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| Nella liturgia odierna del rito romano, come seconda lettura, è stato proclamato un passo della 2 Corinzi, precisamente 1,18-22. I versetti 21 e 22 mi hanno colpito per l'accentuazione di verbi legati all'azione dello Spirito e a quello che è il sacramento della Confermazione/cresima: il verbo confermare (βεβαιῶ), sigillare (σφραγίζω) e in particolare conferire l'unzione (χρίω), che, stando alla nota della BIBBIA VIA VERITA' E VITA (ed. Paoline 2009), qui, per l'unica volta nel NT non è riferito a Gesù, ma al cristiano (in 1 Gv 2 è pure riferito al cristiano non il verbo ma il sostantivo unzione ). Ora mi piacerebbe sapere se esistono studi scientifici per valutare se questi versetti possono essere interpretati non soltanto in senso metaforico, ma anche come azione concreta, rito effettivo primitivo. D'altro canto spesso se si trova il verbo immergere in Paolo, si pensa anche ad un'azione battesimale effettiva, quindi perché non pensare anche qui ad un significato più concreto, un vero segno ecclesiale? Il dubbio è presente anche nella nota della BIBBIA sopra specificata (seconda edizione marzo 2009).
Grazie e buona notte da Pasquale.
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