Studi sul Cristianesimo Primitivo

Mauro Pesce: Gesu' non fondo' il cristianesimo, discontinuita' tra il maestro e la Chiesa

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negazionista
view post Posted on 18/1/2012, 09:10 by: negazionista     +1   -1




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Invece Gesù aveva proprio in mente un mondo assai diverso

Be', mi sembra chiaro che Pesce intendeva affermare il ruolo totalmente passivo di Gesu' nell'attuare tale cambiamento, in cui solo Dio avrebbe avuto un ruolo attivo da protagonista.
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Certo che si potrebbe specificare in Regolamento di citare solo la letteratura scientifica e non i pamphlet da supermercato

Non mi pare che nei brevi accenni che fa al Gesu' storico ed al suo rapporto col cristianesimo successivo Pesce smetta di ribadire il fatto che le risposte date dai discepoli erano a domande che Gesu' non si era mai posto. Comunque, non volevo criticare ad ogni frase quanto detto o scritto da Pesce (rispettivamente nelle sue interviste o nei suoi libri), dato che si tratta di un importante studioso del settore riconosciuto - penso - a livello internazionale.
Volevo solo sapere se siete d'accordo con me soprattutto in quanto ho gia' scritto e che ripeto di seguito:

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Perciò la convinzione di Mauro Pesce che «la ricerca storica rigorosa non allontani dalla fede, ma non spinga neppure verso di essa», motivandola con il ragionamento che «una cosa è cercare Gesù per ottenerne benefici di salvezza o, al contrario, per criticare e combattere la fede delle Chiese», mentre altra cosa è «tentare di conoscere storicamente ciò che Gesù ha in effetti detto, fatto, sperimentato e creduto» (p. 236), contiene una sua ovvia verità ma ci sorprende per la sua acerbità oltre che per la sua impraticabilità.

La fede dei credenti, è vero, è una risposta personale all’appello che Gesù rivolge a ogni uomo e senza dipendere dalla storiografia deve però misurarsi con la storia, non può sfuggirla. Il Dio che agisce in Gesù Cristo è lo stesso Dio che ha cominciato a operare nella storia del popolo di Israele e non in modo episodico ed eccezionale, ma secondo il filo della ''continuità'' di cui storici e teologi, a diverso titolo, si devono far carico.
Ebbene, insistendo a piu' riprese che i discepoli si sono posti delle risposte alle domande scaturite dai vari problemi che Gesu' non si era per nulla posto - proprio in virtu' del suo rimanere ancorato all'ebraismo - sembra che l'operazione di Pesce sia quella di staccare, di tagliare, di recidere tale filo della continuita' di cui sopra, facendo edificare ed emergere l'intera dottrina della chiesa, e prima ancora l'intero messaggio paolino, piu' sopra il ''non detto'' di Gesu' invece che sulle sue stesse parole.
Ora, io penso che si ha l’impressione, leggendo il libro, che il punto di approdo della ricerca sia in definitiva una de-cristianizzazione'' di Gesù (che è insieme opzione metodologica e nel contempo il giudizio finale che ne si da').

Quanto ho sottolineato e' a dire il vero cio' che mi interessa - e forse avrei fatto meglio a creare il topic in settore teologia - , ossia se nel rapporto tra storia e fede (perche' Pesce non parla unicamente da teologo, ma indaga da storico sul confine tra storia e teologia), quelle parole di Pesce debbano suscitare fastidio di sorta a credenti, ispecie se cattolici (dato che questi ultimi sono piu' aperti al metodo storico di quanto lo siano i protestanti, secondo un mio personale parere).
Insomma, ringrazio l'admin Talita' Kum se puo' collocare il topic nel posto giusto.
grazie, ciao
 
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92 replies since 17/1/2012, 12:57   3740 views
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