Studi sul Cristianesimo Primitivo

Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà

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novaragiacomo
view post Posted on 26/11/2013, 17:35 by: novaragiacomo     +1   -1




CITAZIONE (Hard-Rain @ 26/11/2013, 11:53) 
La tanto decantata superiorità lucana sulla questione della beatitudine dei poveri è tutta da discutere: i "poveri in spirito" sono una espressione qumranica, per me è più nel giusto Matteo che propone una interpretazione più complessa, rispetto a Luca che sembra semplificare e pensare ai poveri nel senso di indigenti. Peraltro l'ebraismo almeno nella tradizione rabbinica non ha mai condannato la ricchezza in senso assoluto e aprioristico, anzi è la povertà da condannare, non il povero, si deve fare il possibile per aiutare gli indigenti. Chiaramente è invece accusata la ricchezza fine a se stessa.

CITAZIONE
<<andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella>>.

In effetti questo passaggio, a prima vista, costituisce un problema perchè se per tutte le altre categorie la condizione di inferiorità è appianata e risolta (il cieco recupera la vista, ecc...), l'unica categoria per cui non c'è un ribaltamento della situazione è proprio quella del povero, di cui non si dice che ottiene ricchezza economica. Nei vangeli non esistono neppure miracoli di Gesù legati alla questione economica, in effetti. Non c'è un miracolo di Gesù che migliori le condizioni economiche di qualcuno, se non ricordo male (!).

D'altra parte le parole riguardanti i ciechi, ecc..., sono legate a profezie per il tempo messianico, sono allusioni al testo biblico, cfr. Isaia 35,5-6 e soprattutto Isaia 61,1 ("Il Signore mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri"), che, nella versione dei LXX, come il vangelo usa proprio ευαγγελιζω e πτωχος. Queste allusioni, compresi riferimenti ai "poveri", sono peraltro presenti anche nel testo messianico 4Q521 (fr. 2), che legge "Il Signore ... darà l'annuncio agli umili"; poi però 4Q521 aggiunge: "colmerà i poveri, guiderà gli espulsi e arricchirà gli affamati" (nella trad. di F.G. Martinez).

Ciao Hard-Rain,

piacere di conoscerti!

Molto bello il tuo post, leggo con piacere che abbiamo le stesse idee. Ho visto il tuo sito. Molto ben fatto ed interessante. L'ho aggiunto, spero ti faccia piacere, nei link amici sul mio blog. Così chi visita il mio blog ha la possibilità di visitare anche il tuo ;-)

CITAZIONE (Talità kum @ 26/11/2013, 12:51) 
CITAZIONE (novaragiacomo @ 25/11/2013, 22:36) 
significa che Gesù era contro la povertà... era una prova per il ricco per dimostrare che teneva di più a Dio che alla sua ricchezza, ma era anche il segnale che non voleva i poveri rimanessero poveri...

Il punto è che non possiamo svincolare tanto facilmente il Gesù della storia dal proprio contesto di ingiustizia sociale al quale si opponeva, trasformandolo in una sorta di filosofo che predicava in termini puramente spirituali. Storicamente appare più corretto pensare ai destinatari della sua predicazione come poveri (cioè senza una lira) e affamati (con lo stomaco vuoto) piuttosto che "elegantemente" poveri in spirito e affamati di giustizia. Né è così semplice "ammorbidire" la sua prospettiva negativa nei confronti dei ricchi. In fondo, il messaggio di Gesù è tipicamente connotato da una notevole radicalità.
Certo non penso che Gesù sognasse un mondo popolato da poveri, afflitti ed emarginati. Il contrasto ricco / povero e l'urgenza di una maggiore giustizia sociale si pongono nella scia della tradizione della legge e dei Profeti (Sal 140:13, Dt 15:11, Prov 21:13, Is 11:4, 58:6-9, Ez 16:49, Amos 5:11-12, etc.) e della predicazione di Giovanni Battista ("Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto").

Concludo dicendo che non voglio entrare nel merito della tua esegesi della "povertà necessaria", ma piuttosto ho cercato di sottolineare come - a mio modo di vedere - essa non vada sviluppata sulla base di un messaggio di Gesù "ammorbidito".

Ciao!
Talità

Ciao Talità,

non intendevo dire che Gesù fosse morbido verso la ricchezza, ma che per essere un suo seguace è più importante Dio della ricchezza.

Mi piace il tuo nick Talità Kum come le parole di Gesù quando fece risorgere la figlia di Giairo. Un passo molto emozionante del Vangelo di Marco.
 
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13 replies since 25/11/2013, 00:34   441 views
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