Studi sul Cristianesimo Primitivo

L'UNZIONE NELLA II LETTERA DI PAOLO AI CORINZI, Se al versetto 1,21 si debba intendere un rito, un'azione ecclesiale.

« Older   Newer »
  Share  
PAS60
view post Posted on 19/2/2012, 22:16     +1   -1




Nella liturgia odierna del rito romano, come seconda lettura, è stato proclamato un passo della 2 Corinzi, precisamente 1,18-22.
I versetti 21 e 22 mi hanno colpito per l'accentuazione di verbi legati all'azione dello Spirito e a quello che è il sacramento della Confermazione/cresima: il verbo confermare (βεβαιῶ), sigillare (σφραγίζω) e in particolare conferire l'unzione (χρίω), che, stando alla nota della BIBBIA VIA VERITA' E VITA (ed. Paoline 2009), qui, per l'unica volta nel NT non è riferito a Gesù, ma al cristiano (in 1 Gv 2 è pure riferito al cristiano non il verbo ma il sostantivo unzione ).
Ora mi piacerebbe sapere se esistono studi scientifici per valutare se questi versetti possono essere interpretati non soltanto in senso metaforico, ma anche come azione concreta, rito effettivo primitivo. D'altro canto spesso se si trova il verbo immergere in Paolo, si pensa anche ad un'azione battesimale effettiva, quindi perché non pensare anche qui ad un significato più concreto, un vero segno ecclesiale? Il dubbio è presente anche nella nota della BIBBIA sopra specificata (seconda edizione marzo 2009).

Grazie e buona notte da Pasquale.
 
Top
a_ntv
view post Posted on 6/3/2012, 21:47     +1   -1




Il sacramento della confermazione nel mondo latino è dal punto di vista della storia della liturgia parte integrante dei riti del battesimo. (in occidente tale unzione fu separata e spostata in avanti per mantenere il vescovo come officiante anche quando il cristianesimo divenne di massa, mentre in oriente preferirono perdere il vescovo come ministro ma mantenere tale unzione insieme al battesimo. Peraltro anche il rito del battesimo latino prevede un'unzione col Sacro Crisma).

Comunque i riti battesimali nella Chiesa antica prevedevano varie unzioni, da eseguirsi anche in tempi diversi, e con diversi significati.
Ed è facile riscontrare in testi assai antichi descrizioni di battesimi fatti con olio e non con acqua (vedi ad esempio gli Atti di Tommaso)

Sicuramente quindi l'atto di ungere la fronte era un atto sacramentale della Chiesa primitiva, atto strettissimamente connesso col battesimo stesso. Altri richiami neotestamentari li puoi trovare per esempio nel sigillo sulla fronte degli uomini di Dio in Ap 9:4, tema assai ricorrente nell'Apocalisse stessa (es 14:1). Anzi nell'Apocalisse è proprio il marchio sulla fronte e non il battesimo che segna l'appartenenza ai santi (o alle bestia se sulla fronte c'è il marchio della bestia es 13:16).
 
Top
1 replies since 19/2/2012, 22:16   135 views
  Share