Studi sul Cristianesimo Primitivo

Non tutti i passi della Bibbia possono essere ispirati da Dio

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Elijah Six
view post Posted on 4/2/2012, 12:15     +1   -1




CITAZIONE (salvo.52 @ 2/2/2012, 10:38) 
Se Dio ha ispirato “tutta” la Bibbia, cioè tutte le frasi di tutti i libri sia della Bibbia ebraica che del Nuovo Testamento, tutte le frasi bibliche devono essere vere.

Non mi è molto chiaro perché mai un teologo come te dovrebbe venire in un simile forum a fare domande simili, ma vabbè.
Il tuo ragionamento sopra in realtà è discutibile.
Il fatto che tutte le frasi della Bibbia siano ispirate da Dio non implica per forza di cose che tutte le frasi devono essere vere. Ispirazione non è uguale a verità.
Dio può essere preso da garante che quanto riportato nella Bibbia da Satana sia effettivamente quanto detto da Satana. Ma se quanto detto da Satana è poi effettivamente vero o meno, non dipende di certo dall'ispirazione in sé della Scrittura.
Quindi nella Bibbia possiamo trovare frasi false anche se ispirate.

CITAZIONE
Alcuni secoli di critica testuale hanno ormai messo in luce che esistono errori evidenti e contraddizioni evidenti all'interno della Bibbia.

Sì, è così. L'autonomia della ragione raggiunta dopo la Aufklärung ha portato ad analizzare la Bibbia da un punto di vista storico. In questo modo la Bibbia è stata s-divinizzata e considerata un semplice frutto umano, quindi contenente errori, contraddizioni, ecc.

Chi è fondamentalista ovviamente reputa una simile analisi della Bibbia totalmente fuori luogo. La ragione umana non può essere presa come fonte affidabile, essendo corrotta dal peccato e in mano a Satana. Affidabile per la salvezza è solo ed esclusivamente la rivelazione di Dio, che, in quanto tale, non può contenere errori.

Abbiamo dunque a che fare con presupposti totalmente diversi e in alcun modo compatibili tra di loro. Chi è fondamentalista parte sempre dal presupposto che la Bibbia non contiene errori (anche se bisognerebbe chiarire cosa si intende esattamente con questo - vedi sopra -), e quindi, se ne incontra, cercherà sempre e comunque di dare una risposta che risolvi il presunto errore (anche arrampicandosi sugli specchi).
Di spiegazioni se ne possono trovare sempre e comunque. A volte saranno poco probabili e inverosimili, ma a qualsiasi errore e contraddizione si può dare una risposta che risolvi l'apparente errore o l'apparente contraddizione.

Per chi pone la ragione al di sopra di tutto, un simile modo di procedere non avrà ovviamente granché senso. Ha più senso ammettere che la Bibbia contiene errori e contraddizioni che cercare assurde spiegazioni che dimostrino il contrario. La risposta più ovvia viene reputata la più probabile e verosimile. Quindi la Bibbia contiene errori e contraddizioni.

CITAZIONE
La sola risposta valida che si può dare è questa: essi non vengono da Dio, ma dagli uomini.

La sola risposta valida è - a mio parere - imparare a rispettare qualsiasi posizione esistente che non leda i diritti fondamentali dell'essere umano.
Poi, uno è libero di pensare quello che vuole.
 
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lino85
view post Posted on 4/2/2012, 13:24     +1   -1




CITAZIONE (Elijah Six @ 4/2/2012, 12:15) 
CITAZIONE
Alcuni secoli di critica testuale hanno ormai messo in luce che esistono errori evidenti e contraddizioni evidenti all'interno della Bibbia.

Sì, è così. L'autonomia della ragione raggiunta dopo la Aufklärung ha portato ad analizzare la Bibbia da un punto di vista storico. In questo modo la Bibbia è stata s-divinizzata e considerata un semplice frutto umano, quindi contenente errori, contraddizioni, ecc.

Chi è fondamentalista ovviamente reputa una simile analisi della Bibbia totalmente fuori luogo. La ragione umana non può essere presa come fonte affidabile, essendo corrotta dal peccato e in mano a Satana. Affidabile per la salvezza è solo ed esclusivamente la rivelazione di Dio, che, in quanto tale, non può contenere errori.

Abbiamo dunque a che fare con presupposti totalmente diversi e in alcun modo compatibili tra di loro. Chi è fondamentalista parte sempre dal presupposto che la Bibbia non contiene errori (anche se bisognerebbe chiarire cosa si intende esattamente con questo - vedi sopra -), e quindi, se ne incontra, cercherà sempre e comunque di dare una risposta che risolvi il presunto errore (anche arrampicandosi sugli specchi).
Di spiegazioni se ne possono trovare sempre e comunque. A volte saranno poco probabili e inverosimili, ma a qualsiasi errore e contraddizione si può dare una risposta che risolvi l'apparente errore o l'apparente contraddizione.

Per chi pone la ragione al di sopra di tutto, un simile modo di procedere non avrà ovviamente granché senso. Ha più senso ammettere che la Bibbia contiene errori e contraddizioni che cercare assurde spiegazioni che dimostrino il contrario. La risposta più ovvia viene reputata la più probabile e verosimile. Quindi la Bibbia contiene errori e contraddizioni.

Tanto per curiosità, il problema degli errori e delle contraddizioni nella Bibbia era già noto nei cristiani dell'età antica e ammettevano tranquillamente che la Bibbia conteneva affermazioni imprecise riguardo alla scienza e alla storia in quanto ma giustificavano tali affermazioni dicendo che dato che la Bibbia contiene le verità relative alla nostra salvezza, era accettabile che la Bibbia fosse imprecisa riguardo a verità non utili a tale scopo: vedi la "Genesi alla lettera" di Agostino:

CITAZIONE
ll'interpretare passi oscuri della sacra Scrittura non si deve affermare nulla temerariamente.

19. 38. Supponiamo per esempio che riguardo all'affermazione della Scrittura: Dio disse! Vi sia la luce. E la luce vi fu 58, uno pensi che si tratti della creazione della luce materiale e un altro della luce spirituale. Che nella creatura spirituale vi sia una luce spirituale, non è messo in dubbio dalla nostra fede; d'altra parte pensare che vi sia una luce materiale, celeste o anche supercelestiale o esistente prima del cielo, alla quale poté succedere la notte, non è contrario alla fede fin tanto che ciò non venga confutato da una verità evidente. Qualora ciò si avverasse, non era quello il senso della sacra Scrittura, ma un'opinione dell'umana ignoranza. Qualora, al contrario, quell'opinione fosse dimostrata da ragioni fondate, rimarrebbe ancora incerto se quello fosse il senso voluto attribuire dall'autore dei Libri sacri a quelle parole, o fosse non meno vero qualche altro senso. Se invece tutto il contesto del passo mostrerà non essere ciò ch'egli voleva dire, non sarà falsa ma vera e più utile a conoscersi l'altra interpretazione che lo scrittore voleva far intendere. Se però il contesto della Scrittura non esclude che lo scrittore volesse far intendere questo senso, rimarrà ancora da esaminare se non poteva farne intendere un altro. E se scopriremo che anche quest'altro senso è possibile, sarà incerto quale dei due sensi egli voleva far intendere, e non sarà illogico pensare che abbia voluto suggerire l'uno e l'altro senso, qualora tutt'e due i sensi siano suffragati da tutto il restante contesto.

19. 39. Accade infatti assai spesso che, riguardo alla terra, al cielo, agli altri elementi di questo mondo, al moto e alla rivoluzione o anche alla grandezza e distanza degli astri, intorno alle eclissi del sole e della luna, al ciclo degli anni e delle stagioni, alla natura degli animali, delle piante, delle pietre e di tutte le altre cose di tal genere, anche un pagano abbia tali conoscenze da sostenerle con ragionamenti indiscutibili e in base ad esperienza personale. Orbene, sarebbe una cosa assai vergognosa e dannosa e da evitarsi a ogni costo, se quel pagano sentisse quel tale parlare di questi argomenti conforme - a suo parere - al senso delle Scritture cristiane dicendo invece tali assurdità che, vedendolo sbagliarsi - come suol dirsi - per quanto è largo il cielo, non potesse trattenersi dal ridere. Ma è spiacevole non tanto il fatto che venga deriso uno che sbaglia, quanto il fatto che da estranei alla nostra fede si creda che i nostri autori [sacri] abbiano sostenuto tali opinioni e, con gran rovina di coloro, della cui salvezza noi ci preoccupiamo, vengano biasimati come ignoranti e rigettati. Quando infatti, riguardo ad argomenti ben noti ad essi, i pagani sorprendono un cristiano che sbaglia e difende una sua opinione erronea appoggiandola ai nostri Libri sacri, in qual modo potranno prestar fede a quei Libri quando trattano della risurrezione dei morti, della speranza della vita eterna e del regno dei cieli, dal momento che penseranno che questi scritti contengono errori relativi a cose che hanno potuto già conoscere per propria esperienza o in base a sicuri calcoli matematici? Non può dirsi abbastanza qual pena e tristezza rechino ai fratelli assennati questi cristiani temerari e presuntuosi quando, allorché vengono criticati e convinti d'errore a proposito delle loro erronee e false opinioni da parte di coloro che non sono vincolati dall'autorità dei nostri Libri sacri. Costoro inoltre, al fine di sostenere ciò che affermano con sventatissima temerarietà e chiarissima falsità, si sforzano di addurre i medesimi Libri sacri con cui provare le loro opinioni e arrivano perfino a citare a memoria molti passi da loro ritenuti come valide testimonianze in proprio favore, senza comprendere né quel che dicono né ciò che danno per sicuro

www.augustinus.it/italiano/genesi_lettera/index2.htm

CITAZIONE
La Scrittura vuole insegnare la salvezza dell'anima, non la figura del cielo o verità scientifiche.

9. 20. Di solito si pone altresì il quesito su quale forma e figura dobbiamo credere abbia il cielo stando alle nostre Scritture. Molti infatti discutono molto su questi argomenti che invece i nostri scrittori sacri con maggior saggezza hanno lasciato da parte, poiché a coloro che li studiano non giovano per ottenere la felicità e, ciò che è peggio, occupano spazi di tempo molto preziosi che dovrebbero essere impiegati per i problemi della salvezza eterna. Che importa infatti se il cielo racchiude da ogni parte, come una sfera, la terra mantenuta in equilibrio al centro del mondo oppure la copra come un disco solo dalla parte superiore? Ma qui è in gioco la credibilità della Scrittura per il motivo più volte da me ricordato. Occorre cioè evitare che uno, il quale non comprende la sacra Scrittura, incontrando nei nostri libri [sacri] o sentendo da altri citare qualche testo [sacro] relativo a tali argomenti che gli pare in contrasto con le verità da lui conosciute con evidenza mediante la ragione, non presti affatto fede agli altri utili insegnamenti o racconti o profezie della stessa Scrittura. Ecco perché è necessario dire in breve che i nostri agiografi conoscevano quanto è conforme alla verità per ciò che riguarda la figura del cielo, ma lo Spirito di Dio, che parlava per mezzo di essi, non ha voluto insegnare agli uomini queste cognizioni per nulla utili alla salvezza dell'anima.

CITAZIONE
CITAZIONE
La sola risposta valida che si può dare è questa: essi non vengono da Dio, ma dagli uomini.

La sola risposta valida è - a mio parere - imparare a rispettare qualsiasi posizione esistente che non leda i diritti fondamentali dell'essere umano.
Poi, uno è libero di pensare quello che vuole.

E' giusto rispettare la libertà degli altri di esprimere la propria posizione, basti che ciò non voglia dire che per questo motivo sia proibito criticare in base ad argomentazioni le posizioni altrui in quanto le si ritiene non fondate su dati o ragionamenti corretti, ovviamente tale critica non implica affatto mancanza di rispetto per le persone che sostengono le tesi criticate, rispetto che deve sempre essere tenuto in conto, come in ogni dialogo civile.

Ciao.
 
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Elijah Six
view post Posted on 4/2/2012, 14:54     +1   -1




CITAZIONE (lino85 @ 4/2/2012, 13:24) 
Tanto per curiosità

Tale posizione è stata già esposta all'inizio del thread da altri utenti (senza fare esplicito riferimento ad Agostino). Non capisco dunque il senso del tuo intervento (in sé ripetitivo).

Ci sono varie concezioni di ispirazione (Personalinspiration, Realinspiration, Verbalinspiration, ecc.).

La Verbalinspirationslehre è frutto della altprotestantische Orthodoxie (ed è stata ripresa dai fondamentalisti odierni). Tale dottrina è stata smontata proprio dalla Bibelkritik, come conseguenza dell'autonomia della ragione.

Che poi l'ispirazione la si possa intendere in vari modi, non è un mistero. Ma questo era già chiaro dagli interventi precedenti ai miei.

Edited by Elijah Six - 4/2/2012, 17:43
 
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lino85
view post Posted on 4/2/2012, 15:37     +1   -1




CITAZIONE (Elijah Six @ 4/2/2012, 14:54) 
CITAZIONE (lino85 @ 4/2/2012, 13:24) 
Tanto per curiosità

Tale posizione è stata già esposta all'inizio del thread da altri utenti (senza fare esplicito riferimento ad Agostino). Non capisco dunque il senso del tuo intervento (in sé ripetitivo).

Appunto, lo hanno fatto senza riferimento ad Agostino, hanno citato però la Dei Verbum e l'attuale catechismo della Chiesa Cattolica, ma non fonti relative all'antichità, cioè la storia del cristianesimo che ha noi interessa in questo forum, nessuna ripetitività, piuttosto un inquadramento nell'epoca a cui noi ci interessiamo di più. Dagli interventi di prima sembrava che quella posizione della Chiesa cattolica fosse nata solo nel secolo scorso, invece è molto più antica, ben prima dell'illuminismo.

CITAZIONE (Elijah Six @ 4/2/2012, 14:54) 
Ci sono varie concezioni di ispirazione.

La Verbalinspirationslehre è frutto della altprotestantische Orthodoxie (ed è stata ripresa dai fondamentalisti odierni). Tale dottrina è stata smontata proprio dalla Bibelkritik, come conseguenza dell'autonomia della ragione.

Che poi l'ispirazione la si possa intendere in vari modi, non è un mistero. Ma questo era già chiaro dagli interventi precedenti ai miei.

Grazie delle informazioni, anche se il tedesco non lo maneggio molto, immagino che la Biblekritik sia nata da Spinoza con il suo Trattato teologico-politico" o ti riferisci ad altri autori? Magari puoi suggerirmi qualche testo sulla storia dell'ermeneutica biblica.

Ciao.
 
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Elijah Six
view post Posted on 4/2/2012, 17:55     +1   -1




CITAZIONE (lino85 @ 4/2/2012, 15:37) 
Il tedesco non lo maneggio molto.
Magari puoi suggerirmi qualche testo sulla storia dell'ermeneutica biblica.

Scusami per il tedesco. Non è mia intenzione mettere in difficoltà i miei interlocutori. La realtà è che non conosco i termini tecnici in italiano, visto che ho letto e leggo letteratura in tedesco. Conosco quindi i termini in tedesco e non sempre mi è chiaro come venga tradotto in italiano una determinata parola o un determinato concetto. ;)
Per quanto riguarda i suggerimenti di lettura: non so cosa c'è in giro in italiano di valido, quindi darti consigli mi risulta essere un po' difficile.

In questo thread il nocciolo della questione mi pare comunque essere le varie concezioni di ispirazione della Bibbia. Approfondendo tale tematica (le varie posizioni esistenti) si può capire meglio il motivo per cui per determinati cristiani la Bibbia non può contenere e non contiene errori, mentre per altri la Bibbia può contenere e contiene effettivamente determinati errori.
 
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Dresdrum
view post Posted on 4/2/2012, 18:54     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 3/2/2012, 11:37) 
CITAZIONE (Dresdrum @ 3/2/2012, 10:37) 
l'entità di questa " ispirazione" e sue possibili contaminazioni ,può condurre il lettore a quel tipo di orizzonte borderline ,che alimenta le nuove correnti spirituali e non, del momento,finendo inesorabilmente nel cassetto dei trash.
Per questo penso,sia un argomento molto delicato...

L'entità di questa "ispirazione" è assolutamente fuori dal radar del presente forum, che utilizza il cassetto del Trash per ogni discussione che abbia una simile impostazione.
Ti preferivo quando ti interrogavi sul numero degli angeli ^_^

Ciao,
Talità

Difatti me ne guardo bene.
Comprendo il cassettone del trash ,se un argomento prende una piega ben precisa ,e diventa una forma di proselitismo. Credo comunque che rispondere con argomentazioni sia di gran lunga più lodevole ,che glissare con una bella" etichetta" di trash.Poi di conseguenza ci sta anche quello.Ma non sono venuto a polemizzare ,intendiamoci.Condivido in parte il vostro "sentire", circa la Bibbia.E sono completamente disinteressato ed annoiato dalle pappardelle new ager che si leggono nel web ,se vi può rassicurare. -_-
Diciamo che questa impostazione potrebbe inibire eventuali interrogativi ,anche contestuali,a causa di un comprensibile pregiudizio.Parlo per me ovviamente.

Edited by Dresdrum - 4/2/2012, 19:10
 
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view post Posted on 4/2/2012, 19:17     +1   -1
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Ti sei interrogato riguardo al numero degli angeli sulla tomba nel tuo primo post in questo thread. Forza.
 
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Dresdrum
view post Posted on 4/2/2012, 19:25     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 4/2/2012, 19:17) 
Ti sei interrogato riguardo al numero degli angeli sulla tomba nel tuo primo post in questo thread. Forza.

Si infatti ho corretto il post.La memoria comincia a farmi difetto.
Mi stavo riferendo ad una citazione portata proprio dall'utente Salvo.
Volevo aprire un topic" L'angelo e l'orsa" in riferimento ad alcuni interrogativi che mi sono posto ,leggendo nella Bibbia ,nel Libro dei Ré ,se non vado errato ,la vicenda di Elia ed Eliseo. Dipende se permettete o meno.
Naturalmente non m'interrogherò circa i carri di fuoco ,con speculazioni ufologiche alla Peter Kolosimo. Mi interessa il concetto di morale espressa in quegli episodi testamentari.
L'angelo e l'orsa ,perché anche nelle figure angeliche ho rilevato alcune ,diciamo stranezze ,nella loro rappresentazione.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 4/2/2012, 21:10     +1   -1




CITAZIONE
Se Dio ha ispirato “tutta” la Bibbia, cioè tutte le frasi di tutti i libri sia della Bibbia ebraica che del Nuovo Testamento, tutte le frasi bibliche devono essere vere.

C'è una profonda differenza tra inerranza e ispirazione relativamente al testo biblico. L'inerranza implica che il testo biblico contenga indicazioni e affermazioni che possono essere utilizzate con certezza assoluta in qualunque contesto, non soltanto a livello etico-morale, ma anche a livello naturale e fisico. Così se in un passaggio come Giosuè 10,13 dopo l'invocazione di Giosuè troviamo scritto che εστη ο ηλιος κατα μεσον του ουρανου dobbiamo intendere che il sole si fermò in mezzo alla volta celeste ed evincere la possibilità che questo eccezionale fenomeno fisico si sia davvero verificato. Va da sè che un passaggio come questo pone tutta una serie di problemi: (i) che εστη significhi proprio, nel contesto, "si fermò"; (ii) che la traduzione (LXX) dal testo ebraico sia fedele (e in effetti il testo ebraico non dice esattamente questa cosa e viene interpretato in altro modo); (iii) che l'esegesi sia corretta (e quasi sempre siamo davanti a tante possibili interpretazioni). La Chiesa, tuttavia, da molti anni ormai non accetta più l'inerranza della Bibbia ma quello della ispirazione. Vale a dire che la Bibbia non è utilizzabile come testo di geografia, scienza, ecc..., ma rimane inerrante per le proposizioni che riguardano definizioni religiose e aspetti etico-morali.

Edited by Hard-Rain - 4/2/2012, 22:17
 
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lino85
view post Posted on 4/2/2012, 22:17     +1   -1




CITAZIONE (Hard-Rain @ 4/2/2012, 21:10) 
CITAZIONE
Se Dio ha ispirato “tutta” la Bibbia, cioè tutte le frasi di tutti i libri sia della Bibbia ebraica che del Nuovo Testamento, tutte le frasi bibliche devono essere vere.

C'è una profonda differenza tra inerranza e ispirazione relativamente al testo biblico. L'inerranza implica che il testo biblico contenga indicazioni e affermazioni che possono essere utilizzate con certezza assoluta in qualunque contesto, non soltanto a livello etico-morale, ma anche a livello naturale e fisico. Così se in un passaggio come Giosuè 10,13 dopo l'invocazione di Giosuè troviamo scritto che εστη ο ελιος κατα μεσον του ουρανου dobbiamo intendere che il sole si fermò in mezzo alla volta celeste ed evincere la possibilità che questo eccezionale fenomeno fisico si sia davvero verificato. Va da sè che un passaggio come questo pone tutta una serie di problemi: (i) che εστη significhi proprio, nel contesto, "si fermò"; (ii) che la traduzione (LXX) dal testo ebraico sia fedele (e in effetti il testo ebraico non dice esattamente questa cosa e viene interpretato in altro modo); (iii) che l'esegesi sia corretta (e quasi sempre siamo davanti a tante possibili interpretazioni). La Chiesa, tuttavia, da molti anni ormai non accetta più l'inerranza della Bibbia ma quello della ispirazione. Vale a dire che la Bibbia non è utilizzabile come testo di geografia, scienza, ecc..., ma rimane inerrante per le proposizioni che riguardano definizioni religiose e aspetti etico-morali.

Da quel che ricordavo ai tempi del processo di Galileo mi sembrava che i motivi della sua condanna per le sue tesi astronomiche sulla centralità del sole fossero dovute più che al fatto di sembrare contrari a quel brano del libro di Giosuè e quindi potevano inficiare l'inerranza del testo biblico, piuttosto al motivo che si poteva ritenere che certe affermazioni scientifiche come la centralità della Terra potessero avere anche valore teologico in quanto dimostranti la centralità dell'uomo nella creazione di fatto era la centralità nell'universo del sole che era sospetta di eresia. Come già visto prima nei passi di Agostino, la Chiesa sembra non abbia mai sostenuto l'inerranza del testo biblico.

Curiosamente nella scienza moderna si è dimostrato che è indifferente parlare di "terra immobile al centro e sole che si muove" piuttosto che "sole immobile al centro e terra che si muove" :

http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_eliocentrico

CITAZIONE
"In realtà secondo la visione moderna della fisica non ha significato parlare del moto di un corpo senza aver prima fissato un sistema di riferimento: la scelta del sistema di riferimento è del tutto arbitraria e scelte diverse implicano descrizioni diverse del moto dei pianeti. La scelta di far coincidere l'origine del sistema di riferimento con l'osservatore terrestre è la più naturale e spontanea, d'altra parte la descrizione del moto dei pianeti e del Sole attorno alla Terra è decisamente più complicata, ragione per la quale l'eliocentrismo viene ormai universalmente accettato per descrivere i moti del Sistema Solare."

A ciò si deve comunque aggiungere che la Chiesa Cattolica era in quel tempo in piena Controriforma e dunque in periodo non del tutto tranquillo.

Quella del testo ebraico ambiguo non la sapevo, magari si potrebbe aprire un thread in semitistica al riguardo.

Ciao.
 
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view post Posted on 4/2/2012, 22:34     +1   -1
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CITAZIONE
Quella del testo ebraico ambiguo non la sapevo, magari si potrebbe aprire un thread in semitistica al riguardo.

Suppongo che Hard-Rain si riferisse a questo:

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Ghivon.htm
 
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Hard-Rain
view post Posted on 4/2/2012, 23:00     +1   -1




Sì, mi riferivo a quel brano. Per quanto riguarda Galilei, se non ricordo male è nella lettera a Castelli che usa Giosuè 10,12-13 per sostenere l'inconciliabilità di quel passaggio col sistema aristotelico e tolemaico. Quindi - dice Galileo - se la Bibbia è inerrante, allora è sbagliato il sistema aristotelico-tolemaico. Ma a me interessava più che altro fare un esempio di passaggio "difficile da comprendere" (per non dire assurdo) in base alla nostra esperienza umana. Tanto è vero che esistono interpretazioni alternative al credere che il sole possa essersi fermato in mezzo alla volta celeste per un giorno intero.

CITAZIONE
Curiosamente nella scienza moderna si è dimostrato che è indifferente parlare di "terra immobile al centro e sole che si muove" piuttosto che "sole immobile al centro e terra che si muove"

In effetti è vero, come si insegna già nei corsi generali di fisica e di meccanica razionale. Sebbene la cinematica sia alquanto bistrattata...
 
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