Studi sul Cristianesimo Primitivo

τί ἐμοὶ καὶ σοί (ti emoi kai soi), su Gv 2:4 ed altre storie

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speculator2017
view post Posted on 10/6/2016, 10:12 by: speculator2017     +1   -1




Talità kum 15/11/2012

......sembra si possa concludere che l’espressione “Ti emoi kai soi” denoti la volontà piuttosto netta di stabilire una certa distanza da qualcuno (spesso un interlocutore diretto) con cui non si vuole avere alcun rapporto, e/o di cui si vuole respingere un intervento giudicato inopportuno..............



Speculator2017


Nel caso di Gesù-Maria si trattava di respingere un intervento giudicato inopportuno (al preciso istante della espressione-suggerimento di Maria)

più che

stabilire una certa distanza da qualcuno (spesso un interlocutore diretto) con cui non si vuole avere alcun rapporto ( come poteva con sua madre?? la donna?? che gli faceva nota la situazione).

La parola "donna" mi pare significa "persona soggetta ad autorità (maritale o altra)" ed è anche espressione simbolica di sottomissione, come nel caso riferito di Augusto che chiamava Cleopatra la regina di un Egitto (conquistato?) donna.

Non si andava alle nozze di uno sposo e si trasforma l'acqua in vino senza il suo permesso.

La responsabilità del vino era dello sposo, come risulta anche dal commento del capo del banchetto allo sposo: "tu hai tenuto il vino buono per dopo".

Dicendo a Maria, alla "donna" (soggetta ad autorità) :"Non è ancora giunta la mia ora" , (sapendo che avrebbe compiuto il miracolo poco dopo), le comunicava che era disposto a farlo, (altrimenti avrebbe detto chiaramente "non lo farò" e non l'avrebbe fatto), ma doveva farlo alla giusta ora, che sarebbe venuta quando lo sposo avrebbe dato il permesso, come accadde.
 
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16 replies since 15/11/2012, 14:33   1578 views
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