzica i giochi di ruolo).
Stermina i kittim!

6. Sei Giovanni il Battista e ti hanno espulso dalla comunità di Qumran: cerca di sopravvivere nel deserto più a lungo che puoi. Bonus ad ogni locusta, malus ogni volta che accetti cibo da un figlio delle tenebre.

7. Sei un membro biricchino della Yahad. Il tuo obiettivo è sputare, dire sciocchezze e lasciar intravedere i tuoi genitali durante l'assemblea dei Molti, senza farti beccare (1QS VII,11-15).


Cavoli, non c'è qualche ingegnere informatico o programmatore qui dentro???

Edited by JohannesWeiss - 29/3/2011, 14:51
 
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