Studi sul Cristianesimo Primitivo

Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà

« Older   Newer »
  Share  
JohannesWeiss
view post Posted on 17/4/2014, 00:17 by: JohannesWeiss     +1   -1




CITAZIONE (Talità kum @ 16/4/2014, 19:39) 
Sì, certo, ho già detto ottimamente tutto... e segue una lenzuolata di ben due post !!!!!! :lol:
Bentornato a scrivere sul forum!!

Avevi detto quasi tutto. Ora invece, con queste due lenzuolate, tutto è compiuto.
Grazie per il bentornato. Un po' di rodaggio, e con l'estate torniamo a pieno regime...

CITAZIONE
Non sono sicuro che si tratti di un problema di de-escatologizzazione .. Leggendo 1Tm 6:17-19 infatti ho l'impressione che già Paolo tenda ad ammorbidire il messaggio verso i ricchi, nonostante lo ponga in un contesto escatologico (almeno così mi sembra, in ogni caso non si può dire che Paolo fosse de-escatologizzato).

Aggiungo le virgolette: "Paolo".

CITAZIONE
A mio modo di vedere certi messaggi “radicali” di Gesù furono proprio mal digeriti fin dall’inizio e tali sono rimasti (penso ad esempio alla proibizione del divorzio e del giuramento).

Convengo che la critica e l'avversione alla ricchezza di Gesù siano aspetti relativamente autonomi in rapporto all'attesa escatologica (oppressione e miseria suscitano sdegno e condanna in sé stessi), tuttavia l'aspetto complementare della buona novella ai poveri (le beatitudini), come anche la chiamata radicale che Gesù rivolgeva ad alcuni, invitandoli ad abbandonare famiglia, lavoro e beni - questi sono aspetti chiaramente legati all'attesa millenaristica di un rivolgimento imminente dell'ordine presente... a meno di non voler cinicizzare Gesù riferendo le beatitudini al fatto stesso di essere ptochoi, cioè esclusi dalla società e quindi liberi di godersi il regno di Dio qui e ora, rannicchiati nella propria botte.
 
Top
13 replies since 25/11/2013, 00:34   441 views
  Share