Studi sul Cristianesimo Primitivo

Gli esorcismi nella tradizione bizantina

« Older   Newer »
  Share  
jesmondmicallef
view post Posted on 5/1/2013, 16:21     +1   -1




Ho bisogno di parlare con qualcuno che mi puo dare un po di indicazioni se posso trovare delle preghiere di liberazione o esorcismi nel euxologhion di Jacobi Goar o Aleksej Dmitrievskij...OLTRE A QUELLO DEL BARBERINI.
Nella tradizione bizantina non c'e' un rituale ma preghiere.
Sapete quelcosa altro?
grazie
La mia mail personale e': [email protected]

grazie

Edited by Teodoro Studita - 6/1/2013, 20:06
 
Top
view post Posted on 6/1/2013, 20:25     +1   -1
Avatar

Celebrità

Group:
Administrator
Posts:
3,155
Reputation:
0
Location:
Roma

Status:


Caro padre,
Ho letto l'indice della sua tesi e penso che essa presenti moltissimi problemi, principalmente legati al metodo e alla delimitazione della ricerca. Infatti non si capisce bene a cosa servirebbe il buon 60-70% della bibliografia che ha elencato (e che la invito a ripubblicare in questa sede a beneficio anche dei foristi) in ambito di studi bizantini. Se vuole utilizzare il metodo della liturgia comparata non è al sacramentario romano che deve guardare, ma soprattutto ai riti più intimamente connessi a quello "bizantino" (qualsiasi cosa lei abbia in mente con questo termine), e dunque in primo luogo gli altri riti orientali: il georgiano e l'armeno in primo luogo, poi il siriaco, il copto (alessandrino ed etiope), le periferie bizantine, la slavonia. Questo per dirle che il sacramentario romano e il diritto canonico latino lo può riporre tranquillamente nel cassetto.

Secondo problema. Tutta la prima parte del suo lavoro è già stata fatta, ottimamente, da un serissimo studioso italiano, nonché caro amico. Dunque è perfettamente inutile ripetere la ricerca su questo. Ecco il link all'opera fondamentale che deve conoscere:

www.brepols.net/Pages/ShowProduct.a...9782503531939-1

Inoltre dovrebbe eliminare tutti i titoli non-scientifici che ha indicato in bibliografia. Con un titolo così ambizioso eviti di citare don Amorth e si limiti piuttosto agli studi accademici, che non mancano.

Terzo problema. Se sceglie un approccio di tipo filologico e liturgico comparato deve conoscere greco e latino alla perfezione, ma deve avere anche un'infarinatura (quantomeno una conoscenza strumentale) delle lingue orientali del cui rito andrà a fare l'analisi comparata. Al PIO ha ancora il prof. Raineri per il ge'ez, e potrebbe essere un'idea davvero interessante quello di limitare la ricerca a questo ambito (e così avrebbe risolto anche la scelta del relatore).

Quarto problema. Se vuole fare l'edizione di un manoscritto (a proposito, si assicuri che non sia già stato studiato) deve essere dotato del necessario bagaglio di erudizione paleografica, codicologica, ecdotica. Se non possiede questi strumenti è meglio lasciar stare i manoscritti e riferirsi piuttosto ad edizioni esistenti.

In ultimo, la sua domanda. Il Goar è un'eucologio fittizio, una sorta di collage artificiale molto impreciso e sulle cui fonti siamo poco o per nulla informati; il lavoro di Dmitrievskij, viceversa, è più preciso perché riporta la trascrizione di manoscritti di cui conosciamo la segnatura, ma spesso è difficile o impossibile verificarne la correttezza. Entrambi riportano ampie sezioni sui riti di esorcismo ma prima dovrebbe delimitare meglio cosa vuole cercare e con quale metodo, altrimenti rischia di perdersi in una materia molto vasta.
 
Top
1 replies since 5/1/2013, 16:21   330 views
  Share