Studi sul Cristianesimo Primitivo

Le donne ed il Cristianesimo

« Older   Newer »
  Share  
Vergilius
view post Posted on 15/4/2012, 22:41     +1   -1




Alcuni giorni fa ho avuto l'occasione di notare un articolo di una nota professoressa e studiosa di storia antica sul Corriere della Sera, ovvero la Signora Eva Cantarella.
Vi riporto l'articolo:

CITAZIONE
Le donne cancellate dalla storia. E non dite che la religione non c'entra

Confesso, sono rimasta molto perplessa leggendo l’articolo a firma Bettany Hughes dedicato dal Guardian alla esclusione dalla storia della saggezza, delle conoscenze e dei successi delle donne. Beninteso, non perché la cosa non sia vera. Quello che le donne hanno detto, scritto e fatto è certamente qualcosa che la storia non ha registrato.

Sin dal suo nascere, del resto, il movimento femminista ha fondato le sue rivendicazioni sulla denuncia della cancellazione, da parte degli uomini, del contributo femminile alla storia della civiltà e della cultura. Quello che mi ha colpito non è, dunque, questa ulteriore (oggi, direi, ormai scontata) denuncia. E’ la tesi sostenuta dalla Hughes, secondo la quale sarebbe esistita un’età dell’oro (sconosciuta, dice, alla maggior parte di noi) nella quale le donne avrebbero potuto realizzarsi, raggiungendo i loro obiettivi e il successo con il sostegno della religione.

Secondo la Hughes, infatti, la religione sarebbe un bersaglio facile (e sbagliato) delle accuse di repressione e misoginia. In realtà le donne avrebbero avuto spesso la possibilità di realizzarsi nella sfera del sacro, e di conseguenza in quella socio-politica, grazie non alla forza fisica ma al loro cervello. Seguono gli esempi, tra i quali quello di Teodora, imperatrice di Bisanzio, sul quale vale la pena soffermarsi.

Teodora (una ex ballerina dai costumi molto chiacchierati) divenne imperatrice a seguito del matrimonio con l’imperatore Giustiniano. E raggiunta questa posizione (a garantirle la quale in verità non è chiaro quale ruolo abbia avuto la religione), secondo la Hughes sarebbe diventata anche legislatrice, avrebbe introdotto nuove leggi e sarebbe arrivata nientedimeno che a collaborare con il marito al Codice Giustinianeo: il testo, dice Hughes, che sta alla base di gran parte del diritto europeo. Senonchè, a prescindere dal fatto che alla base del diritto europeo non sta il Codice, ma l’intera grande compilazione giustinianea -il Corpus Iuris Civilis- del quale il Codice è solo una parte, il fatto è che la compilazione del Codice, così come delle altre parti della compilazione, venne affidata da Giustiniano a una commissione composta dai migliori giuristi dell’epoca, sotto la direzione di Triboniano. Della presunta attività legislativa di Teodora non esiste traccia alcuna. Né ripeto, si capisce cosa c’entri il sostegno della religione (nella specie cristiana) a queste sue presunte realizzazioni.

Non mi soffermo sugli altri esempi, se non per osservare che se contengono la quantità per così dire di sviste contenute nelle notizie su Teodora, difficilmente possono portare argomenti a sostegno della tesi di fondo. Quel che mi sembra interessante, in questo articolo, è qualcosa che va al di là della pertinenza degli esempi portati a suo sostegno, ed è il ruolo dalla religione nel determinare la condizione e le possibilità di realizzazione delle donne.

Per cominciare, a me pare si debba dire che c’è religione e religione, e personalmente non mi sento, per mancanza di competenza, di discutere di Islam o di Buddismo. Ma quantomeno per quanto riguarda la religione cristiana, mi sembra che la tesi della Hughes urti contro la realtà di una misoginia difficilmente contestabile.

Mi limito ad alcuni esempi, tratti da opere dei Padri della Chiesa: l’elenco delle loro invettive contro le donne sarebbe troppo lungo:

Donna, tu sei la porta del diavolo”,

dice Tertulliano.

Per Clemente Alessandrino

a ogni donna reca vergogna il solo pensare che è donna

e “le donne debbono cercare la saggezza, come gli uomini, anche se gli uomini sono superiori e hanno in ogni campo il primo posto, a meno che non siano troppo effeminati.”

Per Origene

è veramente maschio colui che ignora il peccato, ossia la fragilità femminile”,
e “la donna rappresenta la carne e le passioni, mentre l’uomo è il senso razionale e l’intelletto”.

Secondo Giovanni Crisostomo

la mente della donna è alquanto infantile”.

Ma è con Agostino, forse, che il cristianesimo raggiunge l’apice della misoginia. La conversione è vista da Agostino come liberazione dal desiderio, dalle tentazioni della carne, e lo stato di grazia può essere raggiunto solo esorcizzando la donna.

Non c’è nulla che io debba fuggire più del talamo coniugale – scrive nei Soliloquia – niente getta più scompiglio nella mente dell’uomo delle lusinghe della donna, e di quel contatto dei corpi senza il quale la sposa non si lascia possedere.”

Dunque “poiché non avete altro modo di avere dei figli acconsentite all’opera della carne solo con dolore, poiché è una punizione di quell’Adamo da cui discendiamo.”

Mi fermo qui, anche se potrei continuare. Ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate: qual è il ruolo della religione in generale per chi ha competenza in materia di religioni diverse dal cristianesimo)? E qual è stato e qual è, anche oggi, quello della religione cristiana?

La tesi proposta, in parte nascosta e con forti toni femministi, e' quella della religione cristiana come portatrice di misoginia e discriminazioni, causa per la quale le donne son state "cancellate" dalla storia.
La tematica, seppur affrontata dalla professoressa in questione con una mostruosa e spiazzante superficialita', e' degna d'essere discussa, perlomeno per chiarire le disinformazioni portate da questi nuovi Soloni della (presunta) cultura.

La professoressa cita Sant'Agostino senza ovviamente contestualizzare, altrimenti sarebbe alquanto chiara la citazione fuoriluogo.
Agostino, in eta' adolescenziale, come molti di voi probabilmente sanno fu a suo dire un "peccatore incallito", soprattutto sul fronte dei rapporti con le donne: molti, spesso tormentati e turbolenti.
Insomma, oggi lo si chiamerebbe sessuomane.
L'estratto proposto nell'articolo fa riferimento esattamente a quello, e' facilmente evidenziabile la voglia di Agostino di poter dimenticare e fuggire quel "male" d'adolescenza il quale ricordo lo tormentava molto probabilmente.
La donna in questo caso non e' vista come male in se' ma, piuttosto, come veicolo di tentazione.
Questa visione di "veicolo di tentazione" non e' unicamente rivolta alla donna: ne sono a testimonianza diverse epistole d'eta' paleocristiana precedenti al Santo in questione. Ve ne e' una in particolare dove si fa esplicito riferimento, esortando la giovane ragazza alla quale la lettera e' rivolta a "fuggire il peccato" di relazioni prematrimoniali con aitanti giovani di seducente aspetto.
Chiariamo dunque che nessun uomo o donna e' visto come male in se' - il peccato riguarda entrambi.
Cosa inoltre dire delle dolci parole scritte in piu' occasioni nei confronti della madre, tanto cara ad Agostino?

Continuiamo: in risposta ad alcuni commenti, la suddetta professoressa cita anche alcuni estratti di San Tommaso d'Aquino, per convalidare le proprie faziose tesi...ancora una volta senza contestualizzare.
Una delle frasi portare e' questa:

La donna è un errore della natura, con la sua eccessiva secrezione di liquidi e la sua bassa temperatura essa è fisicamente e spiritualmente inferiore, è una specie di uomo mutilato, fallito e mal riuscito, la piena realizzazione della specie umana è costituita solo dall’uomo.”

Partiamo dal fatto che la citazione e' stata tagliata volontariamente, difatti continuerebbe con:

"D'altra parte, per quanto riguarda la natura umana in generale, la donna non è un errore naturale, ma è inclusa nelle intenzioni della natura come diretto al lavoro della generazione. Ora l'intenzione generale della natura dipende da Dio, che è l'autore universale della natura. Pertanto, nella produzione di natura, di Dio formata non solo il maschio, ma anche la femmina."

Queste affermazioni, anche figlie del tempo in cui furono espresse, derivano in realta' da concetti aristotelici, ove addirittura lo stesso Aristotele fu il primo ad affermare che la donna e' "difettosa e mal concepita".
Ancora a sostegno della tesi per cui la discriminazione del sesso femminile ha radici ben diverse da quelle della religione cristiana.

Andando avanti, sempre in risposta ad alcuni commenti, aggiunge:

"come spiegare se non come una discriminazione basata sul sesso il fatto che ancor oggi le donne non sono ammesse al sacerdozio?"

Come sappiamo, esistono diversi tipi di "sacerdozio". Le donne sono ammesse ad un certo tipo di sacerdozio, mentre le funzioni sono riservate agli uomini.
Davvero tutta colpa dei brutti e cattivi cristiani? Facciamo un passo indietro nella storia, con due esempi.
Nelle aree cananite la funzione del sacrificio umano in onore del dio Moloch era affidata ai gran sacerdoti, ovvero maschi.
La tradizione non muto' quando Moloch venne trasformato in Kronos, divinita' ellenica, e continuo' almeno fino al 200-300 a.C.
Lo stesso valeva per la divinita' Baal, ove i sacerdoti erano esclusivamente maschi.
Arriviamo ad oggi, altro esempio.
Nel Buddismo, seppur esistono alcuni tipi (molto rari in verita') di "ruoli" spirituali riservati alle femmine, sono ammessi esclusivamente maschi alla vita monastica.
Ci sono piu' figure imponenti ed importanti di donne nella religione Ebraico-Cristiana che nel Buddismo (questo non per fare paragoni qualitativi).
Basti pensare a Marta, Giovanna, Maddalena, Susanna (le donne che seguirono Gesu'), la regina di Saba (regina d'Etiopia che incontra Salomone, piu' volte citata in apparizioni recenti in lode alla sua saggezza), Ester, l'eroina d'Israele; Debora, la profetessa d'Israele...e Maria Vergine, la Madre di Dio.

Mi scuso per i toni forse troppo forti del mio intervento, tuttavia li ritengo adeguati all'approccio delle tesi proposte.
Vorrei poter approfondire il discorso e commentare minuziosamente l'articolo e le tematiche con voi.
 
Top
view post Posted on 15/4/2012, 22:55     +1   -1
Avatar

Celebrità

Group:
Member
Posts:
1,826
Reputation:
+7

Status:


Che quest'articolo sia superficiale è indubbio, non si può dimostrare una tesi del genere con un pugno di citazioni.
Ma a mio avviso è altrettanto indubbio che la tesi di fondo sia vera, e cioè che religioni abramitiche abbiano portato con sé, a causa della loro mentalità patriarcale, una certa forma mentis che considerava le donne inferiori.
E' altrettanto indubbio però che questo non è un problema del cristianesimo ma del mondo antico in generale, e che certamente l'assunzione del cristianesimo nell'impero romano ha portato ad un miglioramento di diritti nella condizione femminile, per quanto sempre all'interno di un paradigma maschilista.

Ad maiora
 
Top
Vergilius
view post Posted on 15/4/2012, 23:29     +1   -1




CITAZIONE (Polymetis @ 15/4/2012, 23:55) 
Che quest'articolo sia superficiale è indubbio, non si può dimostrare una tesi del genere con un pugno di citazioni.
Ma a mio avviso è altrettanto indubbio che la tesi di fondo sia vera, e cioè che religioni abramitiche abbiano portato con sé, a causa della loro mentalità patriarcale, una certa forma mentis che considerava le donne inferiori.
E' altrettanto indubbio però che questo non è un problema del cristianesimo ma del mondo antico in generale, e che certamente l'assunzione del cristianesimo nell'impero romano ha portato ad un miglioramento di diritti nella condizione femminile, per quanto sempre all'interno di un paradigma maschilista.

Ad maiora

Mi trovi certamente d'accordo.
Tuttavia la mentalita' abramitica, seppure chiusa nello schema del maschio superiore (derivante probabilmente non solo da credenze religiose), trova nell'Antico Testamento degli spunti che fanno pensare ad una condizione delle donne nell'antico Israele non cosi' tragica.
Nell'Antico Testamento vi e' difatti scritto che "le donne non possono insegnare, ma possono profetizzare" (dove per insegnare si riferisce al fatto che al tempo l'insegnamento era perlopiu' risevato ai sacerdoti maschi, ovvero le figure femminili non potevano essere sacerdoti). Cio e' di straordinaria importanza in un mondo antico dove le donne non era praticamente considerate sotto ogni aspetto (vedere gli Etruschi) o, laddove ve ne fossero state di rilevante importanza, erano perlopiu' demonizzate a causa dei loro comportamenti ambigui ed amorali (porto l'esempio di Semiramide, regina babilonese).
Inoltre, nelle comunita' cristiane dei primi tempi non vi sono testimonianze di discriminazioni di alcuni tipo.

Edited by Vergilius - 16/4/2012, 00:48
 
Top
view post Posted on 3/8/2020, 02:17     +1   -1

New Entry

Group:
Member
Posts:
29
Reputation:
+1

Status:


Lascio il mio commento, su questa vostra vecchia discussione, avendo trovato il link di questo forum sul forum di consulenza ebraica (non sono di religione ebraica, comunque, pur studiando l'ebraismo).

Certo, la misoginia non l'ha ideata il cristianesimo ("primitivo" o "moderno"...) in parte l'ha presa dal mondo greco-romano, infatti avete citato Aristotele, e avete detto bene: Tommaso d'Aquino (che comunque era a favore della sottomissione della donna) lo ricalca in pieno, nella sua idea di "maschio malriuscito".

Quello che però è stato aggiunto, dai soli cristiani, e non dai pagani, è l'idea che un unico Dio si sia fatto unicamente uomo in terra.

Concetto maschilista, visto che attribuisce un sesso a Dio, e un sesso esclusivamente maschile, e concetto che i pagani non hanno "ideato".
Anche perché i pagani adoravano una moltitudine di Divinità: maschili e femminili.
Il concetto di un unico dio maschile, che viene qui sulla Terra a essere "Redentore" (unicamente maschile.. anche se si rivolge ad un umanità che è formata anche da... femmine) lo inventa il cristianesimo.

Non lo inventa l'ebraismo (che non ha l'idea di "dio incarnato") e neanche l'islam (allah non si è mai incarnato e Maometto non è considerato un dio o un semidio)

A questo aggiungiamo che il suddetto "Redentore" rivela che Dio è... padre. Padre, e mai madre.
Come a dire che la femminilità, neanche simbolica e astratta... non si addice a Dio.

Quanto alla "Vergine Maria, Madre di Dio" che citate, non è un esempio di emancipazione femminile, per due motivi:
1) si dichiara la "serva del Signore"... concetto che in bocca ad una femmina rimanda al masochismo.
2) dai cattolici è stimata, venerata e giudicata "eternamente vergine"... perché? Una donna non-vergine non è degna, non è stimabile? L'unica dignità di una donna consiste nel "sigillo verginale"?

Il concetto di "Vergine Maria" è piuttosto sessuofobico e misogino, visto che rappresenta una figura di donna che non ha nessun piacere sessuale (come a dire che la donna che rivendica un proprio piacere sessuale sia "una strega", "una tentatrice"... cosa che i Padri della Chiesa e teologi hanno scritto), oltre che una figura femminile servile la cui utilità è unicamente a scopo riproduttivo: la madre, fecondata da... Dio Padre.
Che, esattamente come i patriarchi e certi uomini patriarcali dei giorni nostri, in altre parti di mondo, vuole la donna... vergine.

Credo che questi elementi biblici e teologici dimostrino quanto il cristianesimo, come gli altri due monoteismi, sia una religione patriarcale, assolutamente non adatta alle donne, già a cominciare dal suo concetto di Dio (Padre e incarnatosi in un maschio) per finire con il contorno sessuofobico da "teologia cattolica" e lo sfruttamento procreativo della donna (da teologia protestante, evangelica e simili). è una religione incompatibile con i diritti delle donne, appunto, che si sono avuti nei contesti laici, non religiosi, per l' appunto.

Il fatto che la donna "non sia prete, papessa" conferma l'androcentrismo cristiano: la donna non è prete, perché non rappresenta Dio, che si è reso "visibile, unicamente, nell'uomo maschio Gesù". Associare il grande Dio Padre ad una creatura femminile, la donna, sa di blasfemia... sa di sacrilegio... no? Neanche gli angeli sono femmine, sono sempre indicati al maschile. Pure quelli, per quanto inferiori a Dio, sono "rappresentati al maschile"... non c'è proprio verso di includere un po' di femminilità divina o semidivina, nel "pantheon cristiano" della sua trinità maschile e nei personaggi di contorno, veri o allegorici.

Come detto, provengo dal sito forum ebraico, sul quale avevo lasciato qualche commento, ma leggerò qualche vostra discussione, per mio interesse personale.

Non commenterò più, anche perché il mio unico interesse è relativo alla critica radicale alle religioni patriarcali, quindi finirei per ripetermi e per essere bannata, probabilmente.
 
Top
Aramaico
view post Posted on 10/8/2020, 16:50     +1   -1




Yareah, credo che il tuo modo di ragionare sia condizionato da una specifica chiave di lettura biblica: il cattolicesimo.
Se provi a leggere integralmente la Bibbia puoi renderti conto che la figura di Maria è altamente considerata non semplicemente in virtù della sua "verginità" .....
 
Top
view post Posted on 12/8/2020, 19:26     +1   -1

New Entry

Group:
Member
Posts:
29
Reputation:
+1

Status:


QUOTE (Aramaico @ 10/8/2020, 17:50) 
Yareah, credo che il tuo modo di ragionare sia condizionato da una specifica chiave di lettura biblica: il cattolicesimo.
Se provi a leggere integralmente la Bibbia puoi renderti conto che la figura di Maria è altamente considerata non semplicemente in virtù della sua "verginità" .....

Grazie per la risposta, onestamente non pensavo che qualcuno mi considerasse...
No, non è influenzata solo dal cattolicesimo, ho approfondito anche le varie correnti non cattoliche, tipo calvinismo, protestantesimo (anche americano, WASP\KKK), testimoni di geova, pentecostali, sette varie, e ti assicuro che nessuno di esse ha una visione dignitosa, o per lo meno, decente, della donna, del ruolo della donna, del simbolismo di questo loro dio.
Quanto alla maria che "traspare nei vangeli", non vedo cosa abbia di dignitoso, di "altamente" o emancipatore (io sono una donna del 2020, non del Medioevo o dell'antica Roma...) una donna che si auto-dichiara "serva del Signore" e che non ha nessuna valenza o simbolismo divino, visto che tale divino, nel cristianesimo tutto, è declinato esclusivamente al maschile: carnale in gesù cristo, "simbolico" nel dio da lui rivelato: dio-padre, per l'appunto.

Ora, per favore, non citarmi sette eretiche spazzate via da "santa madre chiesa", tipo i colliridiani, che "magari" adoravano anche un concetto di Dea Madre, oltre che di dio padre: penso tu sappia che "la storia non è stata fatta dai colliridiani" ma dai cattolici-protestanti-calvinisti-movimenti evangelici (che piaccia o no), e che i colliridiani o simili eretici dei primi 4 secoli avranno pure potuto adorare una "Sophia", "una Dea Madre" o qualche altra cosa presa da qualche culto orientale, ma non vedo come questa cosa possa rendere il cristianesimo una religione "woman-friendly" (se mi passi il termine) anche perché, qualsiasi cosa adorassero costoro, non era certamente presa da "bibbia e vangeli" ma trattavasi di sincretismi con culti orientali provenienti da chissà dove e che sono stati ininfluenti.

Non mi aspetto di "restare a lungo" su questo forum (anche perché sono un'ospite e risulterei sgradita) per "tagliare la testa al toro" e farla breve, ti dico che nessuna versione (cattolica o meno) di questo dio cristiano può andarmi bene, in quanto donna, visto che trattasi di una glorificazione maschile, di un dio patriarcale e di testi sacri misogini.
Sono convinta che il cristianesimo (o i cristianesimi, se preferisci usare il termine al plurale includendo anche le varie "eresie" spazzate via dai cattolici) sia una religione per maschi, e solo per maschi, già cominciando dal loro concetto di dio (e dalle figurine femminili di contorno, che giudico deprimenti, in quanto a "emancipazione e dignità femminile") ad ogni modo, nessuna versione di questo dio cristiano può andarmi bene, in quanto donna, mancando totalmente di simbolismi femminili.

Capisco che qualcuno giustificherà la cosa dicendo che "lo spirito è senza sesso", e che quando moriamo il nostro corpo (maschile o femminile che sia) scompare, e quindi "sulla lunga distanza, post mortem" non importerà più di tanto essere nati maschi o femmine, ma resta il fatto che "per essere senza sesso" questo dio cristiano è sessualizzato proprio nel dettaglio, e in un sesso solo, e quindi non vedo in cosa possa rappresentarmi.
 
Top
view post Posted on 16/8/2020, 21:19     +1   -1
Avatar

Habitué

Group:
Moderatore globale
Posts:
348
Reputation:
+16

Status:


Può darsi certamente che il cristianesimo, sulla scorta dell'ebraismo, abbia subito un'impronta per così dire maschilista ma a dire il vero il fondatore del cristianesimo, Gesù di Nazareth aveva sempre avuto un rapporto molto particolare ed originale con le donne perché le aveva sempre tenute in grande considerazione. Non dimentichiamoci che sono proprio le donne che testimoniano l'avvenuta risurrezione di Gesù... e non è poco. In merito al concetto di famiglia patriarcale, Gesù sembra piuttosto polemico... non difende l'istituto patriarcale in alcun modo, anzi si pone in conflitto per cui su quello che dici ci sarebbe molto da dire... a mio modo di vedere occorre distinguere tra il cristianesimo delle origini e quello che è venuto dopo che ha raccolto gran parte dell'eredità di Gesù di Nazareth non senza profonde rielaborazioni...
 
Top
view post Posted on 21/8/2020, 00:24     +1   -1

New Entry

Group:
Member
Posts:
29
Reputation:
+1

Status:


QUOTE (Giosia @ 16/8/2020, 22:19) 
Può darsi certamente che il cristianesimo, sulla scorta dell'ebraismo, abbia subito un'impronta per così dire maschilista ma a dire il vero il fondatore del cristianesimo, Gesù di Nazareth aveva sempre avuto un rapporto molto particolare ed originale con le donne perché le aveva sempre tenute in grande considerazione. Non dimentichiamoci che sono proprio le donne che testimoniano l'avvenuta risurrezione di Gesù... e non è poco. In merito al concetto di famiglia patriarcale, Gesù sembra piuttosto polemico... non difende l'istituto patriarcale in alcun modo, anzi si pone in conflitto per cui su quello che dici ci sarebbe molto da dire... a mio modo di vedere occorre distinguere tra il cristianesimo delle origini e quello che è venuto dopo che ha raccolto gran parte dell'eredità di Gesù di Nazareth non senza profonde rielaborazioni...

Ciao Giosia, spero di poterti dare del tu (cioè che la cosa non ti infastidisca) Grazie per avermi considerato.

Gesù di Nazareth è un simbolo (o personaggio, se credi alla sua esistenza) patriarcale, per il semplice fatto che:

1) rivela che dio è padre (non lo prega mai, neanche mezza volta, come madre) quindi dà avvio ad una visione "androcentrica paterna" del dio cristiano.
e qui non puoi dare la colpa a "san paolo" o "vari ed eventuali teologi cristiani" venuti dopo Gesù, il concetto che dio è solo padre lo rivela proprio Gesù stesso. Come mai non si degna, manco mezza volta, di rivelarlo come "madre"?
Non era un'attributo abbastanza "degno ed elevato", per questo dio cristiano?
Solo la paternità (simbolica...) gli andava bene?
Perdonami se solo per questo motivo ti faccio notare quanto il cristianesimo (delle origini o meno) sia patriarcale.

2) Gesù trattava bene le donne? e solo per questo sarebbe "non patriarcale"?
Perdonami, ma anche celebri dittatori sanguinari "trattavano bene le loro mogli" (o amanti). Trattare bene una\due\mille\miliardi di donne non sta a significare "non essere androcentrici". Pol Pot, non trattava bene sua moglie?
E Caesescu? Gente capacissima di fare morire milioni di persone per fame (o torture) ma che regalavano alle loro mogli scarpette foderate di diamanti condite con tante belle frasette romantiche.
Nel femminismo è stata coniata anche la definizione di "sessismo benevolo", tanto per dire che "trattare bene le donne dicendo qualche complimento o facendo azioni all'apparenza pro-donne" può rientrare benissimo nel sessismo.
Se serve, metto diversi link che spiegano più nel dettaglio questo particolare tipo di patriarcato "benevolo". Che Gesù rappresenta in pieno.

Comunque, se anche accetto la tua precisazione (che mi è stata fatta centinaia di volte, tanto per "salvare il salvabile del cristianesimo" :rolleyes: ), questo non spiega perché il dio dei cristiani, cioè "la seconda persona della trinità" (1) ha voluto nascere esclusivamente come maschio, elevando la virilità "a sesso di dio", ma non elevando la femminilità "a sesso di dio" (o Dea...)

Perdonami, se ti dico che non vedo "quale importanza e dignità", possa avere, pensando "al mio sesso", che delle femmine di millenni fa "abbiamo rivelato di aver visto Gesù risorto", quando le suddette femmine non sono né Redentrici, né Divine, perché "la divinità" spetta solo al maschio-Gesù: questo dio monosesso, che dei due sessi ne privilegi e ne esalta uno solo, uno e solo quello, a discapito dell'altro... non "assunto come corpo" da Dio stesso...

Non sarebbe questa pura idolatria della virilità, rivista come sesso di Dio?
Se non è idolatria della virilità, cos'altro sarebbe?
Nel cristianesimo in lungo e in largo vedo unicamente un dio maschile incarnatosi in un personaggio chiamato "Gesù Cristo" che passa 30 anni qui sulla Terra a rivelare che dio "è padre nostro": non vedo alcuna celebrazione e divinizzazione della femminilità.
Al contrario, vedo pura idolatria del paterno e della virilità, che è l'essenza stessa del dio cristiano.
E solo basandomi su questo dio che si fa unicamente maschio, una volta sola, con tutto che i generi sono due... lui ne sceglie uno solo "come suo corpo terreno", io non dovrei considerare il cristianesimo una religione patriarcale?

Almeno nell'islam, altra religione patriarcale, allah non si è mai incarnato in un corpo maschile, si è limitato a farsi annunciare da profeti maschi... ma la religione islamica ci ha risparmiato il concetto di ipostasi...di vero uomo e di vero dio, no?, applicato a dio stesso...

Potrei persino aggiungere che è ricamando e gongolando su questa idolatria del paterno e del virile in dio, che tanti, troppi, teologi di tutti i tempi hanno diffamato le donne, andando a ripescare la misoginia aristotelica e peggiorandola, di molto, mettendo "farina del loro sacco": del resto, l'odioso e patriarcale aristotele "non si era inventato un dio che si era fatto maschio in terra": questo è un concetto che inventano i cristiani. Al massimo, i pagani, si erano limitati ad inventarsi Dei stupratori e rapitori di ninfe e umane (Zeus, Apollo, Ade...) ma almeno, avevano anche un concetto di Dea (Diana, Artemide, Hera, e via dicendo). Concetto che i cristiani spazzano via dopo che, con Costantino, prendono il potere terreno. :rolleyes:
Non era da dio farsi anche donna, oltre che maschio, vero? è questo il concetto cardine che emerge per duemila anni da scritti e da storia cristiana.
Un dio femmina era (è) qualcosa di sacrilego, di immondo, di basso, di imperfetto... attribuire la femminilità a dio suona come sacrilego, una bestemmia, una riduzione a "qualcosa di inferiore"... solo il maschio è l'immagine appropriata per pensare e parlare e rivelare Dio, vero?
dobbiamo citare le frasi di san Paolo, a Corinzi ed Efesini, quando illustra il ruolo della femmina, rispetto al marito-capo?
e all'immagine di Dio, laddove solo il maschio è gloria di Dio, la femmina no, "è gloria dell'uomo"...

Correggimi se sbaglio... possibilmente evitando di citare qualche frasucola presa da "Giuliana di Norwich" su "un dio madre, un dio che allatta, un dio che partorisce" e simili inconsistenti deliri bofonchiati da eretichesse semi-sconosciute che non hanno minimamente fatto la storia del cristianesimo e rischiavano di essere messe al rogo anche per meno (Margherita Porete, che di certo non ha neanche mai pensato al "dio madre", è stata bruciata per molto meno...) per lo più, inventandosi di sana pianta il "dio madre" visto che nella bibbia non compare mai il termine esplicito di dio madre... ed è poco, qualche frase di Isaia, da usare a "dimostrazione" (?) del fatto che il dio cristiano "sarebbe anche simboleggiato come dio materno", quando, nel 2020, si vuole "proporre un cristianesimo woman-friendly"... :rolleyes: immagino come un Tommaso d'Aquino ma anche un san Paolo possano rivoltarsi nella tomba a sapere che nel 2020 qualche cristiano o cristiana "non conforme alla sana dottrina" osa pensare che "al dio cristiano si può anche attribuire un po' di femminilità simbolica".

In conclusione, no, non ritengo il cristianesimo una religione per femmine.
E per dimostrarlo, basta il concetto di anèr e quella "perfezione virile" che il Cristo incarna. :rolleyes:

(1) Non ho letto tutto il vostro forum, potrebbe essere che molti tra voi non credano ad una trinità, essendo un concetto "elaborato tardi, da gente tipo Agostino", che, suppongo, non starà molto simpatico a tanti utenti che si rivedono in un cristianesimo "primitivo", magari bollato come eresia da Agostino o da altre autorità cattoliche.
Del resto, conosco anche i vari evangelici antitrinitariani, per cui se tu sei un cristiano di questo tipo, togli pure, alla mia risposta il riferimento alla trinità, e rispondimi unicamente al "dio padre" e alla nascita di questo redentore unicamente in un corpo maschile.
Se vuoi mettere nomi di teologi o altri che condividi, leggerò volentieri, altrimenti usa pure parole tue per spiegare come mai "un dio che dovrebbe essere non patriarcale si rivela unicamente come padre" e come può un redentore maschile "rappresentare anche le donne", ma soprattutto, dove sarebbe, nel cristianesimo tutto, la celebrazione della Femminilità, "assunta - anche lei - a sesso di Dio".
 
Top
view post Posted on 21/8/2020, 15:53     +1   -1
Avatar

Habitué

Group:
Moderatore globale
Posts:
348
Reputation:
+16

Status:


Diverse tue obiezioni sono a mio avviso legittime ma ti ripeto già il giudaismo era tendenzialmente maschilista come lo è l'Islam (la condizione della donna nell'Islam è disastrosa). Stiamo parlando di religioni che nascono in contesti socio-culturali patriarcali in cui l'uomo era a capo della famiglia e le donne si occupavano principalmrnte di allevare i figli e di accudire alle faccende domestiche (erano considerate appena un gradino sopra gli animali per certi versi). Gesù per quanto ti possa sembrare strano fa però eccezione perché nel suo gruppo c'è anche un discepolato femminile del tutto anomalo nel contesto ebraico dell'epoca. Chiaramente i Vangeli risentono pur sempre del clima socio-culturale dell'epoca (maschilista) ma testimoniano anche un cambiamento, una maggior considerazione del sesso femminile... questo è stato rilevato da diversi autori per cui se il cristianesimo è ripiombato successivamente in una sorta di maschilismo patriarcale, tutto ciò si deve ad un'evoluzione successiva del cristianesimo. Personalmente Gesù di Nazareth fu veramente innovativo anche nei confronti delle donne (perché paragonarlo ad un dittatore? Sulla base di che cosa?)... ma forse erano novità ancora difficili da accettare fino in fondo.

Riguardo all'intendere Dio come padre, non è un'invenzione di Gesù di Nazareth... nell'ebraismo Dio è padre e creatore dell'universo. Gesù resta nel solco dell'ebraismo ma senza motivazioni di tipo ideologico (maschilismo patriarcale)... alla fine segue la tradizione.
 
Top
view post Posted on 22/8/2020, 01:06     +1   -1

New Entry

Group:
Member
Posts:
29
Reputation:
+1

Status:


QUOTE (Giosia @ 21/8/2020, 16:53) 
Diverse tue obiezioni sono a mio avviso legittime ma ti ripeto già il giudaismo era tendenzialmente maschilista come lo è l'Islam (la condizione della donna nell'Islam è disastrosa). Stiamo parlando di religioni che nascono in contesti socio-culturali patriarcali in cui l'uomo era a capo della famiglia e le donne si occupavano principalmrnte di allevare i figli e di accudire alle faccende domestiche (erano considerate appena un gradino sopra gli animali per certi versi). Gesù per quanto ti possa sembrare strano fa però eccezione perché nel suo gruppo c'è anche un discepolato femminile del tutto anomalo nel contesto ebraico dell'epoca. Chiaramente i Vangeli risentono pur sempre del clima socio-culturale dell'epoca (maschilista) ma testimoniano anche un cambiamento, una maggior considerazione del sesso femminile... questo è stato rilevato da diversi autori per cui se il cristianesimo è ripiombato successivamente in una sorta di maschilismo patriarcale, tutto ciò si deve ad un'evoluzione successiva del cristianesimo. Personalmente Gesù di Nazareth fu veramente innovativo anche nei confronti delle donne (perché paragonarlo ad un dittatore? Sulla base di che cosa?)... ma forse erano novità ancora difficili da accettare fino in fondo.

Riguardo all'intendere Dio come padre, non è un'invenzione di Gesù di Nazareth... nell'ebraismo Dio è padre e creatore dell'universo. Gesù resta nel solco dell'ebraismo ma senza motivazioni di tipo ideologico (maschilismo patriarcale)... alla fine segue la tradizione.

E quando mai avrei difeso islam o ebraismo?
Sono contraria alla loro misoginia (simile o diversa, in altri aspetti, a quella cristiana), sono tutte religioni androcentriche (anche il paganesimo greco-romano lo era, anche l'induismo, confucianesimo, buddismo, zoroastrismo lo sono)
che non vanno bene per le donne del 2020, per il semplice motivo che o rappresentano gli ideali androcratici di dominio e\o postulano di brutalità misogine tipo il rogo della vedova "alla morte del marito" (induismo integralista "vecchio stile") la lapidazione delle "non illibate" e cose del genere.

D'accordo, accetto la tua precisazione (che farebbe orrore ad un cristiano integralista cattolico o evangelico, realmente convinto senza se e senza ma che tutta la bibbia è ispirata da dio, pertanto è perfetta e guai a chi la mette in dubbio anche solo di una parola...) che i vangeli "risentono del clima patriarcale"... Noto che sei un cristiano di "vedute moderne", visto che riconosci che le mie critiche sono fondate e che i vangeli sono intrisi di roba patriarcale, e quindi sei disposto a "considerarli nel contesto del tempo",
pertanto, in quanto donna "che non vive nella Palestina di 2000 anni fa", non ho alcuna necessità di apprezzare i suddetti "documenti di epoca patriarcale", che giudico, esattamente come "i testi sacri di religioni patriarcali asiatiche e mediorientali", anacronismi dannosi e che danneggiano la mia libertà femminile, nonché la mia autodeterminazione psico-fisica e più in generale, l'immagine stereotipata della donna e del ruolo della donna.

Quanto a Gesù, vedo che non hai risposto al perché un cosiddetto "Dio" decide di incarnarsi, una volta sola, unicamente in quella, nella forma maschile, snobbando il corpo femminile, quando i generi sono due: maschio e femmina.
Non c'è solo il maschio, "misura prima e unica e perfetta di tutte le cose".
O forse lo stesso Dio cristiano è un sostenitore entusiasta di questo bel postulato androcentrico?
Non era da Dio incarnarsi anche in un bel corpo femminile, elevando a "sesso di Dio" pure quello?
Solo il maschio era degno di "rappresentare visivamente Dio"?
Perché questa qui è la domanda, espressa o meno, che alberga nella mente di tutti i cristiani, da sempre, quando accettano di essere salvati da un dio maschile, che crea, egli stesso, con il suo semplice agire\dire\rivelare, (insieme al suo "ispirato san paolo" che, sotto la guida dello "spirito santo" ci fa sapere cosa una femmina può fare e cosa non può fare...) una gerarchia dove un sesso (e solo lui) sta sopra perché "creato per primo\gloria di dio\forma visibile di dio\marito-capo\come dice la Legge" e un altro sesso (e solo lei) è "creato per seconda\malriuscita\difettosa\tentatrice\prostituta del demonio\tempio costruito sopra una cloaca\maschio malriuscito\non ad immagine di dio\con Imago Dei dimezzata\derivata da una costola maschile\particola del maschio\sottomessa\animale mestruato\impura"
Sbaglio o sono questi qui i termini che i tanti Tertulliano, Agostino, Tommaso d'Aquino, Lutero ecc. hanno usato, parlando di donne?

Il discepolato femminile di Gesù? e che ruoli importanti avrebbero? a parte "mantenerlo con i loro beni", come si legge in una frase dei vangeli?
Non battezzano, non insegnano, non istruiscono, a malapena parlano, non fanno niente se non seguire il "rabbunì" come delle sottomesse obbedienti, stando "prostrate ai suoi piedi" (pure piangendo e stando rannicchiate sotto i tavoli).
Sarebbe "emancipazione della donna"? Figure come "Maria accovacciata ai piedi di Cristo, la peccatrice che gli bacia i piedi mentre piange rannicchiata sotto un tavolo, al banchetto del fariseo"? Una madre " fecondata in via astrale" senza rapporto carnale con un uomo vero, che dice "fate tutto ciò che lui vi dirà"?
sarebbero "innovative, emancipate, dignitose"? autonome, indipendenti?
Non vedo quale donna occidentale del 2020 con un minimo di autostima possa trovare gratificante un simile ruolo, il ruolo della "discepola docile che si fa ammaestrare dal rabbunì maschio"... che "le rivela che dio è padre".

Mi risponderai che "è lecito per la femmina profetizzare". Sì, conosco quelle 3 frasi bibliche striminzite su "figliole che profetizzeranno". Non vedo però che "emancipazione sia" che una "profetessa" (citata in due frasi bibliche striminzite) "ci profetizza cose simboliche, allegoriche, future di un dio maschio". Tanto più che i nomi che contano, nella bibbia, sono i vari maschi (Isaia, Malachia...) non certo le femmine (Dina, Rut, Rebecca, Sara... cioè tutte femmine sottomesse se non brutalizzate dai patriarchi biblici che la fanno da padrone... con il permesso e il lasciapassare di Dio, l'Eterno, si intende...)

Comunque, il "patriarcalismo" di Gesù è basato proprio da questi due punti:
1) rivela che Dio è padre, non lo ammette mai, neanche mezza volta, come "materno". Perciò consapevolmente convalida, lui stesso, il patriarcato, semplicemente rivelando un dio paterno.
Evidentemente a Gesù il "dio anche materno" proprio non piaceva...
Perdona se ti faccio notare l'ovvietà che, in un contesto dove la femmina è già considerata al pari se non inferiore ad una pecora, dromedario, bue o cammello, "non è una mossa molto intelligente" rivelare che "Dio è padre"... sta di fatto legittimando l'autorità patriarcale. Cosa che - appunto - ha fatto.


2) per i cattolici e altri cristiani, è Dio, incarnato in un corpo da vero uomo. Da qui il chiedersi cosa questo concetto, rivelazione, dogma "stia a significare", "stia ad alludere", "promuovi qui sulla Terra nelle coscienze di maschi e di femmine"...

Certo, qualche eretico tipo "docetista" e altri simili personaggi spazzati via da "santa madre chiesa" "pensava ad un Gesù non carnale, non letterale corpo maschile", ma la storia del cristianesimo non l'hanno di certo fatta i docetisti o i catari o altri cristiani "anti corpo".
Pertanto, l'adorazione e la cristolatria che si portano a Gesù, con tanto di concetto di ipostasi, è idolatria della virilità.
Peccato che i generi sono due, su questa terra: maschio e femmina.
La femmina dove sta, nei piani di questo Dio onnisapiente, eterno, perfetto e misericordioso?
che ruolo ha? unicamente quello di "partorire - "da vera serva sottomessa del signore", il redentore di tutta l'umanità", che nei suoi confronti, contrariamente a quello che vuol far credere la propaganda cattolica melliflua, non una sola volta la stima o la considera?
Dove sarebbe la maggior considerazione del sesso femminile?
Io vedo un Dio, ideato da maschi di secoli fa, che si comporta come un maschio di secoli fa, fecondandosi una vergine, per averne un figlio che deve essere maschio.
Pure i discepoli di Confucio consideravano così la femmina. Pertanto non vedo che differenza ci sia tra "il concetto di dio cristiano" e un maschilista a caso, tipo un confuciano che, secoli fa, si fecondava una vergine per ottenerne un figlio maschio.

Commento per ultima cosa questa tua affermazione:
"Riguardo all'intendere Dio come padre, non è un'invenzione di Gesù di Nazareth... nell'ebraismo Dio è padre e creatore dell'universo.", infatti, la misoginia e l'androcrazia è sempre quella, è trasversale alle culture: nord, sud, est, ovest, occidente, Asia...

"Gesù resta nel solco dell'ebraismo ma senza motivazioni di tipo ideologico (maschilismo patriarcale)... alla fine segue la tradizione.", Gesù resta nel solco dell'ebraismo perché questo personaggio\dio è stato inventato da maschi di secoli fa, e pertanto non può che rispecchiare le loro idee misogine; ma se comunque vuoi prendere per buona l'ipotesi che questo dio sia realmente esistente, e tu sei un cristiano quindi un seguace devoto a questo dio, non cambia di una virgola la questione, visto che affermi l'esistenza di un dio che è patriarcale e quindi non può essere giusto, è di parte, è un dio sessista e parzialista, che dell'intera umanità divinizza un sesso solo, lasciando allo stato di creatura (e pure sottomessa al marito!, come dirà san paolo) l'altro sesso.
Avrebbe potuto nascere anche femmina: diventare la Redentrice per le donne, elevare la donna a Sesso di Dea Madre, così come "ha fatto per il maschio", ma il dio cristiano non l'ha fatto, non l'ha voluto fare, - pur potendolo fare - non ha intenzione di farlo, da tutta l'eternità non ha trovato neanche un minuto per elevare la corporeità femminile, pertanto resta un dio misogino (al pari dei vari allah, zeus e via dicendo, che è irrilevante che siano esistenti o meno, sono sempre e comunque concetti patriarcali e misogini) da rifiutare quando si è donne.

che "ostinarsi a rivelare che dio è padre e solo padre" sia senza "maschilismo patriarcale" è una tua ipotesi non suffragata da nessun elemento teologico o evangelico, visto che già rivelare che dio è padre (e incarnarsi unicamente in forma maschile) è già patriarcato al 100%, come può farti notare una femmina che ha una conoscenza della teologia e della storia cristiana e non giustifica l'ingiustificabile, se pensa al concetto di "discriminazione di genere", sapendo benissimo che da sempre i misogini hanno tirato in ballo il sesso di dio, la paternità di dio padre, la storiella di Adamo ed Eva, le frasi della bibbia, per proclamarsi superiori alle femmine e col diritto di sottometterle e abusarle a piacimento, magari, col consenso entusiasta delle stesse perché "Maria Goretti, la Santa Bambina!, perdonò il suo assassino stupratore! che grande esempio di cristiana!" oppure "Donna, sopporta le punizioni fisiche e corporali di tuo marito, egli è il tuo capo, così ha stabilito il Creatore,"con dolore partorirai i figli, verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà", Dio disse proprio così, condannando la donna al dominio dell'uomo, prima fu formato Adamo, e poi Eva" ecc (san paolo lo conosci anche tu, non c'è bisogno di trascriverti l'intero stralcio di Corinzi, Efesini e Colossesi).

Sai, alcune femministe che hanno fatto critiche radicali al cristianesimo, hanno osservato che di tutta la bibbia questa è l'unica frase vera e che si è avverata, in tutti questi millenni. "con dolore partorirai i figli, verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà.
Anche se "Dio non esistesse", che cosa curiosa, la frase biblica resta in ugual modo vera. :rolleyes:
Ma, sotto sotto, viene da pensare che se questo Dio esiste, se la gode enormemente di "questo sistema di cose", (che lui stesso rivela e promuove nei suoi testi sacri :rolleyes: )
visto che non muove un dito "per mettere le cose a posto", in tutti questi millenni non ha trovato neanche un minuto, da tutta l'eternità, per magnificare in forma totale anche il mio sesso biologico. :rolleyes:

Insomma, in definitiva: Dio, quando è venuto quaggiù, ha trovato il tempo di seccare un fico e di annegare dei maiali, dopo aver "scacciato dei demoni", ma non ha trovato il tempo di "nascere anche femmina" :rolleyes:
Magari, per la storia dell'umanità sarebbe stato più utile "anche una Gesù Cristessa", non credi, piuttosto che "trovare il tempo e la volontà di seccare un fico" e di tramandare la narrazione di questo "atto molto utile" nei suoi "testi sacri" affinché tutta l'umanità "sapesse che Dio ha trovato il tempo e la volontà di seccare un fico, perché, avendo fame, e avvicinatosi ad un fico, non aveva trovato fichi, non essendo tempo di fichi" :rolleyes:
Ecco, magari Gesù\il Dio dei cristiani poteva anche agire diversamente evitando di seccare alberi di fichi e "degnandosi" di nascere anche femmina: così, tanto per risparmiarci duemila anni di misoginia, ovverossia i pensieri dei maschi cristiani di secoli fa che hanno gongolato sul "Dio venne nel maschio..." non credi? :rolleyes:

Penso di aver espresso nel dettaglio tutto quello che pensavo, anche con tono provocatorio e schietto,
probabilmente è anche inutile proseguire, diventerei ripetitiva e monocorde e ho già abusato di troppo spazio su un forum "che non è casa mia" ma non è neanche "a misura di donna".

Ringrazio i due utenti che hanno partecipato e mi hanno risposto, vi auguro buon proseguimento di forum. :73.gif:
 
Top
view post Posted on 22/8/2020, 13:40     +1   +1   -1
Avatar

Habitué

Group:
Moderatore globale
Posts:
348
Reputation:
+16

Status:


Non era mia intenzione non rispondere su alcune questioni dottrinali ma questo sito non ha finalità apologetiche ed è aconfessionale, non difende nessuna posizione dottrinale ma ragiona su questioni di tipo storico, filologico, antropologico etc... (per cui i discorsi su incarnazione, trinità se vengono affrontati non è di certo per questioni apologetiche). Comprendo certe tue obiezioni ma i Vangeli riflettono una mentalità diversa dalla nostra per cui non c'è da stupirsi né tantomeno scandalizzarsi più di tanto di una certa impostazione "maschilista" di fondo: non ha senso. È un dato di fatto tuttavia, ripeto, che nel discepolato di Gesù ci fossero diverse donne come hanno fatto notare diversi autori: questo non si rileva presso i rabbini del tempo che invece avevano solo discepoli maschi. Indubbiamente questa è un'innovazione piuttosto importante che dimostra una sensibilità diversa nei confronti del sesso femminile da parte di Gesù di Nazareth (forse non soddisfacente per gli standard attuali ma indubbiamente innovativa per l'epoca e probabilmente non passava inosservata visto che la donna era considerata appena un gradino sopra gli animali). Poi, sul perché Gesù continui a comprendere Dio come Padre, quindi maschio non è di certo per questioni ideologiche (maschilismo) ma semplicemente per tradizione. Nessun autore che conosco ha mai ravvisato nell'insegnamento di Gesù di Nazareth, un atteggiamento palesemente maschilista in senso ideologico ed onestamente nemmeno io lo percepisco. Di certo poi Gesù non ha mai difeso l'istituto patriarcale nel suo insegnamento poiché incoraggiava i suoi discepoli, diciamo, "più intimi" a lasciare padri, madri, figli, fratelli (ma non la moglie!) ed a vendere tutto ciò che avevano... egli infatti non intendeva difendere la prosperità legata all'istituto patriarcale (lo shalom, che non vuol dire solo pace ma anche prosperità o benessere e questa prosperità comporta che ogni membro della famiglia svolga un compito ben preciso nell'economia famigliare) ma piuttosto incoraggiare nuove forme di convivenza tra esseri umani non più dettate da legami di sangue (che comportavano la difesa di privilegi di varia natura) ma piuttosto da una condivisione di valori spirituali che egli trasmette col suo insegnamento e che vuole rappresentare una nuova interpretazione della Torah (questo tentativo di ricercare una nuova e profonda interpretazione della Torah è comunque presente in tutto il pensiero mistico qabbslistico medioevale). Secondo una recente interpretazione di don Silvio Barbaglia, Gesù sarebbe stato condannato a morte proprio per aver messo in discussione l'istituto della famiglia patriarcale...

Edited by Giosia - 22/8/2020, 18:04
 
Top
view post Posted on 24/8/2020, 03:38     +1   -1

New Entry

Group:
Member
Posts:
29
Reputation:
+1

Status:


Giosia, posso apprezzare la tua "apertura mentale" nell'ammettere senza tanti sofismi che il cristianesimo e il contesto evangelico sono patriarcali (anche se tu non fai la critica radicale che faccio io, ma cerchi di salvare il salvabile), ma vedi, questo sito, esattamente come tutto quanto ha a che vedere col cristianesimo è - per definizione - androcentrico, visto che non solo la maggioranza di filosofi, teologi, esegeti cristiani furono maschi e sono maschi (parlo di gente che ha fatto il bello e il cattivo tempo nella storia del cristianesimo, non di misconosciute eretiche spazzate via da madre chiesa... che magari vengono citate oggigiorno da qualche "femminista cristiana" per far sembrare il cristianesimo una religione "woman friendly") ma pure i concetti fondanti della vostra dottrina sono tutti maschili.
Il che sta a significare che qualsiasi discussione (anche critica) sul cristianesimo... è comunque androcentrica e parte dalla sola visione maschile (che spesso ha avuto e ha ancora l'arroganza di inglobare la donna e di definirla... lo hanno fatti i pagani alla aristotele e pure i cristiani...). Il che significa che se una donna vuole parlare di cristianesimo (per difenderlo o per confutarlo) deve mettersi nella prospettiva maschile, deve pensare come un maschio e deve imparare concetti maschili...

Non è che mi scandalizzo per "l'impostazione maschilista di millenni fa": a scandalizzarmi è che ORA, NEL 2020, ci sia ancora gente (tra cui femmine) che idolatrano certi concetti ritenendoli emancipatori quando di emancipatorio, nel cristianesimo, per le donne, non c'è niente, già a cominciare dall'idea che la femmina "si salvi" per merito dell'uomo-maschio gesù: questo non è dipendere da un maschio? persino considerato dio? sarebbe "emancipazione della donna"? Direi proprio di no.

Visto che insisti sulle "discepole", mi spieghi, nel dettaglio, in cosa consiste "questo grande ruolo"? spiegamelo, o con fonti bibliche o commenti di teologi (antichi o recenti) o con parole tue, perché io, il "discepole di gesù" lo vedo come "femmine che si fanno istruire, dipendono e pendono dalle labbra di un maschio che si proclama divino". Non è emancipazione femminile, dipendere da un maschio, farsi istruire da un maschio, necessitare del maschio-guru-capo che "ti guida": è masochismo femminile, questo sì.
Di femmine incapaci di avere un'autostima che non passi per quello che "il maschio dice, il maschio dice di fare, il maschio dice che si deve fare, il maschio impone di fare"
Che poi è il tratto comune a tutte queste cristiane, siano esse "le sante caterina da siena" (morta denutrita a 30 anni per sua propria scelta e che si cibava di pus degli appestati) o le "simone weil" (così bisognose di un dio padre e di un redentore maschio che le guidi... in pieno Novecento!)
Torno a ripetere che una donna con autostima e cervello non ha necessità di dipendere\farsi guidare\oggettificare\reificare da un maschio.

Curioso, a tuo dire, gesù va comunque avanti a rivelare all'infinito che dio è padre e non sarebbe "per riconfermare l'androcentrismo..."
No infatti... :rolleyes: che grande atto di emancipazione femminile... rivelare un dio che è padre ed incarnarsi in un maschio... :rolleyes:
molto utile, come atto, per contrastare anzi, debellare del tutto la misoginia...
non mi pare che 2 mila anni di cristianesimo abbiano spazzato via la misoginia... o mi sbaglio?
Io sono pure del parere che i cristiani l'hanno persino peggiorata... già dicevo che ai pagani mancava l'idea di "unico dio che si fa unicamente maschio in terra"

Ad ogni modo, io ho già espresso diverse critiche fondate, da una prospettiva femminile (ed è questa la differenza, rispetto alle critiche già avanzate al cristianesimo, magari da autori atei, ma con prospettiva maschile...)
Quando una femmina inizia ad analizzare il cristianesimo dalla propria prospettiva ginocentrica, il cristianesimo. con la sua idea di redentore maschile per l'intera umanità, non sta più in piedi...

Vedo che, come altri cristiani a cui l'ho chiesto, non vuoi dirmi, o non sai dirmi, perché un dio ha deciso di farsi unicamente maschio pur avendo "l'intenzione" di salvare anche le femmine e cosa questo "lascerebbe intendere, vuole dire, nella mente dei maschi e delle femmine che pensano a questo..."
Come mai questo dio non si fa anche femmina, dove sta la divinizzazione del corpo femminile... come mai solo il maschio andava bene per rappresentare dio... :rolleyes:

Io le mie risposte le ho, le risposte che spiegano "l'agire di dio, che ha agito in questo modo, e non in un altro modo", sono le risposte che sono state date da quelle poche teologhe (e qualche teologo maschio veramente onesto che ha colto il punto...) che hanno rinnegato il cristianesimo, ad un certo punto, dopo averlo studiato in lungo e in largo... e dopo aver avuto il coraggio di scrivere nero su bianco di come un supposto dio "d'amore, giustizia, perfezione" sia INGIUSTO E SESSISTA perché con il suo agire ha contribuito a potenziare la misoginia e l'androcentrismo.
Come poi di fatto è stato, per tutta la storia del cristianesimo.

Credo che bisognerebbe avere anche il coraggio intellettuale e la schiettezza di ammetterlo che un concetto di dio padre\redentore divino maschile è disastroso quando analizzi la faccenda della "condizione delle donne" (e non unicamente in rapporto all'uomo...)

Per curiosità: tu dio lo preghi come madre? ti ci trovi a pregare un dio madre? o ti sentiresti strano (magari sacrilego...) a pensare a questo dio con simbolismi femminili?
un dio redentore maschio come te ti sembra "edificante" per la tua autostima?
Suppongo di sì, altrimenti non saresti neppure cristiano.
In effetti, se fossi stata maschio, una domandina forse me la sarei fatta, su quanto sia giusto un dio che divinizza solo un sesso, e l'altro sesso... bho! contava solo per "partorirlo" e stop... ancora una volta, il dio cristiano riconferma il maschilismo che riconosce alla femmina unicamente... il ruolo di "sforna-figli", come unica missione e scopo esistenziale. :581.gif:

Il motivo per cui io non sono cristiana è esattamente questo: il dio cristiano non è a misura di donna, non è rappresentativo della donna: lo è solo del maschio.
(ovviamente la spiegazione atea è molto semplice: è un dio maschio perché è stato inventato dai maschi)

Rivedrò i miei giudizi sul dio cristiano o persino "mi farò cristiana" quando il dio cristiano "si degnerà" di mostrarsi un zinzino più femminile, mostrandosi con fattezze femminili.
Non chiedo che resti femminile "per trent'anni", sono disposta ad accettare che "resti femminile" anche per uno o due minuti di apparizione divina.
Non è poi tanto, non credi, dopo duemila anni (e l'intera eternità) di corpo maschile divinizzato e asceso al cielo... uno o due minuti con corpo femminile il dio cristiano potrebbe anche "degnarsi di..."... tanto per metterci una toppa agli errori che ha fatto e sembrare "dalla parte delle donne, finalmente un dio paritario"...

Altrimenti temo che andrò avanti a restare indipendente senza necessità di "farmi salvare" da un dio maschile, che non mi rappresenta per niente, tanto che, ostinatamente, si rifiuta di apparire "un po' femmina"... si vede che il corpo femminile lo trova proprio orrido... :rolleyes:
chissà perché avrà creato la femmina, allora... :1122.gif: che perdita di tempo, avrebbe potuto creare solo il maschio Adamo (Cristo, nuovo Adamo, no? come lo chiama certa teologia...) e far riprodurre solo i maschi tra maschi... per far nascere altri maschi...
così faceva contenti sia tommaso d'aquino, ma pure i pagani alla aristotele... che necessità c'era di creare la femmina? se non come incubatrice per sfornare altri maschi, possibilmente... del resto la femmina non è che "un maschio malriuscito\solo l'uomo è eccelso e dà la forma" :rolleyes:

:73.gif:
 
Top
view post Posted on 24/8/2020, 10:02     +1   -1
Avatar

Habitué

Group:
Moderatore globale
Posts:
348
Reputation:
+16

Status:


Gesù di Nazareth non si è mai proclamato Dio in modo esplicito. La divinità di Gesù è estremamente complessa da definire in poche righe ed è comunque frutto di secoli di riflessione teologica.
Non facciamo confusione tra l'insegnamento nudo e crudo di Gesù e la rielaborazione successiva della sua figura da parte della chiesa nel corso dei secoli.
Anche riguardo l'autocomprensione messianica di Gesù ci sarebbe molto da dire... c'è il cosiddetto segreto messianico. Gesù riteneva di essere il Messia? E che tipo di Messia? Che funzione riteneva di svolgere? Per gli ebrei Gesù non è il Messia e per certi versi non hanno tutti i torti.
È tutto molto complesso... a livello di Gesù storico ed a livello soteriologico.

Personalmente Dio non ha sesso e Gesù intendeva inaugurare un nuovo modello di umanità (svincolato da legami di sangue, status sociale, sesso, etc...) portando quella consolazione (salvezza) di cui ogni uomo ha bisogno e che si può ottenere, seguendo le sue orme o come dicevano gli antichi cristiani, la "Via". Rinuncio tuttavia a capire chi sia realmente Gesù... certamente un uomo non comune in cui ripongo le mie speranze. Di fatto la fede cristiana è cristocentrica, centrata sulla figura di Gesù. Non ha senso domandarsi poi perché il Cristo sia nato maschio... che dire allora di Budda o Confucio o Maometto? Difficile pensare che siano stati maschi sulla base di questioni ideologiche... non ha alcun senso.

Edited by Giosia - 24/8/2020, 20:41
 
Top
view post Posted on 25/8/2020, 01:07     +1   -1

New Entry

Group:
Member
Posts:
29
Reputation:
+1

Status:


D'accordo Giosia, diciamo piuttosto che TU sei un cristiano non cattolico, non protestante, non evangelico e simili, che a questo dio gesù maschio ci credono, ci credono eccome, e anzi, "gongolano" a sapere che è maschio come loro.
Da qui l'idea di tanti teologi che "il maschio è superiore... del resto, dio si fece maschio"

Diciamo piuttosto che sei un cristiano "non da dogmi papisti, luterani, evangelici" che idolatrano la virilità di gesù cristo.

Non sei il primo che incontro, prima di te avevo già parlato con i cristiani docetisti (sì, esistono ancora) e altri (rarissimi) cristiani ascrivibili a correnti "eretiche" (spazzate via da "santa madre chiesa")

D'accordo, tu sei un cristiano appartenente alle correnti cristiane che "non parlano eccessivamente della virilità di gesù", ma, credo tu lo sappia, cristiani di questo tipo non hanno fatto la Storia, sono stati spazzati via (colliridiani, docetisti, ariani, carpocraziani, guglielmiti... insomma, vari ed eventuali), e magari solo oggigiorno vengono "apprezzati" da te e da pochissimi altri... ma ammetterai che la stragrandissima maggioranza di cristiani appartiene a "chiesa cattolica\protestante\calvinista\ADI\testimoni di geova".
E io quando studio e parlo di cristianesimo devo, che piaccia o meno, stare appresso a questi cristiani, e non al singolo cristiano "ereticale" alla "suor Maifreda" o "Serveto" (che se Agostino, l'Aquino, Calvino et similia fossero di nuovo al potere, sarebbe bruciato sulla pubblica piazza, semplicemente per aver negato "la divinità di gesù o l'imene di maria")

D'accordo, prendo atto che tu non sei un cristiano appartenente alla maggioranza dei cristiani di potere e hai una tua visione su gesù che gli stessi cattolici et similia rifiuterebbero, considerandoti eretico e in errore.

Non che io sia interessata a fare la guerra teologica contro ebioniti, carpocraziani, catari, docetisti ecc. che di tanto in tanto incontro sul web, anche perché sono tutte persone appartenenti a minoranze spazzate via secoli fa che non hanno mai avuto nessun peso storico e le cui visioni su e di gesù sono alquanto strambe, fantasiose o di nessuna rilevanza politica-temporale. Ad ogni modo, anche se non mi concentro al 100% sulle correnti ereticali del cristianesimo (o dell'islam), perché passo la maggior parte del tempo a leggere libri a tema cattolico\evangelico, non ho simpatia neppure per i gesù descritti da eretici e cristiani "singolari".
So già che qui e lì esistono cristiani seriamente convinti che "la madonna sia una Dea", o che gesù sia un alieno o che gesù non avesse un corpo carnale, o cose del genere, ma il fatto è che tutti questi cristiani per sostenere queste cose fantasiose, non citano la bibbia, non citano nessun teologo di peso (il guru che ha fondato la setta che frequentano nel weekend non è un teologo di peso :roftl.gif: ), si basano sulle "loro personali sensazioni, di cosa sentono nel cuore o di cosa hanno visto per rivelazione" e soprattutto non hanno alcun potere politico ed economico in mano, perciò non portano neanche i problemi che portano altri cristiani di potere. Per questo motivo devo concentrarmi prevalentemente sui cristiani che, piaccia o meno, hanno tanto potere e influenza culturale...

D'accordo, prendo atto che neppure a te sta simpatica la chiesa cattolica, o Lutero, Calvino e compagnia ufficiale e di potere.
Su questo la pensiamo uguali e chissà, magari saremmo pure alleati nella stessa battaglia...

Dio non ha sesso? Bhè, per un dio "senza sesso" - come tu sembri convinto che "egli" sia ... lo vedi? dobbiamo persino usare il maschile per parlare di dio... :rolleyes: - che per tutta la sua bibbia si rivela come padre e basta, devi ammettere che per essere senza sesso, è sessualizzato che è un piacere. :rolleyes: tanto più che scommetto che se mi rivolgessi a questo dio cristiano pregandolo come femmina, al dio in questione non farebbe molto piacere...

Ho capito che per te questo gesù sarebbe simile ad un rivoluzionario alla "Masaniello", magari, il gesù socialista o cattocomunista che piace a certi cristiani, ma il punto della mia critica non è questo qui... io non commento neanche più di tanto il suo operato (che in certe faccende trovo puerile se non grottesco: ti ho citato i maiali annegati e il seccare il fico...) pur conoscendolo...
di questo personaggio, a me interessa la critica femminista radicale che gli è stata fatta negli anni Settanta da qualche teologa ex cristiana...

No, la fede cristiana è virile-cristianocentrica: un gesù femmina non sarebbe piaciuto a nessuno di voi: neanche agli "eretici". :rolleyes:
Vuoi mica abbassare dio, il sommo, l'eterno, la perfezione, il bene, a forme femminili, così basse, sporche e difettose? :rolleyes:
la stessa idea che i cristiani hanno (avuto) sulla femminilità, vista come qualcosa di servile, passivo, derivato, infame, sporco, immondo, secondario, ti dimostra che un dio, con fattezze vere o simboliche femminili, sarebbe stato schifato: te lo immagini un Tommaso d'Aquino intento a commentare un dio nato femmina?
Un dio malriuscito e difettoso, come insegna(va) Aristotele. :rolleyes:

Se permetti però, io, che sono femmina, trovo che sia sensato, anzi fondamentale, chiedermi e continuare a chiedere a voi cristiani come mai il vostro dio è unicamente maschio... sai com'è, non vedo perché devo "rinnegare la mia femminilità" per magari, come dice gesù in certi vangeli da eretici, "diventare maschio per entrare nel regno dei cieli".
Diciamo che preferisco restare femmina e non entrare nel regno dei cieli creato dal dio padre con barba bianca, da un dio fattosi maschio (o figura storica, se proprio non ti piace rivederlo come dio), e da uno spirito santo fecondatore di una vergine 12enne.
Non vedo perché devo annullarmi in quanto femmina "sentendomi dipendere e necessitare" di un dio maschile e\o redentore maschile... capisco che per te il problema non si pone, sei nato maschio - segui il dio maschile gesù, e se non credi alla sua divinità, sei comunque un suo seguace, suppongo che egli sia per te il redentore, la tua guida, e ciò non è scandaloso, non c'è un dislivello sessista tra te e lui, siete entrambi maschi... è quando una femmina, che "segue il maschio" (scandalosamente "dio"), che questo causa\promuove\simboleggia il masochismo femminile, la mancanza di autostima, la nientificazione femminile...

Non capisco perché continui a tirare in ballo budda, confucio, maometto... o qualsiasi altro fondatore maschile maschilista di religioni patriarcali... ti avevo già detto che pure per questi personaggi io avanzo critiche radicali (se mi capita di parlare con islamici, confuciani ecc). Tranquillo, non ho alcuna simpatia neppure per questi personaggi, altrove li ho già ampliamente trattati come andavano trattati :88.gif: riportando critiche femministe radicali pure a questi signori.
Non penserai davvero che critico solo gesù cristo\dio padre, vero? :rolleyes: Tranquillo, ti assicuro che quando parlo di confucianesimo, induismo, islam ecc. le critiche radicali all'operato\detti\idee dei vari confucio, maometto, manu, filosofi pagani li faccio eccome... Il patriarcato lo critico tutto, critico pure il patriarcato di pensatori politici alla Proudhon o alla Caesescu :88.gif:
Mai fatto sconti o trattato con i guanti di velluto nessun ideologo patriarcale, religioso o politico che sia... :wink3.gif:
se parlo di antica Cina e confucio, tranquillo che tiro in ballo le immondezze dette contro le donne da confucio, che parlo dei "piedi di loto", se parlo di indù, tranquillo che le cose aberranti delle loro antiche leggi che "punivano le donne che erano stuprate da gente di casta diversa dalla loro", o frasi misogine di questo o quel guru, capo sikh, hare krishna, o gente che fa apologia al sati, critico tutti e tutto, non lascio fuori neanche una virgola. Idem sull'islam, non penserai che non ho criticato quelle frasucole misogine del corano che promuovono la violenza domestica sulle donne? lo stupro coniugale consentito, lo sfruttamento procreativo della donna (che peraltro è in voga anche presso cristiani integralisti), davvero, non penserai che non mi sia fatta una cultura pure sulla misoginia "non cristiana"? Ti assicuro che io e quelle poche femministe radicali anti-religioni (ormai rare, ma qualcuna c'è) la misoginia la critichiamo tutta, sia essa dell'Occidente o dell'Oriente...
per motivi legati alla mia privacy non ho molta voglia di espormi pubblicamente, ma ti linkerei diverse cose che ho scritto e detto altrove, per farti vedere che buddha, confucio e compagnia li ho criticati, eccome se li ho criticati... ti basti sapere che quando i buddhisti integralisti del Myanmar hanno violentato le donne Rohingia qualche anno fa, io ho parlato proprio di questo. Per dirti che mi occupo anche delle malefatte misogine di gente non cristiana, così come tratto la violenza contro i cristiani, che subiscono in India, in certe zone, dove gli integralisti indù sono la maggioranza. Ti basti anche sapere che ho trattato anche la storia di Annalena Tonelli, una delle poche cristiane che stimo per il suo operato contro le mutilazioni genitali femminili in Africa (ah, per giunta, sì, ho trattato anche la misoginia tipica di certe religioni animistiche e tribali...) e che è stata ammazzata dagli islamici integralisti. Sono pochi esempi che ti metto che ti dimostrano che "ho gli occhi aperti su tutto"

comunque, anche in questo caso, la risposta "ateistica" (o se preferisci, femminista radicale) è semplice e schietta: sono maschi e non poteva essere diversamente perché nelle loro società maschiliste solo i maschi avevano potere e diritti, da qui l'ovvia e banale constatazione che tutte 'ste religioni di millenni fa sono fondate da maschi. :rolleyes: che rivelano un dio maschile e leggi e consuetudini retrograde e aberranti contro le donne.

D'accordo Giosia, è stato un piacere disquisire con te, apprezzo la tua cortesia nel rivolgerti a me senza insultarmi :2003001.gif:
(altri cristiani mi avrebbero già linciato usando toni da terrorismo psicologico sui tormenti che mi aspetterebbero nell'aldilà se "non accetto gesù come mio salvatore") e curiosamente non sono ancora stata bannata pur avendo espresso critiche radicali al cristianesimo... mi fa piacere, in altri siti non sarei durata neanche un secondo e sarebbe subito scattato il ban :rolleyes:

Mi ricorderò di quanto mi hai detto e soprattutto della tua cortesia, terrò conto del nostro scambio di vedute, nei miei prossimi studi a tema cristiano.

Non ho altro da aggiungere su questo vostro blog cristiano, ringrazio per avermi concesso il diritto di parola e di espressione, di replica, non avermi denigrato, non avermi censurato. Non la penserò mai come voi su dio e cristo, ma apprezzo la vostra onestà nel lasciarmi dissentire.

Vi auguro buon proseguimento di discussione, semmai qualcuno vorrà rispondermi può mandarmi messaggi privati o scrivere qui. Leggo volentieri soprattutto interventi corredati da materiale preso da teologi della Scolastica o anche del Novecento, se qualcuno volesse proseguire la discussione rispondendo alle mie critiche.

:2003001.gif: :73.gif:
 
Top
view post Posted on 25/8/2020, 06:28     +1   -1
Avatar

Habitué

Group:
Moderatore globale
Posts:
348
Reputation:
+16

Status:


Nessuno ti censurera' se critichi dottrine o dogmi cristiani... attenzione però che questo forum non è nemmeno un ufficio reclami (vai sul forum cattoliciromani se vuoi fare questo). In questo forum nessuno difende, ti ripeto, posizioni dottrinali, dogmatiche, etc... perché è aconfessionale. Si ragione su questioni storiche e filologiche cercando di ricostruire in modo più oggettivo possibile il cristianesimo delle origini e la figura del suo fondatore. Che il Cristo della Fede e il Cristo della storia siano diversi non è più un mistero per nessuno... nemmeno per la Chiesa Cattolica, etc... personalmente cerco di riconciliarli per uscire da una certa schizofrenia.
Come ti ho detto, nel cristianesimo primitivo, c'era una sensibilità diversa nei confronti della donna che rompeva col passato: insufficiente? Forse si... ma è proprio grazie a queste innovazioni che qualcosa è cambiato nel corso dei secoli. Il cristianesimo non si può ridurre ad una difesa ideologica del maschilismo... ha apportato cambiamenti radicali nella storia dell'umanità introducendo il concetto di "persona umana" che racchiude tutti quanti, maschi e femmine senza alcun pregiudizio inaugurando una nuova era "spirituale", il tempo dello spirito. C'è ancora molto lavoro da fare? Si, certamente... anche queste polemiche sono utili ma per certi versi i semi delle battaglie femministe si possono ritrovare già nell'insegnamento di Gesù.

Edited by Giosia - 25/8/2020, 14:25
 
Top
66 replies since 15/4/2012, 22:41   2030 views
  Share