Studi sul Cristianesimo Primitivo

La prima immagine di Cristo su una moneta

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antvwala
view post Posted on 12/5/2012, 15:08     +1   -1




Non esistendo una sezione dedicata all'iconografia (peccato!), apro qui questa discussione.

Un anno fa, mi venne il ghiribizzo di domandarmi quando fu che apparse per la prima volta l'immagine di Cristo (e di Maria) su una moneta. Gira e rigira, mi pare che Cristo appaia per la prima volta in un solido (moneta d'oro) coniata per celebrare le nozze tra Marciano e Pulcheria. Pulcheria, sorella di Teodosio II, aveva fatto voto di castità. Con l'improvvisa morte di Teodosio II (caduito da cavallo nel 450), Valentiniano III si fece avanti pretendendo il trono anche di Costantinopoli. Poiché Pulcheria lo ritenne una jattura pari a quella di certi attuali governanti, si affrettò a sposare l'anziano generale Marciano, così da imparentarlom con la casa teodosiana e dare un imperatore all'Oriente. Scelta molto saggia: non solo impedì a Valentiniano di distruggere anche l'Oriente, ma in quanto Marciano, che non aveva preso lezioni di economia da certi governanti attuali, fece una riforma economica importantissima e rivoluzionaria: introdusse la patrimoniale e stabilì che le tasse dovevano essere progressive, in modo che chi più possedeva, più pagasse (dunque un po' il contrario di quanto si sta facendo ora).
In quanto aveva fatto voto di castità, Pulcheria lasciò bene in chiaro che tale matrimonio non sarebbe stato consumato e, quale testimonio del suo voto, nella moneta appare Cristo stante che benedice gli sposi. Questa, per il momento, è la più antica moneta che ho trovato dove appare la figura di Cristo (del 450, Ric 502).

marcianopulcheriacristo

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Per trovare il volto del Cristo, bisogna attendere ancora un po'. Curiosamente, la moneta più antica che ho trovato non è bizantina, ma merovingia ed è dell'VIII secolo.

merovingiotravaini

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Questa moneta solleva una domanda alla quale, ovviamente, non so dare nessuna risposta: da dove venne l'immagine di questo volto?




Maria deve attendere sino al regno di Leone VI (886-912), quandom finalmente su un solido appare il suo busto.

leovisolidussear1273cpa

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Questi tre esempi sono quanto ho trovato sino al momento. Ne conoscete di più antichi? Avete dati circa l'origine di queste iconografie?


Antvwala
 
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view post Posted on 12/5/2012, 16:59     +1   -1
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Non ne conosco. Faccio solo notare come la legenda abbia un simpatico errore fonetico, ROMEON invece di ROMAION, o forse non dobbiamo neanche considerarlo errore dal momento che per le monete si continua a usare l'alfabeto latino (o strani miscugli grecolatini) ben più in là della caduta in disuso del latino per gli atti ufficiali.

Mi sono invece occupato della comparsa della croce sulle monete, ridimensionando un po' il mito del regno di Axum come precursore in tal senso. Ma si andrebbe fuori tema...
 
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antvwala
view post Posted on 12/5/2012, 19:06     +1   -1




ROM€ON è la forma in cui appare il genitivo plurale nell'epoca e quindi non va considerato come un errore.
La croce appare abbastanza presto, sebbene preceduta dal cristogramma, presente già in monete tardocostantiniane, come in questo esempio del 334 della zecca di Arles (ma vi sono esempi che lo precedono di qualche anno), dove il cristogramma è posto nel rovescio, tra le due stelle (che rappresentano le due Rome, la vecchia e la nuova):

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A partire dal V secolo, la croce rappresenta un rovescio che diventa sempre più frequente, sino a dominarne la seconda metà.

Comprendere da dove viene l'immagine del volto di Cristo sulla moneta, non è una curiosità numismatica, ma apre un tema ben più significativo: da dove giungono le prime immagini del volto di Gesú? Qual'è la loro fonte?

El Mandylion si ritiene essere del IV secolo. Conservato a Edessa, scomparve nel 609 durante la conquista sassanide e fu riacquistata dai bizantini nel 944. Spesso si sostiene che l'immagine gesuana presente nel solido di Giustiniano II (685-695) sua quella del Mandylion. Tuttavia questo volto appare con iconografie che non sono costanti e, quindi, di volta in volte corrisponde a fonti diverse (difficile immaginare che questo sembiante venisse lasciato alla fantasia dell'incisore).

giustinianoii1regnosoli

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giustinianoii1regnosoli

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Da notare che solo nel terzo esempio il taglio della barba e dei capelli corrisponde alla "moda" bizantina del tempo, mentre nei due primi esempi è, per così dire, più "moderna".


E' ovvio che in un'epoca di grande misticismo, raffigurare il volto di Gesú era un'impresa molto ardua (dal punto di vista teologico) e quindi dietro la decisione di raffigurarlo su una moneta, lo strumento che più di ogni altro veicolava un messaggio o un'immagine, dovette esserci una discussione molto significativa.

Domandarsi quando appare il volto di Cristo sulla moneta equivale, dunque, a interrogarsi sulle prime fonti dell'iconografia gesuana...

Antvwala
 
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2 replies since 12/5/2012, 14:59   947 views
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