Studi sul Cristianesimo Primitivo

Mauro Pesce: Gesu' non fondo' il cristianesimo, discontinuita' tra il maestro e la Chiesa

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Elijah Six
view post Posted on 18/1/2012, 20:27 by: Elijah Six     +1   -1




CITAZIONE (negazionista @ 18/1/2012, 09:10) 
Rapporto tra storia e fede (Pesce non parla unicamente da teologo, ma indaga da storico sul confine tra storia e teologia)
CITAZIONE
Convinzione di Mauro Pesce che «la ricerca storica rigorosa non allontani dalla fede, ma non spinga neppure verso di essa», motivandola con il ragionamento che «una cosa è cercare Gesù per ottenerne benefici di salvezza o, al contrario, per criticare e combattere la fede delle Chiese», mentre altra cosa è «tentare di conoscere storicamente ciò che Gesù ha in effetti detto, fatto, sperimentato e creduto» (p. 236), contiene una sua ovvia verità ma ci sorprende per la sua acerbità oltre che per la sua impraticabilità.

Queste parole suscitano fastidio ai credenti (cattolici)?

Mauro Pesce si occupa di storia (storia del cristianesimo). La storia è metodologicamente parlando atea. Dio non fa parte dei criteri presi in considerazione per la ricostruzione storica (questo non significa che la storia neghi l'esistenza di Dio, bensì piuttosto che non si occupa della questione se Dio esiste o meno). La storia vuole cercare di ricostruire il Gesù storico nel suo contesto storico. Non ha né l'interesse né il compito di occuparsi della rilevanza del Gesù storico per la fede dei credenti al giorno d'oggi. La storia si occupa solo del passato, senza allacciarsi al presente.
Questo significa che leggendo libri sul Gesù storico non troverai di norma nulla sulla rilevanza del Gesù storico per la fede dei credenti al giorno d'oggi.
Chi si occupa del presente è la dogmatica. È la dogmatica che ha il compito di stabilire la rilevanza e l'importanza, il significato dei risultati della ricerca storica per la fede dei credenti al giorno d'oggi.
Se vuoi quindi occuparti del rapporto tra storia e fede, non è tanto agli storici che devi rivolgerti, ma piuttosto ai professori di dogmatica / ai teologi neotestamentari (cosa che Mauro Pesce non è, come nemmeno in generale gli storici neotestamentari, gli storici della Chiesa, del cristianesimo, ecc. - tutti questi personaggi lavorano da un punto di vista metodologico senza prendere in considerazione Dio -).

La storia quindi non è in sé né contro né a favore della fede (come dice giustamente anche Mauro Pesce), nel senso che non si occupa della questione della fede né di Dio.

Per quanto riguarda invece la tua tesi sull'impraticabilità del conoscere storicamente Gesù, ti ho già risposto altrove.

Edited by Elijah Six - 18/1/2012, 22:58
 
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