-Waylander- |
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| In realtą si sovrapponeva un altro problema. Se l'itacismo infatti riguarda il greco, mi sembra che in latino (ma io non sono un latinista) si stesse all'epoca manifestando un processo inverso, per cui le "i" tendevano in diversi casi a essere trasformate in "e" a partire dalla lingua parlata (per cui firmus diventa fermo, ad esempio), ecco allora che quel chrestianos rappresenterebbe davvero un iperurbanismo. Come peraltro testimoniano diversi autori cristiani, che appunto correggevano la pronuncia (e non la mera grafia) chre- del popolo. Questo significa che per una serie di motivi che vanno aldilą dell'itacismo, si era diffusa una pronuncia di questo tipo, probabilmente persino tra i cristiani stessi, tanto che abbiamo persino grafie diverse, come crestianus, cressianus, cresteanus. Per questo Lattanzio ancora all'inizio del quarto secolo puņ scrivere: "Chrestum solent dicere".
Edited by -Waylander- - 8/12/2012, 12:59
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